Consulenza ebraica per lo studio del Cristianesimo e dell'Islam

Posts written by brkssr

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    I babilonesi dovettero prima vedersela con gli egiziani. Forse per questo l'assedio durò così a lungo e si concluse il 18 luglio 578 (data controversa).

    Prima di arrampicarmi sugli specchi o cercare notizie basate su fonti traballanti è bene che tu sappia che non ho conoscenze sufficienti per poter rispondere adeguatamente alle tue domande. Non vorrei deludere le aspettative che riponi in un interlocutore che ritieni preparato.

    Cedo la staffetta.

    P.S.
    mi sono accorto di aver scritto/risposto nella sezione "Consulenza", quindi fuori dalla mie competenze/conoscenze. Scusa !

    Edited by brkssr - 21/5/2018, 13:20
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    Stiamo parlando di una Comunità composta da un limitato numero di persone. Perlopiù imparentati o legati da vincoli affettivi gli uni gli altri.
    In generale i comportamenti dei gruppi etnici di piccole dimensioni sono omogenei.
    Chi è colto con le mani nel sacco ha due strade : o impara la Legge che dimostra di non conoscere. Oppure viene bandito che equivale a morire perchè privo dell'aiuto del gruppo.

    In soldoni : Raccogli pure la legna da solo.... nel deserto o nella montagna non si vive a lungo.

    La lapidazione figurata può essere intesa come morte per mano umana. Volontà di allontanamento o diniego di aiuto, attraverso l'abbandono a se stesso di un individuo in un elemento della natura che di vitale non ha nulla (montagna costituita da pietra).

    Di converso i Fedeli e lo stesso Mosè dalla montagna (roccia/pietra) hanno ricevuto la Vita e la Promessa di una terra Santa.
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    Secondo me no ( non sono nè biblista, nè profondo conoscitore della Torah, quindi i miei apporti sono ampiamente suscettibili di smentite e correzioni da cui io stesso imparo con gratitudine )
    Soltanto i casi in cui viene tramandato il nome legato un determinato avvenimento sono verosimili.
    Negli altri casi forse si tratta di allegorie che sembrano fatti "vere" perchè il loro contenuto venisse recepito perfettamente da persone con un livello di istruzione medio-basso.
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    במדבר Bemidbàr - Libro dei Numeri ( oggi si legge la Parashà Bemidbar e la vicenda di Ruth ! )

    Le principali implicanze teologiche contenute nel Libro dei Numeri sono riscontrabili maggiormente nella seconda parte, e in special modo nei capitoli 14 , con la ribellione del popolo, 16 , nel quale è raccontato l'episodio di Core, e 25 , con il peccato dell'idolatria.

    Nel primo caso si assiste al castigo divino riservato a coloro che, pur avendo assistito ai miracoli nella terra d'Egitto e alla teofania nel deserto, persero la fede e per questo non entrarono nella Terra promessa. Negli altri esempi, vengono puniti coloro i quali si ribellarono alla legge divina e infransero l'alleanza con Dio.

    Il messaggio religioso che si ricava dagli episodi, pregni di significati paradigmatici, è che solamente la spontanea e completa sottomissione alla volontà divina, anche e soprattutto nei momenti difficili, può condurre alla salvezza e alla santità. ( fonte wikipedia)

    --> Un uomo che raccoglie la legna nel giorno Santo di Shabbat ( la più importante delle festività ebraica ) viola molteplici mitzvot.
    La legna serve (serviva in quel tempo ed in quel contesto) per accendere il fuoco con cui si preparavano le pietanze ed attorno al quale ci si scaldava.
    Ecco che l'uomo dimentico di Dio e che pensa a sè stesso ed ai suoi cari confidando esclusivamente nella propria abilità di raccoglitore col fine di gratificare se stesso ed i suoi cari è più prossimo all'idolatria di quanto ci si possa immaginare.

    La pena di morte di quell'episodio può quindi essere intesa in senso paradigmatico e allegorico : l'uomo che confida esclusivamente in se stesso, o prima o poi "muore". Muore il suo spirito o addirittura ci rimette la vita.

    Mentre Moshe trova ben altra legna, che senza essere materialmente raccolta tuttavia fu accolta integralmente, lo conforterà e darà sostentamento a lui ed alla sua progenie : il Roveto Ardente.

    Edited by brkssr - 19/5/2018, 17:22
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    Benvenuto sul forum anche da parte mia
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    Secondo la guida turistica della Sinagoga di Vercelli, alcuni cimiteri ebraici contengono statue perchè nel corso della storia alcuni gruppi di ebrei hanno assimilato (esteriormente) parte delle tradizioni delle società che li tolleravano/accoglievano. Ciò in alcuni casi è avvenuto per una forma di riconoscenza/gratitudine che alla fine ha dato vita a commistioni artistiche interessanti. In altri casi invece si tratta di espedienti per "mimetizzarsi".

    Sebbene non abbia compreso bene il discorso perchè ero distratto da altro, credo che il pensiero espresso dal cicerone fosse quello che ho scritto.
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    Forse è il caso di dare un'occhiata anche nell'altro forum : http://ebreieisraele.forumfree.it

    La scelta di un nome, per quanto l'evento nascita sia sempre lietissimo, non rientra tra gli argomenti trattati in questo forum. Dubito pertanto che altri utenti, sempre cortesi e disposti ad ascoltare noi tutti, ti risponderanno.

    P.S.

    Auguri !
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    Mi permetto di suggerire di scegliere il nome che più vi aggrada, in armonia con la famiglia e con le tradizioni che avete fino ad oggi osservato.

    La seconda figlia dirà :"perchè a me un nome ebraico e a mia sorella maggiore uno francese (o inglese, o italiano etc etc) ?".

    Io so che :
    - o si proviene da una famiglia con tradizioni ebraiche, e in questa ipotesi il nome alla nascita ,molto spesso, corrisponde ad uno di quelli citati nella Torah.

    Ad ogni modo il nome che a me piace è :

    דְבוֹרָה Deborah :) (Profetessa e Giudice)

    - o si proviene da altre tradizioni e poi ci si converte/"ritorna" alle origini, e in questo caso viene assegnato un nome ebraico accanto a quello "civile" della nascita anagrafica.
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    Buonasera,
    posseggo un crocifisso in bronzo dei primi dell' 800. Fu donato da un sacerdote a mio bisnonno in segno di gratitudine per un favore ricevuto dal mio avo.
    Questo oggetto non ha un valore economico o artistico tale da poterlo annoverare tra gli oggetti "antichi". Tuttavia appartiene alla mia famiglia da parecchi anni e melo sono ritrovato in casa quale oggetto di arredamento.

    Domanda : se non lo si considera oggetto sacro, può un crocifisso (ma anche per esempio una statua di Budda, o di altre religioni) trovarsi nell'abitazione di una persona di tradizione e cultura ebraiche.

    Grazie per i pareri.
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    CITAZIONE (Confuso @ 14/6/2017, 14:18) 
    CITAZIONE (brkssr @ 14/6/2017, 11:53) 
    Ii dubbi che hai gravitano attorno ad uno dei dogmi della Chiesa Cattolica. Quello della consustanzialità per l'esattezza.
    Mi compiaccio che il Prof. Valla sia un illustre studioso di lingua ebraica, ma quando si tratta di Torah (Antico Testamento per i cristiani) secondo me la fonte da ascoltare è solo quella ebraica.

    Grazie per la tua risposta ma credo che la trinità non c'entri niente con quello che dice il pastore Evangelico di cui ho allegato.
    Loro mi hanno detto che Il Prof. Valla è uno dei più grandi esperti di ebraico al mondo

    Forse non c'entra la Trinità......o forse si. Se gli Evangelici affermano l'identità tra YH** del VT e Gesù del NT credo che l'unico elemento comune ai due soggetti sia il dogma trinitario. Se no cosa ? Almeno un cattolico direbbe questo.

    Uno dei moderatori/collaboratori del forum si chiama "Sandro48" e se non sbaglio è di religione cristiana valdese. Sicuramente ne sa più di me che ho conoscenze limitate in quantità e qualità.

    Invece secondo quanto sto imparando dalla tradizione e cultura ebraiche, costituisce un una bestemmia affermare che vi sia identità tra i due "soggetti".

    Secondo me infine Bibbia dice esattamente quali circostanze, segni ed effetti avrà la venuta del Masciach. Dunque Gesù non ebbe nulla di divinità ed elevarlo a rango divino costituisce violazione del primo comandamento.

    Edited by brkssr - 18/6/2017, 01:37
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    CITAZIONE (Maurizio 1 @ 14/6/2017, 13:04) 
    CITAZIONE (brkssr @ 14/6/2017, 11:53) 
    Chi tra di noi osserva la Legge, non potrà rispondere come saprebbe perchè il dubbio di una o di un milione di persone non è motivo tale da giustificare la violazione del secondo comandamento (mitzva).

    Non ho capito bene questo concetto. Puoi spiegarlo meglio?

    Mi riferivo alla Legge ebraica relativamente all'utilizzo del tetragramma, a cominciare dalla "traduzione" YH** presente anche nel titolo del 3d

    Edited by brkssr - 18/6/2017, 01:38
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    Ii dubbi che hai gravitano attorno ad uno dei dogmi della Chiesa Cattolica. Quello della consustanzialità per l'esattezza. Argomento fonte di non pochi problemi al tempo di quella definita eresia dell'arianesimo (dal Vescovo Ario).

    Riporto una sintetica lettura tratta dall'enciclopedia Treccani che risponde al quesito da te posto :

    www.treccani.it/enciclopedia/trinita/

    Mi compiaccio che il Prof. Valla sia un illustre studioso di lingua ebraica, ma quando si tratta di Torah (Antico Testamento per i cristiani) secondo me la fonte da ascoltare è solo quella ebraica.

    In estrema sintesi è vietato scrivere o anche parlare del tetragramma. La ragione del divieto è presto spiegata. Chi tra di noi osserva la Legge, non potrà rispondere come saprebbe perchè il dubbio di una o di un milione di persone non è motivo tale da giustificare la violazione del secondo comandamento (mitzva).


    P.S. ciò che scrivo lo faccio a nome mio senza volontà di rappresentare nessun altro se non me stesso.
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    Per poter commentare lo studioso di Kabbalah bisognerebbe essere esperti in materia.

    Una cosa però non mi è chiara. Il Rav sosteneva che non è possibile spiegare "il bene" in natura e gli sforzi di biologi e studiosi sono vani. Poi però con un postulato (teoria che da per vera) sostiene che esista un sesto senso.

    La comunità scientifica potrebbe rispondere : dimostralo scientificamente che esiste questo sesto senso.

    Personalmente ritengo che certe conoscenze non possano e a volte non debbano essere condivise con una moltitudine indifferenziata di persone. L'ebraismo non si basa sul proselitismo.

    Comunque sono belle ed interessanti parole che offrono infiniti spunti di riflessione.
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    CITAZIONE (Monia Speziale @ 31/5/2017, 00:50) 
    .....Se io fossi Ebrea, nel contesto mondiale attuale, starei orgogliosamente alla luce del sole e non in sordina fra i raggi della Luna, i pericoli di nuove Shoah sono ormai sventati a livelli così immani, per tutti i Popoli e soprattutto per il vostro.

    Una leonessa ! :D

    Agli ebrei interessa poter vivere la propria vita tranquillamente, secondo le proprie tradizioni. Cosa tutt'altro che facile o priva di rischi. Se ci si chiude si rischia di essere shovinisti o settari. Se ci si apre si rischia l'incolumità propria e dei propri cari....

    Riporto un commento di Rav. Pinhas Punturello a proposito della Parashà Bemidbar.

    http://anousimitalia.shavei.org/2017/05/24...has-punturello/
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    Buongiorno,
    mi domando se sia un atto poco "ortodosso" o proprio contrario a Dio (quindi una violazione dei mitzvot positivi o negativi) celare o dissimulare il proprio credo per evitare di essere riconosciuti da terzi.
    Può un ebro o un ghiur non farsi riconoscere quale ebreo da musulmani, cristiani, buddisti e quant'altro ?
    Grazie
25 replies since 24/12/2016
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