Consulenza ebraica per lo studio del Cristianesimo e dell'Islam

Posts written by LvBv1983

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    Gavriel è come dire Gever shel El.
    "uomo [forte] di D-o (Potente)".
    Dato il nome mi pare appropriato anche nel contesto di Sodom e Amorah
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    CITAZIONE
    מעף

    Tzaddik?
    Mem ain pe

    "Vola" per causa terza, volontà altrui, fattori non specificati.
    Bellissimo il gioco di parole מעף ביעף, muaf biyaf

    In ogni caso, ho riletto la frase e ho tenuto conto dell'hufal anche per il verbo יעף oltre che per il verbo מועף dalla radice ע ו ף, nella forma presente (l'hufal è di solito un "essere fatto + qualcosa", infatti come dicevo prima il verbo si rendeva come "essendo fatto volare") appare omografo e omofono (contando che ci sarebbe una waw che può essere omessa).
    מועף quindi può leggersi (oltre che al significato sopra detto) sia alla prima persona singolare come "sono stancato" sia alla terza "è stancato".
    Nel contesto del passo non vedo tuttavia senso nello specificare

    1) l'essere stanco di Daniel
    2) l'essere stanco "veloce" (?) ( ביעף è come dire "in un battito d'ali")
    3) l'essere stanco del messaggero che poi, appunto, attacca ad istruire Daniel in un contesto che non premia tale specificazione

    In ogni caso, mette molto male, tranne che per il contesto, almeno non conoscendo la tradizione nel caso specifico, escludere uno dei due significati.
    In ultima analisi il leggere in merito allo "stancamento" non mi pare una lettura né istintiva né corretta proprio di quello che c'è scritto.

    Edited by LvBv1983 - 4/3/2018, 19:11
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    Non posso dichiararmi esperto, ma la traduzione non mi torna.
    CITAZIONE
    ועוד אני מדבר, בתפלה; והאיש גבריאל אשר ראיתי בחזון בתחלה, מעף ביעף, נגעַ אלי, כעת מנחת-ערב

    Mentre parlavo, dentro la preghiera, l'uomo, "l'uomo forte del Potente", che vidi nella visione all'inizio, volante (di un volo causato da terzi) in un lampo (molto velocemente), si avvicinò a me (o mi toccò su di me) all'ora dell'offerta della sera.

    Non vedo nessun richiamo alla stanchezza né di Daniel né di Gavriel, sempre parlando di Daniele 9 21 e se ho capito bene e mi pare di sì

    Al solito ho come l'impressione che "Big B." inventi di sana pianta...
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    Ma per favore.
    È per un atteggiamento reiterato da... Boh, anni?
    Se sai tutto, in linea generale, se per te le traduzioni sono quanto necessita e basta per avere una lauta comprensione della cultura ebraica, Cosa ci stai a fare qui?
    Questo vale in linea di massima.
    Ora non ho apprezzato il [poco utile] rimando a Wiki, ma di per sé non è un problema, solo l'ennesimo tentativo di "cogliere in fallo".
    Te lo ripeto: qui nessuno vuole fregarti, ma questa mia precisazione cadrà nuovamente nel vuoto.
    In ogni caso le spiegazioni non sono così incompatibili: se da un lato per avere spesso e volentieri l'insieme semantico di una parola e il suo senso intrinseco è davvero fondamentale guardare il radicale (e in poesia ancora di più), dall'altro è comunque innegabile che non si possa nemmeno trascurare l'importanza sia grammaticale che lessicale della vocalizzazione al fine di veicolare significati precisi
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    Maurizio, fosse per me saresti fuori, tu e le tue frecciate.
    io lo so cosa è la semantica, anche senza wiki.
    Per il resto di lavoro fai il Bastian Contrario, ma senza una direzione di arrivo
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    La vocalizzazione serve alla grammatica stessa, dalle "coniugazioni" verbali sino alla forma costrutta che rende il genitivo.
    Inoltre, dal momento in cui un radicale trasmette un significato "base", proprio a livello semantico le vocali sono ciò che spesso veicola il diverso significato di parole diverse costruite a partire da una radice comune

    CITAZIONE
    Almeno adesso i cattolici hanno capito di aver fatto una cagata e si sono accorti che la vocalizzazione del testo masoretico indicava altro, loro invece no vanno avanti per tradizione.

    ma.. anche no.
    L'errore di fondo sta nel considerare il cristianesimo davvero attinente all'ebraismo: NON lo è..
    Il cristianesimo ha i suoi testi e i suoi commentari; testi costruiti a partire dalla interpretazione morale ellenico-misterica (ma vedi anche la Persia) di quella letteratura che nei fatti è il riferimento (e base) legale del popolo di Israel.
    Insomma, è una religione diversa che presenta tratti a volte comuni (come li può avere anche con il buddhismo per intenderci) basata su una produzione letteraria di fatto propria e creatasi in ambiente gentile.

    Edited by LvBv1983 - 3/3/2018, 18:03
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    Premetto che Negev, Filippo e anche Yes Yes hanno già detto tutto che meglio non si può :D
    Anzi, grazie a tutti voi, specie per gli approfondimenti linguistici inerenti all'ebraico e non
    Vorrei aggiungere qualcosa, per quello che riesco e posso, sperando di non essere ridondante :)

    CITAZIONE
    non era l' unico testo non vocalizzato, anzi, a quel tempo gli ebrei scrivevano sempre senza vocali

    Anche oggi gli ebrei e chiunque scriva in ebraico, lo fa principalemente (salvo uso didattico) senza vocali :)
    Ho un amico poeta israeliano, pure bravo secondo me, che appunto, oggigiorno, utilizza questa possibilità espressiva dentro la lingua scritta ebraica per dare profondità ai suoi testi

    CITAZIONE
    Per questo mi chiedo, se da un testo non vocalizzato si possono tirare fuori molti significati diversi, come facevano a capire cosa uno scriveva di preciso? È ovvio che anche senza vocali riuscivano a capire chiaramente cosa c' era scritto.

    Vedi punto prima: tu hai bisogno di una certa unicità e specificità linguistica, ma questo cozza incredibilmente con l'intento di "comprimere" tantissime informazioni in pochissimo spazio che il Tanakh esprime.
    Inoltre ciò cozza anche contro l'attitudine poetica molto più diffusa nel mondo antico che oggi, ed infine si schianta persino contro la lingua che tu, sì, proprio tu, utilizzi ogni giorno.
    In italiano non esiste ambiguità linguistica al livello della lettura, ma esiste pur sempre in altre situazioni; solo la frase "guardo Enrica col binocolo", NON ci fornisce NESSUNA informazione su chi sia il proprietario del binocolo in questione: la frase dice necessariamente entrambe le cose. Una ulteriore specificazione può essere fornita solo dal contesto

    CITAZIONE
    Poi, ancor più quando si leggono libri, romanzi, ecc., è ovvio che anche lì si legge qualcosa di preciso, non è che ognuno ci legge un romanzo diverso a seconda delle vocali che decide di inserirci.

    Invece un BRAVO scrittore darebbe proprio PROFONDITA' al testo permettendo, dove vuole, più letture, per veicolare doppi sensi, ma anche solo per "l'effetto" che fa.

    CITAZIONE
    Per questo chiedo perché nel tanakh, invece, si possono leggere cose diverse, e per lo più molte di diverse, a tal punto che si dice che il testo può assumere un' infinita di significati, praticamente a non finire, e questo sarebbe proprio il bello della lingua ebraica.

    Come ha detto Negev le permutazioni non sono illimitate: l'ebraica ha semantica e grammatica, come ogni altra lingua.
    Certamente a livello di lingua scritta offre questa peculiarità che altre lingue non hanno :D
    Il testo biblico è semplicemente stupendo. E' linguaggio spesso altissimo, me ne sono accorto da solo praticamente subito, scritto da grandissimi poeti.
    Della Bibbia si parla spesso di "verità" o di altre cose, anche di D-o, ma una delle prime cose che per me salta agli occhi è che è letteralmente bella :D

    CITAZIONE
    La semplificazione (destrutturazione) della grammatica, di solito va di pari passo con l'ipertrofia del lessico che aumenta in quantità ma perde la sua caratteristica imitativa originaria.

    Verissimo, infatti si passa da lingue agglutinanti a isolanti implementando una a volte davvero "pantagruelica" ipertrofia del dizionario. Il cinese in questo è forse l'esempio meglio riuscito che mi venga alla mente: grammaticalmente è semplicissimo, tutta la complessità espressiva cade nel lessico per cui esistono verbi che letteralmente incorporano le funzioni dubitative e probabilistiche che noi in italiano lasciamo per lo più alla grammatica (come se in italiano esistesse il verbo "vorrei" oltre al verbo "volere").
    Grazie Filippo :D

    CITAZIONE
    Ma l'autore ci vuole dire che e' successo qualcosa di sbagliato nello sviluppo del linguaggio in relazione a un evento storico preciso? Dico questo perche' mi chiedo cosa centrerebbero altrimenti i riferimenti geografici a Babele e al paese di Sennar.

    Per capire Babele è bene considerare la radice BVL che è poi la stessa della parola MaBuL, maltradotta come "diluvio".
    In pratica si tratta di "miscela", mescolamento. Tanto nel mondo fisico, che nel mondo culturale umano.
    L'aumento della popolazione favorisce la cultura, ma ciò che rende grande l'uomo (le scoperte, la possibilità di parlare e ottenere conoscenze pratiche che sarebbero impossibili per lo studio nel tempo della vita di un solo uomo) è anche ciò che lo divide: la popolazione aumenta, le culture aumentano, le lingue si diversificano e le persone non si comprendono più con la facilità dei microgruppi antichi.
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    CITAZIONE
    Abramo non ha sposato affatto Agar.
    Negli usi dell'epoca, Sarah ha delegato Agar alla maternità

    Quello che ha detto Negev è esatto è risponde già alla tua domanda: Hagar è come moglie (la donna_di Avraham) in quanto sostituta a Sarai per la maternità.
    Erano gli usi del tempo
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    שלום, ברוך הבא
    Benvenuto! :D
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    Dimentichi di quando invece D-o giudica a favore di chi è contro Israele, dicendo "loro sono stati più giusti".
    Israele deve essere "Luce fra le Nazioni", deve, più di altri, dare esempio etico e di rettitudine.
    L'umanità nella prospettiva biblica sceglie di legiferarsi da sola, così come si dall'origine dell'Adam si parla del camminare (o meno) con D-o.
    Tutti i popoli e tutti gli uomini sono dunque responsabili dalle loro azioni
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    Sono d'accordo con Negev.
    Qui su Biglino c'è tutto, basta cercare.
    Per il resto non conosco quel libro :)
    E purtroppo sul negazionismo dilagante Sandro ha detto una tragica e inconfutabile verità.
    Mi riservo quando riesco di vedere in merito al libro di cui parli
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    Dipende da quale è la sfumatura richiesta dalla domanda e dalla concezione di "credente" in colui che deve rispondere.
    In effetti il senso del "credere" può cambiare moltissimo da religione a religione :)
    Comunque tutto ok
    Shalom
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    Il Talmud è davvero incredibile
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    Il parallelismo non è letterale, ma di "uso".
    Così come il Decalogo sintetizza 10 importantissimi comandi (leggi), così i Maestri riassunsero 7 punti cardini fondamentali per strutturare le Leggi noachidi

    CITAZIONE
    tale comandamento è dalla tradizione ebraica considerato vincolante soltanto per gli Ebrei di sesso maschile: è questo che non riesco a comprendere; suppongo che la questione sia stata trattata dai Maestri

    Qui mi associo alla tua richiesta di consulenza :D
    Shalom eheh
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    Le mitzvot sono 613, e sono ispirare dalla Torah, ma sono redatte dagli umani.

    Maimonide stesso produsse una delle liste di mitzvot più famose; mitzvot che dunque, per quanto basate o contenute nel testo, richiedono comunque la stesura e la loro codifica da parte dell'uomo.
    Non a caso esistono liste halakhiche differenti fra loro, benché il numero debba essere sempre lo stesso.

    Il decalogo non è tanto "comandamenti" quanto "parole" (עשרת הדיברות) e le 7 leggi di Noach sono proprio parallele ad esso; quindi non sorprende come non ci sia esplicitamente menzione dell'essere fecondi, secondo me.

    Shabbat Shalom :)
1447 replies since 16/7/2015
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