Il libero arbitrio e le disobbedienze in Bereshit

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  1. Yuval
     
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    Salve a tutti.

    È la prima volta che scrivo sul forum, spero che qualcuno riesca a togliermi un dubbio che non riesco a levarmi dalla testa e chiedo scusa in anticipo per la domanda un po' lunga. Nel libro di Bereshit, nella versione edita da Mamash, nel commento ai versetti 1:11-12 si legge:

    וַיֹּ֣אמֶר אֱלֹהִ֗ים תַּֽדְשֵׁ֤א הָאָ֙רֶץ֙ דֶּ֔שֶׁא עֵ֚שֶׂב מַזְרִ֣יעַ זֶ֔רַע עֵ֣ץ פְּרִ֞י עֹ֤שֶׂה פְּרִי֙ לְמִינ֔וֹ אֲשֶׁ֥ר זַרְעוֹ־ב֖וֹ עַל־הָאָ֑רֶץ וַֽיְהִי־כֵֽן׃
    וַתּוֹצֵ֨א הָאָ֜רֶץ דֶּ֠שֶׁא עֵ֣שֶׂב מַזְרִ֤יעַ זֶ֙רַע֙ לְמִינֵ֔הוּ וְעֵ֧ץ עֹֽשֶׂה־פְּרִ֛י אֲשֶׁ֥ר זַרְעוֹ־ב֖וֹ לְמִינֵ֑הוּ וַיַּ֥רְא אֱלֹהִ֖ים כִּי־טֽוֹב׃

    Tradotta in questo modo:
    11D-o disse: "Faccia la terra crescere l'erba; piante che producano semi, alberi da frutto che producano ciascuno la sua specie di frutti con in essi i loro semi, sulla terra". Così fu. 12La terra produsse l'erba, piante che producono ognuna la sua specie di semi e alberi che producono frutti dentro i loro semi, ciascuno secondo la sua specie. D-o vide che era bene.

    Ora, nella sezione "commenti" si trova la seguente esposizione:
    עֵ֣ץ פְּרִ֞י - Alberi da frutto: lett. alberi frutto. Hashèm ordinò alla terra di creare alberi frutto, ossia che gli alberi stessi fossero commestibili e avessero il sapore del frutto. Come impariamo dal versetto successivo, però, la terra disobbedì, limitandosi a far spuntare "alberi che producono frutti". Fu questa la prima mancanza commessa da una creatura, una sorta di anticipo del peccato di Adàm e Khavà, insieme ai quali la terra fu punita e maledetta (cf 3, 17; Rashì).

    Inoltre, al commento del versetto 2:25 (וַיִּֽהְי֤וּ שְׁנֵיהֶם֙ עֲרוּמִּ֔ים הָֽאָדָ֖ם וְאִשְׁתּ֑וֹ וְלֹ֖א יִתְבֹּשָֽׁשׁוּ׃ - Ed erano entrambi nudi, l'uomo e sua moglie, ma non provavano vergogna.) si legge:
    וְלֹ֖א יִתְבֹּשָֽׁשׁוּ - Non provavano vergogna: Adàm e Khavà non sapevano distinguere il bene dal male finché non mangiarono i frutti dell'albero proibito e venne loro aggiunto lo yètzer harà (Rashì).
    Prima del commento di Rashì viene citato il Rebbe di Lubavitch, che sostiene che Adàm e Khavà abbiano trasgredito alle mitzvot anche a causa dello yètzer harà.

    1) Ma com'è possibile che abbiano trasgredito a causa dello yètzer harà se quello venne loro aggiunto solo dopo la disobbedienza?
    2) E se quella fu la causa principale della loro disobbedienza, come si spiega la disobbedienza della terra in 1:11? Forse che anche la terra aveva il libero arbitrio e lo yètzer harà?

    Ne "Il Midrash Racconta - Libro di Bereshit, parte I", edito da Mamash, si legge:
    "Perché la terra non rispettò il comando di Hashèm? Essa aveva fatto il ragionamento seguente: "Se anche la corteccia fosse squisita, gli uomini, non contenti di cogliere i frutti, sradicherebbero gli alberi interi, che sparirebbero dalla faccia della terra!" Malgrado questa logica apparentemente solida, Hashèm maledisse la terra, poiché aveva voluto interferire nei Suoi disegni. Egli, quindi, privò alcuni alberi dei loro frutti, rendendoli sterili."

    3) Il fatto che la terra "aveva fatto il ragionamento seguente", che usi una "logica apparentemente solida" e che "aveva voluto interferire" nei disegni di D-o lascia intendere che, almeno nel principio della creazione, anche la terra fosse dotata di libero arbitrio, potendo scegliere liberamente le proprie azioni secondo una logica che poteva essere in disaccordo con le Leggi di D-o, o sbaglio?

    In questa discussione (http://forumbiblico.forumfree.it/?t=72243204) Negev scrive:

    "Anche dell’Uomo D-O non dice che “era bene”. Tutte le altre creature erano perfette, fin dal momento in cui vennero create.
    All’uomo era stato dato invece il libero arbitrio, con la possibilità di scegliere come divenire, buono o malvagio, quindi non lo si può definire “buono”. Occorre vedere come sarà il suo comportamento."

    4)Della terra è stata punita con Adam e Khavà, era quindi un'azione malvagia la sua? Perché dopo la disobbedienza della terra D-o vide comunque che era cosa buona nonostante la scelta della terra di andare egoisticamente contro i piani di Hashèm?

    5) Il libero arbitrio,e quindi la possibilità di correggere il proprio comportamento, non è prerogativa e caratteristica prettamente umana?

    6) E ammesso che la terra avesse avuto il libero arbitrio, quando le è stato tolto?

    Chiedo scusa per la lunghezza del messaggio e chiedo scusa se alcune domande sono sostanzialmente uguali ma con forma diversa. Ho pensato che numerare le domande fosse un buon modo per facilitare le risposte a una domanda forse un po' confusa e ho preferito mettere le citazioni per precisare le fonti dalle quali ho preso le informazioni. I dubbi sono molti (sono all'inizio dei miei studi ebraici) ma spero possano essere risolti.

    Shalom.
     
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  2. SEOR
     
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    Grazie Yuval. A mio avviso hai aperto un tema di grandissimo interesse, anche antropologico.
    Ci sto riflettendo sopra.
    Per ora anticipo degli "sprazzi" di spunti passibili di sviluppo.
    1) Il Creato è realtà viva, intimamente correlata in tutte le sue dimensioni e continuamente ri-creata da Chi è la Vita stessa e Comunione ineffabile. Influssi filosofici hanno relativizzato e frazionato la Realtà per esigenze di definizione, assolutizzandone i singoli aspetti contro il contesto esistenziale da cui, invece, ogni relatà prende significato. Nel nostro caso specifico, penso che anche la Terra non sia una realtà inanimata, quindi, assolutamente passiva come indicato da derive filosofiche. Noto anche, nel Racconto biblico e dal Midrash, una relativizzazione dello spazio-tempo: la Terra esprime una preoccupazione sul destino degli "alberi-frutto" quando ancora non erano stati creati esseri capaci di "mangiarli". Poi, D-o fa spuntare, invece, nel Gan in Eden, alberi belli a vedersi e buoni a mangiarsi, tra cui l'albero della conoscenza del bene e del male, azione divina contro la disobbedienza della Terra, "'aretz" nella disobbedienza, " 'adamah" nel Gan.....ci rimugino..
    2) Nudità dei progenitori. Bereshit cap. 3 versetto 1: per me il serpente non è "astuto", ma "nudo" (leggo diversamente " 'RWM") e, facendo percorrere ai nostri progenitori quella che ho chiamato "la via del serpente", li ha resi "nudi" della nudità del serpente, nudità di cui vergognarsi perchè indica la mancanza della "luce di D-o" che avvolge come un Vestito...
    3) La maledizione sulla Terra è legata alla maledizione del serpente condannato a "mangiare" la polvere della Terra stessa, con la quale è stato plasmato l'Adam.. ci trovo interessanti collegamenti...che il serpente sia stato inviato dalla Terra per ribellarsi a D-o che faceva spuntare alberi-frutto, con lo scopo di sfigurare il capolavoro di D-o creato a Sua Immagine e Somiglianza ?
    4) Il racconto biblico ci spinge, comunque, a recuperare la dignità e la grandezza del Creato, in tutti i suoi aspetti, anche i più "umili", considerati tali secondo una nostra discutibile scala di valori....
     
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    Si era e si sta andando avanti qui

    https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=72719913
     
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