Su "Non nominare il nome di D-o invano"

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  1. Virgilio-C
     
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    Gentili amici,
    è il mio primo post dopo aver letto e seguito in silenzio molte delle vostre discussioni.
    Spero di non fare una brutta figura. Perciò, se dovessi sembrarvi goffo o impacciato, non biasimatemi, per favore.

    Ho una domanda da formulare ai più esperti del forum sull'argomento in titolo.

    Ho letto la discussione del post https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=67914485&st=15 sullo stesso argomento ma, sfortunatamente per me, non ho trovato la risposta che cercavo.

    Dunque, ecco cosa cerco di capire.

    Sia in Ve-Elle Shemot 20, 7 (Es 20, 7) che in Elle Ha-Devarim 5, 11 (Dt 5, 11) si legge (spero di traslitterarlo correttamente):
    "Lo tissà et-shem-Yh*h Elohèika lasshàwe [...]" che, letteralmente, dovrebbe significare "Non prenderai (il) nome di Yh*h, tuo Elohè, invano [...]" sebbene si tenda a tradurre (almeno nella Bibba CEI) "Non pronuncerai il nome di Yh*h invano".

    La mia domanda è la seguente.

    Poiché il verbo tissà usato nel verso non è che il futuro del verbo nasa' (נשא) il quale nelle varie accezioni significa "togliere, prendere, portare" ma mai (!) "nominare, pronunciare", è plausibile interpretare il verso in questione pensando al divieto imposto all'uomo di "impadronirsi" del nome di Yh*h per darlo, imporlo a qualcuno? Voglio dire che il mio sospetto si concentra sul fatto che la proibizione risieda più sull'impossessarsi e prendere per sé il nome di Yh*h che non sul pronunciarne il nome. È corretto?

    Del resto anche la versione greca dei LXX, nel tradurre quel verso, usa il verbo lémpse, derivato dal verbo lambàno, e che significa prendo, piglio, m'impadronisco, afferro.

    Attendo con trepidazione le vostre competenti risposte.

    Intanto un cordiale saluto a tutti e grazie per l'accoglienza nel forum.

    Virgilio
     
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    Per esempio Haim Baharier, nelle sue lezioni sulle 10 parole, a riguardo dice : " 'non pronuncerai invano il nome del signore tuo d-o' non è 'non pronuncerai' ma invocherai, meglio ancora "lo tissà" vuol dire non trasportare e non trasferire il nome dell'Adonai a ciò che non è Adonai (e ciò riguarda tutto, soldi, religioni, ideologie) e questo viene chiamato shav (vano, invano) in ebraico, che vuol dire ciò che diventa uguale per arbitraria abrogazione delle distinzioni, è l'abrogazione arbitraria delle distinzioni;
    vi è dunque un divieto di divinizzazione"

    Vedi qui per i link ai video e altri commenti:

    https://ebreieisraele.forumfree.it/?t=74546208

    Edited by leviticus - 24/10/2019, 20:42
     
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1 replies since 19/9/2019, 17:10   328 views
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