I "nuovi" valori numerici delle lettere dell'alfabeto ebraico

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  1. Gabriel25
     
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    Shalom,
    Ho trovato nella pagina che copio e incollo, dei "nuovi" valori numerici delle lettere dell'alfabeto ebraico.
    Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli utenti ebrei del Forum.
    Toda.
    Shalom
    bramo in valle Bormida

    A=0 (la vera numerazione dell'alfabeto ebraico)

    Alfabeto ebraico con i numeri A=0, B=1, G=2...:

    Ebraico A B G D h V Z H t Y K L M N S ^ P z Q R s T
    Numeri 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21
    i numeri che attualmente vengono associati all'alfabeto ebraico sono chiaramente un'invenzione "moderna" (le 22 lettere ebraiche con i valori da 1 a 9, da 10 a 90, da 100 a 400, ricalcano i numeri dell'alfabeto greco, non i numeri veri dell'alfabeto ebraico quando fu creato)
    di seguito riportiamo alcuni esempi che mostrano come questa numerazione "A=0" sia la numerazione originale dell'alfabeto ebraico
    Nella lingua ebraica per scrivere "albero dentro foresta" si scrive "albero B-foresta"

    con la numerazione A=0 (B=1) abbiamo "albero uno foresta" (l'albero e' uno della foresta)
    con la numerazione ufficiale A=1 (B=2) abbiamo l'incomprensibile "albero due foresta"
    L-A (negazione ebraica) con A=0 significa "verso zero"
    L-B (anima, cuore) con A=0 (B=1) significa "verso uno" ("verso dentro")
    con A=0 le lettere 17, 18, 19, 20 e 21 vengono espresse come somma di lettere (facendo risaltare l'importanza degli alfabeti venetici di 16 caratteri quale origine degli alfabeti etruschi di venti caratteri e di quelli fenici-ebraici di ventidue caratteri)
    il numero 17, la lettera "tsaled" (z=17), e' D+S (3+14=17), "DS"
    il numero 18, la lettera "koph" (Q=18), e' G+P (2+16=18), "GP"
    il numero 19, la lettera "resh" (R=19), e' t+L (8+11=19), "tL"
    la lettera R della parola "montagna" ("hR") e' dunque esprimibile come "tL" le due lettere con cui vengono indicate le montagne (TLUS) nel fegato-mappa etrusco e la parola "alta" direttamente collegata all'altezza delle montagne
    il numero 20, la lettera "shin" (s=20), e' Z+S (6+14=20), "ZS"
    il numero 21, la lettera "tav" (T=21), e' Z+^ (6+15=21), "Z^"
    nei libri di Esdra e Daniele viene usato il termine DY (3+9=12) al posto del prefisso specificativo M (12)
    con A=0 la lettera "muta" (^=15) e' G+N (2+13=15), "GN" (gli "gn-m", "gnomi", sono ^M ebraico, il "popolo" ebraico)
    la divinita' ebraica, YhVh, e' 9*4*5*4=720 (72 decine)
    A-B (0-1), il "padre-origine" biblico
    A-B = 0-1 = "niente uno" ("quando non c'era l'uno")
    "AB uovo" = "niente un uovo" (il percorso dal "niente" a "un uovo", l'origine di un uovo)
    A-M (0-12), la "madre" biblica
    A-M si legge "zero pluralita' maschile"... che significa "tanta singolarita' femminile" (una vera e propria "madre")
    Z-h (6-4) significa "questo lui" e viene usato come preposizione
    sembra chiara l'esistenza di un suffisso Z con il significato di "questo"
    la mano ebraica e' Y-D (9-3)
    "dentro la mano" (la differenza di valori dei due numeri che compongono la mano) c'e' "questo" (il numero 6)
    h (4) significa "lui"
    ^-L (15-11) significa "presso, sopra, oltre, intorno..."
    abbiamo "lui" (4) che e' contenuto nella preposizione di luogo ^-L (15-11)... c'e' un "lui" e dicendo ^L diciamo "intorno a lui"
    Z-B (flusso, fluire), "questo dentro"
    ZhB (oro), "questo lui uno" ("questo e' il numero uno")
    ZAB (lupo), "questa origine" ("questa e' l'origine")
    in particolare, nella Genesi (49:27), a essere definito ZAB (lupo) e' Beniamino, figlio di Giacobbe
    Ezechiele (47:13):

    Cosi' dice il Signore, l'Eterno: "Questi sono i confini in base ai quali voi spartirete il paese in eredita' fra le dodici tribu' d'Israele. Giuseppe ne avra' DUE parti."
    L'originale biblico:

    Kh AMR ADNY YhVh Gh GBVL AsR TTNHLV AT-hARz LsNY ^sR sBtY YsRAL YVSP HBLYM
    Le "parti" (HBLYM) di Giuseppe (YVSP) sono espresse con il plurale indefinito che non dice quante sono. Che siano "due" lo dice la parola "questi" che non e' il solito Zh biblico ma il termine Gh non presente in altre parti della Bibbia:

    Zh e' "questo lui"
    Gh e' "due lui" (come due sono le parti che spettano a Giuseppe)
    la preposizione G-M (anche)
    in qualsiasi sequenza partendo da B=1 abbiamo il successivo G=2
    se dopo B=1 c'e' piu' di una possibilita' abbiamo una pluralita' di G (facciamo B e poi c'e' una G ma ANCHE un'altra G e ANCHE un'altra G eccetera)
    partendo da uno, l'insieme di queste possibilita' (una scelta ma ANCHE un'altra scelta) viene dato dal numero due con la M pluralizzante, G-M
    Definito il GM (anche) abbiamo lo "zero GM", il luogo dove non ci sono "possibilita' di secondi passi" (niente "anche", ci si ferma al primo passo):

    AGM (stagno, palude), A-GM ("zero alternative")
    GZ ("due di questo"):

    con l'alfabeto A=0 la parola G-Z (2-6) significa "due di questo" ("qualcosa tagliato in due")
    nella Bibbia abbiamo K-MtR ^L GZ ("come pioggia sull'erba falciata", Salmi 72:6)
    GZ ("due di questo") e' GZ ("falciata", si sottindende l'erba)
    La proposizione h-N (4-13, "lui tredici", "il tredici") significa biblicamente sia "ecco" che "se":

    "eccoci arrivati... ci riposiamo"
    "se arrivare... riposare"
    Il raggiungimento della meta dove la meta e' qualcosa che e' oltre la pluralita' conosciuta. Se M=12 e' la particella che indica il plurale, il limite, la lettera successiva N=13 indica quella cosa oltre che ci porta a dire "ecco".

    abbiamo visto che hN (ecco) e' "la meta" che viene raggiunta
    "dentro la meta" c'e' il seguito, il "figlio" (B-N, "dentro meta")
    ABN (pietra) e' A-BN ("zero figlio", solo le pietre non si riproducono come i vegetali e gli animali)
    Dove l'amore e' l'atto di non primeggiare:

    il verbo AhB (amare) si legge A-h-B ("zero lui primo", "zero primeggiare")
    Riposiamoci nella tenda:

    la tenda (AhL) come A-h-L, "zero lui verso", "non procediamo oltre, verso, e fermiamoci a riposare nella tenda"
    HR e' la "caverna abitabile" (dove ci stavano gli "abitatori delle caverne", gli Horiti della Genesi, HRY)
    AHR significa "altro, successivo" e si legge "zero caverna" (A-HR)
    non ci sono caverne abitabili, bisogna andare in un "altro" luogo, nel luogo "successivo"
    MN (specifica la provenienza)
    AMN significa "veramente" e si legge A-MN ("zero provenienza", non proviene da nessuna parte e' "veramente" cosi')
    Mettiamo nell'elenco i numeri 9 e 5 con il loro significato biblico:

    Y=9, il suffisso indicante "io"
    V=5, il suffisso indicante "egli" (diverso da "lui", h=4)
    Poi c'e' la forma estesa di "io" che come differenza di valori otteniamo Y=9 (il suffisso "io"):

    A-N-Y (0-13-9), come differenza N-h (13-4), come differenza Y (9)
     
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  2. DAN/ROS
     
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    Masmock pensaci tu io non ci ho capito niente :sorry.gif:
     
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    si può avere il link all'originale?
     
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