Talmud e tecnologia

spin-off della discussione "Un po' di divertimento con..."

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  1. Lea Sgarbi
     
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    Nel Tanach e nel Talmud ci sono chiari cenni di manipolazione di tipo genetico e lavorazione di tessuti biologici. Sono però cenni inseriti non in contesti "tecnici per definizione". Nel Tanach si parla di frutti gigantesci e di giganti, che la tradizione attribuisce a opere umane. Og e Goliat, giganti alti oltre i tre metri e di dimensioni non proporzionali, sono, per alcuni, costruzioni genetiche ottenute con la lavorazione e combinazione di "semi". Questi, "i semi" erano concepiti come la parte più piccola che contiene le informazioni per lo sviluppo di animali e vegetali.

    Secondo altri, questi giganti erano stati assemblati da organi prelevati da altri umani o animali.
    Nel Tanach in 1Shemuel 17,4 Goliat viene definito Ish habenaim, così vocalizzato nel Talmud e nel Midrash (ma anche nel testo masoretico). Termine altrimenti vocalizabile con Ish habonim o ish habanim. In ogni modo Talmud e Midrash convengono e vedono in questo termine ("benaim") la radice ב נ ה (edificare, costruire). Per avere un idea, un edificio in ebraico è un binian.

    Ma il bello è che il Midrash parla chiaro!!! Goliat fu una creatura ricostruita nei suoi organi. furono prima presi gli organi migliori e poi assemblati fra loro da chi, evidentemente (per l'autore del midrash), possedeva cognizioni di ingegneria chirurgica ad alto livello. Versione dei fatti che si ripete in molti midrashim e nel Talmud, vi si legge un'altra versione, più vicina alla concezione moderna di ingegneria genetica di tipo fantascientifico. Nel Talmud, trattato Sotah, sarebbero stati selezionati cento semi umani e un altro seme non identificato (a quanto pare un'elaborazione di tipo animale), che donava la forza militare alla creatura mostruosa che ne venne fuori. Questo specifico brano contiene parole sconosciute e non è chiaro cosa effettivamente stessero facendo o dicendo, ma il concetto generale è chiaro, si parla di semi, poi fatti fecondare in una madre umana. Ma ad onor di cronaca, questa madre forse non era nemmeno una vera madre, ma una qualche altra cosa poco definibile essendo questa (harafa) anche la madre di tutti gli altri giganti e questi sono prodotti dal popolo dei "medici" (refaim). E' certo che midrash e talmud raccontano due versioni che derivano da un unico antico ricordo.

    Questi fatti, raccontati in un linguaggio criptico, possono essere interpretati come favole o come parabole ma che di certo nascondono una qualche verità.

    Non credo però che le interpretazioni possano discostarsi di molto da un qualche tipo di ingegneria genetica o chirurgica che sia. Il inguaggio usato lo fa presumere (per esempio si parla qui di "organi ricostruiti"), possiamo certamente convenire che in quelle epoche non poteva esistere una tecnologia ingegneristica di questo livello e che quindi si parli di altre cose raccontate in modo criptico.
     
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109 replies since 10/3/2016, 15:13   9103 views
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