A "nostra" immagine e somiglianza?

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  1. teista
     
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    C’è una tradizione che fa risalire il famoso “segno” al “tav”, l’ultima lettera dell’alfabeto ebraico e sigillo di D-o; numericamente, è rappresentata dal 400 (kab. compimento, ma anche discesa) così come quanti furono gli anni di esilio in terra d’Egitto.
    Quindi, da una parte era il ricordo della precedente grandezza spirituale di Caino in grado di proteggerlo; dall’altra, era il marchio della sua discesa.
    Caino divenne costruttore di città e la sua progenie fu prodiga di progressi nel campo dell’arte e delle scienze; insomma, Caino diede la stura ad un mondo assai progredito eppure sempre più dimentico del suo Creatore, un mondo che plasmava costantemente la materia ma non più in grado di innalzarsi rispetto ad essa (tutto all’opposto di Abele, che già nel nome ha questa attitudine).
    Le città che costruiva Caino erano cinte da mura, l’umanità cominciava a non sentirsi più “al sicuro” nel mondo che aveva portato alla perversione e necessitava di sempre maggiori tecnologie e strumenti per difendersi persino dagli animali (il segno, infatti, serviva a Caino anche per continuare ad incutere timore in questi ultimi che lo avrebbero aggredito).
    La punizione di Caino era la vista dei “frutti” del proprio atto fino alla settima generazione (cioè fino alla loro completezza), il progresso e la “civilizzazione” privati del contatto con la spiritualità avevano finito per minare profondamente l’animo umano; infatti, Caino fu ucciso da un suo discendente ormai non più capace di scorgere i fasti della precedente grandezza simboleggiati dal tav (Lamech, giust’appunto era cieco).
    Il mondo necessitava di un nuovo seme di speranza, ed Adam di unì di nuovo a sua moglie.

    Shalom
     
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16 replies since 18/4/2014, 12:02   1158 views
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