GIOV 8,58

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  1. Armando(86)
     
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    Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico: prima che Abraamo fosse nato, io sono».

    Altre traduzioni non hanno ''io sono'', ma ''io ero'' o ''io sono stato''.

    Il punto è perchè i giudei cercarono di lapidarlo? 59 Allora essi presero delle pietre per tirargliele; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

    Cosa disse realmente Gesù in ebraio ai giudei in modo tale da provocare il tentativo di lapidazione?

    Saluti.
     
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    Cosa disse realmente Gesù in ebraico ai giudei in modo tale da provocare il tentativo di lapidazione?

    Questa mi pare una domanda un po'........ non so come dire......... difficile?


    peace and love
     
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    CITAZIONE (Armando(86) @ 22/8/2013, 16:45) 
    Il punto è perchè i giudei cercarono di lapidarlo? 59 Allora essi presero delle pietre per tirargliele; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

    Cosa disse realmente Gesù in ebraio ai giudei in modo tale da provocare il tentativo di lapidazione?

    Saluti.

    Il contesto precedente a questo passo dice: "Rispose Gesù: <<se io glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: "È nostro Dio!", 55 e non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola. 56 Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò>>. 57 Gli dissero allora i Giudei: <<non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?>>. 58 Rispose loro Gesù: <<in verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono>>". (Giovanni 8:54-58; CEI) A motivo delle parole "Io Sono", i trinitari affermano che i Giudei capirono che egli si stava identificando con Dio.
    In Marco 14:60-64 leggiamo: "Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all'assemblea, interrogò Gesù dicendo: <<non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?>>. 61 Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: <<sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?>>. 62 Gesù rispose: <<io lo sono! E vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo>>. 63 Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: <<che bisogno abbiamo ancora di testimoni? 64 Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?>>. Tutti sentenziarono che era reo di morte". (CEI) I Giudei videro nelle parole di Gesù come una bestemmia. Ma avevano ragione? No, in quanto Gesù si definì "il Cristo, il Figlio di Dio benedetto" e non l'Io Sono di Giovanni.
    Nel racconto di Luca 4:24-29 leggiamo: "Poi aggiunse: <<nessun profeta è bene accetto in patria. 25 Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; 26 ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone. 27 C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro>>. 28 All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; 29 si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio". (CEI) Anche in questa circostanza compresero male le parole di Gesù. Egli dichiarò solo di essere un profeta.
    Ad ogni modo, lo stesso Giovanni menzionò nello stesso capitolo, ai versetti 24 e 28, le parole "io sono". Infatti, nella versione CEI leggiamo: "24 Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati>>. 25 Gli dissero allora: <<tu chi sei?>>. Gesù disse loro: <<proprio ciò che vi dico. 26 Avrei molte cose da dire e da giudicare sul vostro conto; ma colui che mi ha mandato è veritiero, ed io dico al mondo le cose che ho udito da lui>>. 27 Non capirono che egli parlava loro del Padre. 28 Disse allora Gesù: <<quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo. 29 Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite>>.
    Se in Giovanni 8:24, 28, come afferma la BG, Gesù si fosse attribuito il nome divino i giudei lo avrebbero lapidato immediatamente, ma così non è stato. Anzi, al versetto 27 Giovanni dice che "Non capirono che egli parlava loro del Padre". Non può essere allora che (se fosse come dicono i trinitari che i giudei capirono che Gesù si stesse attribuendo il nome divino) non capirono neppure il resto e sbagliarono? Infatti, sembra abbastanza strano ciò che viene detto al versetto 30, dove leggiamo che "A queste sue parole, molti credettero in lui". (CEI) Sicuramente non cedettero che egli fosse l'Io Sono, ma che, come dice la LU "che sono io (il Cristo)".
    Curioso è il fatto che la CEI 2008 in nota dice: "Il tentativo di lapidazione fa pensare che le parole di Gesù siano state interpretate come bestemmia". Secondo queste parole capiamo che non c'è certezza nell'affermare che i Giudei stessero identificando Gesù con Dio.
    In una nota si legge: "I sassi: ecco le ragioni di quelli che hanno torto; costoro si servono sempre di due arnesi, la calunnia e la violenza; e fanno sempre due vittime: l'innocenza e la libertà". (Il S. Vangelo di N. S. Gesù Cristo e gli Atti degli Apostoli (1955) Editori Favero-Turetta; Vicenza) Quindi i Giudei erano in torto.
    Sì, le soluzioni sono tre. O i Giudei si sbagliarono, o cercavano un pretesto per disfarsi di lui, oppure "Non possono sopportare quell'affermazione di Gesù, che si rende superiore ad Abramo". (Il Vangelo di Giovanni, analisi linguistica e commento esegetico (1982) J. Mateos - J. Barreto. © Cittadella Editrice – Assisi 2a edizione 1990; Pag. 402)
     
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2 replies since 22/8/2013, 15:45   104 views
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