Ebraico biblico e moderno

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  1. Polymetis
     
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    Mi sono sempre chiesto quale sia l’entità delle differenze tra ebraico classico ed ebraico moderno. Nel caso del greco abbiamo 2500 anni di evoluzione in cui il greco è stato parlato ininterrottamente, mentre nel caso dell’ebraico si tratta di una lingua risuscitata per atto intenzionale dopo secoli che nessuno la parlava più, essendo stata sostituita ad esempio con l’yiddish. Se dunque non è stata parlata per secoli le differenze dovrebbero essere assai modeste. Qualcuno mi dà delucidazioni?
    Un ebreo senza una formazione specifica in ebraico antico può leggere l’Antico Testamento o equivarrebbe a tentare di leggere il latino per un italiano?

    Ad maiora
     
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  2. Jesuslives
     
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    Da quello che ho sentito dire da Abramo e anche alla scuola di ebraico che sto frequentando non ci sono particolari differenze fra l'Ebraico antico e quello moderno.
    Abramo dice che l'Ebraico antico è semplicemente un po' più colto e dotto di quello moderno.

    I bambini ebrei studiano tranquillamente il Tanach senza conoscere l'"Ebraico antico".

    Shalom

    Edited by Jesuslives - 31/1/2006, 22:32
     
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  3. tosefta
     
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    CITAZIONE (Jesuslives @ 30/1/2006, 23:00)
    Da quello che ho sentito dire da Abramo e anche alla scuola di ebraico che sto frequentando non ci sono particolari differenze fra l'Ebraico antico e quello moderno.
    Abramo dice che l'Ebraico antico è sempicemente un po' più colto e dotto di quello moderno.

    I bambini ebrei studiano tranquillamente il Tanach senza conoscere l'"Ebraico antico".

    Shalom

    Sostanzialmente il mio professore di ebraico è d'accordo con quanto hai scritto,eppure Olivier Durand( "La lingua ebraica",profilo storico-strutturale Padeia Editrice) appunta a pag. 35 che, le differenze tra ebraico moderno ed ebraico dell'Antico Testamento possono paragonarsi genericamente a quelle osservabili tra italiano moderno ed italiano della Divina Commedia:la padronanza dell'uno non garatisce necessariamente la comprensione immediata dell'altro.

    Che un lingua possa risorgere è certamente un aspetto di massimo interesse ed originalità in liguistica generale,ma esso costringe anche a predere atto che la lingua in questione non era del tutto deceduta.E' una tale circostanza difatti che ne ha agevolato il recupero...per lungo tempo l'ebraico ha svolto la stessa funzione di unificazione transculturale ricoperta dal latino nel medioevo occidentale,è stata la lingua in primo luogo liturgica,quindi teologica e filosofica,e per riflesso letteraria,ma non parlata quotidianamente,se non in occasioni speciali...

    La rinascita dell'ebraico - sia essa concepita come resurrezione vera e propria,o come risveglio insperato di una bella addormentata - ha per la linguistica attuale una significatività fodamentale.
    Molti sono ancora i linguisti che tendono a parlare dell'ebraico contemporaneo come di un idioma artificiale,ed un ibrido....ma la sua rinascita è venuta a contraddire uno degli assiomi più basilari della linguistica generale,secondo la quale le lingue nascono,evolvono e muoiono senza che l'uomo possa farci niente.
    Ben Yehuda ed i suoi seguaci hano semplicemente dimostrato da una parte che tale assioma non ha valore universale...

    smile.gif
    Tosefta

    Edited by tosefta - 31/1/2006, 00:34
     
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  4. Polymetis
     
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    E quanto alla pronuncia ci sono differenze? (Sempre che sia possibile ricostruire la pronuncia in epoca classica. Visto quanto ci scanniamo sull'itacismo coi greci di oggi sono diventato scettico sulle pronunzie ricostruite a tavolino)

    Ad maiora
     
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    Oggi in Israel si usa la pronuncia sefardita per quanto riguarda l'uso regolare della lingua parlata. Anche nelle preghiere degli ashkenazziti si usa la stessa pronucia nella maggiorparte delle sinagoghe israeliane. Per il resto e soprattutto all'estero la lettura ashkenazzita è un pò diversa nella pronuncia di alcune vocali e qualche consonante un pò come gli accenti delle varie città italiane.

    Comunque si tratta di una pronuncia semplificata rispetto a quella tradizionale sefardita. Gli ebrei provenienti dai paesi arabi hanno una pronuncia più conforme e completa specialmente nelle consonanti 'ain, alef e Hhet.

    Nella lingua ebraica c'è sempre stata continuazione, sia nelle preghiere da sempre recitate in ebraico, che nello studio della Toràh. Inoltre diversi gruppi hanno sempre parlato la lingua ebraica in giorno di Sabato.

    Shalom
     
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  6. Polymetis
     
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    Quindi a tuo avviso la pronuncia sefardita è più vicina all'ebraico classico?

    Ciao

    P.S. Posso mandarti un file mp3 con una microconversazione registrata? Vorrei sapere se stanno usando la pronuncia sefardita. Grazie in anticipo
     
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    Potrebbe essere la sefardita insieme alla yemenita.
    Mandami pure il file via email.

    Shalom
     
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    QUOTE (Polymetis @ 5/2/2006, 02:35)
    Quindi a tuo avviso la pronuncia sefardita è più vicina all'ebraico classico?

    Ciao

    P.S. Posso mandarti un file mp3 con una microconversazione registrata? Vorrei sapere se stanno usando la pronuncia sefardita. Grazie in anticipo

    Si tratta dell'attuale pronuncia israeliana basata su quella sefardita, ma con forte accento francese. Ci sono degli errori di grammatica e di pronuncia, il lettore non è un madrelingua, la lettrice mi pare di si.
    Il lettore dice hachadash, invece si dice: hechadash. poi dice: machir tov, invece si dice machir hetev. Tov no si mette mai come avverbio, è grammaticalmente scorretto.
    Shalom
     
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  9. Polymetis
     
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    "Si tratta dell'attuale pronuncia israeliana basata su quella sefardita, ma con forte accento francese."

    Infatti il file è da un corso di ebraico fatto in Francia. http://www.assimil.it/prodotto.php?isbn=2700513215
    Ho sempre considerato questa collana un tantino pretenziosa; "L'ebraico senza sforzo" è una contraddizione in termini, e lo so bene perché hanno avuto l'ardire di pubblicare anche "il greco antico senza sforzo". Però strano che non usino solo lettori madrelingua. Ad ogni modo per chi fosse interessato su Emule c'è tutto.

    Ad maiora
     
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    oh quale punizione divina si scaglierà su quelli della assimil, che hanno adottato in parlato vivo la pronuncia ricostruita da Allen, e che per di più l'hanno resa disponibile a plebei senza un maestro privato!!
     
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  11. 101081
     
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    Ciao. Premetto, che di lingua ebraica, conosco pochissimo. Giusto qualche parola, qualche frase....
    Da quello che ho capito, i masoreti hanno inventato le vocali. Ma le regole della puntazione (credo si dica così) dove si trovano? Per esempio, guardando molti vocaboli, sotto una sillaba aperta ci va nella maggior parte di questi, una vocale lunga e in una chiusa, una vocale breve. Ma non sempre è così...... queste eccezioni come vengono regolate?
     
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    אריאל פינטור

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    I masoreti non hanno inventato le vocali in quanto in ebraico ne esistono dieci, a seconda della lunghezza della pronuncia (oggi non più riconoscibile, ma nei tempi biblici certamente), ma solo la punteggiatura per scriverle.
    Nella grammatica ebraica esistono regole complesse per scrivere la punteggiatura di un testo, nel caso si voglia indicare al lettore la corretta pronuncia.
    Questa viene usata molto di rado, specialmente nel caso di nom stranieri oppure nel caso della possibilità di equivoco, ancorché, generalmente, dal contesto si riesce a capire.
    I masoreti idearono quel sistema per due ragioni:
    La prima, per rendere univoca la lettura della Torah in qualsiasi sinagoga di qualsiasi tempo e in qualunque parte del mondo.
    La seconda, ben più importante, per proteggere il testo da contraffazioni, data la tendenza, poi divenuta realtà, dei non ebrei, di impadronirsi della Torah per far dire al testo ciò che essi volevano, per sostenere la loro teologia.
    Il sistema quantitativo delle vocali segue un certo complesso criterio costante per tutto il testo e qualsiasi alterazione salta subito in evidenza all'occhio e orecchio esperti.
     
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    QUOTE (Polymetis @ 1/30/2006, 07:43 PM) 
    Nel caso del greco abbiamo 2500 anni di evoluzione in cui il greco è stato parlato ininterrottamente, mentre nel caso dell’ebraico si tratta di una lingua risuscitata per atto intenzionale dopo secoli che nessuno la parlava più, essendo stata sostituita ad esempio con l’yiddish.

    Con l'avvento dell'ebraico moderno, l'yiddish è stato ovunque abbandonato?
    Yiddish e ebraico che sovrapposizione hanno?
     
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    Sull'yiddish ho trovato una ottima trattazione in Wikipedia.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_yiddish
    In pratica si dice che dal dopoguerra nessuno più la parla.
     
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  15. jjl
     
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    Una ottima fonte per tutte le tue curiosità linguistiche

    www.jewish-languages.org/yiddish.html
     
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15 replies since 30/1/2006, 18:43   4177 views
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