torre babele

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    Sempre utile ricordarlo. Grazie
     
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    Comunque, riguardo alla costruzione della citta' e della torre di Babele quello che sia la Genesi sia il libro dei Giubilei ci vogliono dire che e' sono stati i nemici del popolo di Dio a provocare Dio.
    Erano discendenti dei Camiti quelli presenti nella Valle di Shinnar.
    L'umanita' in generale si era gia' sparsa in tutto il mondo.
    Nella bibbia di norma sono sempre i cattivi a intraprendere la costruzione di citta'.
    Chi e' il primo costruttore di citta' citato dalla bibbia?
    Caino.
    Suvvia fate il collegamento..
    Caino combina quello che combina viene rimproverato e maledetto e poi lo troviamo a fondare una citta'.
    Cam combina quello che combina, suo padre Noe' lo rimprovera, maledice e poco dopo nel testo si parla di un camita (nimrod) intento a fondare citta' e regni.
     
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    CITAZIONE (Maurizio 1 @ 6/4/2018, 13:51) 
    Comunque, riguardo alla costruzione della citta' e della torre di Babele quello che sia la Genesi sia il libro dei Giubilei ci vogliono dire che e' sono stati i nemici del popolo di Dio a provocare Dio.
    Erano discendenti dei Camiti quelli presenti nella Valle di Shinnar.
    L'umanita' in generale si era gia' sparsa in tutto il mondo.
    Nella bibbia di norma sono sempre i cattivi a intraprendere la costruzione di citta'.
    Chi e' il primo costruttore di citta' citato dalla bibbia?
    Caino.
    Suvvia fate il collegamento..
    Caino combina quello che combina viene rimproverato e maledetto e poi lo troviamo a fondare una citta'.
    Cam combina quello che combina, suo padre Noe' lo rimprovera, maledice e poco dopo nel testo si parla di un camita (nimrod) intento a fondare citta' e regni.

    Interessante perchè se Dio ha pensato l'agricoltura, l'uomo ha pensato l'industria. Quindi l'Uno la campagna, l'altro la città
     
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    Nell'antichita' vi sono stati uomini dediti alla pastorizia e che conducevano loro vita nomade.
    Sulla loro pelle poi hanno sperimentato la sopraffazione e la prepotenza da parte degli uomini che si erano sedentarizzati grazie all'agricoltura .
    Chi si sedentarizzava prendeva possesso della terra e poteva impedire il libero passaggio delle greggi altrui.
    Allo stesso modo nel corso della storia gli uomini cominciavano a creare citta fortificate, per difesa da un lato ma riservandosi l'azione di esercitare il loro dominio sugli altrui insediamenti, villaggi o citta' di non pari livello.
    Le realta' territoriali piu' deboli potevano essere annesse con le buone o con le cattive e cosi cominciavano a formarsi gli imperi.
    Chi subiva questi soprusi e cominciava a credere in un Dio che soraintendeva un po a tutto ovviamente non ha visto questo tipo di azione come qualcosa di fatto con divino benestare.
    Quando e' stato ora di scrivere i loro testi queste persone hanno semplicemente dato un giudizio frutto della loro esperienza.
    Tutti noi scriviamo in base a quello che pensiamo.
    E pensiamo in base alle esperienze che facciamo nella vita.

    Se lo scrittore biblico avesse osservato che le civilta' piu' avanzate adoperavano le loro conoscenze per aiutare le civilta meno avanzate un racconto come la torre di Babele, polemico verso i costruttori di una citta' cosi' determinata che vuole diventare grande e potente non l'avrebbero mai scritto.
    Ma i suoi occhi non hanno visto questo.
    Hanno visto popoli ingrandirsi per raggiungere a tutti costi la forza di dominare sugli altri.
    Allora compone un racconto in cui decide di far intervenire Dio.
    Per fare capire a tutti gli uomini che Dio e' contrario a tutto cio.

    Edited by Maurizio 1 - 21/3/2020, 11:57
     
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    Se veramente credessimo, ci laveremmo le mani prima di sfogliare la Bibbia. E non dire che non ti ho risposto, perchè l'ho fatto. La penna non l'ha impugnata l'uomo, ma Dio stesso. Certi calcoli ghematrici sono divini e non razionali: la profezia, quella che tutti negano o che al massimo attribuiscono ai tre pastorelli di Fatima ma a Isaia no (lo sconcio cattolico sta tutto qui!), non appartiene all'uomo. Ma ormai la Bibbia è solo uno dei tanti o dei pochi libri dello scaffale e sta giusto lì a dire che siamo tolleranti, quando tollerante è D-o. Fino a quando?
     
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    Perche tu rispetti la Bibbia o il libro del profeta Isaia?
    E come?
    Dicendo che Ciro non e' mai esistito?
     
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    Grossa la facenda, non trovi?
     
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    Scusate la domanda su genesi 11,e disse:sono un solo popolo, parlano tutti la, stessa lingua e hanno cominciato a farquesto! Niente impedirà loro di fare tutto ciò che si proporranno.
    Come nel giardino quando Adamo e Eva mangiano il frutto della albero anche qui, l impressione è che adonaj abbia timore che l Adam possa fare cose fuori dal suo controllo, nel giardino li manda via perché non possano poi avere l opportunità di mangiare anche l altro frutto e avere la lunga vita, qui che possano fare tutto ciò che si propongano.. Perché? In fondo creati da lui così? La, sottomissione deve essere necessaria? Scende per confonderli, suona un po come un comportamento scusate la parola capriccioso, come un padre che invece di spiegarti che sbagli ammesso. Che si stia sbagliando, ti fa un dispetto..
     
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    Se non ti disturba ti dico la mia opinione:

    Bisognerebbe avere chiaro cosa intende dire la Bibbia dicendo che la torre serviva all'uomo per salire in alto con una torre "che tocca il cielo".
    Per me lo si capisce bene da questo passo famosissimo di Isaia:

    Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell'aurora?
    Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli?
    Eppure tu pensavi:Salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono,
    dimorerò sul monte dell'assemblea, nelle parti più remote del settentrione.
    Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all'Altissimo.
    Invece ti hanno fatto discendere nel soggiorno dei morti, nelle profondità della fossa!
    Isaia 14,12-15

    Sai a chi si sta rivolgendo Isaia ? Al re di Babilonia (in ebraico Babel) che aveva posto sotto il suo dominio numerosi popoli , distrutto il tempio di Dio e deportato parte del suo popolo. Dopo qualche decennio Dio presenta il conto facendolo capitolare per mano della nuova potenza persiana e permette agli esuli di rientrare in patria e ricostruire il tempio.

    Edited by Maurizio 1 - 21/3/2020, 16:32
     
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    Comprendo.. Ho letto con molto piacere tutto l intervento su cui sopra, sono stati trattati credo di Abramo... Ho capito che naturalmente era riferito a ciò ma ovvio io trovi che leggere così ci fa, partire dal preconcetto che ci sia una colpa della uomo,che però non Traspare dallo scritto,leggendo il pezzo così come è sembra, semplicemente una, costatazione di adonaj sulle capacità del uomo e che quindi lui faccia si che non si avveri... Difficile comprendere ma forse è semplicemente così.. Adonaj non ha voluto e quindi a mischiato le carte.
     
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