BIGLINO SMONTATO!!!

Critica alle ipotesi di Mauro Biglino, Scritti e conferenze

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  1. Cochav YaM
     
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    User deleted


    [QUOTE=Abramo,22/10/2012, 13:52 ?t=58603864&st=240#entry516796323]
    [QUOTE=Pier Tulip,22/10/2012, 14:05 ?t=58603864&st=240#entry516790712]
    Però quando si parla di Elohim io sono certo che si tratta di un vero plurale .
    [/QUOTE]
    Dal punto di vista linguistico il termine ha un uso singolare perché è un singolare, si tratta di un plurale intensivo, come abbiamo ampiamente dimostrato linguisticamente esistono una moltitudine di termini astratti che hanno questo particolare significato. Ne ho citato tanti se guardi nei posts precedenti di questa stessa discussione.

    Il plurale di indefinibilità indica l'indefinibilità dell'intensità, come analogamente con un plurale di numero indica un indefinito numero di elementi. Nel primo caso, indicando esso l'intensità, e non il numero, è asssolutamente un singolare.

    1Re 11:5

    וילך שלמה--אחרי עשתרת, אלהי צדנים


    C.E.I.: Salomone seguì Astàrte, dea di quelli di Sidòne, e Milcom, obbrobrio degli Ammoniti.
    Come si può notare in italiano si traduce "dea di quelli di Sidòne", "dea" al femminile, mentre il termine ebraico è אלהי forma costrutta di אלהים (elohim) un plurale di indefinibilità, un singolare che indica l'intensità, un superlativo. Dato che Astarte è un nome proprio singolare femminile, non credo possano rimanere dubbi.

    Ma ancora una volta c'è il bisogno di citare una vecchia discussione: Plurale Maiestatico in terza persona?
    Pertanto tutto ciò che gira in rete e che dice che elohim è sempre una forma plurale che indica il numero deriva dall'ignoranza, dalla non perfetta conoscenza della lingua ebraica.
    [QUOTE]
    perché anche la religione ebraica era politeista ed è diventata monoteista solo dopo il 600 a.C
    [/QUOTE]
    Io invece sono assolutamente certo che è stata sempre monoteistica e più volte abbiamo spiegato il perché.
    Se sei così certo perché non apri una nuova discussione e ne parliamo?

    Shalom
    [/QUOTE]
    [QUOTE=Abramo,22/10/2012, 14:23 ?t=58603864&st=255#entry516800015]
    Alessandro, il tuo ragionamento è corretto, hai mostrato un certo equilibrio. In effetti la Bibbia, in quei versi, che sono parte della costituzione ebraica, usa un linguaggio molto profondo. L'invalidità non era solo in relazione alla persona invalida; ma sopratutto in relazione agli spettatori che assistevano al rito. Gli animali dovevano essere perfetti perché, essendo esse delle multe, dovevano avere il massimo valore, oltre naturalmente al loro simbolismo. Analogamente i sacerdoti dovevano essere i migliori, i più attenti, i più atleti, i più intelligenti. insomma i più perfetti, se vogliamo usare la terminologia biblica. A chi assisteva doveva essere trasmesso un messaggio chiaro, che tutto era andato alla perfezione, che non ci siano stati errori. I sacrifici infatti venivano offerti per riscattare le trasgressioni involontarie derivate dalla disattenzione. Non si poteva certo usare persone disabili dato i loro problemi psicologici, problemi che diminuiscono l'attenzione, cosa che può essere la causa di incidenti. Perfettamente in concordanza del simbolismo del cammino verso la perfezione fisica e psichica.

    Comunque una discussione a parte può chiarire tanti punti.
    Shalom
    [/QUOTE]
    [QUOTE=Abramo,22/10/2012, 14:39 ?t=58603864&st=255#entry516801055]
    [QUOTE=Alessandro977,22/10/2012, 15:04 ?t=58603864&st=255#entry516797802]
    Non voglio difendere nessuno ma sono abbastanza sicuro d'averglielo sentito dire in un altra conferenza, se non ricordo male, leggendo anche questo passo.
    [/QUOTE]
    Meglio allora che mi trovate il video giusto per togliere il dubbio perché ho cominciato a pensare che fosse in malafede e vi assicuro che ciò non mi fa piacere.

    [QUOTE]
    E mi permetto di far notare che il succo del suo ragionamento comunque non cambierebbe:
    D-o non toglie "il pane dalla bocca" alla discendenza di Aronne anche quando qualcuno presentasse una qualche deformità, ma chiunque avesse un difetto non può avvicinarsi ai luoghi santi perché li profanerebbe con la propria presenza.
    [/QUOTE]
    I sacerdoti erano molto numerosi ed il servizio prevedeva dei turni di lavoro in un'area molto limitata. Ma questi vivevano ognuno nelle proprie abitazioni. Questo per dare solo un'idea, anche se molto vaga. Nel senso che i sacerdoti invalidi non venivano privati di qualcosa er loro solo proibito lavorare. Ogni costituzione legislativa proibisce certi tipi di lavoro agli invalidi, è una cosa del tutto normale. La Toràh non è un libro di religione ma una costituzione legislativa.

    Shalom


    [QUOTE=Solleticoso,22/10/2012, 15:27 ?t=58603864&st=255#entry516800041]
    Ma, scusami: d'accordissimo sul non fare officiare dei pazzi scatenati che magari si urinano addosso nel bel mezzo del rito... ma uno zoppo, o uno "col viso deforme in eccesso o in difetto" (vuol dire: o troppo grasso o troppo magro, no?) o, ancora peggio, un impotente, che PROBLEMA PSICOLOGICO CONGENITO dovrebbe avere, tale da impedirgli di officiare un rito religioso??? O_O
    [/QUOTE]
    La depressione psicologica che accompagna queste persone nel corso di tutta la loro vita. Come mostrato nello stesso Levitico si mostra un'immensa pietà per queste persone, nel caso dei sacrifici le si esenta dal lavoro. Tutto qui. Ma ricevono la loro quota mensile ugualmente come tutti gli altri sacerdoti.

    Shalom
    [/QUOTE]
    [QUOTE=Abramo,22/10/2012, 17:02 ?t=58603864&st=255#entry516818257]
    [QUOTE=Solleticoso,22/10/2012, 17:21 ?t=58603864&st=255#entry516813499]
    Scusa, ma come puoi accostare i Corazzieri, il cui compito ORIGINALE era quello di DIFENDERE IL CAPO DELLO STATO da eventuali attentati (ovviamente, ORA, con i moderni servizi di intelligence, il loro ruolo è puramente SIMBOLICO) con dei Ministri del Culto, il cui compito DOVREBBE ESSERE quello di GUIDARE SPIRITUALMENTE una Comunità di persone?
    [/QUOTE]
    Il motivo non è solo quello. E' soprattutto perché tutto ciò che rappresenta il governo deve essere perfetto. Anche i sacerdoti erano rappresentanti del governo. Ora lo so che ciò è difficile capirlo per voi a causa della tradizione cattolica ove siete cresciuti. Per voi i sacerdoti sono solo ministri di culto. Per voi la Bibbia ebraica è quella che leggete nelle vostre traduzioni e quella commentata dal NT, ma per noi non è così. Quella che avete voi spesso sembra un testo del tutto diverso e di ciò ne parliamo da anni nel forum biblico. La Bibbia non è quella che leggete. Ogni caso va esaminato separatamente.

    per i sacerdoti era un compito gravoso spostarsi nel Tempio per lavorare. Il lavoro era eseguito molto rapidamente per far fronte alla grande richiesta di offerte, fra quelle obbligatorie, quelle giuridiche imposte dal sinedrio (che era la corte suprema ed il parlamento della nazione) e quelle volontarie. I sacerdoti erano in fila e si passavano il boccale di sangue da spargere negli angoli dell'altare, lavoro che andava eseguito rapidamente. Nel Talmud sono riportati tempi record, non perfettamente riscontrabili oggi, se non negli atleti e nei personaggi del circo. Hai mai sentito parlare di "tempo di risposta"? Quello era una prerogrativa che non poteva assolutamente mancare, oltre all'attenzione accurata che ci voleva.
    I sacerdoti erano anche i rappresentanti del cittadino che offriva l'offerta ed il cittadino preferisce che gli venga affidato un rappresentante perfettamente adeguato al compito che deve svolgere. Con i'offerta il cittadino in sostanza paga una multa, perché va a comprare l'animale con i suoi mezzi o il vegetale e tale cosa veniva santificata perché tutte le azioni dell'ebreo sono una continua santificazione. Veniva santificata con un rito. Il cibo lo mangiavano i sacerdoti e soprattutto quelli invalidi. E' infatti scritto chiaramente che mangiano anche di quelli più sacri in assoluto, un'espressione che vuol dire che a loro avevano un sostentamento completo pari a quello degli altri sacerdoti, solo che a differenza di questi loro erano esenti dal svolgere tale lavoro gravoso, che nessuno aveva il piacere di svolgere. Si trattava per esempio di macellare un animale con la massima attenzione perché questo non soffra, come prescritto.

    [QUOTE]
    Sinceramente è la prima volta in vita mia che sento un testo religioso parlare in questi termini... e mi fa un po' effetto, pensando che DOVREBBE essere il MIO testo religioso (ma l'ho già disconosciuto da tempo oramai!!).
    [/QUOTE]
    la Bibbia non è un testo religioso. Sono state le religioni che lo hanno trasformato e lo hanno usato come se appartenesse loro. Su questo non si può che concordare con Biglino.
    La Toràh è la legislazione di una nazione, la sua costituzione. Ma perché è così difficile capirlo? Fate i paragoni con la vostra legge del parlamento, non con i libri religiosi perché la Bibbia non lo è affatto.
    D-o è il capo della legislazione, ma nel mondo ebraico Egli è reale, è il legislatore. Ovvero il compositore di questa legge. Si accetta questo principio non per fede ma per legge. Solo La sua legislazione è permesso seguire.
    Anche la legge italiana prevede la stessa cosa: non penserai che la legge italiana ammetta che si applichi la legge cinese all'interno del teritorio italiano o che sia permesso sventolare la bandiera di un'altra nazione.
    Se non si restituiscono i significati originali alla Bibbia non si può capire il suo reale contenuto. Quando dice "non avrai altri dei" nell'ebraico significa "non avrai altra legge". E ciò lo si comprende bene se si conoscono bene i contesti legali. Perché di questo si tratta.

    Shalom
    [/QUOTE]
    [QUOTE=Alessandro977,22/10/2012, 17:20 ?t=58603864&st=255#entry516820283]
    Appunto, come i corazzieri. Scelti in base anche a parametri estetici fisici.

    Per esser corazziere bisogna infatti avere un'indiscussa moralità personale e familiare, bisogna avere eccellenti trascorsi disciplinari e di servizio.. e poi bisogna saper cavalcare alla perfezione i cavalli del reparto, tutti di razza irlandese, scelta per la versatilità d'impiego; infatti vengono selezionati di taglia superiore alla media, almeno 1,92 metri al garrese, oltre che per bellezza e colore del manto.
    Ed oltre a questo essere almeno 190 cm di altezza e avere una costituzione "adeguatamente armoniosa". (Wiki)
    Cioè essere anche fisicamente belli ed imponenti. Non solo. Anche.

    Insomma, siccome agli occhi della gente, l'abito fa il monaco, eccome se lo fa.
    Allora deve essere perfetto anche l'abito. Oltre al monaco, va da se.

    Non dico che sia giusto o roba del genere. Dico solo che mi sembra che dall'interpretazione del testo offerta da Abramo mi pare di capire questo.
    E aggiungo che non mi sembra neanche così fuori dal mondo, al di là di qualunque ipocrisia. Dico: se tu avessi un azienda e dovessi mandar fuori un rappresentante, lo sceglieresti cieco, zoppo, gobbo, con la scabbia ect. Io non credo, no?

    A conti fatti, potendo scegliere, meglio un sacerdote anche presentabile..

    A.
    [/QUOTE]
    [QUOTE=Abramo,22/10/2012, 17:25 ?t=58603864&st=255#entry516820870]
    [QUOTE=Alessandro977,22/10/2012, 16:48 ?t=58603864&st=255#entry516809672]
    Magari fa un po' effetto il tono un po' duretto in cui è scritto
    ...ma non potrà avvicinarsi al velo, né accostarsi all'altare, perché ha una deformità. Non dovrà profanare i miei luoghi santi.... Che uno pensa: Accipicchia! E che gli avranno mai fatto 'sti poveracci?!
    [/QUOTE]
    אך אל-הפרכת לא יבא, ואל-המזבח לא יגש--כי-מום בו; ולא יחלל את-מקדשי, כי אני יהוה מקדשם

    La prima parte dice di non venire in questi luoghi: la parochet e l'altare, che sono luoghi dove si viene a lavorare pieni di persone che corrono a destra e a sinistra. Non sono luoghi di divertimento e relax.

    Il testo specifica che non deve avvicinarsi per il semplice fatto che ha un'imperfezione non perché non è gradito come persona. Infatti per dimostrare che è gradito a D-o in primo luogo viene usato il termine elohim allo stato possessivo: "elohav"=suo D-o. E' l'imperfezione a non poter far parte di un luogo perfetto che rappresenta la perfezione od il suo conseguimento. Rappresenta infatti la riparazione intesa sia fisica che psichica.

    poi l'espressione: "lo ychallel et mikdashai" significa : non renda comuni (ovvero come tutti gli altri) i miei luoghi separati.

    Shalom
    [/QUOTE]
    [QUOTE=Alessandro977,22/10/2012, 18:06 ?t=58603864&st=255#entry516825766]
    Scusa non avevo ancora letto la tua risposta. Ci dev'essere un lieve ritardo nell'aggiornamento, forse è la mia linea.

    Già che ci sono ti farei un'altra domanda.
    Biglino afferma leggendo i comandamenti: non uccidere, non rubare, non desiderare etc. che questi erano riferiti in fondo solo agli ebrei per gli ebrei e che non vi fosse assolutamente quel senso universale che un cristiano può vederci.
    Quindi no non rubare in generale ma non rubare a un'altro ebreo, con gli altri vai tranquillo! (riassumendo molto)

    È così? In fondo può avere un senso. In quel momento erano una nazione che si preparava a lunghe guerre..

    Grazie
    A.
    [/QUOTE]
    [QUOTE=Abramo,22/10/2012, 19:09 ?t=58603864&st=255#entry516833379]
    Avrei bisogno del riferimento dove Biglino lo dice, libro e pagina o link-video e minuto.

    Esiste qualche legge di qualche nazione in questo pianeta ove è permeso rubare gli stranieri o i turisti?
    Se qualcuno pensa che i dieci comandamenti, che sono la base della legislazione della nazione ebraica, contenga una permissione così imbecille non deve fare altro che dimostrarlo.

    Vero è che i comandamenti non sono di carattere religioso, ma sono delle buone leggi morali che tutti i popoli dovrebbero osserva e generalmente vengono osservati anche se non proprio alla lettera. La Toràh ebraica richiede il massimo dell'onestà.

    Shalom
    [/QUOTE]
    [QUOTE=Alessandro977,22/10/2012, 23:51 ?t=58603864&st=270#entry516864107]
    L'esempio di prima non era una citazione testuale, andavo a memoria cercando di riportare il succo del discorso, ma il concetto è esattamente quello.

    www.youtube.com/watch?v=QiLzgz6wnt0 dal minuto 14:00.

    Al 15:16 dice chiaramente "agli altri, cioè agli esterni, si poteva fare di tutto: rubare prendere le femmine.. Di tutto.. Arrivavano ordini precisi in quel senso lì. Questo (cioè i comandamenti) riguardava il campo d'addestramento paramilitare (dove, Biglino sostiene, in quel momento si trovavano solo, e tutti, gli israeliti)" e ribadisce al 17:15 che queste norme erano valide lì "perché agli altri potete rubare tutto quel che volete.."
    e poi aggiunge che ciò era valido finché Lui c'era, perché Lui sapeva che un certo giorno non ci sarebbe stato più (come aveva precedentemente detto dal minuto 13:35 "perché Lui sapeva che a un certo punto avrebbe potuto non esserci più. O perché moriva o perché se ne sarebbe andato")

    Ora è testuale

    Ps. ti ringrazio Negev per il link a forum biblico, era da un po' che volevo approfondire il discorso sulle leggi noachidi.

    A.
    [/QUOTE]
    [QUOTE=Negev,23/10/2012, 09:32 ?t=58603864&st=270#entry516877648]
    capirete bene che non esistono affermazioni del genere nel Tanach, sono pure invenzioni tutte volte a dare una giustificazione a idee strambe.
    Oltre a quanto ho detto rispetto allo straniero, la Torah, anche nelle misere traduzioni, afferma chiaramente di non prendere donne straniere come mogli, oltre a precisare che quando Esaù prende in moglie delle straniere provoca dolore ai suoi genitori. Ishmael non sarà l'erede di Abramo perchè è figlio di una straniera (non perché sia figlio di una serva) e, come tale ha assorbito un'educazione straniera, egizia. Anch'egli prenderà in moglie delle straniere, sarà padre di una grande nazione, ma non potrà aspirare ad essere Patriarca della nazione ebraica. La straniera che però sceglie di entrare nel Popolo d'Israel, come Ruth la moabita, salirà a tutti gli onori e, nel caso in questione sarà la nonna del re David.
    Allora, dov'è questo furto verso gli sranieri e questa razzia di donne?
    [/QUOTE]
    [QUOTE=Abramo,23/10/2012, 23:37 ?t=58603864&st=270#entry516962264]
    Grazie Alessandro della segnalazione del video.
    Proprio all'inizio cita le mie parole da questo post:

    [QUOTE]
    Inoltre Mauro commette un comune errore grossolano: Il termine ebraico “Elohim” è nella sua forma più frequente al singolare, un tipo di singolare caratteristico delle lingue semitiche, e non, come egli dice, un plurale riferito ad una classe di extraterrestri. Nella Bibbia sono comuni termine il cui numero singolare è assolutamente indiscusso, come ad esempio “be’alim” e “adonim” ed anche nella forma femminile come per esempio la “behemot” del libro di Giobbe, che è una bestia al singolare e non una classe di bestie. Affermare che “Elohim” sia un plurale anche quando è chiara la forma grammaticale delle parole che lo circondano è ormai un luogo comune. Come anche affermare che Elohim è plurale di El. I due termini derivano da radici assolutamente diverse. Elohim ha il suo singolare che è “eloah”(he finale con mappik), mentre il plurale di “el” è “elim”, termine quest’ultimo che mai è usato per designare il D-o degli ebrei (anche se non sarebbe nemmeno scorretto etimologicamente).


    [/QUOTE]
    Questo il link dell'intero post pubblicato anche nel suo blog.

    Dopo aver citato le parole evidenziate: Affermare che “Elohim” sia un plurale anche quando è chiara la forma grammaticale delle parole che lo circondano è ormai un luogo comune

    Afferma Biglino quanto segue: Ma tutte le parole che circondano elohim sono al plurale.


    Caro Biglino, qui è il caso di precisare numericamente che:

    Su 2600 ricorrenze del termine elohim, solo circa un centinaio ha parole al plurale.


    Finora ho sperato che Biglino potesse essere in buonafede, ma a questo punto riesce davvero difficile credere che non sia in Malafede.

    Shalom
    [/QUOTE]
    CITAZIONE (Alessandro977 @ 24/10/2012, 00:13) 
    Salve Abramo

    Avevo già letto questo tuo post prima di guardare il video di Biglino e proprio a episodi di questo tipo mi riferivo qualche pagina fa quando definivo
    CITAZIONE (Alessandro977 @ 22/10/2012, 15:04) 
    ..spesso e volentieri parziali le citazioni di Biglino (almeno quelle poche che posso capire) e la cosa non mi sembra intellettualmente molto corretta.

    aggiungendo appunto
    CITAZIONE
    Come nelle ultime conferenze quando cita voi nel discorso sul termine Elohim e riporta solo le parti che gli fanno comodo. Non corretto. Non corretto.

    Per quanto mi riguarda Biglino può anche avere ragione in tutto quello che dice e dimostrarlo logicamente e filologicamente partendo da ciò che vuole ma questo modo di procedere, ripeto, non mi pare intellettualmente corretto, non depone a favore d'una sua buona fede e credo che alla lunga sia anche per lui controproducente. E' proprio lui infatti che ripete spesso "andate a controllare le fonti" e se quando poi uno lo fa scopre queste 'furberie' ci rimane male, no?

    Io non sono in grado, come molti credo, di verificare l'esattezza delle sue traduzioni e non ho la cultura né il tempo di controllare ogni cosa che dice, ogni citazione che riporta, ma se quelle poche volte che lo faccio viene fuori una magagna di questo tipo allora mi viene il sospetto che possa farlo su tutto. E non è corretto, ripeto, non è corretto.

    Continuo nonostante tutto ad ascoltarlo con piacere. E lo trovo pure molto simpatico. Mi fa venire in mente un sacco di domande e questo mi piace.

    Un saluto
    A.

    CITAZIONE (Abramo @ 24/10/2012, 02:20) 
    CITAZIONE (Solleticoso @ 22/10/2012, 14:57) 
    Che poi, io ho letto diversi passi del libro del Levitico... in effetti il pane (se anche volesse dire cibo, cambia poco) doveva stare FISICAMENTE sull'altare per 1 settimana, prima di poter essere mangiato dai Sacerdoti... quello che, precisa la Bibbia, NE SAREBBE AVANZATO. Domanda:

    1) Perchè offrire del PANE o comunque del CIBO in offerta ad un D-o immanente, spirituale, eterno ecc. ecc.? Cosa dovrebbe farsene? O era solo una privazione dei poveri mortali che lo veneravano, per dimostrarGli la loro devozione? Ma allora...

    2) Cosa vuol dire "dopo una settimana ne mangerete QUELLO CHE NE È RIMASTO"?? Che ne è rimasto? Chi se l'è mangiato??

    C.E.I.:
    Levitico 24:5-9

    5 Prenderai anche fior di farina e ne farai cuocere dodici focacce; ogni focaccia sarà di due decimi di efa. 6 Le disporrai su due pile, sei per pila, sulla tavola d'oro puro davanti al Signore. 7 Porrai incenso puro sopra ogni pila e sarà sul pane come memoriale, come sacrificio espiatorio consumato dal fuoco in onore del Signore. 8 Ogni giorno di sabato si disporranno i pani davanti al Signore sempre; saranno forniti dagli Israeliti; è alleanza. 9 I pani saranno riservati ad Aronne e ai suoi figli: essi li mangeranno in luogo santo; perché saranno per loro cosa santissima tra i sacrifici in onore del Signore. È una legge perenne».


    Quello rimasto era permesso mangiarlo anche al popolo:

    1Samuele 21:5-7

    5 Il sacerdote rispose a Davide: «Non ho sottomano pani comuni, ho solo pani sacri: se i tuoi giovani si sono almeno astenuti dalle donne, potete mangiarne». 6 Rispose Davide al sacerdote: «Ma certo! Dalle donne ci siamo astenuti da tre giorni. Come sempre quando mi metto in viaggio, i giovani sono mondi, sebbene si tratti d'un viaggio profano; tanto più oggi essi sono mondi». 7 Il sacerdote gli diede il pane sacro, perché non c'era là altro pane che quello dell'offerta, ritirato dalla presenza del Signore, per essere sostituito con pane fresco nel giorno in cui si toglie.

    Mi era sfuggita la tua domanda e intanto ho sentito un altro pezzo del video Pozzuoli 6 maggio 2012
    Ma al minuto 2:09:20 , voi cosa sentite ? "Ez chayyn" oppure "Ez chayym", a me pare che alla fine sia una enne.

    E al minuto 2:17:35 cosa dice? "Chol meod"?

    Shalom

    CITAZIONE (Negev @ 24/10/2012, 06:16) 
    Poichè Abramo ha lasciato aperta la domanda, di dice Ez Chaim (albero della vita). Anche in questo caso la desinenza in M (mem) al plurale (e non N, NUN) indica un nome espresso al plurale, plurale di astrazione, ma che è considerato singolare, COME ELOHIM.
    Egli la pronuncia N.

    "COL MEOD" (OGNO MOLTO!!!???!) è una espressione che non esiste in ebraico e non la troverete in nessun dizionario, nemmeno quelli americani o anglosassoni che usa Biglino, per i quali i dizionari ebraici israeliani come Even Shoshan o Sapir non esistono.

    Egli si riferiva all'espressione COL ET (in ogni tempo).
    Possiamo immaginare, con molto sforzo di fantasia, che magari volesse dire COL MOED, ma non cìentra nulla lo stesso perchè nel testo vi è COL ET .

    Ma dove e con chi ha studiato ebraico?
    Quando, per la prima volta gli feci notare che scriveva "REACH NICHOCHA' ", invece di "REACH NICHOACH", si è risentito, perchè "strumentalmente" approfittavamo di un refuso editoriale, per beffarci di lui. Peccato che questo refuso ritorna anche nelle riedizioni e, soprqattutto, lo pronuncia così anche nei suoi video, come fattomi ossrvare da Abramo.

    Chissà se manterrà fede alla parola, accettando un confronto pubblico in primavera. Non credo.
    Penso che non avrebbe mai potuto immaginare che ci sarebbe stato qualcuno, un giorno che avrebbe rintuzzato ognuma delle centinaia di sciocchezze e di errori. Sia perchè si rivolge ad un pubblico completamente ignorante in ebraico, sia perch^ questo pubblico è assetato di novità sensazionali sulla Bibbia, sia perché difficilmente gli Ebrei intervengono in questioni del genere. Ma gli è andata male.

    CITAZIONE (Abramo @ 24/10/2012, 07:38) 
    CITAZIONE (Alessandro977 @ 24/10/2012, 01:13) 
    Per quanto mi riguarda Biglino può anche avere ragione in tutto quello che dice e dimostrarlo logicamente e filologicamente partendo da ciò che vuole ma questo modo di procedere, ripeto, non mi pare intellettualmente corretto, non depone a favore d'una sua buona fede e credo che alla lunga sia anche per lui controproducente. E' proprio lui infatti che ripete spesso "andate a controllare le fonti" e se quando poi uno lo fa scopre queste 'furberie' ci rimane male, no?

    Che dire? Credo che tu abbia ragione! Triste a dirlo ma pare proprio che di "furberie" si tratta. Se hai ascoltato anche quella dei "21 volumi di Menachem Cohen per correggere 1500 errori", che a detta sua avrebbero "commesso i masoreti", l'aveva prima scritta a me nel suo blog come risposta agli errori che gli avevamo fatto notare. Poi, dopo avergli spiegato che quei 21 volumi, altro non sono, che la nuova edizione della Bibbia Ebraica e che non di errori si tratta, ripetè la cosa a voce nella conferenza di Catania, facendo credere al pubblico tutt'altra cosa. Pare che dica cose preconfezionate e si adatta bene chiamarle: "furberie".

    Shalom

    CITAZIONE (Abramo @ 24/10/2012, 19:32) 
    CITAZIONE (Akhenaton @ 24/10/2012, 10:12) 
    Ho chiesto personalmente a Biglino di intervenire qui nel forum , ma mi ha detto che per questioni di tempo non può farlo. La cosa che più mi dà davvero fastidio e che nel gruppo di Biglino che io stesso frequento c'è gente che interviene quotidianamente mettendo stralci di Bibbia e commentando come se fossero esperti esegeti , inserendo citazioni di dizionari inglesi on line , senza conoscere nemmeno l'alfabeto ebraico. Io per primo sono super affascinato dalla storia che ci racconta Biglino , ma non ho la minima presunzione di sapere nulla , cmq secondo la mia opinione sarebbe buona cosa senza naturalmente scontri verbali o altro, un sano confronto tra Abramo e Mauro. Arricchirebbe tutti e sono sicuro che potrà darci più luce su un argomento cosi complesso. Dimenticavo di dire che c'è gente all'interno del gruppo che prende in giro gli utenti di questo forum , questa è un'altra cosa davvero triste . Vengono qui , leggono , copiano ed incollano nel gruppo di Mauro e fanno i loro commenti da super esegeti.

    CITAZIONE (Akhenaton @ 24/10/2012, 11:51) 

    si ho letto qualcosa, c'è uno, Alessandro Demontis, che cita il cap. 22 di IISamuele e li definisce addirittura: "uno dei passi più 'ufologici'". Leggete bene tutto il capitolo, al massimo ci saranno due o tre versi interpretabili a suo modo; ma del resto dei versi, che se ne fa? C'è invece una sola spiegazione che spiega bene tutti i versi del capitolo. E non è certo quella "ufologica".

    L'ipotesi ufologica ha successo perché è ciò che piace a molti e questi "molti" non l'abbandoneranno con tutte le prove di questo mondo perché loro vogliono che le cose siano andate in quel modo. A loro è sufficiente che ci sia uno come Biglino che le dica per poi dire: ma tanto lo ha detto lui...
    Il fatto che ci siamo noi da questa parte per loro è un fastidio ed ecco perché ci deridono. Ma per usare la citazione di Arthur Schopenhauer, tanto cara a Biglino:

    Tutte le verità passano attraverso tre stadi. Primo: vengono ridicolizzate; secondo: vengono violentemente contestate; terzo: vengono accettate dandole come evidenti.

    I non-ebrei non sono abituati a certe verità. Ed essendo la Bibbia un libro così sconosciuto e difficile da capire attraverso le traduzioni e con l'assenza della cultura ebraica, Biglino & C ne approfittano per elaborare e proporre ipotesi alternative a quelle conosciute dalla religione cristiana (non quella ebraica, che rimane ignota).

    Ma tali ipotesi vorrebbero spiegare ciò che i cristiani non comprendono e Biglino da cattolico sa fare bene il suo lavoro con le sue "furberie".

    C'èpoi un'altro, Cosimo Oliva‏, che fa un'intelligente domanda:

    Ragazzi , secondo voi quanto doveva essere grande il kevod di YHVH per starci comodamente nel tempio tenda , nella parte più riservata ? I suoi motori a propulsione al plasma non rischiavano di bruciare i tendaggi e di rendere impossibile l'abitazione stessa di YHVH e poi un'altra curiosità , da dove entrava con il suo kevod ?


    Dopo alcune battute, le risposte non lo convincono: uno dice: probabilmente era la nube che riempiva il Tarbernacolo e Cosimo risponde: no, il libro dice chiaramente che era il kevod.

    E infatti il libro dice proprio così a pag. 281

    Ma il testo ebraico con Kavod designa un evento naturale grandioso e qui indica in quell'occasione la nuvola di fumo vulcanico, come anche in varie altre occasioni. Ecco perché interpretare "kavod" come oggetto volante pesante non si adatta bene al testo.

    Biglino ancora afferma (pag.282) che "quando i due si parlavano il kevod non era nel tabernacolo". Secondo Biglino il colloquio sarebbe avvenuto "faccia a faccia" (Es. 33:11) fraintendendo in pieno il linguaggio biblico. Questa espressione designa infatti una lotta giuridica. Ma come è possibile infatti che Moshè abbia visto la faccia dell' "extraterrestre" se successivamente egli afferma che la sua faccia (v.20) non si può vedere?

    Ma se la curiosità di Moshé volle invece vedere il cavod/astronave, come mai gli viene mostrata (v.23) la parte posteriore? La parte posteriore è infatti la parte dei motori (questi si che sono micidiali). Pertanto è chiaro che cavod non può riferirsi a nessun tipo di oggeto volante. Questo termine indica come abbiamo detto le cose grandiose, fra cui la Gloria e l'onore. Rimando al mio scritto: "Antropomorfismi" che trovate sul forum biblico.

    Ma successivamente Biglino cita i versi di Lev.16:1 e segg e a pag. 283 afferma che la nube potrebbe essere nella parte più interna del Tabernacolo e potrebbe uccidere Aharon se vi entra in un momento inopportuno.

    Ma al verso 13 il testo dice proprio il contrario (la nube lo protegge dalla morte). La nube in questo caso è la nube dell'incenso:

    13 Metterà l'incenso sul fuoco davanti al Signore, perché la nube dell'incenso copra il coperchio che è sull'arca e così non muoia.

    Shalom

    CITAZIONE (Abramo @ 25/10/2012, 01:40) 
    CITAZIONE (Lino520 @ 25/10/2012, 02:16) 
    Per questo ringrazio Biglino, mi a spinto a voi, a cercare le fonti, le ho trovate.
    Chiaramente é molto affascinante considerare D o un extraterrestre.
    Ma credo che l autentica rivelazione, di chi é realmente possessore della cultura delle tradizioni della Bibbia come la chiamiamo noi goym, sia il fatto che questa discussione abbia in qualche modo portato alla luce certezze a noi sconosciute come quella di una civiltà antidiluviana che trattava temi di genetica. Altro che UFO !

    Questo è il punto, la Bibbia parla di cose concrete, reali, ma usa un linguaggio tutto suo, piena di espressioni figurative, che sono di normale uso quotidiano, ma concrete e spesso adite a fraintendimenti.

    Ma D-o c'è nella Bibbia, essa ce ne parla. Eccome se ce ne parla. Spesso è difficile comprenderla senza l'ausilio della cultura e tradizione ebraica.
    Considerato ciò, anch'io non posso fare altro che ringraziare Biglino per avervi dato uno spunto per una nuova ricerca. Ma quanti come te lo faranno?


    CITAZIONE (Accept @ 24/10/2012, 15:22) 
    C'è una nel blog di Biglino che difende il prof, sentite cosa dice:se il Prof. Biglino traduce erroneamente il testo biblico dall’ebraico, allora anche le nostre Bibbie, edizioni San Paolo, sono tradotte male. Ti ricordo, infatti, che il professore ha collaborato con tali edizioni per ben 10 anni. Inoltre, sarebbe davvero interessante un confronto tra le sue asserzioni e quelle degli studiosi ebraici di cui ti fai portavoce. :P

    CITAZIONE (Accept @ 24/10/2012, 23:01) 
    Scusa Abramo, ma allora che ne pensi di quella del blog di Biglino che lo difende dicendo che non può tradurre male perchè traduceva per l'edizioni San paolo? forse prima traduceva bene e magari conosce l'ebraico, adesso lo sbaglia di proposito per far tornare le sue teorie tanto la maggior parte degli italiani non se ne accorge?

    Accept io non conosco tali traduzioni e non posso dare un giudizio su ciò che non conosco. Mi hanno regalato due dei libri di Biglino, 1) il libro che cambierà...e 2) il dio alieno...ma questi libri non sono traduzioni. Contengono si, qualche verso tradotto qua e la in modo interlineare, ma scorretto da vari punti di vista.
    Sono libri squilibratamente estremisti che portano avanti ipotesi che non hanno alcuna base biblica. Ipotesi che hanno bisogno della modifica di temini con invenzioni artificiose (vedi "be-rà") o di estrapolazioni dal contesto di altri termini (vedi ruach, kavod e kerubini)
    L'autore nelle sue conferenze ripete fino alla noia che non si parla di D-o nella Bibbia, non dice che la sua è una delle interpretazioni possibili; ma anzi che la sua è l'unica possibile. Con rigiri di parole dice sempre che le cose che dice lui li legge nella Bibbia, non dice che sono sue ipotesi e basta. Egli dice che la Bibbia non parla di D-o e che chi glielo contesta lo fa per motivi teologici. Quindi non ci sono altre ipotesi ammissibili oltre la sua, da ciò che è una visione estremista. A ciò aggiungiamo le sue "furberie", cose cui ci siamo rifiutati di credere fino ad un certo punto, malgrado le evidenze.

    Oltretutto. Dato gli errori di ebraico che commette, sia nello scritto che nell'orale, si capisce che non ha padronanza della lingua ebraica. Ora, fare ipotesi di quel livello che vanno oltre il testo ci voleva almeno avere un minimo di padronanza almeno dell'ebraico biblico. Uno che sbaglia nello scritto il pronome personale (vedi "hivà") e tante altre cose che abbiamo segnalato, che su tre paroline di ebraico che cita, ne sbaglia due, alcune addirittura inesistenti (vedi "kol meod") mi paiono già prove sufficienti, ma abbiamo avuto pazienza e prima di dare un giudizio abbiamo aspettato.

    In un primo momento aveva risposto a qualche nostra contestazione, per esempio dicendo che il termine "nichochà", che aveva scritto ripetutamente nel suo libro, si sarebbe trattato di un rifuso derivato da un copia-incolla. Che lui sapeva benissimo la pronuncia dato che è la stessa di "ruach". Ma poi per caso abbiamo rilevato dall'ascolto di ben due conferenze che anche a voce commette ripetutamente quell'errore e ne commette altri ancora più gravi. Ora commettere un errore di vocalizzazione di questo genere cambia il senso del termine in questione. Sbagliando li praticamente riesce difficile pensare che non sbagli su tutto. Ma cosa vuoi che aggiunga ancora, rileggiti questa discussione, anzi, fate voi un resoconto dei suoi errori, delle imprecisioni, della scarsa conoscenza della storia del testo della Bibbia, "furberie" ed altro.

    Penso che abbiamo commentato tutti i punti importanti, se manca qualcosa fatemi delle domande.

    Shalom

    CITAZIONE (Abramo @ 25/10/2012, 17:01) 
    CITAZIONE (Negev @ 25/10/2012, 11:11) 
    Come può chi non parla ebraico, accedere alla letteratura ebraica dalla mishnà, ai commentatori medievali, ai libri moderni editi in ebraico per finire ai dizionari ad uso dei veri linguisti, come sapir ed Even Shoshan? i dizionari che Biglino cita sono in inglese, mai in ebraico.
    Se io commentassi Dante, facendo riferimento a un dizionario inglese di lingua italiana che direste?

    Biglino e tanti altri usano il Gesenius, credendo che sia chissà cosa. Questo dizionario si basa su Radak e su Bukstorf e su vari termini riporta gli stessi errori commessi da quest'ultimo. Il Gesenius non si è preso nemmeno la briga di andare a controllare direttamente nelle fonti.
    Poi si evince da molti vocaboli che non conosceva la Mishnàh, che è assolutamente indispensabile per lo studio dell'ebraico biblico. In altri non cita le ricorrenze del dato termine nella letteratura ebraica.

    Ma analogamente anche tutte le traduzioni esistenti in commercio si basano su altre traduzioni precedenti e ripetono sempre gli stessi errori. Ho trovato errori grossolani anche nelle traduzioni fatte da ebrei, perché anche questi per abbreviare il loro lavoro hanno consultato altre traduzioni.

    Io anni fa avevo intenzione di intraprendere un nuovo lavoro di traduzione della Bibbia in lingua italiana, ma poi mi sono accorto che per un lavoro genuino avrei dovuto mettere un gran numero di note in calce quasi per ogni parola. Oltre ciò anche varie introduzioni man mano che si andava avanti nella lettura per far presente i vari luoghi comuni ed errori di contesto.

    Altro problema, il più grave di tutti, è quando si vuole introdurre nelle traduzioni della Bibbia miti esterni, che non le appartengono. Ciò avviene a causa della ben nota convinzione, che sovrana regna presso vari ricercatori, che se un mito extrabiblico somiglia un po' ad un racconto biblico e qualche scrittore antico ne ha parlato, ciò sarebbe una ragione sufficiente per modificare il testo.

    In questo modo si ottiene una Bibbia falsata piena di miti. Molte normalissime parole della Bibbia sono state trasformate in figure mitologiche.

    A tutti piace far derivare le narrazioni bibliche dai miti dei popoli; ma pochi hanno invece notato che è proprio questo testo ebraico capace di generare vari miti nella mente umana. Una prova vivente è Biglino, ma non è comunque una novità. Oggi si parla di motore al plasma, ieri si parlava di macchina a vapore, la stessa volontà di confutazione espressa in epoche diverse. Da ciò che la Bibbia rimane tale, nel suo testo originale ebraico e cambiato a piacimento nel corso della storia nelle sue traduzioni, secondo il mutare delle mode del mondo e dei tempi.

    Miti antichi e moderni sono tutti generati da questo testo così sconosciuto e incompreso, il mito attuale è quello di Biglino, ma ne seguiranno altri.

    I primi versi del cap.6 di Genesi contiene il termine "nefilim", che ha generato tutta una serie di artificiose immaginazioni. E' incredibile come con la sola analisi etimologica, quante intepretazioni ne hanno tratte fuori emeriti studiosi.

    Il testo diviene più fluido se invece di inserire un mito si legge bene il contesto e si confrontano le espressioni simili ricorrenti in altre parti della Bibbia. Ma ancor più importante confrontare le altre tradizioni ebraiche per vedere come queste si incontrano con la tradizione ebraica biblica.

    Esaminando il contesto dei primi versi del cap.6 di Genesi, si parla di incremento demografico, la Terra stava per ragiungere il culmine.
    Si parla di unioni matrimoniali fra re e donne comuni, da tali unioni nacquero uomini famosi. Quando i potenti vogliono mantenere indisturbati il loro potere controllando allo stesso tempo l'incremento demografico, riccorrono agli aborti dei figli maschi. Si veda per esempio al tempo di Moshè, egli stesso è un sopravvissuto a questo metodo messo in atto dal faraone. Ed è proprio questo che dice il testo, spogliato dai segni vocalici: nefalim=aborti; che vi erano prima e continuarono ad esserci anche dopo.

    Qualche verso prima si dice che all'umanità (haadam) naquero femmine, ma per esprimere questo concetto è usato un verbo al pu'al che esprime un'azione intensiva e passiva. Dunque "furono fatte nascere per loro" (lahem, al maschile), per gli uomini. Dunque si facevano far nascere solo femmine. Ed ecco che la frase successiva acquista senso essendo essa espressa con un verbo di costruzione pa'al con il soggetto riferito alle donne. Quando queste partorivano normalmente senza farle abortire si lasciavano nascere figli maschi e questi divenivano "famosi".
    Al verso 2 si parla di benot haadam=donne dell'umanità, sostanzialmente il testo precisa distinguendo queste dai benè haelohim=re, giudici, ministri, uomini di legge.

    Alla classe dirigente erano proibiti loro, i matrimoni misti. Ishmael non può ereditare la regalità perché figlio di un matrimonio misto, lo stesso avverrà con i figli di Esaù.

    Questo passo di Ezra è illuminante:

    C.E.I.:
    Esdra 9:1-2

    «Il popolo d'Israele, i sacerdoti e i leviti non si sono separati dalle popolazioni locali, nonostante i loro abomini, cioè dai Cananei, Hittiti, Perizziti, Gebusei, Ammoniti, Moabiti, Egiziani, Amorrei, 2 ma hanno preso in moglie le loro figlie per sé e per i loro figli: così hanno profanato la stirpe santa con le popolazioni locali; anzi i capi e i magistrati sono stati i primi a darsi a questa infedeltà».

    Dove la CEI traduce con magistrati l'ebraico ha "sarim"=ministri.

    Il testo di Genesi 6:3 dice sostanzialmente la stessa cosa, usando la stessa forma e lo stesso termine sarim=ministri plurale di sar=ministro.

    לא-ידון רוחי באדם לעלם, בשגם, הוא בשר

    Non giudicherò più fra gli uomini senza accorgermi (le'alem) della loro trasgressione, la quale è nel ministro (basar).

    Le traduzioni traducono "per sempre" perché leggono "le'olam" secondo la vocalizzazione masoretica. Noi invece abbiamo scelto un'altra lettura: "le'alem"= senza accorgersi (es. Lev.4:13).

    Le traduzioni traducono "basar" con "carne" mentre noi abbiamo dedotto dal contesto espresso (con la stessa forma e con sinonimi) nel libro di Ezra leggendo ba-sar=nel ministro.

    A grandi linee il senso di questi versi è il seguente:

    Quando la terra cominciò a riempirsi, furono fatte nascere solo femmine. I ministri videro che le femmine comuni erano disponibili e se ne presero in moglie tutte quelle che vollero. **** disse: non giudicherò più nell'umanità senza accorgermi della loro trasgressione, dato che è nei ministri. Dispongo che durino solo altri 120 anni.
    Gli aborti, vi erano sulla terra in quei giorni e vi furono anche dopo che i ministri si unirono alle femmine comuni partorendo loro dei figli: furono solo questi i maschi dell'antichità, gli uomini famosi.


    Rendere parole e pensieri dall'Ebraico ad un'altra lingua è lavoro gravoso. Non tutti i traduttori hanno tenuto conto di far corrispondere un pensiero il più vicino possibile nella lingua di destinazione. Spesso traducono espressioni che hanno solo senso in ebraico e nelle altre lingue non hanno alcun senso.

    Shalom

    CITAZIONE (Abramo @ 25/10/2012, 17:29) 
    CITAZIONE (cdimauro @ 25/10/2012, 09:17) 
    C'è, però, un appunto che mi sento di fare. Avete ripetuto più volte che le varie traduzioni cristiane non sono corrette o, quanto meno, accurate. Ma possibile che nessun ebreo si sia sentito in dovere di mettere a disposizione una buona traduzione della bibbia ai non ebrei (che parlino la lingua italiana, nel mio caso)?

    Sì, ho letto che l'ebreo non se ne cura. Quindi lascia propagare errori grossolani come quelli? Non so, io mi sentirei in dovere di difendere la mia lingua e le mie tradizioni.

    Ci sono più ragioni Mauro, le traduzioni sono proibite da un'antica norma della legislazione ebraica. Ma alcuni hanno trasgredito questa norma.
    Un'altra ragione è quella che la Bibbia non è un libro di religione e chi ne ha fatto abuso, traducendolo, ha inserito i concetti teologici della propria religione.

    A questo punto che aiuto potremmo dare gli ebrei? Dovremmo creare un'edizione della Bibbia priva del Nuovo Testamento, togliendo tutti i miti che si sono accumulati nel corso di millenni e tirarci dietro altre persecuzioni. Un'edizione del genere potrebbe divenire molto voluminosa, tale da non interessare a nessuno. Sarebbe privare la Bibbia dei dogmi che le si attribuiscono, ovvero spogliarla della sua falsa veste religiosa, creando una bibbia laica. Sarebbe l'inizio di un'altra shoàh.

    Da un lato i rabbini della diaspora vorrebbero incoraggiare gli ebrei a leggere direttamente dall'ebraico; ma dall'altro le traduzioni servono agli ebrei ignoranti di ebraico. Pazienza.

    Shalom



    CITAZIONE (franketto @ 25/10/2012, 17:56) 
    Complimenti per la discussione su Biglino: molto interessante e completa per sbugiardare un personaggio un po' troppo altezzoso.

    Sull'ipotesi di Abramo che cambierà versione sul termine elhoim è impossibile, perché basa tutti i suoi ragionamenti su quel falso plurale...

    CITAZIONE
    Ciò che è proibito trasmettere non è la traduzione della Bibbia, ma la tradizione orale che era addirittura proibito scrivere. Questo perchè, avrebbe messo in mano ai Gentili molti altri motivi per perseguitare gli Ebrei,

    E perché, cosa non dovremmo sapere?

    Ad esempio... che i santi e gli angeli con le ali non esistono...

    Shalom

    CITAZIONE (Abramo @ 26/10/2012, 15:16) 
    CITAZIONE (cdimauro @ 25/10/2012, 22:54) 
    Me ne rendo conto. Ma la Massorà non potrebbe dare un mano? Ciò che penso è che se la bibbia è la fonte primaria per la legislazione di Israele, deve, alla fine, risultare non ambigua, univoca nel concetto che vuole esprimere.

    Le leggi, almeno queste, devono essere non ambigue. Specialmente se sono state dettate "dall'alto". Altrimenti perdono il loro valore.

    Ma le leggi non sono affatto ambigue, sono codificate a parte. La Toràh ha comandato la costituzione della grande assemblea e fu dato a questa il compito di codificare le leggi. E' bene ricordare che si tratta delle leggi di una nazione e queste devono essere ben chiare. Noi abbiamo ereditato la legge dalla grande assemblea e il testo della Toràh è stato tramandato separatamente.

    La Massoràh sono un complesso sistema di note che hanno anche lo scopo di preservare il testo da contraffazioni, anche involontarie. Per esempio vengono contate il numero di ricorrenze delle parole e come esse figurano, se in scrittura completa o mancante (senza madri di lettura). Il lavoro del prof. Menachem Cohen consiste nell'aver ricercato il testo che più si adatta alle note della massoràh e questo è il codice di Aleppo, conservato a Gerusalemme. Questo naturalmente per quanto riguarda le piccole differenze che si sono accumulate in questi ultimi mille anni, per i periodi più antichi abbiamo il Talmud, il Midrash ed il resto della letteratura ebraica.

    Shalom

    CITAZIONE (Accept @ 29/10/2012, 12:00) 
    Allora ci sono delle succulenti novità :D
    Sono finito in prima pagina del blog( comletamente rinnovato) di Biglino.
    Una volta inseriti tutti i commenti con il permesso di Abramo sentite cosa risponde Biglino e anche la redazione..

    Ci perdoni sig. Fabrizio ma la sua affermazione: “Siamo il popolo più antico della terra ed abbiamo subito le prove più atroci della storia, tutti i tentativi di sterminio, di minare le nostre radici e la nostra tradizione sono tutti miseramente falliti”, è un ostacolo invalicabile per una libera comunicazione, prima di poter dialogare liberamente dovrà realizzare di essere un semplice essere umano, l’ego razziale è per noi uno dei tanti dogmi causa delle miserie dell’uomo, non facciamo differenze tra ebrei-cristiani- musulmani-nazisti e comunisti siete tutti in gabbia e non lo sapete, trovate la chiave e ne riparleremo.

    Non scriva più sulla nostra bacheca, lo faccia in altri canali, non per altro, ma è una perdita di tempo leggere e rispondere ai suoi post, perchè al di là degli errori che ci segnala (alcuni peraltro riconosciuti dallo stesso Biglino), non comprende la natura della nostra ricerca, quindi continui a vedere il suo buon dio nella bibbia, noi vediamo altro, e non se la prenda ma ne ha ancora di strada da fare, lei e il suo vecchio popolo, noi proseguiamo il nostro cammino di ricercatori del vero disposti a mettere in discussione tutto (anche le nostre ricerche).

    Con tutto il rispetto per le vostre pene di “popolo” perseguitato dalla storia e per i perseguitati dal vostro “popolo” la saluto.

    Lunga vita e prosperità.


    e poi parla Biglino...

    Io dico le mie cose nei libri e nelle conferenze, voi le dite nei vostri blog e chi legge si fa le sue idee. Tutto qui.

    Non risponderò più e di certo non per mancanza di argomenti, l’attività di scrittore e conferenziere non mi lascia molto tempo libero e per me la libertà è Sacra.

    Buon proseguimento.

    Mauro Biglino

    CITAZIONE (Accept @ 29/10/2012, 15:03) 
    La questione sta iniziando a dare i suoi frutti, la gente comincia a farsi domande, sentite cosa dice un certo Alessandro in riferimento alle risposte datemi dalla redazione e da mauro.


    Caro Mauro
    ti seguo con interesse ormai da alcuni mesi , non ti ho mai scritto ma ne avverto adesso la necessità.
    Noto infatti con disappunto che sia da parte tua che da parte dell’editore si è scelto di non portare avanti il dibattito con l’utente Fabrizio, dibattito che seguivo molto piacevolmente, conscio che è proprio da certe divergenti posizioni che spesso provengono le migliori ispirazioni per crescere interiormente.
    Noto e vi faccio notare inoltre che il signor Fabrizio era forse l’unico a riportare serie e specifiche opposizioni (a mio modesto parere) al tuo lavoro e questo dovrebbe essere un motivo in più, e non in meno, per ribattere civilmente ed intavolare una concreta e costruttiva discussione se necessario e, sempre questo il motivo, per dare addirittura priorità alla cosa in modo da fugare ogni dubbio sulla bontà di quel che fai, sottraendo perfino tempo ad altri impegni.
    È ovvio che esprimo solo il mio personale parere dicendo che se fossi stato nei tuoi panni mi sarei sentito in dovere di far così e qualunque altra soluzione, compresa quella che avete scelto di mettere in campo, mi sarebbe parsa poco più di un’inutile e illogica ritirata.
    Continuerò certo a seguirti interessato e ti saluto con affetto, sperando però su questo punto in un tuo ripensamento.
    :D :D :D

    CITAZIONE (franketto @ 29/10/2012, 17:24) 
    Dopo quelle risposte, credo non ci sia altro da aggiungere sul caso Biglino...
    L'unica è che andiate a qualche sua conferenza a fargli domande per lui scomode.

    CITAZIONE (Negev @ 30/10/2012, 12:19) 
    Poiché non sono sicuro che il mio intervento sarà pubblicato, lo scrivo anche qui:

    Egregio editore, capisco bene le motivazioni che Lei ha addotto, dati gli impegni del Dr, Biglino. A questo punto, mi sembrerebbe interessante organizzare un sereno e rispettoso dibattito de visu, pubblicamente, non tanto sulle legittime teorie di Mauro Biglino, quanto sulla lingua e la grammatica ebraica, sulle corrispondenze dei termini usati, nella Mishnà e nel Midrash, nel Talmud e nello stesso Tanach. Quando si portano avanti teorie su di una lingua che non è la propria, innanzi tutto ci si deve appoggiare sulla òletteratura precedente e contemporanea, di quella lingua,in quella lingua e con fonti chiare e sicure. L'uso di dizionari in inglese sembra quindi discutibile. Se l'autore ha sicurezza in quello che conosce e che espone, non avrà certo difficoltà a confrontarsi, in tutta amicizia con i madre lingua. In caso contrario, si penserà che l'opportunità editoriale imponga una certa prudenza al confronto e poremo capirlo, rispetto all'amore di verità e di chiarezza. Avraham Israel ed il sottoscritto sono a completa disposizione per una simpatica iniziativa del genere, nei modi, tempi e luoghi che riterrete opportuni. Sicuramente, tra i mille impegni del Dr. Biglino si potrebbe trovare un'ora o due per un incontro. Questo fugherebbe ogni dubbio tra i lettori, frastornati tra due opposte posizioni riguardo alle traduzioni ed interpretazioni che noi contestiamo (ripeto: su basi puramente linguistiche e mai relative a idee o opinioni).
    Un solo appunto desidero farLe. Scrivere questa frase:

    Con tutto il rispetto per le vostre pene di “popolo” perseguitato dalla storia e per i perseguitati dal vostro “popolo” la saluto.

    virgolettando con sottile sarcasmo la parola "popolo" e parlando di perscuzioni che il suddetto "popolo" avrebbe perpetrato a danno di altri, è offensivo e non le fa onore.

    Con l'augurio che il nostro invito ad un confronto pubblico su Lingua e grammatica ebraica, sia accolto favorevolmente e non sia invece motivo di disagio e imbarazzo, invio a lei e al Dr. Mauro Biglino i miei più cordiali saluti
    Ernesto Pintore

    CITAZIONE (Abramo @ 6/11/2012, 19:44) 
    CITAZIONE (barionu @ 6/11/2012, 14:55) 
    PER ABRAMO

    CITAZIONE
    cit Demontis

    Per quanto riguarda il resto delle tue domande, la parte ebraica, si, quello che chiamate 'plurale di astrazione' in ambito biblico é una vostra (intendendo con 'vostra' = degli ebrei) invenzione atta a giustificare il passaggio da enoteismo a monoteismo.

    Questa affermazione di Demontis merita un tuo parere et ampio dibattito.

    Fai con calma.



    zio ot

    Rispondo insieme al post di Alessandro977, che ha centrato il punto focale della questione.


    CITAZIONE (Alessandro977 @ 6/11/2012, 15:42) 
    Scusate forse non capisco io e fatico a starvi dietro.

    A me pare che hai capito benissimo e le tue domande sono intelligenti.

    CITAZIONE
    L'ipotesi, anche Bigliniana, che dietro alla parola Elohim si nascondano una pluralità di divinità/entità si fonda soltanto sull'ipotetico senso plurale del termine anche quando riferito a D-o e su quelle quattro volte (perfettamente spiegabili altrimenti, se ho capito bene) in cui è accompagnato da verbi e/o aggettivi plurali o c'è altro? Altre prove?

    1) Abbiamo 2500 ricorrenze in cui il termine Elohim è riferito a D-o con verbi e aggettivi al singolare, frasi costruite tutte al singolare.

    2) Tre ricorrenze riferite a D-o ma con valore di nome astratto tradotto in alcune traduzioni con "Divinità" in cui sono presenti solo un aggetivo al plurale (3 chayym, 1 kerovim. Altre due con verbo al plurale.

    3) Due riferite a D-o in cui Egli si esprime al plurale.

    4) Altre due o tre con aggettivi plurali superlativi indefiniti.


    5) Abbiamo alcune ricorrenze di Elohim riferite singolarmente a dèi stranieri con valore singolare, le ha citate Jonah (Cochav Yam) qualche post addietro.

    6) Abbiamo alcune ricorrenze riferite a singoli uomini ed altre riferite al sinedrio. Una di queste in plurale di astrazione con verbo al plurale e riferito al profeta Samuele.

    7) 63 ricorrenze riferite a dèi stranieri al plurale dell'espressione "elohim acherim"=altri dei/legislatori (alcune di queste sono plurali di astrazione col senso di divinità/legislazione/potere giuridico esecutivo)


    8) Tulle le ricorrenze riferite a dèi stranieri (comprese le suddette 63) sono circa un centinaio (100). Qui il termine elohim spesso è il plurale numerico di eloahh.

    In tutto, all'incirca solo una decina su 2500 rappresenta un'eccezione che secondo alcuni (ignoranti) si tratterebbe di anomalie.

    CITAZIONE
    Perché sennò sarebbe come dire che l'intero testo è, nel tempo, stato manomesso (e a questo c'arrivo anche) da falsificatori talmente sbadati da non accorgersi d'aver lasciato lì l'unico termine che li poteva davvero fregare. E questo mi pare impossibile!

    E' infatti impossibile. Perché poi non avrebbero corretto anche il "facciamo l'uomo"?
    Il termine Elohim non è il solo a somigliare ad un plurale, ci sono tanti termini così (che ho più volte documentato) presenti non solo in ebraico biblico, ma nell'ebraico di tutte le epoche.
    C'è una marea di termini di uso comunissimo quali zekunim=vecchiaia , ne'urim=giovinezza , chayym=vita che sono plurali di astrazione e superlativi indefiniti come "adonim"=signore, "be'alim=padrone riferiti a persone umane. Come si potrebbe spiegare tutto ciò con la teoria della manomissione? E' utopia!
    Shalom



    Edited by Abramo - 5/12/2012, 14:16
     
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4 replies since 11/11/2012, 18:58   48219 views
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