DALL' EBRAICO AL GRECO

dubbie interpretazioni ...

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  1. Negev
     
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    אריאל פינטור

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    Non si tratta di essere speciale. E' un arco di tempo (parliamo di un concetto di 3000 anni fa).
    si riteneva che in quei sei mesi i segni tangibili della perdita della verginitą (il sanguinamento), fossero pił evidenti. Segni che poi tendevano ad essere meno eclatanti negli anni successivi (ed in parte č vero, in fisiologia umana).
    Il "valore" della betulah era nel fatto che poteva andare in sposa ad un Cohen (l'unico soggetto della societą ebraica obbligato a sposare una vergine), oltre ad un valore di contratto di matrimonio (ketubą) pił elevato.

    probabibilmente nell'epoca biblica la verginitą aveva un certo valore oggi limitato solo ad alcuni gruppi religiosi e, come detto, ai Cohanim).
    Dopo quel periodo la ragazza era una almah, (indipendentemente da fatto che fosse vergine o no) e con il matrimonio diventava "ishą" (donna).
    In ebraico moderno vergine si dice betulah (mazal betuląh), ma bisogna sempre distinguere il senso comune dal significato biblico dei termini.
    In linguaggio biblico č betulah una ragazza di etą tra i 12 e i 12 anni e sei mesi.
     
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17 replies since 15/5/2011, 14:31   2903 views
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