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SEOR.
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Sull ' "accorciamento della terra" che ho sintetizzato nel messaggio precedente dal titolo "Hullin (91b)", chiedo cortesemente se un "fenomeno" del genere si è verificato in occasione del "sacrificio di Isacco" di cui Gen 22.
Abramo dà il nome al luogo: " Y-H-W-H YR'H" che ha il valore numerico 242, lo stesso di 'RY'L (ARIEL) che, in definitiva, è sinonimo del Tempio di Gerusalemme.
Ora, dal momento che il nome E' la realtà indicata, mi sembra che si verifichi questa "contrazione" spazio - temporale (accorciamento della terra) per cui, grazie al nome dato da Abramo al luogo del sacrificio sul monte Morija, si rende presente il Tempio di Gerusalemme, prima che David scavi le fondazioni e Salomone lo costruisca.
Può essere così?
Grazie e SHALOM
SEOR. -
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Qui
www.jewishvirtuallibrary.org/the-temple-mount
Si dice che La Mishnah descrive un quadrato di circa 250 × 250 m., Riferito solo all'area santificato all'interno del Monte del Tempio, come è noto oggi.
Ci potrebbe essere qualcosa di interessante qui dove si parla in modo ampio Dell akedah
www.jewishvirtuallibrary.org/akedah
"... I mistici aggiungono le loro idee al tema di Akedah . Nello Zohar (Gen. 119b), i patriarchi sulla terra rappresentano le varie potenze ( sefirot) nel regno divino: Abraham il Divino amore, Isaac il Potere Divino e Giacobbe il Principio Armonizzante. Abramo è obbligato a mostrare severità nell'essere disposto a sacrificare suo figlio, contrariamente alla sua propria natura speciale di "colonna di amorevolezza", e così mette in moto il processo mediante il quale il fuoco è unito all'acqua, misericordioso con il giudizio, in modo che il mondo può essere pavimentato per l'emergere di completa armonia tra i due in Jacob. Ciò rispecchia i processi nel regno divino mediante il quale la misericordia di Dio è unita al Suo giudizio, affinché il mondo possa resistere. Gli Ḥassidim leggono varie sottigliezze nella loro storia antica. Una versione afferma che Abramo e Isacco sapevano, nel loro cuore, * Elimelec di Lyzhansk , No'am Elimelech su Gen. 22: 7). Il vero amante di Dio porta anche quegli obblighi religiosi che gli sono personalmente graditi solo per amore di Dio. Abrahamo obbedì al secondo comando di non uccidere Isacco solo per questo e per nessun'altra ragione (Levi Isaac b. Meir, Kedushat Levi su Gen. 22: 6). Un'altra versione è che quando Dio vuole mettere alla prova un uomo, deve prima rimuovere da lui la luce della piena comprensione del Divino, altrimenti il processo sarà incompleto. Abramo era pronto ad obbedire anche in questo stato di "aridità dell'anima" (Israele a Shabbetai di Kozienice, Avodat Yisraelsu Gen. 22:14). Il nome divino Elohim è, quindi, utilizzato all'inizio della narrazione, e non il Tetragramma, per indicare che la visione in cui è stato dato il comando era priva di chiarezza. La grandezza di Abramo consisteva nel suo rifiuto di permettere al suo amore naturale per suo figlio di permettergli di interpretare l'ambiguo comando come diverso da un comando di sacrificio (Mordecai Joseph B. Jacob Leiner di Izbica, Mei ha-Shilo'aḥ su Gen. 22: 7).. "
C'e qualcosa di interessante sui vari midrashim sull episodio anxhe qui, pero' non c'entrano con il quesito.
https://it.chabad.org/library/article_cdo/...-il-Midrash.htm.
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