creare e benedire

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    עם ישראל חי

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    CITAZIONE (Negev @ 8/10/2009, 23:06)
    E con "barak": fulmine, folgore?

    L'ultima radicale è una quf. Possiamo proporre che il fulmine è una scomposizione di particelle e accostarla a parak=scomporre oppure a parak=scaricare. Si può anche accostare "parak"=scaricare a "barakh"=benedire, le benedizioni infatti sono dei carichi di bontà che HaShem ci scarica di volta in volta. C'è anche il termine "berechà"=piscina, contenitore d'acqua e questo mi sembra chiaramente riferito alla radice "parak" perché è appunto un carico di acqua da dove si attinge, ovvero si scarica acqua.

    Shalom
     
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  2. Cristina Cutarelli
     
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    Salve a tutti! Sono approdata a questo post in seguito a una ricerca che sto effettuando.
    Noto che è un post che risale a qualche anno fa, ma provo lo stesso a scrivere nella speranza che qualcuno legga e provi ad aiutarmi!
    Mi chiamo Cristina e sto cercando le tracce di un'antica comunità ebraica che viveva nel paesino dove sono nata e cresciuta, Genazzano (non Genzano), in provincia di Roma.
    Come tradizione che si tramanda da generazioni, qui si prepara un dolce, una sorta di crostatina, che noi chiamiamo da tempi immemori "barachia". E' fatto con due dischi di frolla sovrapposti, farciti al centro con marmellata di prugne, e poi chiusi ai bordi con delle piegature che creano sei punte.
    Consideriamo le barachie un dolce unico, perché - finora - all'infuori di Genazzano nessuno ne ha mai viste o sentite nominare.
    Mi interessa sapere se esiste un termine che possa aver dato origine a questa parola. Barak? Baruch? Brancolo nel buio... Nella trazione culinaria ebraica si produce - o si produceva un tempo - un dolce simile?

    Inserisco un link dove potrete trovare una foto delle barachie (orribili) fatte da me tempo fa..

    [IMG]https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10200772255738057&set=a.10200373937420348.2195157.1512601704&type=3&theater[IMG]

    Vi ringrazio e mi scuso per l'intrusione.


    Cristina
     
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  3. Dado Rosso
     
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    mia nonna ne faceva di simili (con marmellata di fichi) e le chiamava beracc (letto con la doppia "c" dolce"). lei è pugliese però.
     
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  4. Cristina Cutarelli
     
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    Ciao Dado,grazie per avermi risposto! La parola somiglia molto, per caso hai dato uno sguardo al link che ho messo? Mi sai dire se sono simili a quelli della foto?
     
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  5. Dado Rosso
     
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    si piu o meno. adesso dalla foto non distinguo le misure ma le sue erano grandi piu o meno come i ringo per capirci, non so le tue. mmm comunque al posto della foto potevi mandarmene un po..... :D
     
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  6. Cristina Cutarelli
     
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    Ahahah,sarebbe interessante uno scambio! :biggrin2.gif: qui le facciamo più grandi, rispetto ai Ringo saranno il doppio! Ma in quale parte della Puglia preparano le beracc? Vorrei cercare delle foto!
     
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  7. Dado Rosso
     
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    mia nonna è della provincia di brindisi, anche se ha origini foggiane. cmq la pronuncia è piu simile a bracc che beracc. la e non la si sente proprio. poi come si scriva giusto non ne ho la più pallida idea.
     
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  8. Cristina Cutarelli
     
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    Benissimo, sono indizi molto interessanti! Ti ringrazio tantissimo!!!
     
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  9. Dado Rosso
     
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    prego cara
     
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23 replies since 24/9/2009, 08:09   2175 views
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