Consulenza ebraica per lo studio del Cristianesimo e dell'Islam

Posts written by leviticus

  1. .
    le-origini-della-kabbala-libro-64035

    Trovate qui il pdf gratis agilissimo che scorre molto bene dell edizioni inglese, basta cliccare il link e parte lo scarico di Gershom Scholem "Origins of the Kabbalah"

    www.google.com/url?sa=t&source=web...fY7DcLRhf9OQP6H

    L' edizione italiana invece è solo acquistabile

    Le origini della Kabbalà
    Gershom Scholem
    Edizioni Dehoniane Bologna, pagg. 624

    acquistabile su >>Hoepli on-line

    IL LIBRO

    Il problema delle origini della Kabbalà, forma della mistica e della teosofia ebraica che sembra sorgere a un tratto nel secolo XIII, è uno dei più complessi e importanti nella storia religiosa dell'ebraismo dopo la distruzione del
    Tempio.
    Il volume sintetizza i risultati di oltre quarant'anni di lavoro. Le accurate e sistematiche ricerche compiute dall'autore sui manoscritti del periodo arcaico non solo dissipano diffidenze troppo a lungo diffuse per pregiudizio razionalistico o entusiasmo romantico, ma rinnovano completamente gli studi sul movimento.
    L'approfondito lavoro filologico e storico-critico condotto sulle fonti ha consentito di rilevare che il «Séfer Bahir» – testo fondamentale della Kabbalà prima dello «Zòhar» (fine del XIII secolo) – è redatto su materiali più antichi, tutti con caratteristiche gnostiche. Proprio attraverso il «Bahir», il pensiero gnostico mitopoietico ha fatto la sua ricomparsa all'interno del giudaismo e ha caratterizzato per secoli quella che oggi, grazie agli studi di Scholem, può essere definita, religiosamente e culturalmente, la corrente più vitale e originale del giudaismo.
    In antitesi a studi precedenti, l'autore sottolinea inoltre che la Kabbalà è nata da bisogni religiosi interni al giudaismo e non da apporti culturali esterni. In questo senso è espressione genuina e profonda dell'anima ebraica e differisce in modo sostanziale dalla filosofia, nella quale l'apporto greco e arabo è stato invece determinante.


    DAL TESTO

    "Ancora nell'anno 1330, Meìr ben Shelomò Abi-Sahula, allievo di Shelomò ben Adrèt, s'esprimeva chiaramente e senza tortuosità sull'origine e il significato di questa nuova disciplina. «Abbiamo la responsabilità, scrive nella prefazione al suo commento al Sèfer Jetzirà, di esplorare tutte le cose entro i limiti del nostro modo di comprendere e di seguire, per ciò che le riguarda, la via in cui si sono impegnati coloro che, nella nostra generazione e nelle precedenti generazioni, da duecento anni, si chiamano kabbalisti, mequbbalìm, e danno il nome di Kabbalà alla scienza delle dieci sefiròthe di talune motivazioni dei comandamenti [biblici]». Ne consegue che agli occhi di questi kabbalisti, la nuova concezione teosofica di Dio, che si fonda sulla dottrina delle dieci sefiròth del Sèfer Jetzirà, come pure la motivazione mistica, in rapporto con questa dottrina, di certe prescrizioni rituali della Torà, costituivano il contenuto propriamente detto ed originale della Kabbalà. Secondo l'opinione dell'autore, questo insegnamento non risale per niente a tempi molto remoti; e non risale neppure a secoli lontani. Gli attribuisce circa duecento anni, il che ci conduce, per la sua fase iniziale, alle prime rivelazione del profeta Elia nel periodo di cui ci occupiamo, cioè in Provenza, verso la metà del secolo XII. La catena delle tradizioni kabbalistiche che contengono i nomi indicati, concorda perfettamente con questa informazione."


    L’AUTORE

    Gershom Scholem, nato a Berlino nel 1897 e morto a Gerusalemme nel 1982, ha aderito ancora studente al Movimento sionista. Dal 1933 al 1965 ha insegnato Mistica ebraica all'Università di Gerusalemme. Tra le numerose opere tradotte in italiano: "Le grandi correnti della mistica ebraica" (Einaudi, 1993); "Walter Benjamin e il suo angelo" (Adelphi, 1978); "La Kabbalah e il suo simbolismo" (Einaudi, 1980), "La cabala" (Mediterranee, 1982); "Concetti fondamentali dell'ebraismo" (Marietti, 1986); "Alchimia e kabbalah" (Einaudi, 1995); "Il nome di Dio e la teoria cabbalistica del linguaggio" (Adelphi, 1998); "Sabbetay Sevi: il messia mistico 1626-
    1676"
    (Einaudi, 2001); "L'idea messianica nell'ebraismo e altri saggi sulla spiritualità ebraica" (Adelphi, 2008); "La figura mistica della divinità. Studi sui concetti fondamentali della Qabbalah" (Adelphi, 2010).


    INDICE DELL’OPERA

    – Introduzione all'edizione italiana, di Franco Michelini Tocci –
    Prefazione -


    I. Il problema

    1. La situazione delle ricerche. Le idee di Graetz e di Neumark -
    2. Il Mezzogiorno della Francia nel secolo XII. Il movimento cataro. Gli Ebrei della Linguadoca -
    3. La dottrina segreta della Creazione e della «Merkavà» nell'ebraismo prima della Kabbalà. Letteratura degli «Hekhalòth» e della gnosi ebraica -
    4. Il «Libro della Creazione» -
    5. I più antichi documenti sul sorgere della Kabbalà e l'apparizione del «Sèfer Bahìr») -

    II. Il «Sèfer Bahìr» (1. Carattere letterario e struttura del libro. I suoi differenti strati -

    2. Elementi gnostici nel «Bahìr». Pleroma ed albero dei mondi -
    3. Altri elementi gnostici. Le forze di Dio: «Middòth». Reinterpretazione gnostica di massime talmudiche. La doppia Sophia e il simbolismo della Sophia figlia e sposa -
    4. Reperimento di fonti antiche, conservate nella tradizione dei «chassidìm» tedeschi. «Razà Rabbà» e «Bahìr» -
    5. Le tre prime «sefiròth» -
    6. Le sette «sefiròth» inferiori. Le membra dell'uomo primordiale e loro simbolismo. Il luogo del male -
    7. La sizigìa maschile e femminile. La settima e la decima «sefirà» nel «Bahìr». Simbolismo del giusto -
    8. Il simbolismo della «Shekhinà» e dell'elemento femminile. La pietra preziosa -
    9. Elementi della dottrina degli eoni presso i «chassidìm» tedeschi -
    10. Trasmigrazione delle anime e mistica della preghiera nel «Bahìr» -

    III. I primi kabbalisti in Provenza (1. Avrahàm ben Jitzchàq di Narbona -

    2. Avrahàm ben Davìd (Rabèd) -
    3. Ja'aqòv Nazìr e lo strato degli asceti di comunità, «perushìm» e « nezirìm ». Catarismo e Kabbalà. Rivelazioni fatte ad asceti e forme di queste rivelazioni. Dottrina della «kavvanà» nella preghiera -
    4. Isacco il Cieco ed i suoi scritti -
    5. La dottrina dell'«En-sof» e delle «sefiròth» in Isacco -
    6. Il bene e il male in Isacco e in altre fonti -
    7. Mistica contemplativa di Isacco. «Kavvanà» e «deveqùth» -
    8. Gli scritti del cenacolo «'Iyyùn» -
    9. Concezioni fondamentali di questo cenacolo. L'essere primordiale. Mistica della luce e del linguaggio -
    10. Le tredici «middòth», le dieci «sefiròth» e le tre luci al di sopra di esse nello Pseudo-Chaj -
    11. Dottrine sefirotiche in una lettera pseudo-epigrafica) -

    IV. Il centro kabbalistico di Gerona

    1. I kabbalisti di Gerona e i loro scritti -
    2. Controversie e agitazioni intorno alla propaganda dei kabbalistì. Il loro ruolo nella disputa sugli scritti di Maimonide -
    3. L'elevazione attraverso la «kavvanà». Il nulla e la «Chokhmà» -
    4. Dottrine di Azrièl e di Nachmanide sul processo dell'emanazione. «En-sof», volontà primordiale e idea primordiale. Le «sefiròth» -
    5. L'uomo e l'anima -
    6. Il «Sèfer Temunà» e la dottrina dei cicli mondiali o «shemittòth») -

    Indice dei nomi
  2. .
    CITAZIONE (Maurizio 1 @ 8/5/2019, 21:48) 
    CITAZIONE (leviticus @ 8/5/2019, 21:39) 
    J. P. Wiseman, D. Wiseman, k. A. Kitchen, R. Harrison, sono stati citati in quanto esperti di chiara fama, archeologi che hanno lavorato sul campo nonché professori emeriti a Yale e in altre università prestigiose con centinaia di pubblicazioni alle spalle (oltretutto non fonti ebraiche) e non sono in linea con quello che tu hai indicato.
    Non so se sono fuori da una maggioranza ma una maggioranza che sostiene che cosa? Calcolata come, su che cosa è da chi? Una maggioranza ampia? E di quanto?

    Io non ti devo dire calcolata come. Pretendi un po troppo.
    Prendi atto comunque che i nomi li hai scelti te, io non li avevo mai sentito e ovviamente non posso rispondere di quello che vichipedia ne dice in proposito.
    Comunque se vuoi dei nomi, (che conosci gia perche ne abbiamo parlato in privato) posso dirti Borgonovo e Blenkinsopp

    Me ne rendo conto, Borgonovo (sacerdote cattolico) e Blenkinsopp (teologo) li ritieni più od ugualmente titolati degli altri? Meno teologici? Va benissimo, se poi lo dice Wikipedia siamo tranquilli.
    Sarebbe interessante vedere in che termini sosterrebbero (se lo sostengono) quello che indicavi prima così ognuno può valutare autonomamente.

    Dice per esempio Borgonovo in un saggio:

    ".. Ritengo importante comprendere meglio le dinamiche che hanno
    portato a questa trasformazione e trovare quella ratio storica che ha dato nuova profondità al passato, trasformandolo in simbolo. Parlando di trasformazione simbolica, non voglio dare alcun giudizio negativo a riguardo dell’affidabilità storica della ricostruzione del passato per
    questo genere di storia, ma piuttosto evidenziarne la ricchezza autentica, il surplus di senso
    , che si ha quando, creando la storia di un popolo,
    se ne plasma l’identità. L’apporto più interessante della memoria fondatrice mi sembra stia proprio nell’offrire un campo di indagine storica che non sia immediatamente sovrapponibile alla storia documentaria o
    documentabile.
    Ciò non significa quindi, in modo sommario e semplicistico, la negazione di ogni storicità, bensì la ricerca di una diversa (e più complessa)
    storicità..
    "

    Mi pare che dica cose molto diverse dalle tue e che sia tra l altro molto prudente, ricordo che per regolamento il forum non può essere vetrina per studi personali tuoi o di altri utenti.
    Va bene far riferimento a studiosi ma almeno riportiamo il loro pensiero correttamente, detto questo quale è la richiesta di consulenza ebraica?

    Edited by leviticus - 9/5/2019, 09:18
  3. .
    J. P. Wiseman, D. Wiseman, k. A. Kitchen, R. Harrison, sono o sono stati esperti di fama e non sono in linea con quello che tu hai indicato.
    Chi sostiene sono fuori dalla maggioranza? Non saprei ma una maggioranza che sostiene che cosa? Calcolata come, su che cosa è da chi? Una maggioranza ampia? E di quanto?
    Chi considera le loro pubblicazioni teologiche?
    Ma che studioso ad esempio fra questi?

    Riguardo lo studio sulla genetica di cui parlavamo, potrebbe essere interessante anche se un po' OT vedere se lo studio citato oppure un' altro è riassumibile come sostiene Cambian60.

    Riguardo i 144.000 perché la mem dovrebbe essere un moltiplicatore variabile? Se parliamo di ghimatria una lettera ha un valore preciso.
    Poi è vero che esistono vari metodi ghimatrici con valori diversi ma ne puoi applicare solo uno alla volta e su tutte le lettere.
    Si può far variare la mem ceteris paribus?
    Qual è la fonte di questo calcolo e del collegamento ai primi uomini?
    144.000 può essere il risultato ghimatrico di molti conteggi.

    Edited by leviticus - 11/5/2019, 05:21
  4. .
    31JS73C6NXL_0

    Per chi vuole sapere tutto o quasi sul tema

    David castelli "Il Messia secondo gli ebrei" , Firenze, Le Monnier, 1874.


    Qui il pdf gratuito

    https://archive.org/download/ilmessiasecon...o01castgoog.pdf

    Qui il text gratuito

    https://archive.org/stream/ilmessiasecondo...stgoog_djvu.txt

    Qui per tutti gli altri formati

    https://archive.org/details/ilmessiasecond...astgoog/page/n7

    Presentazione di Mondadori store

    David Castelli (Livorno, 1836 - Firenze, 1901), allievo del rabbino Abramo Piperno e di Elia Benamozegh al collegio rabbinico di Livorno, completò la propria formazione filologica all'università di Pisa, frequentando i corsi di lingue semitiche di Fausto Lasinio. Abbandonata l'idea di seguire la carriera rabbinica, dedicò l'intera sua vita agli studi su svariati aspetti dell'ebraismo. Nella presente opera, pubblicata nel 1874, l'autore presenta uno studio dotto e approfondito sulla figura del Messia. Dichiarando fin dal principio di non volersi occupare della verità intrinseca della religione, ma di studiarla sotto il profilo psicologico e storico come una delle realtà della massima importanza nell'umana civiltà, David Castelli introduce l'opera con una presentazione della teologia ebraica in generale. Segue la Prima Parte dedicata alle idee messianiche contenute nel Vecchio Testamento: Pentateuco, Libri storici, Libri profetici. Nella Seconda Parte l'autore esamina le idee messianiche nei testi tradizionali ebraici quali: Talmud Babilonese, Talmud Gerosolimitano, Bamidbar Rabbà, Pesiqtà Zutratà, Jalqut Simeonì ed altri ancora. Completa lo studio l'Appendice, nella quale sono esposti brani tratti dai suddetti Libri tradizionali ebraici, a proposito del tempo della venuta del Messia, dei segni e delle sciagure che lo precederanno, dei due Messia, delle guerre messianiche e del giudizio finale.
  5. .
    Si potrebbe partire per una panoramica da qui se non l' hai già visto

    SODOMA

    Di: Joseph Jacobs , Schulim Ochser

    Sommario

    -Nella Bibbia:
    -In letteratura rabbinica:

    Prima città di Pentapoli, le altre erano Gomorra, Admah, Zeboiim e Zoar, tutte situate nella valle di Siddim (Genesi xiv. 3), o nell'attuale piana del Sabkhah o più a nord, nei Seccud del sud tra la penisola di Al-Lisan e il Sabkhah.

    -Nella Bibbia:

    Di.o aveva annunciato la sua volontà di distruggere queste città a causa della loro malvagità, ma ha promesso ad Abramo di risparmiare Sodoma se avesse trovato un minimo di dieci giusti fra i suoi abitanti ( ib. Xviii. 20-32). Abramo, tuttavia, non riuscì a trovare nemmeno dieci giusti a Sodoma, e allora d.io a quel punto fece piovere fuoco e zolfo sull'intera Pentapoli e fu rovesciata ( ib. xix. 24-26). Questo evento sembra essersi verificato nel ventiduesimo secolo ac
    Secondo l'ipotesi di Blankenburg ("Entstehung und Gesch, des Todten, Meeres", Leipsic, 1896), la catastrofe aveva la natura di un improvviso naufragio della valle del Mar Morto, producendo voragini che inghiottivano le città. Ogni volta che accadeva, il disastro doveva essere stato terribile; e ha prodotto una tale impressione che i Profeti spesso si riferiscono alla Pentapoli o a Sodoma nel descrivere disgrazie terribili (Is. I, 9, XIII, 19, GC xxiii, 14, Xlix, 18, Amos IV, 11, Zeph II. 9). La distruzione di queste città è descritta in termini simili da Josephus meglio noto in Italia come Giuseppe Flavio ("BJ" iv 8, § 4) e nel Corano (sura liv.). Nel racconto della battaglia dei re della valle di Siddim i nomi di quei governanti sono dati come segue: "Bera di Sodoma, Birsha di Gomorra, Shinab di Admah, Shemeber di Zeboiim, e il re di Bela o Zoar.

    -In letteratura rabbinica:

    Il Talmud, come la Bibbia, attribuisce il destino di Sodoma e delle altre città di Pentapoli alla malvagità dei loro abitanti; e quando vengono enumerati i peccati del popolo di Gerusalemme, sulla base di Ezec. xvi. 48-50, il tentativo è fatto per mostrarli meno atroci di quelli degli abitanti di Sodoma (Sanh.104b). C'erano quattro giudici a Sodoma ( ib. 109b), chiamati rispettivamente Shaḳḳarai ("bugiardo"), Shaḳrarai ("bugiardo abituale"), Zayyafa ("ingannatore") e Maẓle Dina ("pervertitore della Legge"). A Sodoma, chiunque avesse dato pane e acqua ai poveri, fu condannato a morte dal fuoco (Yalḳ, Gen. 83). Due ragazze, una povera e l'altra ricca, andarono a un pozzo; e il primo ha dato a quest'ultimo la sua brocca d'acqua, ricevendo in cambio una nave contenente pane. Quando questo divenne noto,). Nel Midrash ( ib. 84) i giudici sono chiamati KAZ Sheker (= "il più grande bugiardo"), Rab Sheker (= "maestro della menzogna"), Rab Nabal (= "maestro di turpitudine "), Rab Masṭeh Din (=" capo pervertitore della Legge "), e Ḳelapandar (probabilmente =" falsario "). Pentapolis esistette solo cinquantadue anni; e durante gli ultimi ventidue di loro Di.o ha portato terremoti e altre disgrazie su di esso che avrebbe potuto pentirsi. Si è rifiutato di farlo, tuttavia, ed è stato distrutto ( ib.83). Gli abitanti delle città della pianura adoravano il sole e la luna. Se la distruzione fosse venuta su di loro di giorno, avrebbero detto che la luna li avrebbe aiutati; se di notte, avessero dichiarato che il sole sarebbe stato loro aiuto; perciò furono distrutti al mattino presto, quando splendevano sia il sole che la luna. Questo è successo il sedicesimo di Nisan.

    Secondo il "Sefer ha-Yashar", un uomo entrò a Sodoma cavalcando un asino, e poiché non aveva alloggio fu ricevuto da un residente del luogo. Mentre si preparava a partire, mancò la sua copertina colorata e la corda con cui era stata legata alla schiena dell'animale. Quando chiese al suo ospite della questione, ricevette la risposta che aveva solo sognato una copertura, ma che la visione era di buon auspicio, poiché la copertura significava che avrebbe posseduto grandi vigneti, e la corda indicava che la sua vita sarebbe stata essere prolungato Lo straniero protestò; ma fu trascinato davanti al tribunale e condannato a pagare quattro shekel d'argento. I nomi dei giudici, in base a questa considerazione, sono stati: Sarak in Sodoma, Sarkar in Gomorra, Zabuak in Adma, e Manon in Tseboim ( ib. 24-27). Per le altre storie vedi le voci in questo stesso testo su Eliezer e Lot .

    Bibliografia:
    Sepp, Jerusalem und das Heilige Land, pp. 707, 813, Schaffhausen, 1873;
    Cheyne, Encyc. Bibl .;
    Herzog-Hauck, Real-Encyc. xiv. 1904, sv Palestina.

    Per Gomorra la stessa fonte rimanda a Sodoma.

    www.jewishencyclopedia.com/articles/13827-sodom

    Edited by leviticus - 9/5/2019, 12:31
  6. .
    CITAZIONE (cabian60 @ 24/4/2019, 13:53) 
    Ho letto di uno studio( scusa leggo tanto e non ricordo bene dove e quando, sarà l'età), fatto sul DNA; gli studiosi hanno fatto la prova a risalire il DNA,una salita al contrario , convinti di arrivare all'origine di solo due Codici genetici: la prima femmina e il primo maschio.. i progenitori dell'umanità.Ma restarono delusi perchè gli studi si fermavano non a due DNA ma ad alcune migliaia.Come giustamente rilevo dai miei studi.

    Quale studio? Ti riferisci forse a quello di Mark Stoeckle e David Thaler?
    CITAZIONE (cabian60 @ 15/4/2019, 00:07) 
    Per me adam è già collettivo, un certo numero diciamo come 144000,perciò non ha bisogno di società.

    Segnalo che secondo taluni esegeti moderni, cito a caso Berger, Vigini, Fabris,ecc. riguardo ad Apocalisse 7.4 il numero 144.000 è il quadrato di dodici (le tribù di Israele cfr Lc 22.30) moltiplicato per mille, e' il simbolo dei credenti in Cristo.
    Non centrerebbero nulla quindi i primi uomini.
    CITAZIONE (Filippo Maria Leonardi @ 27/4/2019, 14:11) 
    Ora, nella Genesi tutto va interpretato in forma allegorica.

    C'e chi non la pensa così, mi viene in mente "Genesi e Big Bang" di Schroeder Gerald L.
    CITAZIONE (Alessandro Sac @ 1/5/2019, 14:38) 
    Ciò che leggiamo in Genesi e' parola di D-o, e come tale va presa alla lettera senza aggiungere o toglere nulla per non incorrerein inutili e vane elaborazioni che sfuggono il messaggio originale

    [/QUOTE=Maurizio 1,3/5/2019, 00:26
    Ma cio' non toglie che in quel libro si sostenga che Dio ha parlato con gli uomini , scelto un popolo, stipulato un alleanza, donato una legge, donato una terra,mandato in esilio, promesso un ritorno, promesso un messia e anche altro per la fine dei tempi.
    La protologia non puo' essere studiata ignorando l'escatologia.
    [/QUOTE]

    Anche qui c'è chi non la pensa così,
    Su questo si potrebbe leggere Oz Salzberger o qui

    https://consulenzaebraica.forumfree.it/m/?t=73555579

    https://forumbiblico.forumfree.it/m/?t=57431018

    https://forumbiblico.forumfree.it/m/?t=956189

    CITAZIONE (Maurizio 1 @ 2/5/2019, 19:29) 
    La fede di chi ha scritto Genesi e' reale non e' una metafora.
    La consapevolezza dell' autore ebreo di aver ricevuto una legge da Dio era reale.
    La consapevolezza che Dio puo' nascondere il suo volto e punire chi trasgredisce i suoi comandi era altrettanto reale.
    Che poi il concetto venga espresso tramite una metafora per farlo capire ai lettori e' un altro discorso.
    Ma il concetto in se non era messo in discussione.
    E questo concetto unito al tema dell'essere espulso dal luogo dove si viveva in comunione con Dio, da una terra considerata santa perche scelta da Dio stesso come propria dimora, e' un tema tipicamente ebraico/biblico come dicevo all'amico pier Tulip.
    Per questo motivo lo sentiamo risuonare sin dall'inizio dell'opera stessa (La Genesi)

    Idem come sopra
    CITAZIONE (Maurizio 1 @ 2/5/2019, 19:29) 
    Racconto teologico

    Ricordiamo che

    Nell’ebraico biblico, mishnico e talmudi-
    co la parola «teologia» non esiste, perché in
    quelle fasi storiche dell’esperienza di Israele
    non esisteva il concetto o l’oggetto che tale
    parola avrebbe dovuto designare. Essa è sta-
    ta introdotta nell’ebraico moderno come
    traslitterazione di un termine che appartie-
    ne alla storia delle idee occidentali e che solo
    nel periodo moderno, per contaminazione,
    è entrato nel linguaggio degli ebrei. E non
    senza continue resistenze intellettuali e esi-
    stenziali, come mostra un aneddoto persona-
    le raccontato da Abraham Joshua Heschel:
    «Anni fa, mentre stavo lavorando al mio li-
    bro Man Is Not Alone, facevo spesso visita
    a un importante studioso, colto ed erudito.
    “Su cosa sta lavorando?” mi chiese. Sapendo
    di non potergli rispondere “Su una dimensio-
    ne dell’ineffabile” gli raccontai che stavo la-
    vorando su qualcosa che aveva a che fare con
    la elohut, ossia con la divinità o se preferite
    con la teologia. La sua reazione fu: “Chas ve-
    shalom! Dio te ne guardi e liberi!” E aggiun-
    se: “Stanne alla larga. Un ebreo non dovreb-
    be toccare tali argomenti”» [Jewish Theolo-
    gy, 154-155]. Questa attitudine tradizionale
    spiega la ragione per cui la possibilità e la le-
    gittimità di esistenza di una teologia ebraica,
    nonché di una sua definizione, sono questio-
    ni dibattute di fatto da tutti coloro che stu-
    diano il fenomeno religioso ebraico..
    Nondimeno si preferisce spesso parlare di
    machshevet Israel, cioè di pensiero ebraico o
    pensiero di Israele, in quanto termine suffi-
    cientemente ampio e senza rimandi specifici
    al lessico greco e dunque capace di includere
    temi e problemi che, in un ottica non ebrai-
    ca, non rientrerebbero in un ambito speci-
    ficamente teologico. Secondo Michael Wy-
    schogrod: «La nostra attività intellettuale è
    pensiero ebraico. Avrebbe potuto essere teo-
    logia ebraica. Ma gli ebrei non si sono quasi
    mai trovati a loro agio con la teologia. La teo-
    logia esamina il logos di Dio […] e i logoi sono
    strutture razionali che si traducono in for-
    me visive. Ora, nessun ebreo può vedere Dio.
    Vedere Dio significa morire. Possiamo solo
    ascoltarlo, e ciò che dice non può neppure ve-
    nir analizzato […]. Pertanto è difficile parla-
    re di teologia ebraica. Tuttavia possiamo par-
    lare di pensiero ebraico, che come tale non ha
    da produrre un sistema… e i cui risultati sa-
    ranno sempre parziali, incompleti e persino
    frammentari» [The Body of Faith, 173-174].

    Da qui

    https://consulenzaebraica.forumfree.it/m/?t=76433939

    CITAZIONE (Maurizio 1 @ 6/5/2019, 20:41) 
    Secondo la stragrande maggioranza degli studiosi occidentali quel racconto e' stato scritto dopo il ritorno dall'esilio babilonese.

    Ad esempio chi? A me vengono in mente al volo Donald Wiseman o Kenneth kitchen o anche molti altri che non mi pare siano assolutamente su questa linea.

    Sul significato letterale, allegorico ecc. ricordo l acrostico Pardes

    P'shat
    Rmemez
    D'rash
    Sod

    e comprende quattro livelli esegetici, quattro stadi di comprensione del Testo Sacro, corrispondenti all'ascesi spirituale e mistica che compie il Talmid, cioè lo studente-studioso di Tanach

    P'shat: semplice, letterale, storico, etico.
    E' il livello immediato della lettura e comprensione semplice del testo, dei fatti narrati, delle vicende storiche e degli insegnamenti evidenti

    Eccetera

    Per il resto vedasi qui

    https://forumbiblico.forumfree.it/m/?t=41853416

    CITAZIONE (cabian60 @ 6/5/2019, 17:10) 
    d.o non interferisce con gli uomini.

    d.o ha creato a sua immagine(o loro..), che ha promesso una terra ma poi non mantenuto,ha promesso di portare tutti in terra promessa , ma poi non mantenuto , la terra è sua , tutta. ma poi fa guerre per conquistare un pezzo,e poi con tutta la potenza che ha,(ha creato terra e cielo con una parola), non riesce a vincere una guerra perchè in quell'occasione il nemico aveva carri da guerra

    Vedi qui

    https://consulenzaebraica.forumfree.it/m/?t=73297793

    Riguardo al fatto che i popoli verrebbero identificati con il nome del progenitore maschile e delle progenitrici femminili non si parlerebbe mai ricordiamo che

    CITAZIONE (Abramo @ 31/5/2016, 10:20) 
    Adam, come nome proprio (autodeterminato) lo è dal verso 4:25 in poi. Nelle ricorrenze precedenti ha l'articolo determinativo (האדם) tranne qualche caso per indicare indeterminazione e non autodeterminazione.
    Nel verso 5:2 è specificato che sia l'uomo che la donna vengono chiamati Adam:
    זכר ונקבה, בראם; ויברך אתם, ויקרא את-שמם אדם, ביום, הבראם
    Con haAdam si intende chiaramente l'umanità come in 6:1 : ויהי כי-החל האדם, לרב על-פני האדמה


    Edited by leviticus - 11/5/2019, 05:16
  7. .
    Voce-corpo-cop_fr

    "La voce del corpo, la saggezza terapeutica dei cabbalisti" di George Lahy, edizioni Venezia, 2008,Roma.

    Georges Lahy sostiene che tutto ciò che ha un nome è simile a un libro che può essere aperto e interpretato a qualsiasi livello conoscitivo. Il nome di ogni parte anatomica sarebbe carico di misteri che la lingua ebraica sa rivelare e definire, e l'arte cabbalistica della trasposizione delle lettere (Tseruf) ne farebbe vibrare la sostanza più intima e aiuterebbe ad attribuire ad ogni male le relative parole chiavi, che diventeranno la via di accesso alla guarigione. La trasposizione delle tecniche di lettura della Qabalah viene applicata al corpo e alla sua storia, svelando un'antica arte terapeutica di grande valore anche per il pubblico moderno.

    Qui per pdf gratis o jpeg delle pagine

    https://ebreieisraele.forumfree.it/m/?t=74773141

    Edited by leviticus - 5/5/2019, 12:52
  8. .
    Se può interessare l off topic La genetica per esempio dice questo:

    Nel 1987, Rebecca Cann ei suoi colleghi hanno pubblicato i risultati del loro studio sulla fonte del DNA mitocondriale presente in tutti gli esseri umani vivi oggi. Poiché i mitocondri (organelli cellulari che generano energia) sono trasmessi solo dalle madri alla loro prole, questo individuo doveva essere una donna. Ciò che è stato notevole è che Cann ei suoi colleghi hanno dedotto che questa donna, che i media hanno soprannominato "l'Eva mitocondriale", visse in Africa circa 200.000 anni fa. Un ampio interesse e polemiche ruotavano intorno a questo studio, e sono state eseguite molte indagini successive utilizzando una tecnologia e una metodologia migliori e migliori. Ora sappiamo con grande sicurezza che le scoperte iniziali di Rebecca Cann erano corrette: il più recente antenato comune di tutte le varianti del DNA mitocondriale (la Eva mitocondriale) viveva in Africa 200.000 anni fa.

    Che un singolo individuo sia l'antenato comune di tutto il DNA mitocondriale non è una sorpresa; rintracciato abbastanza lontano, tutte le varianti genetiche dovrebbero derivare da un singolo antenato (è la teoria genetica della popolazione standard). Ciò che è interessante è il momento e il luogo recenti. La recency dell'antenato comune suggerisce che gli umani hanno avuto una bassa dimensione della popolazione (dell'ordine di migliaia di volte nel loro passato). Il luogo suggerisce che la casa ancestrale dell'umanità sia l'Africa. Diversi geni non hanno bisogno di condividere la stessa storia evolutiva, ma i risultati di altri geni forniscono anche una forte evidenza per le origini africane.

    www.nature.com/scitable/blog/watch...l_eve_interview

    Ci sarebbe anche un "adamo Y cromosomiale " che avrebbe generato una linea di maschi da cui discendono tutti gli uomini (maschi) della Terra. vedi qui

    www.nature.com/news/genetic-adam-a...in-time-1.13478

    Edited by leviticus - 24/4/2019, 22:45
  9. .
    Vedi per esempio qui da metà tread in avanti

    https://ebreieisraele.forumfree.it/m/?t=76481626
  10. .
    C'è dizionario etimologico di ebraico Klein, a seguire link per scarico gratuito

    #entry618809258
  11. .
    Qui una prima disamina sul numero e sui testi torah, Maimonide, Talmud ecc

    http://moked.it/blog/2016/06/09/verso-shav...i-dei-precetti/

    Qui qualcosa sul senso

    http://moked.it/blog/2008/09/04/la-tora-e-...ore-che-numeri/

    Qui per disamina generale con elenco

    https://ebreieisraele.forumfree.it/m/?t=74666916

    https://ebreieisraele.forumfree.it/m/?t=76527999
  12. .
    Per le settanta lingue della torah vedi qui

    http://moked.it/blog/2018/07/19/lingue/

    Per la questione lingua dice il rabbino chassidico chabad usa tzvi freeman:

    ".. Le prove indicano l'alfabeto fonetico originario del Sinai e di Canaan. Il meglio che ho visto su questo è "The Eighth Day" di Samuel Kurinsky (Aronson), Capitolo 12: Semitic Origins of Literacy. È semplice dimostrare dove si è sviluppata la scrittura fonetica ("acrofonica"), ma quanto presto è un'altra questione.
    I ricercatori trovano che il modo in cui scriviamo ha un impatto importante su come pensiamo. Le culture senza alfabetizzazione non distinguono tra fantasia e realtà. Le culture che rappresentano la parola usando pittogrammi (glifi) sono in una fase intermedia: hanno un certo senso della storia, ma sono molto malleabili. Questo perché, leggendo i pittogrammi, elaboriamo le informazioni in blocchi (elaborazione parallela) in modo che la sequenza non sia molto importante. Puoi cambiare l'ordine dei pittogrammi e hanno ancora senso. Quindi le culture che non usano un alfabeto fonetico non hanno realmente l'idea della sequenza, quindi non raccontano storie reali, dove conta la sequenza degli eventi.
    La scrittura fonetica costringe la mente a pensare in modo lineare. La sequenza è tutto e la cultura letteraria foneticamente lo riflette. L'importanza della sequenza degli eventi è il segno distintivo della narrativa biblica: senza "Patto dei pezzi", ad esempio, il resto della storia non ha senso. Lo stesso vale per la scena dell'Esodo o dei dieci comandamenti.

    Da qui

    www.chabad.org/library/article_cdo...rah-Written.htm


    Su Mosè, esodo e mondo egizio vedi qui

    https://consulenzaebraica.forumfree.it/m/?t=55128304&st=15

    Riguardo a Pardes, i quattro gradi di comprensione del testo vedi qui

    https://forumbiblico.forumfree.it/m/?t=41853416

    Su creazione, adamo ed Eva vedi una disamina qui per esempio

    https://forumbiblico.forumfree.it/m/?t=956189

    Edited by leviticus - 23/4/2019, 16:05
  13. .
    Si può vedere per esempio anche qui

    www.google.com/amp/s/www.myjewishl...dress-rape/amp/

    O anche qui

    https://www.google.com/url?sa=t&source=web...YGkxCda&cf=1
  14. .
    Si può vedere per esempio vedere qui

    www.morasha.it/zehut/rdr04_guerraepace.html

    E qui

    https://www.google.com/amp/s/www.myjewishl...-the-torah/amp/
  15. .
    Per traduzione e commenti salmo 110 vedi qui

    https://forumbiblico.forumfree.it/m/?t=1418748&st=15

    Per quello è altri qui

    https://forumbiblico.forumfree.it/m/?t=76592783

    Edited by leviticus - 23/4/2019, 19:02
1041 replies since 1/10/2016
.