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G.Della Rodolfa.
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Salve, sono nuovo nel forum ed avrei una domanda da rivolgere a chi sa qualcosa di Kabbalah Ebraica.
Ho letto un'articolo che parlava di Apocalisse e Cabala, ma per fare un'esempio di come funziona la cabala l'autore ha scritto che "Io sono colui che sono" ha valore di 543, esattamente come "Sarà chiamato Emmanuele".
Ammetto che la cosa mi ha disturbato non poco(nel senso che mi appariva assurdo). Confido in una vostra risposta.
FRASI IN QUESTIONE:
אֶהְיֶה אֲשֶׁר אֶהְיֶה
e
שְׁמוֹ, עִמָּנוּ אֵל
Shalom. -
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Semplificando al massimo per ghimatria (dal greco Γεωμετρία) si intende una delle regole ermeneutiche aggadiche per l'interpretazione della Torah e consiste nello spiegare una parola o un gruppo di parole in base al valore numerico delle lettere o nel sostituirle con altre lettere dell'alfabeto secondo un sistema prestabilito.
Esistono vari metodi di calcolo.
I due costrutti hanno effettivamente lo stesso valore ghimatrico di 543 secondo il metodo Mispar Hekhreḥi, non però secondo altri metodi.
L'espressione "ehye asher ehye" di esodo 3,14 e il nome Emmanuel (d.io con noi) che appare in Isaia vengono accostati nell'ebraismo ad esempio nel trattato Soferim capitolo 4 dove alcuni saggi discutono dei vari nomi (divini) che devono o meno essere cancellati quando scritti,vedi link a seguire:
www.sefaria.org/Tractate_Soferim.4?lang=bi
Nel commento della Bibbia Mamash Esodo Shemot 2010 su quel punto di Esodo si segnala che L'espressione ehye' asher ehye' sarebbe stata la garanzia della veridicità delle parole di moshe' dinanzi al popolo facendo notare che il valore numerico della parola ehye' (21) moltiplicato per se stesso da 441 che è il valore numerico della parola verità.. -
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Come funziona il metodo "Mispar Hekhreḥi"?
Puoi spiegare cosa si intende con il termine "regole ermeneutiche aggadiche"?
Edited by Maurizio 1 - 26/9/2019, 12:47.