Natale

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  1. Aizel
     
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    C'era anche una tesi a a favore:
    Cominciamo col dire che il solstizio d’inverno – data in cui si festeggiava nelle culture politeiste il Sol Invictus – cade il 21 dicembre e non il 25.

    In secondo luogo è bene precisare che la Chiesa primitiva, soprattutto d’Oriente, aveva fissato la data di nascita di Gesù al 25 dicembre già nei primissimi anni successivi alla sua morte.

    Dato che è stato ricavato dallo studio della primitiva tradizione di matrice giudeo-cristiana – risultata fedelissima al vaglio degli storici contemporanei – e che ha avuto origine dalla cerchia dei familiari di Gesù, ossia dalla originaria Chiesa di Gerusalemme e di Palestina.

    E allora, se la Chiesa ha subito fissato al 25 dicembre la nascita di Gesù, abbiamo oggi prove documentali e archeologiche che possono confermare la veneranda tradizione ecclesiale? La risposta è si.

    Nel 1947 un pastorello palestinese trova casualmente una giara, semisepolta in una grotta del deserto di Qumran, un’arida regione a pochi chilometri da Gerusalemme. La località era stata sede della comunità monastica degli esseni, che oltre all’ascetismo praticava la copiatura dei testi sacri appartenuti ai loro antenati israeliti. I monaci del Mar Morto produssero in pochi decenni una grande quantità di testi, poi nascosti in grandi anfore per salvarli dall’occupazione romana del 70 d.C.

    All’indomani della fortunata scoperta, archeologi di tutto il mondo avviarono una grande campagna di scavi nell’intera zona desertica, rinvenendo ben 11 grotte, che custodivano, da quasi venti secoli, numerosi vasi e migliaia di manoscritti delle Sacre Scritture israelitiche, arrotolati e ben conservati.

    Tra questi importanti documenti, uno ci interessa particolarmente: è il Libro dei Giubilei, un testo del II secolo a.C.

    La fonte giudaica ci ha permesso di conoscere, dopo quasi due millenni, le date in cui le classi sacerdotali di Israele officiavano al Tempio di Gerusalemme, ciclicamente da sabato a sabato, quindi sempre nello stesso periodo dell’anno.

    Il testo in questione riferisce poi che la classe di Abia, l’VIII delle ventiquattro che ruotavano all’officiatura del Tempio – classe sacerdotale cui apparteneva il sacerdote Zaccaria, il padre di Giovanni Battista – entrava nel Tempio nella settimana compresa tra il 23 e il 30 settembre.

    La notizia apparentemente secondaria si è rivelata invece una vera bomba per gli studiosi del cristianesimo antico. Infatti, se Zaccaria è entrato nel Tempio il 23 settembre, giorno in cui secondo il vangelo di Luca ha ricevuto l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele, che gli ha comunicato – nonostante la sua vecchia età e la sterilità della moglie Elisabetta – che avrebbe avuto un figlio, il cui nome sarebbe stato Giovanni, questo vuol dire che il Precursore del Signore potrebbe essere nato intorno al 24 giugno, nove mesi circa dopo l’Annuncio dell’angelo.

    Guarda caso gli stessi giorni in cui la Chiesa commemora nel calendario liturgico, già dal I secolo, sia il giorno dell’Annunciazione a Zaccaria che la nascita di Giovanni.

    Detto ciò, Maria potrebbe avere avuto la visita, sempre di Gabriele, giorno dell’Annunciazione, proprio il 25 marzo. Infatti, quando Maria si reca da sua cugina Elisabetta, subito dopo le parole dell’Arcangelo, per comunicare la notizia del concepimento di Gesù, l’evangelista annota: “Elisabetta era al sesto mese di gravidanza”.

    Passo evangelico che mette in evidenza la differenza di sei mesi tra Giovanni e Gesù. E allora, se Gesù è stato concepito il 25 marzo, la sua nascita può essere ragionevolmente commemorata il 25 dicembre, giorno più, giorno meno.

    Se così stanno i fatti – e la fonte qumranica li documenta – possiamo affermare senza tema di smentita che grazie alla scoperta della prezioso testo, avvenuto appena sessant’anni fa, la plurimillenatria tradizione ecclesiastica è confermata: le ricorrenze liturgiche dei concepimenti e dei giorni di nascita, sia di Giovanni che soprattutto di Gesù, si sono rivelati pertanto compatibili con la scoperta archeologica del Deserto di Giuda.

    Cosa sarebbe accaduto se, per esempio, avessimo scoperto che il sacerdote Zaccaria fosse entrato nel Tempio nel mese di marzo o di luglio? Tutte le date liturgiche che ricordano i principali avvenimenti dei due personaggi evangelici sopra citati sarebbero diverse da quelle indicate dalla tradizione ecclesiale. E subito gli scettici, strappandosi le vesti, avrebbero gridato al mondo intero che la Chiesa si è inventata tutto, compreso la data di nascita del suo fondatore.

    Ma l’indagine non è ancora terminata! Alcuni detrattori della storicità della data del Natale al 25 dicembre hanno, infatti, osservato che in quel mese – cioè in pieno inverno – gli angeli non potevano incontrare in aperta campagna e di notte greggi e pastori a cui dare la lieta notizia della nascita del Salvatore dell’umanità.

    Eppure, quanti sostengono questa ipotesi dovrebbe sapere che nell’ebraismo tutto è soggetto alle norme di purità. Secondo non pochi antichi trattati ebraici, i giudei distinguono tre tipi di greggi.

    Il primo, composto da sole pecore dalla lana bianca: considerate pure, possono rientrare, dopo i pascoli, nell’ovile del centro abitato. Un secondo gruppo è, invece, formato da pecore la cui lana è in parte bianca, in parte nera: questi ovini possono entrare a sera nell’ovile, ma il luogo del ricovero deve essere obbligatoriamente al di fuori del centro abitato.

    Un terzo gruppo, infine, è formato da pecore la cui lana è nera: questi animali, ritenuti impuri, non possono entrare né in città né nell’ovile, neppure dopo il tramonto, quindi costretti a permanere all’aperto con i loro pastori sempre, giorno e notte, inverno e estate.

    Non dimentichiamo, poi, che il testo evangelico riferisce che i pastori facevano turni di guardia: fatto che appare comprensibile solo se la notte è lunga e fredda, proprio come quelle d’inverno. Ricordo che Betlemme è ubicata a 800 metri sul livello del mare.

    Alla luce di queste considerazioni, possiamo ritenere risolto il mistero: i pastori e le greggi incontrati dagli angeli in quella santa notte a Betlemme appartengono al terzo gruppo, formato da sole pecore nere. Prefigurazione, se vogliamo, di quella parte della società, composta da emarginati, esclusi, derelitti e peccatori che tanto piacerà avvicinare al Gesù predicatore.

    In conclusione, possiamo dunque affermare non solo che Gesù è nato proprio il 25 dicembre ma che i vangeli dicono la verità storica circa i fatti accaduti nella notte più santa di tutti i tempi: coloriamo di nero le bianche pecorelle dei nostri presepi e saremo più fedeli non solo alla storia quanto al cuore dell’insegnamento del Nazareno.

    Cosa ne pensate?
     
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    Penso che dobbiamo innanzi tutto sgombrare il campo dalle pecore nere, a meno che dire che Gesù, rivolgendosi a loro e non a quelle bianche ha privilegiato gli impuri e gli impurissimi (per farti capire: maniaci, pedofili, assassini, maiali e compagnia bella). A me sta bene che sia così, ma che ne è del gregge santo, cioè bianco? Insomma se la storiella è vera va bevuta tutta e allungare molti "musi bianchi".
    L'altro campo da sgombrare velocemente è qumran: quei rotoli parlano di Ciro, ergo sono falsi, come falsi sono tutti, ma dico tutti i manoscritti biblici (fatti un giro nel web: non ne troverai uno che sia uno che sappia certificare le sue origini. In un caso, quello dell'Amiatino, c'è di mezzo pure un omicidio e relativa scomparsa del manoscritto che si materializza dopo un secolo; del sinaitico si scrive nella stampa inglese che un noto falsario ne ha rivendicata la paternità e di nuovo compagnia bella).
    La soluzione sta, allora, in Gv 2,20-21 quando Gesù si equipara a nuovo naos seguendone anche la tempistica: mese di ziv fondamenta; bul dedicazione, come l'annuncio a Zaccaria mese di ziv (classe di Abia) e quello a Maria sei mesi dopo cioè bul. Di qui i conti sulle rispettive nascite che, ne caso di Gesù, portano al mese di Ab.
    Se lo permettete inko al mio blog dove dimostro che c'è tutto un altro percorso logico e cronologico che conduce ad ab, in particolare la 10 agosto per il Natale
    https://cammelliemoscerinidotcom.net/2017/...non-ti-aspetti/
     
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    אריאל פינטור

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    CITAZIONE (maredelnord @ 2/1/2018, 12:06) 
    Penso che dobbiamo innanzi tutto sgombrare il campo dalle pecore nere, a meno che dire che Gesù, rivolgendosi a loro e non a quelle bianche ha privilegiato gli impuri e gli impurissimi (per farti capire: maniaci, pedofili, assassini, maiali e compagnia bella). A me sta bene che sia così, ma che ne è del gregge santo, cioè bianco? Insomma se la storiella è vera va bevuta tutta e allungare molti "musi bianchi".
    L'altro campo da sgombrare velocemente è qumran: quei rotoli parlano di Ciro, ergo sono falsi, come falsi sono tutti, ma dico tutti i manoscritti biblici (fatti un giro nel web: non ne troverai uno che sia uno che sappia certificare le sue origini. In un caso, quello dell'Amiatino, c'è di mezzo pure un omicidio e relativa scomparsa del manoscritto che si materializza dopo un secolo; del sinaitico si scrive nella stampa inglese che un noto falsario ne ha rivendicata la paternità e di nuovo compagnia bella).
    La soluzione sta, allora, in Gv 2,20-21 quando Gesù si equipara a nuovo naos seguendone anche la tempistica: mese di ziv fondamenta; bul dedicazione, come l'annuncio a Zaccaria mese di ziv (classe di Abia) e quello a Maria sei mesi dopo cioè bul. Di qui i conti sulle rispettive nascite che, ne caso di Gesù, portano al mese di Ab.
    Se lo permettete inko al mio blog dove dimostro che c'è tutto un altro percorso logico e cronologico che conduce ad ab, in particolare la 10 agosto per il Natale
    https://cammelliemoscerinidotcom.net/2017/...non-ti-aspetti/

    In tutto ciò, a parte l'enunciare le tue teorie, qualè la consulenza ebraica richiesta?

    I testi di qumran sono falsi? mah........ davvero teoria singolare, ma se lo dici tu, rispetto a centinaia di studiosi che li studiano, sicuramente sei più attendibile....
     
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    Mi meravigli negev, sei anche tu uno delle centinaia di studiosi che credono normale l'esistenza delle porte di Gerusalemme ancora incendiate nel 445 a C a fronte di un editto del 538 a.C.? Insomma per te e le centinaia di altri sarebbero naturali i danni di Caporetto nel 2017 appena passato?
    Sì ho una domanda per la consulenza: in che giorno del gregoriano si ebbe la luna luna nuova che segnò l'inizio del mese di ab nel 15 a.C.? Ci sono programmi nel web e voi sarete certamente capaci di utilizzarli e scegliere quelli attendibili

    Edited by maredelnord - 2/1/2018, 16:40
     
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    CITAZIONE (Baal_Peor @ 1/1/2018, 21:46) 
    Il 25 dicembre si festeggiava il Sol Invictus, festa romana, in tutto l'Impero.
    E' stato fatto coincidere con la nascita di Gesù, non c'è altro da aggiungere.

    E' la comune prassi di sostituzione simbolica quando una tradizione si innesta su un'altra.
    Altri esempi sono le feste dei due S. Giovanni con i solstizi per assimilazione di Johannes con Janus.
    Oppure il mese di maggio dedicato a Maria per assimilazione con Maia.
     
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    Negev, Negev ti sei dimenticato di scrivere che esiste un calendario pre esilico e post esilico...sai com'è, per chiarezza. Se invece eri all'oscuro di tale distinzione chiedo scusa. Dato che ci siamo facciamoci due risate: te li immagini i poveri galli valicare le alpi a -10 -15 o addirittura -20 con 3 4 5 metri di neve? Di imperatori pazzi Roma ne ha avuti, ma Augusto, se il censimento universale si tenne a dicembre gennaio, li batte tutti! :D :D :D :D
     
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    Avevo ragione in tutto: Natale cade il 10 agosto. lo dice un ottimo programma che nota anche il necessario avanzamento di 11 giorni per cause non indicate ma occorse nel '700. Natale fu il 25 di Av del 3745 corrispondente al gregoriano 10/8/15 a.C. Che truffa!
    [IMG]imagebam.com[/IMG]
     
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    Ma scusa, quale truffa? lo sanno anche alle elementari che il 25 dicembre è una convenzione per sostituire una festa pagana del culto del sole, con una cristiana.
    Hai scoperto l'acqua calda
     
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    No, sono i tdg che ne hanno fatto un cavallo di battaglia, tutto il mondo cattolico, nei suoi vertici, sostiene scientificamente che Augusto era matto ed è bene così
     
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    CITAZIONE (maredelnord @ 22/2/2018, 19:37) 
    No, sono i tdg che ne hanno fatto un cavallo di battaglia, tutto il mondo cattolico, nei suoi vertici, sostiene scientificamente che Augusto era matto ed è bene così

    faccio fatica a seguire.
    i cavalli di battaglia del mondo cristiano sono ben altri. il 25 dicembre è del tutto irrilevante.
    Non ha nessuna importanza teologica ma solo una tradizione che tutti sanno essere convenzionale
     
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    Io, laconicamente, direi inventato :lol:
     
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    CITAZIONE (maredelnord @ 29/11/2017, 18:44) 
    Gesù e il tempio sono la stessa cosa, come scrive Giovanni in 2,20-21 dove Gesù stesso si equipara al ναος

    Ma chi afferma questo nel cristianesimo?
     
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    Io, e la discussione fu chiusa in cristianesimoprimitivo fra lo sgomento dei "passeggeri", che in pvt mi chiedevano il motivo di una decisione così drastica e ingiustificata, perchè se in quel forum non si può parlare del naos giovanneo, dove possiamo farlo?
    Il discorso è che Giovanni non dice che ci sono voluti 46 anni per il ieros (area del tempio) ma naos, cioè il sancta sanctorum, per cui le propozioni tra edificio e tempistica saltano.
    Passo un link (vedila tabella) per dimostrarti che Giovanni intende proprio naos e conosce quindi la distinzione con il ieros, per cui sa cosa dice e dice naos.
    In 46 anni quale opera ciclopica avrebbero potuto compiere? Si ha notizia di un secondo tempio, nella parte relativa al sancta sanctorum, di proprorzioni gigantesche? No, Giuseppe Flavio scrive che addirittura deluse i costruttori che non videro, a lavori ultimati, lo splendore del primo. Come si giustificano 46 anni? L'interrogativo, a meno di non rivoluzionarne la data della dedicazione, rimane apertissimo anche senza considerare che Flavio parla di 18 mesi; Giovanni 46 anni, semplicemente inconciliabili alla luce di quel naos
    https://cammelliemoscerinidotcom.net/2016/...ia-dei-46-anni/
     
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    Ufficialmente il gesu' giovanneo non si ritiene si paragoni al tempio fisico degli ebrei ma si intenderebbe il suo corpo risorto come tempio spirituale.
    Sul discorso termini, ναός (tempio) e ἱερός (area del tempio) come tu li indichi sono definiti come sinonimi in molti dizionari fra cui il Rocci o il Vallardi.
    Il primo termine come secondo o terzo significato puo' intendersi camera interna , il secondo termine come quarto o quinto significato puo' avere santuario.
    In ogni caso quel Termine con relativi anni di costruzione e' pronunciato dalla folla dei presenti quindi in questa ottica va valutato.
    Ma hai sicuramente ragione su giovanni che non usa a caso i termini e le note alle bibbie cristiane di studio lo confermano.
    In giov 2.20 si dovrebbe far riferimento ai lavori noti come tempio di Erode.
    Sempre secondo queste fonti quei lavori di ricostruzione sarebbero partiti nel 19a.C.
    Provo a guardare in antichita giudaiche e vedere i termini usati.

    Edited by leviticus - 14/1/2019, 09:31
     
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    Consulta pure, ma ti troverai in un'ambascia irrisolvibile: Flavio scrive 18 mesi per la ristrutturazione; Giovanni 46 anni. Tutti, compreso la WT, sostengono che Flavio non ha tenuto conto del cantiere senza fine di Erode e allora, se hai compreso il discorso su naos e ieros, comprenderai anche che 46 anni per il naos sono un'enormità e assolutamente fuori contesto se si attribuisce a Giovanni un minimo di proprietà di linguaggio, almeno quanta è necessaria per distinguere il naos (sancta sanctorum) dal ieros (area del tempio). Insomma tutti attribuiscono a Giovanni parole a caso, ma quella tabella indica che non è così. E il Naos è il sancta sanctorum
     
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