Elementi antisemiti nei Vangeli: qualche spiegazione storica

Analisi su alcune interpolazioni che hanno subito una deviazione antisemita, presenti nei Vangeli.

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  1. Eterea
     
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    In evoluzione

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    CITAZIONE (LvBv1983 @ 16/5/2017, 12:33) 
    Ci sono anche altre considerazioni possibili e il mio elenco (non esaustivo) non è portato per indurre una maldicenza nei confronti dei Vangeli che sono comunque opere meravigliose contenti, fra le altre cose, perle di profondità etica semplicemente eccelsa, ma SOLO per far capire come, a livello di redazione, si possano notare interpolazioni antiebraiche mosse da base teologica che hanno, loro malgrado, comunque influenzato la storia. Sempre per colpa ultima dei lettori però!
    Chi non è propenso al razzismo, infatti, oggi come allora, se in contatto con la "parte accusata" è capace di far cadere i pregiudizi e di riappropriarsi della dimensione "pura" dei suoi testi sacri di riferimento. Questo vale per tutti: per ogni persona a prescindere dalla sua religione e dalla sua cultura.

    I Vangeli non sono letteralmente testi antisemiti, ma, loro malgrado, hanno subito interpolazioni in tale infelice direzione. E' evidente, c'è poco da fare. E lo si può dire.
    Rendere nota la cosa non serve però a togliere validità ai Vangeli presso coloro che li studiano o che in loro credono, ma solo permettere ai lettori di leggerli al meglio, evitando proprio quella cosa anti-cristiana che è l'antisemitismo.

    Shalom

    Sfrutto questo tuo intervento per dire anche quanto avrei voluto scrivere nella discussione chiusa oggi da Ashekenazi.
    Avrei voluto dare una mia personale interpretazione di come, allo stesso modo in cui la bellezza è solo negli occhi di chi guarda, così potremmo dire per le accezioni antisemite nei vangeli e quant’altro. Abbiamo ancora bisogno di entrambi gli approcci, di chi vede il male e di chi coglie solo il bello, di chi si approccia all’altro in maniera soft e di chi ci mette più impeto, così come di tutte le altre sfumature. C’è bisogno anche di chi sostiene certe idee seppur ad altri possano sembrare ridicole, perché, a mio avviso, non c’è giusto o sbagliato.
    Ogni cosa esiste ed è utile nel momento in cui porta a una riflessione. A volte siamo noi a crescere e a volte si è solo strumenti inconsapevoli per la crescita altrui; ma sia come sia, non si può avere la pretesa di essere interpretati come vorremmo e che la si pensi tutti allo stesso modo. Ognuno raccoglierà quello che può comprendere, come dici tu chi non è propenso al razzismo andrà oltre, perché citando Gibran, “nessun uomo può rivelarvi nulla, se non quello che già sonnecchia all’alba della vostra conoscenza” o forse sarebbe meglio dire coscienza.
    Se tutto è già compiuto in D-o, allora in lui ci sono le creazioni dei tre monoteismi, ci sono le filosofie orientali, ci sono le sofferenze inflitte all’uomo, così come la bellezza di ogni fiore e la gioia dei sorrisi, come queste stesse discussioni. Se è stato creato è perché andava creato, perché era funzionale alla nostra evoluzione e finché sarà funzionale continuerà ad esistere. E va bene così, perché anche attraverso le scottature dell’ego, attraverso i confronti e gli scontri, che realizziamo come gli altri abbiamo lo stesso diritto che abbiano noi di essere imperfetti e che non ci sono vinti, perché nella partita più importante, alla fine saremo tutti vincitori.
    Inoltre che senso ha pretendere di accaparrarci le royalties sul progetto divino, di essere i detentori dell’unica Verità? Capiamo davvero in che modo D-o ha tracciato il cammino dell’umanità tutta? Che senso ha fare la guerra alle parole, perderci nel litigio e dimenticare che D-o, sia per l’ebraismo che per il cristianesimo, è Amore. Ci fissiamo su una teoria, su una parola che diventano fulcro di rancori e soprattutto palcoscenico dell’ego e ci dimentichiamo di D-o. Non è forse questa un’altra forma di idolatria, una deviazione da D-o?
    Quando poi saremmo andati oltre, anche questa determinata fase semplicemente verrà abbandonata, allo stesso modo, e con la stessa dolce naturalezza, in cui abbiamo abbandonato i giocattoli della nostra infanzia.
    Come questo forum, che un po’ si è evoluto a sua volta, a volte probabilmente allontanandosi dall’idea iniziale di Abramo, ma non per questo si è rivelato essere meno utile e funzionale alla nostra crescita personale.
     
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38 replies since 16/5/2017, 11:33   1343 views
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