Prove sulla Storicità della Bibbia

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    CITAZIONE (Ayalon @ 4/10/2016, 13:29) 
    La durata della vita umana - Una recentissima scoperta nel campo della genetica umana conferma che siamo programmati per vivere 120 anni, è scritto nel nostro Dna. Nel periodo successivo alla creazione, la vita media dell’uomo era pluricentenaria (Genesi capitolo 5), ma Dio è molto deluso delle scelte dell’uomo che sono solo concupiscenza e male per cui decide di intervenire, diremo oggi geneticamente, nella vita dell’uomo, stabilendo per lui un limite di sopravvivenza di molto inferiore, e cioè….udite, udite Genesi cap. 6 versetto 3….”Lo spirito mio non contenderà per sempre con l’uomo; poiché nel suo traviamento egli non è che carne; i suoi giorni saranno quindi centovent’anni”. Il tutto scritto circa 1500 anni prima di Cristo, 3500 anni fa. Non è sbalorditivo?

    Un'affermazione del genere non si può basare su un riferimento generico "una recentissima scoperta", una minima citazione va fatta.

    In Genesi 25 la durata della vita di Abramo contraddice i 120 anni.
    In Esodo 6 la genealogia riportata contraddice i 120 anni.

    Non so se ci sono altre contraddizioni in ambito scientifico, però io mi sento di dire che riguardo questa verità scientifica ci sia da restare un attimo perplessi.
     
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    In questo vecchio articolo del Corriere della Sera, per esempio, si parla tranquillamente come 120 anni come durata della vita "potenziale", ma si ipotizza che con manipolazioni di tipo genetico (o magari con innesti cibernetici sempre più audaci) si potrebbe arrivare molto oltre, addirittura a 500.

    La Bibba dal canto suo riporta età ancora più ampie per i primi patriarchi. Possibile che siano età simboliche, ma anche no, in fondo per il Signore tutto è possibile...
     
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  3. Flavius Iulianus
     
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    Non ho ben capito il significa del post inziale del thread, cioè se si vuol dire che nella Tanakh sono riportati dei fatti storici nessuno lo mette in dubbio, che qualche fatto storico sia quantomeno.....dubbio (parlo del diluvio universale ad esempio) pure anche questo nessuno lo mette in dubbio, altro è affermare che tutto quanto scritto nella Tanakh sia veritiero al 100%. Cosa che, da buon amico degli ebrei, non mi sento minimamente di affermare.
     
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    אריאל פינטור

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    Per quanto riguarda il diluvio, il termine adoperato è mabul.
    Per mabul non si intende una pioggia ininterrotta, ma una serie di sconvolgimenti globali, che includono terremoti, maremoti, frane, rivolgimenti della crosta terrestre e anche piogge intense.
    Credo che sia effettivamente accaduto tutto ciò, in maniera da cambiare l'aspetto del pianeta e, se non sbaglio, tutto ciò sembrerebbe attestato anche in altre tradizioni.
    In linea di massima, gli eventi sono storici ma, ovviamente, alcune cose sono descritte in forma solenne, poetica ed allegorica, come ad esempio la creazione o l'apertura del mar rosso
     
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  5. Flavius Iulianus
     
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    CITAZIONE (Negev @ 27/8/2017, 09:13) 
    Per quanto riguarda il diluvio, il termine adoperato è mabul.
    Per mabul non si intende una pioggia ininterrotta, ma una serie di sconvolgimenti globali, che includono terremoti, maremoti, frane, rivolgimenti della crosta terrestre e anche piogge intense.
    Credo che sia effettivamente accaduto tutto ciò, in maniera da cambiare l'aspetto del pianeta e, se non sbaglio, tutto ciò sembrerebbe attestato anche in altre tradizioni.
    In linea di massima, gli eventi sono storici ma, ovviamente, alcune cose sono descritte in forma solenne, poetica ed allegorica, come ad esempio la creazione o l'apertura del mar rosso

    Interessante, quindi la traduzione fatta in ambito cristiano della parola mabul con Diluvio non è corretta, sempre pensato che la Bibbia andrebbe letta nella lingua in cui è stata scritta senza bisogno di traduzioni, lo stesso dicasi anche per il N.T. in greco, ma ci sono indubbie difficoltà, chi conosce l'ebraico? Ed il greco? ;)
     
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    Una precisazione:
    Se prendiamo atto che la bibbia e' scritta in linguaggio poetico e allegorico, volutamente dallo scriba ebreo, come possiamo pensare
    che la semplice conoscenza della lingua di origine sia sufficente a trapassare la coltre dell' allegoria e permetterci di conoscere i fatti storici che vi stanno sotto?
    Faccio un esempio:
    Pascoli scrisse:
    "Ritornava una rondine al tetto, l'uccisero, cadde tra spini, ella aveva nel becco un insetto, la cena de' suoi rondinini."
    Non e' certo facendo un analisi etimologica dei termini rondine, tetto, insetto ecc.. che potro mai capire che il poeta si riferiva a suo padre che venne ucciso mentre faceva ritorno a casa.
    Mettetevi ora nei panni di un inglese che vuole capire cosa ce sotto questa poesia partendo dalla sua traduzione in inglese.
    Gli suggerireste di imparare l'italiano per potere leggere la poesia nella lingua originale?
    non credo, gli fareste solo perdere tempo.
    io penso che gli suggerireste di indagare sulla vita privata e familare del poeta.

    Edited by Maurizio 1 - 5/9/2017, 21:06
     
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  7. Flavius Iulianus
     
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    Certo, ma se uno non conosce la lingua, in questo caso l'ebraico o il greco, in caso di traduzioni controverse (BIglino?) a chi da retta?
     
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    עם ישראל חי

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    Esattamente. La Bibbia Ebraica è scritta in linguaggio poetico e quando non si conosce l'evento di riferimento della poesia non è possibile interpretarlo correttamente e in alcuni casi risulta un vero arcano.
    Maurizio1, hai centrato in pieno il punto. Ci sei arrivato da solo o lo hai letto da qualche parte?

    In riferimento al Diluvio molti credono di leggervi che il livello dell'acqua si alzò fino a coprire gli alti monti, ma il testo ebraico racconta un'altra storia. E' usato infatti il verbo גבר (gavar=agire con forza, rafforzare) e non il verbo גבה (gavah=divenire alto), che sarebbe stato usato in tal caso. La forza delle acque designa i maremoti come conseguenza dei terremoti e le attività vulcaniche. Le caterratte dei cieli in ebraico sono "arubot shammaim"(=fumaioli dei cieli) ovvero i vulcani che esplosero in quell'occasione con le loro conseguenze disastrose.
    La tramandazione orale da una versione più dettagliata e comprensibile.

    Shalom
     
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    CITAZIONE (Abramo @ 1/9/2017, 13:54) 
    Esattamente. La Bibbia Ebraica è scritta in linguaggio poetico e quando non si conosce l'evento di riferimento della poesia non è possibile interpretarlo correttamente e in alcuni casi risulta un vero arcano.
    Maurizio1, hai centrato in pieno il punto. Ci sei arrivato da solo o lo hai letto da qualche parte?

    Ciao Abramo.
    Concordo con il fatto che ho detto anche alcune cose ovvie ma mi sembra che il senso ultimo del paradosso che ho espresso non sia stato recepito realmente.
    La questione è questa:
    Se tu sei d'accordo con me che la bibbia e' scritta in linguaggio poetico vuol dire che accetti la possibile simbologia che la poesia comporta.
    Di conseguenza quando si incontra nella lettura qualcosa di inverosimile (come ad esempio che ci sia stata una pioggia talmente prolungata da far fuori quasi tutta l umanita') lo si potrebbe ragionevolmente considerare compatibile con la tipologia narrativa di cui abbiamo accennato.
    A questo punto che senso ha fare un discorso che tende a dire che l' inverosimile e' solo un'impressione di chi non ha la possibilita di leggere il testo originale ma legge una traduzione?
    In fondo il fatto che ci si dica che ha piovuto cosi tanto da coprire i monti piu" alti non e'piu' inspiegabile del fatto che una famiglia costruendo un arca sia riuscita a mettere in salvo se stessa e una coppia di ogni animale esistente.
    Sono entrambe due cose impossibili, la cui presenza a livello testuale secondo me dovremmo accettarla e caso mai procedere con i tentativi di interpretazione,anche se, come dici tu qualche volta è un vero arcano.
    Se l'inverosimile che si pensa legato al simbolismo si dissolve alla luce di una corretta traduzione vuol dire che il simbolismo in realta non c'è
    shalom.

    Edited by Maurizio 1 - 6/9/2017, 08:34
     
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    Se l'inverosimile che si pensa legato al simbolismo si dissolve alla luce di una corretta traduzione vuol dire che il simbolismo in realta non c'è.

    Oppure che i simbolismi presenti sono differenti da quelli che il "grande pubblico", abituato a certe traduzioni, si aspetta.

    CITAZIONE
    Se tu sei d'accordo con me che la bibbia e' scritta in linguaggio poetico vuol dire che accetti la possibile simbologia che la poesia comporta.

    La poesia comporta simbologia, ma anche "gioco di parole". Nel Tanakh questo è spesso usato (spesso? Direi quasi sempre, per il poco che ho visto) anche per veicolare significati sovrapposti, occasionalmente persino antitetici, in una sorta di vera e propria stratificazione che incomincia con la possibilità di applicare vocalizzazioni differenti.
    Poesia inoltre significa anche (benché non sia aspetto legato unicamente al contesto poetico) idiomatismo, e l'idiomatismo, per essere correttamente inteso, richiede quasi sempre una "stele di Rosetta" relativa, pena il non riuscire a dipanare il reale senso in uso della locuzione.

    Shabbat Shalom
     
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    CITAZIONE (LvBv1983 @ 9/9/2017, 10:39) 
    CITAZIONE
    Se l'inverosimile che si pensa legato al simbolismo si dissolve alla luce di una corretta traduzione vuol dire che il simbolismo in realta non c'è.

    Oppure che i simbolismi presenti sono differenti da quelli che il "grande pubblico", abituato a certe traduzioni, si aspetta.

    a proposito di "certe" traduzioni, Abramo mi ha spiegato il significato della parola גבר (gavar)
    Potreste tradurmi questi tre versetti che sono il contesto che contiene questa parola?
    Genesi cap 7:
    verso 18:
    ויגברו המים וירבו מאד על הארץ ותלך התבה על פ× י המים׃
    verso 19:
    והמים גברו מאד מאד על הארץ ויכסו כל ההרים הגבהים אשׁר תחת כל השׁמים׃
    verso 20:
    חמשׁ עשׂרה אמה מלמעלה גברו המים ויכסו ההרים׃

    Edited by Maurizio 1 - 3/3/2018, 10:55
     
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    Solo a me non mi traducono niente........ :o:
    Allora provero' a farlo io, vediamo almeno se qualcuno mi corregge:


    ויגברו prevalsero (agirono con forza) המים le acque וירבו e crebbero מאד enormemente על sopra הארץ la terra ותלך Ando' התבה l'arca על sopra פ× י la superficie המים delle acque.

    והמים Le acque גברו prevalsero (agirono con forza) מאד aumentando מאד aumentando על sopra הארץ la terra
    ויכסו Furono coperte כל tutte ההרים le montagne הגבהים piu'alte אשׁר che (sono) תחת sotto כל l'intero השׁמים cielo.

    חמשׁ עשׂרה quindici אמה cubiti מלמעלה al di sopra גברו prevalsero (agirono con forza?) המים le acque ויכסו e furono coperte ההרים le montagne.

    Edited by Maurizio 1 - 16/12/2017, 18:06
     
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    Qualche tempo fa ho visto il documentario "Patterns of Evidence: Exodus"

    Ovviamente non ho alcuna competenza per poterlo ne accreditare ne sbugiardare ma è davvero molto interessante e lo consiglio.

    L'autore/regista, parte dalle prove che smentirebbero l'esodo (o dalla mancanza di prove a sostegno) per poi riconoscere gli eventi dell'esodo storici e verosimili, sebbene spostati di qualche secolo rispetto alla credenza popolare.

    Lo consiglio
     
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    Vi riporto la traduzione di genesi 7.17 ,Genesi, mamash edizione trad.avishay namdar.
    (Credo anche difforme da una traduzione ortodossa accennata dall'utente abramo poco fa)

    Il diluvio fu sulla terra per quaranta giorni, le acque abbondarono e sollevarono l arca che fu sollevata al di sopra della terra.
    Le acque si ingrossarono e furono molto abbondanti sulla terra; l'arca fluttuava sulla superficie dell' acqua.
    Le acque si ingrossarono moltissimo sulla terra e vennero coperti tutti i monti alti che erano sotto l'intero cielo.
    Le acque si ingrossarono per 15 cubiti al di sopra (di essi) e i monti vennero coperti.

    La domanda credo sia se tutti i monti fossero stati sommersi o no.
    Nelle note si dice che il testo ha'amek davar spiega che l ararat all epoca del diluvio era la montagna piu' alta del mondo e le acque ne superarono la vetta appunto di 15 cubiti.
    Le altre montagne che oggi sono piu alte dell ararat arrivarono alle attuali altezze a causa del diluvio.
    Cosi anche chi era salito sulle vette delle montagne annego' lo stesso (sostiene Rosh).
    Ricordo che comunque secondo l ebraismo nelle sue varie "gradazioni" il cosiddetto diluvio e' una manifestazione di un piu'ampio e profondo sconvolgimento geologico.

    Edited by leviticus - 24/12/2017, 17:45
     
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    CITAZIONE (leviticus @ 21/12/2017, 16:06) 
    Vi riporto la traduzione di genesi 7.17 ,Genesi, mamash edizione trad.avishay namdar.

    La domanda credo sia se tutti i monti fossero stati sommersi o no.
    Nelle note si dice che il testo ha'amek davar spiega che l ararat all epoca del diluvio era la montagna piu' alta del mondo e le acque ne superarono la vetta appunto di 15 cubiti.

    Quindi il testo ci dice che tutte le montagne che esistevano al tempo del diluvio sono state sommerse.
    E perche' Abramo nega che il testo dica questo?

    CITAZIONE
    Poi un altra cosa.
    Le altre montagne che oggi sono piu alte dell ararat arrivarono alle attuali altezze a causa del diluvio.

    Cioe' dopo il diluvio? dopo che le acque si furono ritirate?
    Ma in quanto tempo?
    Stiamo parlando di un diluvio oppure di un cataclisma a vvenuto 4000 anni fa.
    Come possono le montagne più alte del mondo essersi formate in così poco tempo?
    E da dove e' potuta venire una massa d'acqua così grande per riuscire a coprire l'ararat?
    E dove l'andata a finire poi?

    Edited by Maurizio 1 - 20/4/2019, 14:03
     
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