Nephilim: erano semidei o bambini abortiti?

Analisi dei passi biblici che non sostengono il monoteismo assoluto

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  1. whitemirror
     
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    La concezione ebraica del Dio assolutamente unico si contrappone a quelle cristiana ed islamica che accettano l'esistenza di angeli e demoni; eppure nel Tanach vi sono alcuni passi che alluderebbero a tali esseri, come per esempio in Genesi 6:1-4 dove si parla dei figli di Dio e dei nephilim da loro generati.
    La mia ricerca nel forum sul significato di nephilim mi ha condotto ad alcuni post scritti da Abramo dove questo termine è da lui tradotto con la parola aborti; inoltre l'espressione figli di Dio è tradotto Giudici, o ministri, o re della terra.
    Così Abramo scriveva QUI. #entry517115928
    L'interpretazione che in questo post viene data del suddetto passo di Genesi vorrebbe annullare ogni riferimento all'esistenza di possibili altri esseri spirituali oltre a Dio, ma devo dire che tale traduzione mi sembra generi molti paradossi.
    Da questo post che ho citato prendo come esempio dove Abramo dice:

    "A grandi linee il senso di questi versi è il seguente:

    Quando la terra cominciò a riempirsi, furono fatte nascere solo femmine. I ministri videro che le femmine comuni erano disponibili e se ne presero in moglie tutte quelle che vollero. **** disse: non giudicherò più nell'umanità senza accorgermi della loro trasgressione, dato che è nei ministri. Dispongo che durino solo altri 120 anni.
    Gli aborti, vi erano sulla terra in quei giorni e vi furono anche dopo che i ministri si unirono alle femmine comuni partorendo loro dei figli: furono solo questi i maschi dell'antichità, gli uomini famosi."

    "Esaminando il contesto dei primi versi del cap.6 di Genesi, si parla di incremento demografico, la Terra stava per ragiungere il culmine.
    Si parla di unioni matrimoniali fra re e donne comuni, da tali unioni nacquero uomini famosi. Quando i potenti vogliono mantenere indisturbati il loro potere controllando allo stesso tempo l'incremento demografico, riccorrono agli aborti dei figli maschi. Si veda per esempio al tempo di Moshè, egli stesso è un sopravvissuto a questo metodo messo in atto dal faraone. Ed è proprio questo che dice il testo, spogliato dai segni vocalici: nefalim=aborti; che vi erano prima e continuarono ad esserci anche dopo."



    Ma l'incremento demografico non dipenderebbe esclusivamente dal numero di femmine fertili? In una ipotetica era postatomica, supponendo quasi scomparsa l'umanità, sembra ovvio che ai fini della sua rinascita sarebbe preferibile, tra i due estremi, che sopravvivessero all'ecatombe dieci donne ed un solo uomo piuttosto che dieci uomini ed una sola donna.
    In quanto al riferimento biblico su Mosè, va precisato che il faraone ordinò l'uccisione dei soli nati di sesso maschile perché temeva che il popolo israelita avesse generazioni di numerosi uomini atti alle armi, i quali avrebbero potuto unirsi ad eventuali invasori dell'Egitto. Non era il sovrappopolamento del paese che preoccupava il sovrano ma il fatto di ritrovarsi in casa troppi potenziali guerrieri che in futuro sarebbero potuti diventare ostili. Ma riguardo al mondo antidiluviano Abramo precisa:

    "Dunque si facevano far nascere solo femmine."

    Nel mondo antidiluviano, un eventuale provvedimento governativo di far nascere solo le femmine costringendo le coppie alla soppressione di tutti i neonati maschi sarebbe stata una sciocchezza madornale se il suo scopo fosse stato davvero il semplice decremento della popolazione. Tale decremento non sarebbe potuto avvenire in quella maniera per la ragione che ad ingravidare le femmine, non essendoci ormai i loro coetanei maschi (tutti morti alla nascita), ci avrebbero potuto pensare le precedenti generazioni di uomini.
    Nulla di più facile in quei tempi data la lunghezza della vita media e della fertilità maschile che restava intatta per secoli. Noè divenne padre all'età di cinquecento anni! Teoricamente, a quell'età avrebbe già potuto sposare e rese madri non meno di una trentina di generazioni di ragazze.
    In considerazione che a quell'epoca era in vigore la poligamia, ogni uomo della "vecchia guardia" avrebbe continuato a sposare, a mano a mano che nascevano, le ragazze delle nuove generazioni (essendo queste private dei rispettivi coetanei maschi) e farle partorire comunque. Se anche così si fosse continuato a sopprimere i neonati maschi, la loro strage non avrebbe risolto il problema della sovrappopolazione mondiale dato che la proliferazione del solo genere femminile non si sarebbe fermata.
    Il calcolo è facile: se mediamente una donna può partorire dieci figli, cinque maschi e cinque femmine, pur eliminando al momento della nascita tutti i maschi, la donna si potrà comunque moltiplicare per cinque, e poi ciascuna di queste per altre cinque. Se, inoltre, consideriamo che in quel tempo la longevità era mediamente di settecento anni anziché degli attuali settanta, si dovrebbe anche presumere che la fertilità delle donne dovesse durare almeno fino ai 4-500 anni, con la conseguenza che ciascuna di esse poteva scodellare in tutta la sua esistenza almeno un centinaio di figli. Pur eliminando tutti i neonati maschi, ogni donna sarebbe stata in grado di moltiplicarsi per cinquanta. Per fecondare le quali sarebbe poi bastato un solo uomo.
    Se, dunque, accettiamo la tesi che il mondo stava per riempirsi, col ricorso insensato degli aborti maschili invece di quelli femminili, esso avrebbe comunque finito col traboccare ritrovandosi sovrappopolato da un'umanità composta da molte donne giovani, ed in più dagli uomini "plebei"delle vecchie generazioni, ai quali vanno aggiunti gli uomini dei ceti dominanti, più i figli maschi generati da questi ultimi, i soli che, stando alla tesi di Abramo, venivano risparmiati dalla strage degli innocenti. Infatti Abramo precisa ciò:

    "Ed ecco che la frase successiva acquista senso essendo essa espressa con un verbo di costruzione pa'al con il soggetto riferito alle donne. Quando queste partorivano normalmente senza farle abortire si lasciavano nascere figli maschi e questi divenivano "famosi"."

    Secondo questo assunto, i soli neonati maschi che venivano lasciati in vita erano quindi i figli appartenenti agli uomini della classe dirigente.
    Il quadro che viene da questa traduzione mi sembra decisamente fuori dalla realtà per diversi altri motivi. Basta esaminarne i punti singolarmente:

    "Quando la terra cominciò a riempirsi, furono fatte nascere solo femmine".

    Dato questo assunto, si deve dedurre che su tutto il pianeta vi fosse un regime tirannico (o diversi regimi, e comunque tutti dispotici) in grado di obbligare l'intera popolazione mondiale al genocidio assoluto dei propri nati maschi, col fine del tutto inconcludente di contenere la proliferazione delle nascite.
    Un'ulteriore stranezza riguarderebbe i "plebei", i quali, nonostante le loro doti intellettualmente superiori agli standard odierni, si sarebbero lasciati dominare in ogni luogo della terra, come una massa inerte di pecoroni, completamente incapaci di ribellarsi, di rovesciare tali regimi, di opporre in qualche modo resistenza contro un provvedimento crudele ed innaturale, ma soprattutto inutile perché razionalmente inefficace.
    Oppure si dovrebbe addirittura presumere che i potenti fossero riusciti ad attuare anche il genocidio dell'intera popolazione maschile adulta delle classi inferiori, in modo da far restare al mondo soltanto essi stessi con le proprie famiglie ed in più le sole donne "plebee".

    "I ministri videro che le femmine comuni erano disponibili e se ne presero in moglie tutte quelle che vollero."

    Ma come? I ministri, o giudici o re, o più in generale potremmo dire gli uomini della classe dirigente, solamente adesso si accorgono che le donne del popolo hanno anche loro quelle qualità naturali che le rendono appetibili? Pertanto, dato che essi hanno fatto la scoperta dell'acqua calda, ecco che se ne prendono in moglie quante ne vogliono. Eppure anche in seguito, nella successiva epoca postdiluviana, questo si sarebbe fatto abitualmente, e senza la necessità di attuare il genocidio dei bambini maschi; per esempio in Israele ogni uomo ricco poteva acquistare tutte le donne che voleva per riempire i propri harem. Salomone aveva 700 mogli e 300 concubine, e se le prime provenivano in buona parte dai ceti alti, le seconde erano senz'altro di origine plebea. E non dimentichiamo Giacobbe che aveva avuto due mogli del ceto padronale e due serve, e suo nonno Abramo che ebbe una moglie di stirpe principesca ed una serva. Non era quindi un problema per gli uomini delle classi dirigenti prendere in moglie anche le donne comuni, e tutte quelle che volevano.
    In quanto poi agli uomini plebei d'Israele, ad essi restavano gli scarti, oppure le mogli ripudiate, ma, bene o male, potevano riprodursi anche loro.

    "**** disse: non giudicherò più nell'umanità senza accorgermi della loro trasgressione, dato che è nei ministri. Dispongo che durino solo altri 120 anni."

    Ecco ora che il Creatore giudica malvagia l'umanità intera pur rilevando la trasgressione nei ministri. In fondo sono solo questi gli oppressori, mentre il popolo è vittima della loro tirannia. Tuttavia l'Onnipotente decide di affogare tutti gli esseri umani col Diluvio, sia i persecutori che le vittime. Ad eccezione, però, di otto persone. Se la popolazione mondiale in quell'epoca fosse stata, mettiamo, di otto miliardi di individui, in tal caso solo uno su un miliardo sarebbe apparso giusto agli occhi di Dio. Ma, a sconvolgere le leggi della statistica, sarebbe principalmente la circostanza che quegli unici otto individui meritevoli di salvarsi erano tutti strettamente imparentati fra di loro.

    "Gli aborti, vi erano sulla terra in quei giorni e vi furono anche dopo che i ministri si unirono alle femmine comuni partorendo loro dei figli: furono solo questi i maschi dell'antichità, gli uomini famosi."

    Questa conclusione farebbe intendere che gli aborti avvenivano sistematicamente presso tutta la popolazione comune, e che lo furono anche in seguito, dopo che una parte delle donne plebee ebbero partorito ai loro potenti tiranni dei figli maschi, i soli che venivano risparmiati, e che poi divennero gli uomini famosi.
    Dunque l'inutile soppressione dei bambini maschi sarebbe continuata imperturbabile nel tempo, sebbene la realtà dovesse necessariamente rivelare a quei ministri (dato che con l'intelligenza non erano arrivati a capirlo) che il fine preposto di impedire che la terra potesse traboccare di esseri umani non veniva raggiunto con quel loro provvedimento.

    Infine, come è possibile che tutti gli eroi dell'antichità furono esclusivamente il frutto dell'unione dei dirigenti con le serve? Le donne altolocate non erano mai state in grado di dare ai loro potenti mariti dei figli che meritassero quell'appellativo?

    Saluti
     
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45 replies since 2/12/2015, 19:14   3542 views
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