LA SFERICITÀ DELLA TERRA

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  1. whitemirror
     
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    CITAZIONE (Aialon @ 25/11/2015, 19:55) 
    Isaia 40:22
    “ C’è Uno che dimora sul [chugh] [volta, cupola, circolo] della Terra,
    i cui abitanti son come le cavallette”


    Secondo il Dizionario Ebraico e Caldaico di F. Scerbo (Libreria Editrice
    Fiorentina) il termine chugh, tradotto “circolo”, può anche significare “sfera” o
    “globo”. A questo riguardo, le versioni della Bibbia a cura di mons. B. Mariani e la
    Versione Riveduta della Bibbia Rabbinica edita da Marietti, rendono Isaia 40 : 22
    così: “Egli…siede sul globo della Terra ”

    Se è per questo il Tanach rivela pure che Dio siede sopra i cherubini per mezzo dei quali vola quando lascia la sua dimora celeste:

    10 Egli piegò i cieli e discese;
    una nube oscura era sotto i suoi piedi.
    11 Cavalcò un cherubino e volò;
    si librò sulle ali del vento.
    2Samuele 22,10-11, Nuova Riveduta

    9 Egli abbassò i cieli e discese,
    una fitta nube aveva sotto i piedi.
    10 Cavalcava un cherubino e volava;
    volava veloce sulle ali del vento
    Salmi 18,9-10

    Anche in altri passi biblici c'è questa immagine di Dio che siede sopra i cherubini:

    (Isaia 37,16; Salmi 99,1; Ezechiele 9,32; Re 19,15; Salmi 80,1)

    Altrove si legge che Dio cammina sopra la volta del cielo, che quando giura alza la sua mano, e che si sedette a mangiare nella tenda di Abramo quando gli annunciò che sua moglie Sara gli avrebbe partorito un figlio a novant'anni. La visione antropomorfa di Dio permea tutta la Bibbia. L'uomo di Genesi fu creato letteralmente ad immagine e somiglianza di Dio, che è sempre descritto dagli scrittori biblici così come in seguito lo avrebbe dipinto Michelangelo nella Cappella Sistina. Uomo, quindi, con le dimensioni di un uomo, dotato di arti e che per scendere dai Cieli si avvale di cherubini dotati di ali.

    Ora il profeta Isaia, che dice: "SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini!" (Isaia 37,16), quando poi afferma che Dio, stando a questa sua raffigurazione corporea della divinità, siede pure sul globo della terra, cioè per terra, ne darebbe un'immagine buffa. :)
    Più rispettoso è, invece, il ritratto corporeo di Dio che siede sopra la cupola del cielo, dall'alto della quale gli uomini gli appaiono minuscoli come cavallette, quei cieli che, sempre nel medesimo versetto di Isaia 40:22, sono descritti come una tenda che copre la superficie terrestre (piatta, ovviamente).

    La singola parola può anche essere tradotta come si preferisce, nella fattispecie "globo" andrebbe pure bene, ma avulsa dal contesto al fine di creare un diverso contesto che fa più comodo, è tipico dei traduttori.
    Mi sembra sia proprio Consulenza Ebraica a mettere in guardia da questa trappola delle traduzioni arbitrarie e fuori contesto della Bibbia .

    Saluti
     
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    CITAZIONE
    La visione antropomorfa di Dio permea tutta la Bibbia. L'uomo di Genesi fu creato letteralmente ad immagine e somiglianza di Dio, che è sempre descritto dagli scrittori biblici così come in seguito lo avrebbe dipinto Michelangelo nella Cappella Sistina.

    Sono ovviamente metafore e comunque, per avere un assaggio dei significati in lingua madre, proprio sull'antropomorfismo apparente c'è uno splendido post o qui o su forum biblico.

    Poi che un popolo come quello ebraico dei tempi paragonasse il cielo ad una tenda non è mica strano, essendo proprio la tenda un elemento chiave della sua cultura. Ma è davvero così difficile riuscire ad attribuire all'uomo "antico" le stesse caratteristiche che attribuiamo a noi stessi? C'è il mito che la Bibbia sia da tradurre letteralmente, manco fosse il manuale delle Giovani Marmotte!
    Perché non traduciamo letteralmente anche oggi espressioni come la "rosa dei venti"? Semplice, perché ne conosciamo il senso allegorico.
    Magari fra 3000 anni qualcuno dirà che era il nostro Kavod, o magari un'arma alla Daitarn 3.
    E l'aeroplano ovviamente "plana" e basta...

    L'espressione "cavalcava un keruv" ha un significato che mi sfugge, ma specie le visioni profetiche non è che siano proprio cronache da gazzetta dello sport. Che poi, persino in questo caso, quello della gazzetta, chissà cosa viene fuori a togliere il senso allegorico da Totti che fa un "cucchiaio". :lol: da morire dal ridere.

    CITAZIONE
    La singola parola può anche essere tradotta come si preferisce, nella fattispecie "globo" andrebbe pure bene, ma avulsa dal contesto al fine di creare un diverso contesto che fa più comodo, è tipico dei traduttori.

    Infatti globo è una possibile lettura. La parola ebraica che c'è dietro indica un oggetto tondo. Tutto qui.
    Ma notare che la superficie terrestre sia curva non è una cosa così improponibile. Basta avvicinarsi a un monte molto lontano, per dire.
    Difficile che, chiamando la terra "oggetto tondo", intendessero dire "circolare" e piatto.
     
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  3. whitemirror
     
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    CITAZIONE (LvBv1983 @ 26/11/2015, 14:25) 
    Sono ovviamente metafore e comunque, per avere un assaggio dei significati in lingua madre, proprio sull'antropomorfismo apparente c'è uno splendido post o qui o su forum biblico.

    Una caratteristica comune a tutte le esegesi bibliche, cattoliche, protestanti, ebraiche, è di interpretare la Bibbia con l'atteggiamento di chi suona una fisarmonica: similmente a questo strumento, a volte l'interpretazione "si estende" e liquida come metafore o poesia i contenuti dei versetti; altre volte essa "si contrae" asserendo che determinati significati vanno presi alla lettera.
    E' il caso di Isaia 40:22: preso per intero è visto come poesia, mentre la frase iniziale, e ancora più la parola che può significare circolo o sfera o globo, sono intesi alla lettera.

    CITAZIONE (LvBv1983 @ 26/11/2015, 14:25) 
    Poi che un popolo come quello ebraico dei tempi paragonasse il cielo ad una tenda non è mica strano, essendo proprio la tenda un elemento chiave della sua cultura. Ma è davvero così difficile riuscire ad attribuire all'uomo "antico" le stesse caratteristiche che attribuiamo a noi stessi? C'è il mito che la Bibbia sia da tradurre letteralmente, manco fosse il manuale delle Giovani Marmotte!
    Perché non traduciamo letteralmente anche oggi espressioni come la "rosa dei venti"?

    Mi permetto la seguente correzione: il popolo ebraico non paragonava affatto il cielo ad una tenda: sarebbe meglio dire che agli occhi degli ebrei il cielo era una tenda, o cupola trasparente. Le ripetute espressioni bibliche di questo genere non sembrano essere un'immagine poetica, dato che la terminologia astronomica e geografica che si trova nella Bibbia è in tutto identica a quella di qualsiasi mitologia pagana: colonne che reggono la cupola del cielo alle estremità della terra (estremità o confini della terra è un'espressione ripetuta una cinquantina di volte nella Bibbia); altre colonne che sono infilate nei basamenti della terra; la pioggia che viene giù dalle giare del cielo, e poi depositi di grandine e di neve accumulati da Dio per flagellare le popolazioni peccatrici.
    Perché dovremmo compatire l'ignoranza dei pagani e dei primitivi e definire, invece, un insieme di metafore poetiche la medesima insipienza degli scrittori biblici?
    Anche la loro idea che le puerpere dovessero starsene in quarantena per quaranta giorni se avevano partorito un figlio maschio, ma per ottanta giorni se era nata una femmina, sarebbe soltanto una metafora?

    CITAZIONE (LvBv1983 @ 26/11/2015, 14:25) 
    Ma notare che la superficie terrestre sia curva non è una cosa così improponibile. Basta avvicinarsi a un monte molto lontano, per dire.
    Difficile che, chiamando la terra "oggetto tondo", intendessero dire "circolare" e piatto.

    I membri della Flat Earth Society, gli attuali sostenitori della terra piatta, ma esistenti fin dal diciannovesimo secolo, avrebbero certo da ridire che la sfericità della terra sia un fatto evidente anche ad occhio nudo. 2500 anni fa solo alcune piccolissime élite di studiosi sparse nel mondo (ma non in quello ebraico) avevano capito che la Terra è pressoché sferica, e non divulgavano le loro osservazioni se non ad altri studiosi, mentre per tutti gli altri individui la terra restava piatta. Ed ha continuato ad essere considerata piatta da alcuni fino ai giorni nostri.

    Saluti

    Ps. Potresti indicarmi con esattezza dove rintracciare il post che mi hai suggerito?
     
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    Perché dovremmo compatire l'ignoranza dei pagani e dei primitivi e definire, invece, un insieme di metafore poetiche la medesima insipienza degli scrittori biblici?
    Anche la loro idea che le puerpere dovessero starsene in quarantena per quaranta giorni se avevano partorito un figlio maschio, ma per ottanta giorni se era nata una femmina, sarebbe soltanto una metafora?

    Personalmente non compatisco nessuna ignoranza attribuibile con esclusiva ai "pagani". Grecia e India sono fra i primi due ambienti che hanno dato luce a "scienza" e cultura, quindi. Oltre alla ben nota Mesopotamia.
    Sul secondo punto c'è da dire che la Torah soprattutto è un codice di appunto leggi.
    Quindi un conto sono le descrizioni del mondo, un conto le regole pratiche (comunque anch'esse molto interpretate spesso).

    Tornando sul palese uso metaforico (e anche la nostra vita è piena di metafore nascoste, pensa alle "gambe del tavolo"), halakha vuol praticamente dire "camminare con D-o". È un antropomotfizzazione letterale? C'è da dubitarne, visto che non credo gli ebrei siano tipicamente allucinati lol.

    Non prendo alla lettera nemmeno il punto del globo, necessariamente. Certo incuriosisce leggere di un oggetto tondo quando si usano spesso metafore come angoli, colonne eccetera riferite alla Terra. Questo lascia il sospetto che nell'opera il riferimento rispecchi certe conoscenze scientifiche, mentre ció sappiamo non essere possibile per "giare in cielo".

    Queste ultime non si possono scoprire perché non esistono. Tutto qui.
    Ma constatare che il pianeta è tondo è invece possibile anche non solo per invenzione letteraria.

    CITAZIONE
    I membri della Flat Earth Society, gli attuali sostenitori della terra piatta, ma esistenti fin dal diciannovesimo secolo, avrebbero certo da ridire che la sfericità della terra sia un fatto evidente anche ad occhio nudo.

    Non è così immediato, a un sacco di servi della gleba sarà anche sfuggito, non ne dubito.
    Già a un marinaio o a un nomade a seconda della zona potrebbe saltare all'occhio.
    Comunque esiste anche il Ku Klux Klan, ma non devo piegare la testa ad ogni astrusa convinzione possibile, con buona pace dei "crediamo che la terra sia piatta boys".

    CITAZIONE
    Ps. Potresti indicarmi con esattezza dove rintracciare il post che mi hai suggerito?

    Appena ho tempo cerco e posto

    Shalom :)

    Edited by LvBv1983 - 27/11/2015, 15:16
     
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    Et voilà

    Apparente antropomorfismo: http://forumbiblico.forumfree.it/?t=16016335
     
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    ma non devo piegare la testa ad ogni astrusa convinzione possibile...

    Letteralmente qualcuno, fra 3000 anni, dirà che "la convinzione" è un alieno e che io volevo torcerle il capo. :lol:
     
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    Scusate se riapro la discussione, ma volevo sapere una cosa riguardo ai primi passi di genesi circa il secondo giorno: il testo intende alludere al fatto che la terra fosse piatta quando parla di acque di sotto divise dalle acque di sopra?
     
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  8. Lea Sgarbi
     
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    CITAZIONE (Aialon @ 6/4/2015, 18:07) 
    “Una siringa d’argento contro il mondo che è fatto come una palla gettata da una mano all’altra”.
    (Midràsh Rabbà, Parashà di Naso 13,13)

    Non è una siringa, la mazreq è una specie di mastello, più precisamente una coppa senza base con un manico laterale lungo come quello di un mastello. Non poteva essere pogiato perché appunto senza base. Lo si usava per versare il sangue dei sacrifici nell'altare. Era fatto apposta così senza base per evitare di posarlo perché l'azione di versare il sangue nell'atare doveva essere il più veloce possibile. Una fila di sacerdoti disposti fra l'altare e il sacrificio, se lo passavano l'uno all'altro. Il termine mazreq deriva dal verbo zaraq, che significa anche tirare, come anche per la palla. Ecco perché qui dice che il mazreq è assimilato al mondo, che ha forma di palla. Altra cosa di cui si parla in questo paragrafo è la Ke'arà, una bacinella curva e brillante. Questa è invece assimilata la mare, che secondo molte fonti non è piatto, ma curvo rispettando la curvatura terrestre.
     
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    Come già osservato da LvBv1983 che la Terra fosse pressoché sferica era sperimentabile fin dall'antichità per coloro che viaggiavano per mare e per monti. Eratostene nel III sec. a.C. aveva già calcolato il diametro terrestre con buona approssimazione.
    Lo sapevano anche nel medioevo, lo sapeva Dante Alighieri che scrisse il trattato Quaestio de aqua et terra. Ovviamente lo sapeva anche Colombo, cui i dotti di Salamanca obiettarono soltanto sulla distanza, etc.
    Tuttavia, il sistema più naturale per rappresentare il cosmo dal punto di vista di un osservatore posto sulla superficie terrestre, è una semisfera con centro nel punto di osservazione. Lo usava Tolomeo e lo usano ancora oggi astronomi e topografi.
    In questo sistema il cielo è una cupola semisferica, mentre la terra è un cerchio disegnato sul piano orizzontale.
    In questo sistema la terrà è piatta ma delimitata dalla circonferenza dell'orizzonte.
    Tuttavia nel simbolismo tradizionale la terra è associata al quadrato. I quattro angoli della terra, i quattro venti, i quattro pilastri, ecc.
    Questo accade perchè è geometricamente più semplice, come sanno i cartografi, localizzare un punto sulla superficie terrestre mediante un reticolo quadrato. Si tratta di una approssimazione ma funziona.
    Nel simbolismo tradizionale i Cieli e la Terra corrispondono rispettivamente al cerchio e al quadrato, alla sfera e al cubo, al compasso e alla squadra, al numero tre e al numero quattro, etc.
    Lo stesso nome di ADAM in quanto uomo terreno (ADAM > ADAMAH) in greco fu interpretato come l'acronimo delle quattro direzioni: Anatolé, Dysis, Arctos, Mesembria, cioè Est, Ovest, Nord, Sud.
    Questa cosa la dice anche S. Agostino. Anche se successivamente qualcuno osservò:
    In Augustino reprehendunt circa nome Adam, annotationem, illam ex eo incongruam indicantes, quod Adam nomen est Hebraeum, haec autem alia nomina sunt Graeca, multo posterius inventa...
    Cioè: come è possibile che il nome di Adamo, che è ebraico, sia formato dalle iniziali dei punti cardinali in greco, che sono posteriori?
    Tuttavia il simbolismo gli si addice perfettamente.
     
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  10. Lea Sgarbi
     
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    Infatti! Eccellente intervento. Anche su google map la terra è rappresentata con una mappa piana. Quando la troveranno i nostri posteri penseranno che siamo di un'era di terrapiattisti.
     
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  11. Lea Sgarbi
     
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    Per avere un'idea di come erano il mazrek e la ke'aràh potete consultare questa pagina: www.temple.org.il/single-post/2018/05/23/%D7%91%D7%96%D7%9A

    La prima è la mazrek e l'ultima è la ke'arah
     
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