CAIFA potè essere il nonno di Giuseppe Flavio?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. barionu
     
    .
    Avatar

    www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=18168

    Group
    Member
    Posts
    8,427
    Location
    Gotham

    Status
    Offline
    CITAZIONE (tommaso65 @ 29/6/2013, 15:24) 

    Il nome Kaiaphas

    La scoperta di questi ossari attira l’attenzione sul sommo sacerdote di Gerusalemme degli anni 18-36 d.C. Il Nuovo Testamento ci dà solo il suo soprannome: Kaiaphas, Caiafa (Mat.26:3,57; Luca 3:2; Giov.11:49; 18:13,14,24,28; Atti 4:6. Giuseppe Flavio lo menziona due volte in Antichità 18:35,95) e si riferisce a lui come «Giuseppe detto epikaloumenon Kaiaphas», dichiarando esplicitamente che Kaiaphas è un soprannome. Comunque, entrambe le fonti forniscono solo la versione greca del nome.

    Le iscrizioni trovate sugli Ossari 3 e 6 stabiliscono l’originale forma semitica del nome: קיפא. Questo esclude l'ortografia kefa (roccia, pietra), Cefa, l'equivalente ebraico del nome Petros (Pietro), che alcuni studiosi avevano pensato che potesse essere l'equivalente ebraico di Caiafa.

    Per lo studio comparato del nome Kayafa dovrebbero essere considerate le seguenti fonti rabbiniche:

    1. Mishnah, Para 3:5, cita ’Eliyehô‘ênay ben ha-kayaf, un sommo sacerdote di Gerusalemme, uno dei pochi che hanno avuto la fortuna di bruciare una giovenca rossa. La forma hakayaf è la versione ebraica dell'aramaico kayafa, il nome che si trova sull'ossario 6. La relazione tra questa persona e il Caiafa citato da Giuseppe e dai Vangeli è stata già suggerita da molti studiosi. Alcuni credono che ’Eliyehô‘ênay fosse il figlio di Giuseppe Caiafa; altri, che fossero fratelli.

    2. Tosefta, Yevamot 1:10, parla di mišpahat bet kefai/kayafai [kayafa’] mibet mekošeš, La famiglia della casa di Cefai/Caiafai [Caiafa] da Beth Mekošeš, una famiglia sacerdotale di cui alcuni membri sono diventati sommi sacerdoti (la lettura parallela nel Talmud Gerusalemme, Yevamot 3a, è mišpahat beit nekife mebeit košeš).

    3. Talmud Gerusalemme, Ma’asrot 52a, menziona un certo menaḥem bar maksima aḥui deyonatan kayafa’ (Menahem, figlio di Maximo, il fratello di Gionathan Caiafa). Questo conferma il fatto che kayafa’ era un soprannome, dato che Maximo era il padre di Gionathan.

    Studi recenti

    Due studi recenti, hanno cercato di ricostruire la storia della famiglia Caiafa.

    R. Brodi si focalizza sul verso della Mishnah, Para 3:5, e una volta stabilita la forma originale del nome, egli tuttavia trascura quasi completamente il riferimento che si trova in Tosefta, Yevamot 1:10. Egli cerca di dimostrare che ’Eliyehô‘ênay ben ha-kayaf (Mishnah, Para 3:5) e Elionaeus figlio Cantheras (Antichità 19:342) sono la stessa persona. Brodi indica il fatto che i nomi Kaiaphas e Cantheras sono etimologicamente collegati, come l'ebraico ha-kayaf (aramaico: Caiafa) e il latino cant[h]erius (greco kanthelios) hanno due significati comuni: «cesto» e «palo di legno» (usato come materiale da costruzione per i tetti, o di supporto alle viti). Si deve anche dire, però, che Kaiaphas potrebbe anche indicare numerose altre etimologie semitiche non collegate al Cantheras greco/latino.

    B.-Z. Rosenfeld pone l’accento sul riferimento alla casa di Caiafa in Tosefta, Yevamot 1:10. Mentre Brodi cerca di dimostrare che Kaiaphas è uguale a Cantheras, basando la sua argomentazione sulla doppia identità etimologica delle parole, Rosenfeld considera questo soltanto un’ipotesi. Egli propone un’origine musicale della famiglia, suggerito dal nome Cathros, trovato nella letteratura rabbinica ed in una iscrizione etimologicamente relativa alla kithara greca, la lira, che egli considera affine al nome greco Cantheras. Brodi suggerisce che la versione semitica del nome Kaiaphas fosse una traduzione del Cantheras greco. Rosenfeld, va in una direzione opposta per cercare di dimostrare che il nome Kaiaphas ha preceduto il nome Cantheras.

    I tre nomi di famiglia, Kaiaphas, Cantheras e Cathros, sono semplicemente versioni differenti dello stesso nome? Sembra ragionevole supporre che Cantheras sia lo stesso nome di Cathros, essendo improbabile che due famiglie diverse portassero nomi foneticamente così simili. È anche chiaro che Cantheras precede Cathros - la lettera «n», una lettera dal suono debole nella maggior parte delle lingue, è stata assimilata dalla lettera seguente e quindi scomparsa. Questo è avvalorato dalla grossa pietra trovata a Gerusalemme nella «Casa Bruciata», distrutta nell’anno 70, e che porta l’iscrizione [de]bar katros, [di] bar Cathros. Un'altra iscrizione pertinente è bat katra, figlia di Cathra, scritta ad inchiostro su un coccio trovato a Masada. Abbiamo dunque la forma semitica del nome senza il suono «n». Cathros è citato anche nelle fonti rabbiniche (Talmud Babilonese, Pesahim 57a; Tosefta, Menahot 13:21).

    L’idea che Cantheras è equivalente a Caiaphas si basa sul fatto che il nome di persona Elionaeus si riferisce ad entrambi. Dal momento che questo nome era raro in quel periodo – ricorre solo in Mishnah, Para 3:5, e Antichità 19:342 - sembra ragionevole considerare valida questa equazione.

    Tuttavia, c’è la possibilità che l'identificazione di Elionaeus fatta da Giuseppe Flavio con la famiglia di Cantheras possa essere dovuta ad una corruzione testuale, e che questo Elionaeus era in effetti un membro della famiglia Caiaphas, la stessa persona menzionata nella Mishnah. Questa è l'opinione di M. Stern.

    In Cantheras-Kaiaphas possiamo avere un soprannome o un cognome che è stato tradotto dal greco in aramaico. Ci sono molti nomi, nel periodo del Secondo Tempio, che hanno degli equivalenti in greco, come per esempio yehonatan, Gionathan e Theodotos, e ci sono trascrizioni di nomi greci in lettere ebraiche, per esempio Theodotion in Tedeteyon (il nome Tedeteyon si trova sull’iscrizione di un ossario scoperto sul Monte degli Olivi in Gerusalemme). Comunque la traduzione di un soprannome è un evento raro. La traduzione dell'ebraico ben hakoṣ nell'aramaico, ben Sira, che significano entrambi «figlio di uno spino», è un esempio della traduzione di un soprannome.



    Molto interessante, ma stiamo parlando del Talmud , notoriamente non vocalizzato , e le derivazioni dall' Aramaico sono ancora più problematiche.

    Intanto bisognerebbe vedere il testo originale dei brani citati dal Talmud .



    zio ot :B):

    Edited by barionu - 3/1/2014, 21:03
     
    .
29 replies since 23/3/2013, 16:22   1765 views
  Share  
.