DEMONTIS SMONTATO!!!

Dialogo con Demontis

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  1. Abramo
     
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    עם ישראל חי

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    Mi assento per qualche giorno e vengo tempestato da una marea di messaggi e di email. Abbiate pazienza risponderò a tutti, ma pian piano. Vi prego di porre le vostre domande nel forum, in modo da renderle comuni anche agli altri. Grazie.

    Intanto mi è stata segnalata questa discussione su facebook:

    Alessandro Demontis
    CITAZIONE
    mauro avrei una domanda non so se puoi aiutarmi, é un po' tecnica, esiste una regola scritta e verificabile da qualche parte che asserisce che nella lingua ebraica il caso costrutto (morfologicamente scritto come costrutto) debba sempre essere utilizzata prima di un altro nome? Lo chiedo perchè in linguistica generale non é obbligatorio, e di fatto sono attestati in alcune lingue esempi di morfologia al senso costrutto ma scritti in stato assoluto cioè senza il nome di cui sarebbero il costrutto.

    יום ‏26 אוקטובר‏ בשעה ‏15:02‏

    Mauro Biglino
    CITAZIONE
    Spero di avere compreso bene la domanda. Il nome in stato costrutto deve precedere immediatamente il sostantivo che lo regge e determina; non ci sono due costrutti consecutivi: "le labbra e gli occhi dell'uomo" deve diventare "le labbra dell'uomo e gli occhi di lui "; mentre un nome in stato costrutto può reggere più sostantivi come complementi di specificazione "Vasi di (costrutto) oro e argento".

    יום ‏26 אוקטובר‏ בשעה ‏15:17‏ · נערכו

    Alessandro Demontis
    CITAZIONE
    e una frase con il termine scritto morfologicamente allo stato costrutto ma scritta senza il sostantivo che lo determina? in ebraico non può esistere?

    יום ‏26 אוקטובר‏ בשעה ‏15:15‏

    Mauro Biglino
    CITAZIONE
    non mi pare

    יום ‏26 אוקטובר‏ בשעה ‏15:18‏

    La discussione sta su facebook in questo link

    Da questa discussione notiamo che il sig. Demontis pone una domanda molto elementare al sig. Biglino e questo, in ultimo risponde con un "non mi pare".

    Da questa discussione, i due intelocutori mi appaiono proprio a digiuno di Ebraico.

    In sostanza Demontis vuole sapere da Biglino se può sussistere il termine "Kevod" (stato costrutto) senza il sostantivo che lo determina (il tetragramma). La risposta è no! Quindi dire solo Kevod è sbagliato, se non lo si riferisce a qualcuno. Dunque si dice Kavod e non "Kevod".

    Poi ancora il Demontis si ostina a parlare ancora di Elohim e di plurale di astrazione (link). Arrivando addirittura a negare quest'ultimo.

    Mi voglia scusare se non rispondo subito alle sue asserzioni, lo farò pian piano nel corso della discussione. Nella sua introduzione confessa che non sa l'ebraico, ma allora perché mettersi a fare l'esperto entrando in un terreno così difficile e spinoso e cercare di confutare cose attenenti strettamente la lingua ebraica? Le conclusioni le potete trarre voi da soli. I due (Biglino e Demontis) vogliono far credere che è possibile tradurre la Bibbia con l'uso dei dizionari senza conoscere la lingua. Lo stesso Biglino spesso parla di dizionari etimologici. I dizionari si consultano in casi particolari. La lingua ebraica e i suoi termini, le sue espressioni caratteristiche, per la gran parte figurative, bisogna conoscerle a memoria. Abbiamo constatato che Biglino commette errori grossolani nello scritto e nell'orale e ora Demontis, che prende le sue difese, vorrebbe far credere che la faccenda possa essere risolta con l'uso di dizionari, che a detta sua gli darebbero ragione.

    Intanto facciamo notare, che oltre l'arabo, i plurali superlativi che designano la divinità sono caratteristiche delle lingue semitiche presenti già nelle lingue come l'accadico "ilani", l'ugarittico "אלם" (lo stesso anche in fenicio e c'è anche una ulteriore forma dubbia in ugartittico אלהם) e l'aramaico "אלהיא". E questo può bastare.

    Ma dato che Demontis e Biglino si ostinano con la solita interpretazione secondo cui "gli elohim" (al plurale) avrebbero creato l'adam prendiamo in considerazione il contesto da dove loro lo hanno estrato con le loro furberie.

    Nel testo di Genesi 1 ( che invito a leggere) sono presenti dieci comandi con cui D-o crea l'habitat animale e vegetale. In tutti e dieci il termine "Elohim" è abbinato il verbo sempre al singolare. Nei primi nove comandi i verbi sono tutti al singolare, l'eccezione è nel decimo comando in cui il verbo è letto generalmente al plurale, prima persona maschile. Ma come ho già citato, esiste un'altra tradizione orale (espressione che non piace a Demontis, ignorando che il TM è una delle possibili tradizioni orali di vocalizzazione), che vede tutto al singolare leggendo il verbo alla terza persona singolare riferito all'Adam col senso di "fu fatto" in costruzione nifal che ha la medesima vocalizzazione del verbo generalmente interpretato come un hifil.

    Ma guardando al contesto e subito al verso dopo, tutti i verbi tornano al singolare. Nel contesto di questo capitolo non è presente affatto un gruppo di elohim come ingannevolmente vorrebbe far credere Biglino. Quindi nel decimo ed ultimo comando abbiamo un verbo al singolare riferito a Elohim (E D-o disse) ed il verbo con cui Egli si esprime (facciamo/fu fatto). Essendo questo l'ultimo comando che attribuisce all'uomo il comando di tutto l'habitat vivente, si può spiegare questo cambiamento con l'uso di un verbo plurale esortativo anche attenendosi rigorosamente al contesto in cui sono gli animali cui si chiede l'accettazione a sottomettersi. A tal proposito c'è da segnalare un Midrash che interpreta "zelem" con soffio vitale e demut con la ragione, caratteristica quest'ultima dell'uomo.

    Secondo Yerushalmi Berachot 9,1 "nel passato l'uomo fu creato dalla polvere ed Eva fu creata da Adamo, da Adamo in poi: a nostra immagine e somiglianza, impossibile l'uomo senza la donna e viceversa, impossibile entrambi senza la presenza divina".

    Anche in Bereshit Rabbàh 22:5

    In Babli Meghillàh 9a è riportata la versione tutta al singolare: אעשה אדם בצלם ובדמות (=farò l'uomo con zelem e demut), che i 72 anziani tradussero nella LXX (quella vera)

    Notate anche nelle vostre traduzioni i verbi tutti al singolare:
    Genesi 1
    CEI
    26 E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
    27 Dio creò l'uomo a sua immagine;
    a immagine di Dio lo creò;
    maschio e femmina li creò.
    28 Dio li benedisse e disse loro:...


    SHalom




     
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270 replies since 10/10/2012, 12:05   15306 views
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