DEMONTIS SMONTATO!!!

Dialogo con Demontis

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  1. Abramo
     
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    עם ישראל חי

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    CITAZIONE (Accept @ 8/10/2012, 12:12) 
    Leggendo sul blog di Biglino ho notato che costui riamanda ad un blog dove risponde a tutte le critiche ed è in continuo aggiornamento.
    Posto il link

    www.scribd.com/doc/109278042/analis...i-Mauro-Biglino


    Pardon non è lui che risponde, ma un altro per lui.

    Dove? Non l'ho trovato sul suo blog.

    Riscrivo la mia risposta in modo più completo citando direttamente dalla fonte che hai citato:

    CITAZIONE
    4)Anche solo per analgia tra linguen semitiche, qualsiasi Arabo sa che "allah" è plurale grammaticalmente, ma non si sognerebbe mai di tradurlo al plurale
    Risposta: purtroppo per il sig. Pintore anche qui é presente un grossolano errore, per non dire una menzogna bella e buona. Il nome Allah ha due etimologie, ancora nessunadelle due certa, e nessuna delle due ipotizza una morfologia con numero plurale. La teoriapiù diffusa indica Allah come unione di due morfemi arabi: AL (articolo determinativo,numero singolare, genere maschile) + ILAH (nome univoco, genere maschile, numerosingolare) il quale ha altre due forme: la duale = ILAHAIN, e la plurale = AALIHAH. Laseconda teoria invece, che sta prendendo piede negli ultimi anni, vuole Allah derivante dalsiriaco Alaha, sempre di numero singolare e genere maschile. Il falso problema della'pluralità' di Allah viene da alcuni commentari (come quello di Sam Shamoun) che fannonotare come nelle varie sure, in alcune frasi ipoteticamente o certamente pronunciate da Allah, vengano utilizzati pronomi e aggettivi posessivi plurali. Potrebbe esserci unragionevole dubbio se nelle sure Allah parlasse di se SEMPRE al plurale, ma non è così,come leggiamo per esempio in questi versi:
    “Glory be to Him Who made His servant to go on a night from the Sacred Mosque to theremote mosque of which We have blessed the precincts, so that We may show to HIM some of Our signs; surely He is the Hearing, the Seeing.” S. 17:1 Shakir

    " per non dire una menzogna bella e buona". :huh:

    Il nome الله (Allàh), come si può notare dalla doppia lamed, esso è chiaramente l'abbreviazione di أللهم (allahum) equivalente all'ebraico "Elohim". إِلٰه (ilàh) ha una sola lamed ed è l'equivalente all'ebraico "El", poco convincente dunque far derivare الله (Allàh) da إِلٰه (ilàh) come combinazione articolata dato i contesti grammaticali in cui si trova .


    CITAZIONE
    5)il verbo usato è "merakefet" tradotto comunemente con "aleggiava" In realtà laradice indica un'azione di terribile vibrazione di movimento, atta a provocare uncambiamento. Comunemente un uccello che batte violentemente le ali a protezione del nido è "merakef”
    Risposta: il sig. Pintore deve illustrare dove ha trovato l' indicazione di una idea divibrazione che causi cambiamento. I lessici attestano il significato di 'aleggiare – muoversisopra – sorvolare', l' utilizzo che poi se ne fa non può invalidare (ma tutt' al più completare)il significato relazionale del termine.

    Non capisco dove sia il problema? Lo stesso Biglino nel suo libro "Il dio alieno della bibbia" ammette il senso di "vibrare" (pag.42). A questo punto se lo faccia spiegare da lui.

    CITAZIONE
    Veniamo adesso a due critiche mosse da tale Avraham, riconosciuto nel blog inquestione come un critico attento, competente ed onesto. Egli fa importanti ammissioni allavoro di Biglino, ma poi si ferma a scrivere ancora sul termine Elohim.
    1)Il termine ebraico Elohim è nella sua forma più frequente al singolare
    Risposta: a parte una evidente confusione tra forma e utilizzo, infatti la forma(morfologia) del termine Elohim é di per se sempre purale inquanto presente il suffissoplurale -im, questa frase stride con la dichiarazione del Pintore: “il termine Elohim èsempre singolare”. Dobbiamo deciderci: Elohim, nei suoi utilizzi (e non nella forma) ésempre singolare o solo 'più frequentemente' singolare?

    L'autore, parlando del termine "Elohim" riconosce che il suo uso corrente è al singolare pur affermando che la forma del termine è plurale. Noi abbiamo dimotrato linguisticamente che le desinenze plurali in ebraico non indicano sempre il numero, ma spesso indicano astrazione, intensità o indefinibilità. L'autore non ha speso nessuna parola sulla caratteristica di plurale intensivo ed indefinito così spesso usati nella letteratura ebraica. Pare che, secondo questo autore, esistano solamente plurali che indicano il numero. Noi abbiamo spesso citato in questo forum e nel forum biblico, molti esempi di termini che hanno apparentemente desinenze plurali, ma che non sono affatto dei plurali, nel senso che questi non indicano il numero, ma l'intensità di un singolare.
    Ecco alcuni esempi di nomi astratti che hanno la stessa desinenza del plurale:
    מגורים
    כיפורים
    מדנים
    מלואים
    מראשות
    מרירות
    ניאופים
    נפתולים
    אמונים
    זנונים
    חיים
    חררים
    כריתות
    עלומים
    נעורים
    זקונים
    דודים
    סדרים
    סליחות
    פטורים
    שיכולים
    שילומים
    שימורים
    שעשועים
    תאונים
    תעתועים
    בהמות
    תמים

    Per esempio in Gen. 6:9 è scritto che Noè era un uomo giusto e integro. Il termine "integro" in ebraico è "tamim" ed ha desinenza "im". Tale desinenza ha una forma simile al plurale, ma è chiaramente un singolare. Ma, inutile dirlo, nessuno può essere interessato ad attribuire a Noè una pluralità.

    Per altri termini e spiegazioni sui vari generi di "plurali" (se così si possono chiamare) rimando alla discussione Plurale Maiestatico in terza persona?

    Shalom

    segue...
     
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270 replies since 10/10/2012, 12:05   15306 views
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