Giacobbe e l'Angelo

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    אריאל פינטור

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    L'obbligo è di non pronunciare il nome di Dio, non di non scriverlo. Questa è una consuetudine, perchè molti ci tengono e noi facciamo così. Ma puoi tranquillamente scriverlo per intero, anche perchè "Dio", come God, Dieu, Got ecc. Non è il Nome di Dio, che è espresso dal Tetragramma Sacro, di cui non si conosce l'esatta pronuncia.
    Si tratta di una tradizione che non ha nessun fondamento scritturale nè di Legge.

    Edited by Negev - 13/9/2012, 20:52
     
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    Questa è una consuetudine, perchè molti ci tengono e noi facciamo così.

    Ok, bastava questo.
     
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  3. Lithops
     
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    CITAZIONE (Ditocorto @ 12/9/2012, 17:39) 
    CITAZIONE
    io, non so spiegare il perché...non è certo la fede...sono più portato a credere sia più vera la seconda ipotesi, piuttosto che la prima....

    Apprezzo moltissimo :) il tuo riconoscimento del dubbio di fondo sotteso all'intera questione, come pure il fascino che provi verso il puro monoteismo (che presumo non sia quello trino!), non inporta se trascendente o immanente.

    ...Come pure :) mi piace interpretare ''a modo mio'' la tua firma
    CITAZIONE
    "Le domande non sono mai indiscrete,
    le risposte lo sono a volte"

    intuendo per certo la natura(dogmatica) di coloro che danno risposte indisrete. :)

    :) ...esattamente! :)
     
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    Trovata adesso questa discussione del 2010 su forum biblico nata dall'iniziativa e sviluppata proprio ad Negev

    http://forumbiblico.forumfree.it/?t=52152449

    che chiarisce ulteriormente ed amplia questo thread

    Quindi ancora un grazie Negev (anche se con due anni di ritardo :) )

    Ale
     
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  5. MauBrLon
     
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    Ragazzi, scusate l’intrusione. Vorrei aggiungere, da quasi ignorante, ciò che io ho dedotto personalmente di questo episodio.

    Anzitutto, il nervo in questione, quello “delle donne”, è chiarissimo quale sia: passa entro il perineo maschile e controlla le erezioni. Non ricordo come si chiami, ma è quel nervo lì. Che gli antichi ebrei lo chiamassero “delle donne” è ovviamente un riflesso del loro istituzionale atteggiamento fallofobico estremo, per il quale un uomo non poteva avere assolutamente niente a che fare, neanche visualmente, coi genitali di un altro uomo che non fosse un parente di sangue e di pari o inferiore generazione (come è ancor oggi nell’ Islam, se ricordo bene), e meno che mai con erezioni altrui; si ricordi a tale proposito che Cam si ritrovò maledetto per avere visto involontariamente i genitali del padre Noè ubriaco, ossia per non essere stato così prudente da evitare quella vista.

    Nel racconto, la “attaccatura della coscia” è appunto il perineo (presumo).

    C’è però da considerare anche che invece il nervo sciatico non passa assolutamente per il perineo, e rimane sempre profondo; non capisco dunque come abbia potuto l’“emissario” danneggiarlo senza davvero rovinare Giacobbe.

    Chi rimane con il nervo sciatico danneggiato zoppica per molti anni, questo lo so (essendo biologo e avendone parlato con neurologi).

    Circa l’identità dell’ “emissario”, lasciate perdere le traduzioni della CEI; non lo dico per partito preso, ma a ragion veduta; egli è chiaramente uno di quegli esseri materiali eppure semi-divini (e mai alati, tra parentesi) di cui è piena la Bibbia, appunto gli “angeli”; e non si capisce bene che cosa gli ebrei pensassero che fossero.

    Giacobbe rimane solo di proposito per lottare con lui, anche questo è chiarissimo, e ha tempo fino all’ alba; ciò dà la precisa idea che quella lotta sia rituale, non una colluttazione con un sicario. Anche perchè i sicarï non agiscono da soli, se devono davvero uccidere qualcuno, e non girano disarmati, e uccidono con armi. Spero che concordiate su questo.

    E Giacobbe è il vincitore della lotta rituale; nel senso che sopravvive a essa; l’emissario lo ferma con un colpo basso, e con ciò decreta la fine della lotta stessa, che essendo appunto rituale segue delle regole. Quel colpo è anche una sorta di vendetta per la sconfitta subita, ma Giacobbe, per rispetto a un essere che reputa semi-divino, non solo non se ne adonta, ma si sente graziato; dunque sa bene che l’emissario poteva ucciderlo quando voleva, ma l’ha risparmiato per il suo valore; e insomma i due si ammirano a vicenda, il che chiarisce varï dettagli.

    Ne deriva pure che l’emissario semi-divino non parteggia per Esaù, è anzi un arbitro imparziale che deve provare il valore di Giacobbe. Lui ha rischiato la vita e ha vinto contro addirittura “un dio”, ha dimostrato un estremo valore, e da quel momento si sente in diritto di farsi valere con Esaù.
     
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    אריאל פינטור

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    Ghid non è "nervo", ma "NERBO". Infatti in ebraico moderno significa tendine.
    Quindi se si accetta questa interpretazione, il nervo sciatico non c'entra nulla ed il colpo va interpretato come un colpo basso.
    In tal senso "cah haiarech" è il perineo.
    Ma questa è una delle interpretazioni.
    L'interpretazione come nervo sciatico è anch'essa valida perché molto antica ed allora "caf Haiarech" va inteso come "anca. In questo senso il colpo è dato posteriormente perché il nervo sciatico passa posteriormente all'anca e la sua lesione se definitiva, induce una zoppia per sempre.
    Dipende tutto dall'interpretazione che si vuole dare linguisticamente alle espressioni.

    Il personaggio della lotta non è divino né semidivino: nella cultura ebraica non esistono entità spirituali né divinità o semidivinità ed il testo lo dice molto chiaramente. Parla di "Sar Essav": Sar, anche oggi significa "ministro" Il testo non parla di null'altro che di un emissario.
     
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  7. MauBrLon
     
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    D’accordo, ma allora perchè Giacobbe dice: «Ho lottato con un dio»?
     
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    Due chiavi di lettura diverse

    #entry426892677

    #entry267919853

    La prima, di Negev, attenta alla dimensione storica e letterale, la seconda, di Rav Dante Lattes, a quella mitica e allegorica ["L'episodio è evidentemente allegorico e più che all'individuo Giacobbe si riferisce alla sua discendenza"]
     
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    אילון

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    CITAZIONE (ashkenazi @ 27/2/2015, 10:36) 
    Due chiavi di lettura diverse

    #entry426892677

    #entry267919853

    La prima, di Negev, attenta alla dimensione storica e letterale, la seconda, di Rav Dante Lattes, a quella mitica e allegorica ["L'episodio è evidentemente allegorico e più che all'individuo Giacobbe si riferisce alla sua discendenza"]

    Condivido tutto. Le due chiavi non sono in conflitto tra di loro.

    Grandissimo Dante Lattes di cui consiglio la lettura "Commento alla Torah"
     
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  10. RµÐ®â±ŠÌv@
     
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    CITAZIONE (Negev @ 11/9/2012, 20:55) 
    Il personaggio è un uomo e non un essere spirituale.
    Il termine ebraico usato è "malach" che vuol dire "emissario, messaggero".
    Si tratta di un emissario di Esaù che ha il compito di impedire a Giacobbe di varcare il fiume e di prendere possesso del territorio. Dopo la strenua lotta l'inviato di Esaù è costretto a soccombere e a riconoscere la supremazia anche territoriale di Giacobbe. Questa è la spiegazione talmudica dell'evento. non si tratta di nessun evento soprannaturale, ma di un vero e proprio sicario che deve cercare di eliminare Giacobbe

    cosa mi tocca leggere
     
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  11. fabio aste
     
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    CITAZIONE (RµÐ®â±ŠÌv@ @ 25/4/2015, 16:07) 
    CITAZIONE (Negev @ 11/9/2012, 20:55) 
    Il personaggio è un uomo e non un essere spirituale.
    Il termine ebraico usato è "malach" che vuol dire "emissario, messaggero".
    Si tratta di un emissario di Esaù che ha il compito di impedire a Giacobbe di varcare il fiume e di prendere possesso del territorio. Dopo la strenua lotta l'inviato di Esaù è costretto a soccombere e a riconoscere la supremazia anche territoriale di Giacobbe. Questa è la spiegazione talmudica dell'evento. non si tratta di nessun evento soprannaturale, ma di un vero e proprio sicario che deve cercare di eliminare Giacobbe

    cosa mi tocca leggere

    Perché? Tu per "angelo" intendi creatura spirituale? manifestazione/avatar di D-o?

    Eppure anche in greco significa : "emissario, messaggero, ministro....."
     
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    אריאל פינטור

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    CITAZIONE (RµÐ®â±ŠÌv@ @ 25/4/2015, 16:07) 
    CITAZIONE (Negev @ 11/9/2012, 20:55) 
    Il personaggio è un uomo e non un essere spirituale.
    Il termine ebraico usato è "malach" che vuol dire "emissario, messaggero".
    Si tratta di un emissario di Esaù che ha il compito di impedire a Giacobbe di varcare il fiume e di prendere possesso del territorio. Dopo la strenua lotta l'inviato di Esaù è costretto a soccombere e a riconoscere la supremazia anche territoriale di Giacobbe. Questa è la spiegazione talmudica dell'evento. non si tratta di nessun evento soprannaturale, ma di un vero e proprio sicario che deve cercare di eliminare Giacobbe

    cosa mi tocca leggere

    Nessuno ti obbliga a leggere, signorsotuttoinebraico.
    Il termine adoperato nel passo in questione è "sar esav". che vuol dire "ministro, emissario di esav".Anche in ebraico moderno "sar" è il ministro.
    Studia un po' di più prima di sputare spocchiose ed incompetenti idiozie.

    Il termine malach vuol dire messaggero, emissario e i greci lo hanno tradotto giustamente come aggellos.
    e a questa traduzione mi riferivo parlando di malach.
    Ma nel passo della lotta il termine iniziale è "sar"

    CITAZIONE (MauBrLon @ 27/2/2015, 02:23) 
    D’accordo, ma allora perchè Giacobbe dice: «Ho lottato con un dio»?

    ho lottato con "elohim" che non vuol dire Dio, ma qualcuno che ha il potere legislativo. Elohim è un attributo non un nome e lo si adopera anche per uomini e istituzioni: Mosè, David, Sinedrio ecc.
    In quel caso si riferisce al fatto che ha lottato contro chi rappresenta il potere politico e terreno in quella regione delimitata dal fiume yabbok
     
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  13. RµÐ®â±ŠÌv@
     
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    CITAZIONE (Negev @ 26/4/2015, 09:15) 
    CITAZIONE (RµÐ®â±ŠÌv@ @ 25/4/2015, 16:07) 
    CITAZIONE (Negev @ 11/9/2012, 20:55) 
    Il personaggio è un uomo e non un essere spirituale.
    Il termine ebraico usato è "malach" che vuol dire "emissario, messaggero".
    Si tratta di un emissario di Esaù che ha il compito di impedire a Giacobbe di varcare il fiume e di prendere possesso del territorio. Dopo la strenua lotta l'inviato di Esaù è costretto a soccombere e a riconoscere la supremazia anche territoriale di Giacobbe. Questa è la spiegazione talmudica dell'evento. non si tratta di nessun evento soprannaturale, ma di un vero e proprio sicario che deve cercare di eliminare Giacobbe

    cosa mi tocca leggere

    Nessuno ti obbliga a leggere, signorsotuttoinebraico.
    Il termine adoperato nel passo in questione è "sar esav". che vuol dire "ministro, emissario di esav".Anche in ebraico moderno "sar" è il ministro.
    Studia un po' di più prima di sputare spocchiose ed incompetenti idiozie.

    Il termine malach vuol dire messaggero, emissario e i greci lo hanno tradotto giustamente come aggellos.
    e a questa traduzione mi riferivo parlando di malach.
    Ma nel passo della lotta il termine iniziale è "sar"

    CITAZIONE (MauBrLon @ 27/2/2015, 02:23) 
    D’accordo, ma allora perchè Giacobbe dice: «Ho lottato con un dio»?

    ho lottato con "elohim" che non vuol dire Dio, ma qualcuno che ha il potere legislativo. Elohim è un attributo non un nome e lo si adopera anche per uomini e istituzioni: Mosè, David, Sinedrio ecc.
    In quel caso si riferisce al fatto che ha lottato contro chi rappresenta il potere politico e terreno in quella regione delimitata dal fiume yabbok

    Il passo è questo

    ויותר יעקב לבדו ויאבק איש עמו עד עלות השחר

    Dove la leggi la parola "uomo" ?
    Non c'è nessun uomo ma c'è AYSh
    Giacobbe sta vivendo una "lotta interiore" [י אבק] contro il proprio IO che è AYSh

    E sarei io quello che deve studiare ? Interessante
    Su Elohim meglio stendere un velo pietoso
     
    .
  14. Cecca
     
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    rudra, porca miseria, fossi in te mi darei una regolata.
     
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  15.  
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    אריאל פינטור

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    CITAZIONE (RµÐ®â±ŠÌv@ @ 26/4/2015, 18:05) 
    CITAZIONE (Negev @ 26/4/2015, 09:15) 
    CITAZIONE (RµÐ®â±ŠÌv@ @ 25/4/2015, 16:07) 
    CITAZIONE (Negev @ 11/9/2012, 20:55) 
    Il personaggio è un uomo e non un essere spirituale.
    Il termine ebraico usato è "malach" che vuol dire "emissario, messaggero".
    Si tratta di un emissario di Esaù che ha il compito di impedire a Giacobbe di varcare il fiume e di prendere possesso del territorio. Dopo la strenua lotta l'inviato di Esaù è costretto a soccombere e a riconoscere la supremazia anche territoriale di Giacobbe. Questa è la spiegazione talmudica dell'evento. non si tratta di nessun evento soprannaturale, ma di un vero e proprio sicario che deve cercare di eliminare Giacobbe

    cosa mi tocca leggere

    Nessuno ti obbliga a leggere, signorsotuttoinebraico.
    Il termine adoperato nel passo in questione è "sar esav". che vuol dire "ministro, emissario di esav".Anche in ebraico moderno "sar" è il ministro.
    Studia un po' di più prima di sputare spocchiose ed incompetenti idiozie.

    Il termine malach vuol dire messaggero, emissario e i greci lo hanno tradotto giustamente come aggellos.
    e a questa traduzione mi riferivo parlando di malach.
    Ma nel passo della lotta il termine iniziale è "sar"

    CITAZIONE (MauBrLon @ 27/2/2015, 02:23) 
    D’accordo, ma allora perchè Giacobbe dice: «Ho lottato con un dio»?

    ho lottato con "elohim" che non vuol dire Dio, ma qualcuno che ha il potere legislativo. Elohim è un attributo non un nome e lo si adopera anche per uomini e istituzioni: Mosè, David, Sinedrio ecc.
    In quel caso si riferisce al fatto che ha lottato contro chi rappresenta il potere politico e terreno in quella regione delimitata dal fiume yabbok

    Il passo è questo

    ויותר יעקב לבדו ויאבק איש עמו עד עלות השחר

    Dove la leggi la parola "uomo" ?
    Non c'è nessun uomo ma c'è AYSh
    Giacobbe sta vivendo una "lotta interiore" [י אבק] contro il proprio IO che è AYSh

    E sarei io quello che deve studiare ? Interessante
    Su Elohim meglio stendere un velo pietoso

    La tua ignoranza crassa è pari alla tua presunzione. Appunto stendiamo una coperta pietosa su di un asino come te con il quale non vale la pena di discutere.
    Ma se non ßi in grado nemmeno di dire "buon giorno" in ebraico, di che parli, somaro?
     
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144 replies since 11/9/2012, 02:19   7167 views
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