Giacobbe e l'Angelo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Alessandro977
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    192
    Location
    Toscana

    Status
    Offline
    Ok, a questo punto, nuovamente, tutto cambia e diventa chiarissimo (se ho capito bene), quindi riprovo:

    Giacobbe sta facendo ritorno nella terra di suo padre e di suo fratello, il fiume ne rappresenta il confine. Approssimandosi ad esso, cerca di favorire pacificamente il suo ingresso inviando doni ad Esaù.
    La cosa non funziona ma lui inizia via via a far entrare in quella terra tutto il suo seguito, per ultimi quelli a lui più prossimi e i suoi congiunti , finché non rimane solo nella notte a un passo dal confine-fiume.
    A questo punto viene raggiunto da un sicario inviato dal fratello come estremo tentativo di non farlo attraversare e con questi ingaggia una lotta che dura fino all'aurora.
    Non riuscendo il sicario ad ucciderlo, si dichiara sconfitto, anche se chi ne esce messo peggio e tutto dolorante (ma vivo!) è proprio Giacobbe.
    Quindi il sicario, riferendosi allo scontro "a distanza" col fratello Esaù (governatore della zona) e al combattimento avuto con lui (un uomo) da cui Giacobbe esce vincitore e quindi riuscirà (nel suo intento, immagino, cioè guadare il fiume ed entrare nella terra di suo padre), dice che lui sarà conosciuto con un nome che vuol dire proprio questo.

    In questa maniera direi che da un punto di vista narrativo tutto mi torna senza bisogno di tirar nel mezzo Dio* e l'Angelo (inteso come emissario divino) di cui, se ho ben capito, in questo passaggio non v'è traccia.

    Poi ovviamente ci saranno anche aspetti allegorici o altro (che per ora non colgo) nella vicenda, visto che, se non ricordo male da altre discussioni, questi sono imprescindibili dalla lettura dell'intera Torah. Ma intanto ha letteralmente un senso e, dato il punto di partenza, mi accontento.

    * Non ho ben capito se sarebbe più opportuno che anch'io scrivessi D-o. Vista la mia posizione in ambito religioso la cosa in parte mi metterebbe a disagio perché lo riterrei ipocrita ed offensivo nei confronti di chi, in quella particolare maniera di scriverlo, vede un adempimento cui ottemperare. Per questo per ora l'ho sempre scritto così come si scrive in italiano. Ma son ospite e se questo può apparire irriverente o irrispettoso per qualcuno non c'è che da dirlo e mi adeguo.



    Grazie mille, ancora una volta.
    Alessandro

     
    .
144 replies since 11/9/2012, 02:19   7177 views
  Share  
.