Giacobbe e l'Angelo

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  1. Solleticoso
     
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    CITAZIONE (Alessandro977 @ 12/9/2012, 10:48) 
    Quindi, vediamo se ho capito,

    sia nell'analisi di Veritas che in quella di Lithops il significato (o meglio, i significati, visto che non credo siano eguali) di questo passo sarebbe puramente allegorico, mutuato o no da altre religioni e culture.
    E a questo punto non vedo nessun motivo per ricercare una continuitą narrativa col resto della storia. Un'allegoria č un'allegoria uno la piazza dove vuole e nella forma che vuole e poi continua col racconto.
    Semmai ci possiamo interrogare sul significato..

    Nella spiegazione talmudica riportata da Negev invece cambia tutto,
    se quest'uomo č semplicemente un uomo, un messaggero di Esał e non un emissario divino, tutto torna e il racconto fila con una sua logica.
    Il fratello, ancora adirato con Giacobbe, invia nella notte un sicario che lo trova presso il fiume. Giacobbe, avvertendo il pericolo, allontana tutti, e una volta solo affronta il nemico, non per strappargli una benedizione (e non fa strano che poi si faccia pure benedire) ma per difendersi.
    Giusto?
    La confusione starebbe nel termine "malach", emissario, spesso riferita a un emissario divino, e quindi tradotto come angelo, mentre qua si tratta evidentemente di un uomo (come anche nella traduzione CEI) che pure viene per conto di un uomo, Esał.
    Correggetemi se sbaglio.

    A questo punto perņ ci sono altre domande:

    Perchč il sicario, oltre a dirgli che ha combattuto con gli uomini, gli dice che ha combattuto anche con Dio?

    E per quale motivo diventa cosķ importante il colpo al nervo sciatico e il nome Israele che, secondo questa lettura, gli sarebbe dato da questo poco raccomandabile emissario-sicario di Esaś?


    Grazie mille
    Alessandro.

    Ciao Alessandro,e benvenuto!

    Devo dire che hai praticamente posto tutte le domande che intendevo porre io... anch'io sono rimasto infatti "inquietato" dal racconto dell'incontro tra Giacobbe/Israele e l'angelo...

    Domanina per Negev: nella mia Bibbia cattolica si legge, a pič di pagina, che l'Angelo sarebbe addirittura Dio stesso!!
    Intendiamoci, il tuo racconta fila, ha un senso logico e soprattutto, come dice Alessandro, dą continuitą alla storia... ma alcuni dubbi permangono...

    Se era solo un sicario, sconfitto, mi dici tu, perchč poi si comporta cosģ?
    Perchč smette di combattere e cambia il nome di Giacobbe in Israele, che sarebbe "Colui che combatte con (contro) Dio"?? Nella traduzione che ho io, quando sta per sopraggiungere l'alba, l'angelo colpisce Giacobbe cosģ forte da fargli fuoriscire l'osso del femore dal bacino... e si dice che infatti Giacobbe restņ sciancato a vita, e che, per questo, ancora oggi gli Ebrei non mangiano mai la parte dell'animale che contiene il nervo sciatico. Nella traduzione del racconto che ho io, perņ, non č Giacobbe a vncere, ma l'angelo a porre fine allo "scontro" con Giacobbe con questo "colpo segreto" (che, evidentemente, gli rende impossibile continuare a combattere), e poi lo benedice... non sembra che l'angelo sia sconfitto nč che stia per morire.

    Che senso ha "cambiare il nome" di un altro uomo che ti ha appena sconfitto (ucciso)?
    Perchč poi Giacobbe porterebbe con orgoglio il nome datogli da un sicario?
    Perchč il nome significa "Is(h) = uomo rah = combattere contro? El = Il Signore"??
    Se davvero l'angelo era solo un sicario, non č riuscito a sconfiggere Giacobbe rompendogli il femore? Che ne č di lui, successivamente? Nella Bibbia sparisce dal racconto... quasi fosse una creatura metafisica.

    C'č anche da dire che Giacobbe, fino a quel momento del racconto, non brilla di certo per coraggio... mentre si avvicina all'accampamento del fratello Esał, non fa altro che mandare avanti doni sempre pił cospicui e promesse di pace... e quando i suoi servi lo informano che Esał lo attende con un gran numero di uomini armati, lui trema fino al midollo delle ossa, e ha paura soprattutto per i suoi figli e per le sue mogli.

    Inoltre, se non sbaglio, si dice che all'inizio del combattimento Giacobbe HA PAURA per la sua vita, e per questo combatte strenuamente...

    Sono curioso di sentire le risposte dei nostri dotti (non nel senso dei nani! :D ) amici in merito! :)

    Scusate, dimenticavo il dubbio pił grande di tutti...

    Se Esał voleva cosģ tanto uccidere Giacobbe, al punto da mandargli in "avanscoperta" un sicario, perchč poi, non appena Giacobbe gli si para davanti, lo accoglie a braccia aperte?

    Negev ha parlato di "supremazia territoriale", perņ io, ribadisco, leggendo una vecchia traduzione CEI della Bibbia, leggo che Esał aveva (non mi ricordo quanti) decine e decine di uomini armati, mentre Giacobbe viaggiava nel deserto con le mogli, i figli, il bestiame e gli schiavi... rebus sic stantibus, Esał avrebbe potuto schiacciare Giacobbe facilmente, sicario eliminato o no.
     
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144 replies since 11/9/2012, 02:19   7177 views
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