L'episodio del "fico seccato"

nei racconti Evangelici

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  1. Pecora selvatica
     
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    CITAZIONE
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    (...a suo modo...perchè ho già detto più volte: quella del fico seccato non riesco a perdonargliela, pardon!)

    MsNifelheim:
    Questo episodio a detta di vari esegeti non rispecchia un episodio del ministero del Gesù storico, ma è semplicemente una creazione della chiesa primitiva. In effetti mi sembra l'eventualità più logica, visto e considerato il fortissimo simbolismo dell'azione, l'assenza di molteplice attestazione, l'incoerenza se confrontato con altri detti gesuani

    CITAZIONE
    K. Freigedank:
    Come scrive Marco , "non era stagione di fichi" dunque, aggiunge l'Abate Ricciotti, "in realtà Gesù cercava ciò che, regolarmente, non poteva trovare", nel contrasto fra l'inutile fogliame e la scarsità dei frutti, continua l'Illustre. Il vero colpevole non era il fico, quanto viceversa il popolo d'Israele. Per quanto riguarda l'effettivo verificarsi dei fatti, c'è da dire che la cronologia di Marco è abbastanza precisa. Probabilmente mise per iscritto una rimembranza di Pietro, dato che la mattina seguente proprio a quest'ultimo fa dire: "Rabbi, guarda! Il fico che maledicesti si è disseccato!"

     
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  2. Pecora selvatica
     
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    Ciao! :)

    Riprendo il discorso, postando l'episodio (pur se con rincuoranti differenze quello narrato da Luca), così come narrato dai tre Sinottici:

    Dal Vangelo di Matteo, Cap.21
    CITAZIONE
    18 La mattina dopo, mentre rientrava in città, ebbe fame. 19 Vedendo un albero di fichi lungo la strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli disse: "Mai più in eterno nasca un frutto da te!". E subito il fico seccò. 20

    Dal Vangelo di Marco, Cap.11
    CITAZIONE
    12 La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. 13 Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi. 14 Rivolto all'albero, disse: "Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi frutti!". E i suoi discepoli l'udirono.

    20 La mattina seguente, passando, videro l'albero di fichi seccato fin dalle radici. 21 Pietro si ricordò e gli disse: "Maestro, guarda: l'albero di fichi che hai maledetto è seccato".

    Dal Vangelo di Luca, Cap.13
    CITAZIONE
    6 Diceva anche questa parabola: "Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. 7 Allora disse al vignaiolo: "Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest'albero, ma non ne trovo. Taglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?". 8 Ma quello gli rispose: "Padrone, lascialo ancora quest'anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. 9Vedremo se porterà frutti per l'avvenire; se no, lo taglierai"".

     
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  3. K. Freigedank
     
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    Buongiorno. Per quanto riguarda Matteo, se guardiamo bene, l'episodio è centrale all'interno del capitolo. Il giorno prima Gesù ha il solito battibecco con scribi e sommi sacerdoti dopo essere entrato a Gerusalemme acclamato dalla folla (bambini compresi).

    La mattina dopo, mentre rientrava in città, ebbe fame.

    La spiegazione ritengo sia da ricercarsi come al solito dopo (a volte anche prima, come nel caso del Padre Nostro) il gesto di Gesù ossia, continuando:

    Rispose Gesù: "In verità vi dico: Se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà.
    E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete".


    Come se non fosse abbastanza, a fine "capitolo", ma preferirei "episodio", Gesù narra la parabola dei vignaiuoli omicidi e chiude in codesto modo lapidario:

    Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare.

    In fin dei conti basta leggere, è tutto molto semplice, siamo noi che a volte ci complichiamo la vita. Basterebbe leggere i Vangeli (e ogni altro Testo Sacro) da svegli, proprio come diceva il Maestro. Vegliate... Perchè dormite?... etc.

    P.S. A mio modesto parere, Luca era troppo buono. Pensa: Medico, di sicuro conobbe Maria e per di più Paolo! E' stato veramente troppo! Lo stile - chiamiamolo così - di Marco per me è insuperabile.

    K.F.

     
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  4. Saulnier
     
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    CITAZIONE
    Come se non fosse abbastanza, a fine "capitolo", ma preferirei "episodio", Gesù narra la parabola dei vignaiuoli omicidi e chiude in codesto modo lapidario:

    Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare.

    In fin dei conti basta leggere, è tutto molto semplice, siamo noi che a volte ci complichiamo la vita. Basterebbe leggere i Vangeli (e ogni altro Testo Sacro) da svegli, proprio come diceva il Maestro. Vegliate... Perchè dormite?... etc.

    Già, tutto fin troppo semplice.

    Non credi sia il caso di cambiare nick quando si scrive in determinati ambiti?
    (del resto anche Wagner è sul podio in quanto a bibliografia...)
     
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  5. Pecora selvatica
     
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    CITAZIONE (K. Freigedank @ 23/9/2010, 10:56)
    Buongiorno. Per quanto riguarda Matteo, se guardiamo bene, l'episodio è centrale all'interno del capitolo. Il giorno prima Gesù ha il solito battibecco con scribi e sommi sacerdoti dopo essere entrato a Gerusalemme acclamato dalla folla (bambini compresi).

    La mattina dopo, mentre rientrava in città, ebbe fame.

    La spiegazione ritengo sia da ricercarsi come al solito dopo (a volte anche prima, come nel caso del Padre Nostro) il gesto di Gesù ossia, continuando:

    Rispose Gesù: "In verità vi dico: Se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà.
    E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete".


    Come se non fosse abbastanza, a fine "capitolo", ma preferirei "episodio", Gesù narra la parabola dei vignaiuoli omicidi e chiude in codesto modo lapidario:

    Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare.

    In fin dei conti basta leggere, è tutto molto semplice, siamo noi che a volte ci complichiamo la vita. Basterebbe leggere i Vangeli (e ogni altro Testo Sacro) da svegli, proprio come diceva il Maestro. Vegliate... Perchè dormite?... etc.

    P.S. A mio modesto parere, Luca era troppo buono. Pensa: Medico, di sicuro conobbe Maria e per di più Paolo! E' stato veramente troppo! Lo stile - chiamiamolo così - di Marco per me è insuperabile.

    K.F.

    Ciao!

    ....ma proprio perchè i Vangeli sono di lettura 'semplice'...che come si fa a vedere dietro alle loro narrazioni chissà quale allegorie-insegnamenti esoterici di sapienza ??!....quando sono parabole, come nel nostro caso del brano di Luca...i Vangeli lo dicono esplicitamente....altrettanto esplicitamente ci dicono quando sono 'parole-opere di Gesù'....E queste parole opere di Gesù, a proposito del fico che non produce frutti, fuori stagione (narrati da Matteo e in modo ancora più delirante da Marco)....Vi pare siano parole-opere di un grande illuminato dell'umanità??...del figlio di D-o??...dell'incarnazione di d-o??....Io semplicemente li classifico per quello che sono: puerilità crudeli, farneticazioni, deliri....e non venite a raccontarmi che le narrazioni di Matteo e Marco nascondano chissà quale allegoria esoterica....et altro....del stesso tenore............

    Mi può stare bene chi afferma che tali narrazioni siano un aggiunta ai racconti evangelici, ad opera dei primi seguaci....forse per mettere in risalto i poteri (ma che bambinate orribili!!)...di questo Gesù, loro maestro....esattamente come lo sono i Vangeli 'dell'infanzia' (= quanto di più orripilante abbia mai letto, nemmeno i divertimenti di Krishna raggiungono un livello sì basso!), ed allora in questo caso, se così fosse, rivedrei più che volentieri il mio parere personale su Gesù....ma non altro....per cortesia....
     
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  6. MsNifelheim
     
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    CITAZIONE
    ...ma proprio perchè i Vangeli sono di lettura 'semplice'...che come si fa a vedere dietro alle loro narrazioni chissà quale allegorie-insegnamenti esoterici di sapienza ??!

    Secondo me non sono affatto di lettura semplice. Prima di tutto sono scritti da persone vissute 2000 anni fa per persone dello stesso periodo storico, per di più con fini apologetici. Inoltre non bisogna dimenticare che il ministero di Gesù è filtrato dalla particolare teologia di ogni singolo evangelista, cosa non da poco. Per non parlare poi di tutti gli episodi non-storici che sono confluiti nella tradizione orale prima che i Vangeli assumessero la forma definitiva che oggi conosciamo.
    CITAZIONE
    Vi pare siano parole-opere di un grande illuminato dell'umanità??...del figlio di D-o??...dell'incarnazione di d-o??

    Il problema è che tu rileggi tutto quanto utilizzando un background culturale moderno. Ma devi considerare quello che voleva comunicare l'evangelista, questo è un assunto fondamentale del metodo storico-critico. In fondo questo episodio è narrato dal solo Marco, Matteo e Luca - che nei loro Vangeli utilizzano Marco e Q - si limitano solo a rielaborare stilisticamente la pericope marciana

    CITAZIONE
    e non venite a raccontarmi che le narrazioni di Matteo e Marco nascondano chissà quale allegoria esoterica....et altro....del stesso tenore............

    Eppure di questo si tratta. Semplicemente una polemica col giudaismo, che con ogni probabilità non è mai avvenuto storicamente, ma inserito per fini teologici in Marco.

    CITAZIONE
    orse per mettere in risalto i poteri (ma che bambinate orribili!!)...di questo Gesù, loro maestro.

    No è di più. C'è molta più teologia di quanto pensi in ongi singolo Vangelo. Questi non intendevano essere dei resoconti 'alla maniera moderna'. Certamente in essi ci sono episodi storici, ma sono mischiati talvolta ad episodi simbolici - qesto è innegabile.
    CITAZIONE
    esattamente come lo sono i Vangeli 'dell'infanzia' (= quanto di più orripilante abbia mai letto, nemmeno i divertimenti di Krishna raggiungono un livello sì basso!), ed allora in questo caso, se così fosse, rivedrei più che volentieri il mio parere personale su Gesù

    Questo apocrifi non venogno mai utilizzati per le ricostruzioni del Gesù storico. Però l'intenzione originale è proprio quella di colmare le lacune sulla conoscenza di Gesù: nonostante i risultati della ricerca storica, sappiamo veramente pochissimo sulla biografia di Yehoshua di Nazareth.
     
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  7. K. Freigedank
     
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    Io volevo rispondere al sig. Saulnier, innanzitutto. Vedo che lei è molto informato, ma non a sufficienza, almeno per quanto concerne il panorama musicale. Il mio pseudonimo riflette ciò che purtroppo è divenuta una fin troppo facile equazione per gente che si limita a guardare soltanto in superficie. E' l'ignoranza che alimenta i conflitti, e anche le polemiche. Io ammetto la mia, di ignoranza, su alcune questioni relative alle origini del cristianesimo, del resto, l'ho già detto, sono qui per imparare. A volte sono un tantino provocatorio ma non mi piace parlare di aria fritta.
    Io qui volevo solo intavolare una discussione su alcune parabole del Maestro (non Wagner, mi riferisco a quell'altro) con l'aiuto di persone interessate sia dal punto di vista storico-materiale, sia da quello prettamente spirituale-tradizionale, sentendo anche il parere di qualche amico di religione ebraica. Detto questo, se ho esagerato faccio un passo indietro. Qual'è il problema?

    Per quanto concerne la questione del fico, non potrei dire niente di più di ciò che ha detto l'amico Ms Nifelheim, tuttavia

    CITAZIONE
    non venite a raccontarmi che le narrazioni di Matteo e Marco nascondano chissà quale allegoria esoterica....et altro....del stesso tenore............

    Non lo dico io, o qualcun altro. Io ritengo cemplicemente che l'Ebraismo, ai tempi di Gesù, avesse raggiunto un certo dogmatismo e con ciò una certa rigidità, ma questo succede in tutte le religioni in ogni angolo del pianeta. Inutile raccontare storie, è successo in India, è successo con la Chiesa Cattolica e i suoi innumerevoli dogmi, succede in ogni civiltà sufficientemente avanzata e "civilizzata". E' un dato antropologico.
    Se pensiamo ad un uomo, 2000 anni fa appunto, che arriva di punto in bianco e comincia a dire a voce alta, davanti a tutti, anche al popolino frasi come: L'uomo è padrone del Sabato, e non il contrario; Non fate come i farisei, belli fuori e dentro come sepolcri imbiancati, Chi è senza peccato..., D-o fa piovere sui buoni e sui malvagi, toccare i lebbrosi, le prostitute, e cose di questo genere. Credo sia molto più semplice di ciò che pensiamo, lo ripeto, del resto il Regno non va cercato nel cielo o nel mare. Prova a comparare il tutto con elementi di altre tradizioni, il famoso Conosci te stesso, ad esempio. Lui parlava di Regno, di Figlio dell'Uomo - anche se ho letto che non sarebbe corretta tale espressione, ma non importa -, insomma doveva parlare in termini ebraici.
    Per concludere, dato che siamo in un forum per la consulenza ebraica sul Cristianesimo e l'Islam, nel XII secolo un sufi, tale Al Allaj, venne crocifisso per aver osato dire: "Io e Allah siamo una cosa sola, Lui non si è mai separato da me". Mille anni prima le stesse identiche parole erano state proferite, più volte, dal Maestro di Nazareth. E' tutto molto chiaro e limpido - a parole.

    Saluti e scusate per la prolissità e le polemiche gratuite.
    Mi riferisco anche all'amico Saulnier.

    K.F.
     
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  8. koan
     
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    CITAZIONE (Pecora selvatica @ 22/9/2010, 16:40)
    Ciao! :)

    Riprendo il discorso, postando l'episodio (pur se con rincuoranti differenze quello narrato da Luca), così come narrato dai tre Sinottici:

    Dal Vangelo di Matteo, Cap.21
    CITAZIONE
    18 La mattina dopo, mentre rientrava in città, ebbe fame. 19 Vedendo un albero di fichi lungo la strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli disse: "Mai più in eterno nasca un frutto da te!". E subito il fico seccò. 20

    Dal Vangelo di Marco, Cap.11
    CITAZIONE
    12 La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. 13 Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi. 14 Rivolto all'albero, disse: "Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi frutti!". E i suoi discepoli l'udirono.

    20 La mattina seguente, passando, videro l'albero di fichi seccato fin dalle radici. 21 Pietro si ricordò e gli disse: "Maestro, guarda: l'albero di fichi che hai maledetto è seccato".

    L'intero racconto ci è utile per la comprensione logica e spirituale del brano ..
    Riporto di seguito il brano insieme alla parte mancante:

    "18 La mattina, ritornando in città, ebbe fame. 19 E vedendo un fico lungo la strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò nulla se non delle foglie; e gli disse: «Non nasca mai più frutto da te in eterno!». E subito il fico si seccò. 20 E, vedendo ciò, i discepoli si meravigliarono e dissero: «Come mai il fico si è seccato all'istante?». 21 E Gesù, rispondendo, disse loro: «In verità vi dico che se avete fede e non dubitate, non solo farete ciò che io ho fatto al fico, ma se anche diceste a questo monte: "Levati di lì e gettati nel mare", ciò avverrà. 22 E tutto ciò che chiederete in preghiera, avendo fede, lo otterrete»."

    Esaminiamo di seguito il racconto:

    1) il fico non ha frutti, perché non è quella la stagione dei fichi;
    2) il Signore maledice l'albero, perché non porti mai più frutti a venire;
    3) il fico si secca entro il trascorrere di una sola giornata;
    4) il Signore spiega che la Parola, espressa con Fede, comanda gli eventi.

    Qual è adesso l'insegnamento che viene fuori da questo episodio evangelico...
    Il fico non può produrre frutti fuori dalla stagione dei fichi, ma la loro formazione e maturazione non dipende dal semplice corso naturale degli eventi, bensì dalla Parola, che determina in ultima istanza ogni cosa.
    Al Signore non interessa evidentemente il punto di vista ed un ordine puramente naturale, ma spirituale soprattutto .. Non è quindi una maturazione naturale e fine a se stessa che il Signore si attende dalle cose e da ognuno, ma un'interazione tra tutto, in cui l'autentico punto di vista è quello secondo lo Spirito, che non solo determina, ma anche porta a pieno compimento e maturazione ogni evento fisico e non strettamente o esclusivamente evolutivo.
    Il fico possiede delle caratteristiche molto interessanti, ad esempio la varietà più pregiata è definita "caduca" (distinta da quella -più comune, oggi- "permanente"), in quanto lascia cadere al suolo i frutti immaturi o non fecondati...

    Al Signore, quindi, interessa il frutto realmente maturo, fecondato dal seme della Parola di Dio in primis e che giunge a piena maturazione .. riguardante, in altri termini, gli stadi di crescita dell'uomo e della donna, relativamente ai frutti buoni e in formazione nel loro seme/achene (credo comunque che il Signore abbia vagliato opportunamente il fico prima di maledirlo ..).
     
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  9. Pecora selvatica
     
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    Ciao Koan :)

    ...solo se il racconto e visto come 'parabola'...vi si può vedere un qualche...remoto...molto ben celato, insegnamento, secondo me! Se invece, come pare predendere essere, è la narrazione di un frammento di vita reale di Gesù...esso (avvenimento) mi dispiace...ma non può essere visto/letto...che come una brutta aberrazione, simil-santone-plastificato, dei nostri 'tempi moderni'.................
     
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  10. koan
     
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    Si trova un altro passo similare, nelle Scritture, sugli abitanti di Ninive e il parallelismo con il ricino seccato... lo riporto di seguito (tradotto non dall'ebraico, a cui vorrei poter essere iniziato e che vorrei imparare ..):

    "3:10 Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si impietosì riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.
    4:1 Ma Giona ne provò grande dispiacere e ne fu indispettito. 2 Pregò il Signore: «Signore, non era forse questo che dicevo quand'ero nel mio paese? Per ciò mi affrettai a fuggire a Tarsis; perché so che tu sei un DIO misericordioso e clemente, longanime, di grande amore e che ti lasci impietosire riguardo al male minacciato. 3 Or dunque, Signore, toglimi la vita, perché meglio è per me morire che vivere!». 4 Ma il Signore gli rispose: «Ti sembra giusto essere sdegnato così?».
    5 Giona allora uscì dalla città e sostò a oriente di essa. Si fece lì un riparo di frasche e vi si mise all'ombra in attesa di vedere ciò che sarebbe avvenuto nella città. 6 Allora il Signore Dio fece crescere una pianta di ricino al di sopra di Giona per fare ombra sulla sua testa e liberarlo dal suo male. Giona provò una grande gioia per quel ricino.
    7 Ma il giorno dopo, allo spuntar dell'alba, Dio mandò un verme a rodere il ricino e questo si seccò. 8 Quando il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un vento d'oriente, afoso. Il sole colpì la testa di Giona, che si sentì venir meno e chiese di morire, dicendo: «Meglio per me morire che vivere».
    9 Dio disse a Giona: «Ti sembra giusto essere così sdegnato per una pianta di ricino?». Egli rispose: «Sì, è giusto; ne sono sdegnato al punto da invocare la morte!». 10 Ma il Signore gli rispose: «Tu ti dai pena per quella pianta di ricino per cui non hai fatto nessuna fatica e che tu non hai fatto spuntare, che in una notte è cresciuta e in una notte è perita: 11 e io non dovrei aver pietà di Ninive, quella grande città, nella quale sono più di centoventimila persone, che non sanno distinguere fra la mano destra e la sinistra, e una grande quantità di animali?».
    "

    Che cosa allora è più importante, senza poter conoscere integralmente la storia sul fico e il tipo di fico seccato:
    che un fico non produca più frutti dai propri rami, o che l'uomo e la donna possano giungere a propria piena maturazione, innestandosi all'Albero della Vita ?
     
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  11. koan
     
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    Ancora, di seguito, il modo in cui Gesù interagiva con i suoi discepoli e con chiunque si rapportava -a seconda dei casi di vita comune- con lui, preparando le persone, internamente, alla comprensione dell'annuncio e alla realizzazione del Regno:

    "4:1 Quando il Signore venne a sapere che i farisei avevan sentito dire: Gesù fa più discepoli e battezza più di Giovanni 2 - sebbene non fosse Gesù in persona che battezzava, ma i suoi discepoli -, 3 lasciò la Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea. 4 Doveva perciò attraversare la Samaria. 5 Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: 6 qui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. 7 Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere». 8 I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. 9 Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. 10 Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». 11 Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? 12 Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?». 13 Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; 14 ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». 15 «Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua»." (dal Vangelo secondo Giovanni)

    E di nuovo ancora, per portare solo alcuni esempi, intorno a come Gesù si comportava e parlava:

    "15:21 Partito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone. 22 Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio». 23 Ma egli non le rivolse neppure una parola.
    Allora i discepoli gli si accostarono implorando: «Esaudiscila, vedi come ci grida dietro». 24 Ma egli rispose: «Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele». 25 Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: «Signore, aiutami!». 26 Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini». 27 «È vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 28 Allora Gesù le replicò: «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita.
    " (dal Vangelo secondo Matteo)
     
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  12. (Gladio)
     
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    Mi spiace che qualcuno pensi che i vangeli siano solo un mero resoconto storico della vita di Un uomo,e non di Dio,hanno una forza immensa tale da influenzare la vita di qualche miliardo di persone penso che qualcuno li dovrebbe rispettare di più........

    Per quanto riguarda i vangeli dell'infanzia....apocrifi e posteriori ai vangeli canonici bhè per quelli sono del parere che i rotoli dovrebbero essere usati per carta igienica ........

    Saluti
     
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  13. Pecora selvatica
     
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    Ciao Gladio! :)

    ...in questo Topic io muovo la mia critica essenzialmente all'episodio del "fico seccato e maledetto"...da Gesù..."perchè non produceva frutti...fuori stagione" !!!!, narrato dai Vangeli di Marco e Matteo....

    Mi spiegheresti la tua personale interpretazione di questo 'assurdo' comportamento di Gesù di Nazaret?

    Per quanto riguarda i "Vangeli dell'infanzia" mi trovi d'accordo sul giudizio negativo, ma...sai chi scelse i Canonici, tra i molti "Vangeli", allora esistenti?

    P.S.:
    CITAZIONE
    hanno una forza immensa tale da influenzare la vita di qualche miliardo di persone penso che qualcuno li dovrebbe rispettare di più........

    ...questo è senz'altro vero...ma non me ne può importare di meno...o meglio: il fatto che influenzino miliardi di persone...non influisce neanche minimamente sulla mia personale ricerca di D-o e sulle mie poche convinzioni.... :)
     
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  14. (Gladio)
     
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    Ciao pecora selvatica.......io ovviamente interpreto l'illustrazione del fico secco nell'ottica dei Cristiani Testimoni di Geova quale io sono e senza dilungarmi troppo nell'esegesi ti cito ciò che abbiamo scritto su una delle nostre pubblicazioni riguardante il caso che tu presenti.

    Precisamente la Torre di Guardia del 15 maggio 2003 che riporto testualmente:

    I fichi erano molto importanti nell’alimentazione degli israeliti. Perciò un raccolto di fichi scarso — forse dovuto a un giudizio avverso di Geova — sarebbe stato una calamità. (Osea 2:12; Amos 4:9) Il profeta Abacuc disse: “Benché il fico stesso non fiorisca, e non ci sia prodotto sulle viti; l’opera dell’olivo risulti in effetti un fallimento, e i terrazzi stessi in effetti non producano cibo; . . . in quanto a me, certamente esulterò in Geova stesso; di sicuro gioirò nell’Iddio della mia salvezza”. — Abacuc 3:17, 18.

    Simbolo di una nazione senza fede

    Le Scritture usano a volte il fico o i suoi frutti in senso simbolico. Per esempio Geremia paragonò i fedeli esiliati di Giuda a una cesta di fichi buoni, i fichi primaticci che di solito venivano consumati freschi. Tuttavia gli esiliati infedeli furono paragonati a fichi cattivi, che non si potevano mangiare e bisognava gettare via. — Geremia 24:2, 5, 8, 10.

    Con l’illustrazione del fico improduttivo Gesù mostrò quanto era stato paziente Dio con la nazione ebraica. Com’è stato indicato prima, parlò di un certo uomo che aveva un fico nella sua vigna. Dato che l’albero non dava frutto da tre anni, egli stava per farlo tagliare. Ma il vignaiolo disse: “Signore, lascialo stare anche quest’anno, finché io gli scavi intorno e metta il concime; e se quindi produrrà frutto nel futuro, bene; se no, lo taglierai”. — Luca 13:8, 9.

    Quando fece questa illustrazione Gesù predicava già da tre anni e cercava di coltivare la fede tra i componenti della nazione ebraica. Egli intensificò la sua attività, “concimando” il fico simbolico — la nazione ebraica — e dandogli l’opportunità di portare frutto. Ma la settimana prima della sua morte fu evidente che la nazione in generale aveva rifiutato il Messia. — Matteo 23:37, 38.

    Ancora una volta Gesù si servì del fico per illustrare la cattiva condizione spirituale della nazione. Quattro giorni prima di morire, mentre andava da Betania a Gerusalemme, vide un fico che aveva tante foglie ma nessun frutto. Dato che i fichi primaticci compaiono insieme alle foglie — e a volte anche prima che spuntino le foglie — il fatto che l’albero non avesse frutti indicava che non valeva niente. — Marco 11:13, 14.

    Come il fico improduttivo che sembrava sano, la nazione ebraica aveva un aspetto esteriore ingannevole. Non aveva prodotto buoni frutti e infine aveva rifiutato il Figlio stesso di Geova. Gesù maledisse il fico senza frutti e il giorno dopo i discepoli notarono che si era già seccato. Quell’albero secco significava appropriatamente che Dio avrebbe rigettato gli ebrei, il suo popolo eletto. — Marco 11:20, 21.

    “Imparate dall’illustrazione del fico”

    Gesù usò il fico anche per insegnare un’importante lezione in merito alla sua presenza. Disse: “Imparate dall’illustrazione del fico questo punto: Appena il suo ramoscello si fa tenero e mette le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte”. (Matteo 24:32, 33) Le foglie del fico, di un verde brillante, annunciano in modo chiaro e inequivocabile l’estate. Allo stesso modo la grande profezia di Gesù riportata in Matteo capitolo 24, Marco capitolo 13 e Luca capitolo 21 fornisce chiare prove che ora egli è presente nel potere del Regno celeste. — Luca 21:29-31.

    Poiché viviamo in un tempo così critico della storia vogliamo senz’altro imparare dal fico. Se lo facciamo e ci manteniamo spiritualmente svegli, abbiamo la speranza di vedere l’adempimento della meravigliosa promessa: “Realmente sederanno, ciascuno sotto la sua vite e sotto il suo fico, e non ci sarà nessuno che li faccia tremare; poiché la medesima bocca di Geova degli eserciti ha parlato”. — Michea 4:4.


    Questo è ciò che crediamo noi....poi ognuno pensa quel che vuole.

    Saluti carissimi.
     
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  15. Pecora selvatica
     
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    CITAZIONE
    Ancora una volta Gesù si servì del fico per illustrare la cattiva condizione spirituale della nazione. Quattro giorni prima di morire, mentre andava da Betania a Gerusalemme, vide un fico che aveva tante foglie ma nessun frutto. Dato che i fichi primaticci compaiono insieme alle foglie — e a volte anche prima che spuntino le foglie — il fatto che l’albero non avesse frutti indicava che non valeva niente. — Marco 11:13, 14.

    Grazie Gladio!...devo dire che, permettimi, sono più complicati-contorti, come sempre, i tentativi di spiegazione, di quanto lo sia il testo stesso, secondo me; questo perchè, sempre secondo me, le contorsioni malcelano una sorta di "arrampicarsi sugli specchi"; questo dice il Vangelo di Marco, nei versetti del Capitolo 11, che hai citato:

    - 12 La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. 13 Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi. 14 Rivolto all'albero, disse: "Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi frutti!". E i suoi discepoli l'udirono.

    20 La mattina seguente, passando, videro l'albero di fichi seccato fin dalle radici. 21 Pietro si ricordò e gli disse: "Maestro, guarda: l'albero di fichi che hai maledetto è seccato"-.



    Cosa ci dice il testo?...che Gesù trovò solo foglie...perchè...non era la stagione dei fichi, tra l'altro assai curioso non lo sapesse...soprattutto in quanto...definito..."unto di D-o"...Suo 'Messia'...non lo trovi curioso anche tu?
    E inoltre, se l'Albero di Fichi voleva essere una metafora di Israele, avrebbe sbagliato clamorosamente anche la profezia...questo è la Storia che ce lo insegna, fortunatamente, perchè lo Stato di Israele esiste tutt'oggi ed è fertile, prosperoso, ricco e potente!! :)
     
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113 replies since 21/9/2010, 17:03   4151 views
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