Chi è per gli ebrei il Messia?

mi piacerebbe sapere se esiste una corrente ebraica contemporanea che ne parla

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  1. Ayalon
     
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    אילון

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    CITAZIONE (msandra @ 5/1/2010, 17:40)
    Caro Aialon, i testi della bibbia di cui mi parli, li conosco bene perchè anche noi cristiani li seguiamo e tutto coincide perfettamente.
    Il Messia è l'Inviato di Dio.
    Gesù di Nazareth della casa di Davide, è per noi cristiani, questo Inviato di Dio, che in parole e opere, miracoli, segni, prodigi e risurrezioni dai morti, guarigioni di malati e perdono dei peccatori, ha portato sulla Terra questa era di pace e di fratellanza, di cui si parla nelle profezie.
    Perchè per gli ebrei è tanto difficile credere al compimento in Gesù, delle promesse di Israele?
    Chi ti parla è una persona che crede profondamente nel compimento di queste promesse messianiche.
    M.Sandra

    IL VERO MESSIA
    E' scritto nella Torah,e commentato nelle Mishna che il messia giungerà alla fine dei tempi,a svolgere un preciso compito,quello di adempiere la promessa fatta da D_o ad Israele; l'adempimento rivelerà la persona del messia, non solo agli ebrei, ma al mondo intero.
    Le scritture riportano che tutti i popoli lo riconosceranno come tale,e nessuno dovrà "convincere" gli altri a credere che lo sia veramente.
    Dunque già il solo fatto che un gruppetto di ebrei identifichi il messia in un maestro, o in un profeta di cui è seguace, tenti di "persuadere" di conseguenza tutto il resto dell'umanità, è prova che il messia non è ancora giunto.
    Di aspiranti e falsi messia, è ricca la storia del popolo ebraico.

    I falsi messia

    In tali circostanze, non deve sorprendere che Sabbatai Tsvi (1626-1676), l'uomo che in Turchia si autoproclamo' messia, abbia considerato che il momento gli era favorevole e l'ora propizia per l'inizio di un movimento messianico. Shabbatai Tsvi affermava che i massacri di Chmielnitski costituivano quello che i profeti avevano annunciato come i dolori di gestazione per la nascita del messia e che lui era il salvatore atteso.
    Nel clima emotivamente teso del momento e intellettualmente scosso dalle dure prove subite, in un momento in cui era necessario dare un senso alla vita, l'ondata messianica riscontro' un successo immediato. Sabbatai Tsvi fu circondato da numerosi discepoli e un fervore particolare si impossesso' di diverse comunita' ebraiche sparse nel mondo. In un primo tempo, alcuni dei maggiori rabbini dell'epoca rimasero impressionati dalla forte personalita' di Sabbatai Tsvi e dal suo effettivo carisma.
    Testimoni dell'epoca lo descrissero come un personaggio magnetico. Gli stessi pero' non tardarono a capire che Sabbatai Tsvi ed il suo movimento, costituivano un gravissimo pericolo per l'intero popolo ebraico, nella misura in cui provocavano atteggiamenti millenaristici e la conseguente negligenza delle pratiche religiose che avevano costituito fino ad allora, la colonna portante del giudaismo attraverso i secoli, pertanto decisero di opporsi a lui ed alla sua predicazione. Si sviluppo' quindi un gran dibattito intellettuale, a seguito del quale molti non tennero conto della condanna rabbinica poiche' dopo aver aderito al pensiero di Sabbatai Tsvi, non potevano pensare di tornare indietro ed erano comunque disposti a seguire ciecamente qualsiasi sua impresa.
    L'attesa di una rivelazione messianica da parte di Sabbatai Tsvi era gia' talmente radicata che quando decise di convertirsi all'islam la sua immagine non ne venne interamente offuscata. Malgrado gli sforzi delle più alte autorita' rabbiniche, il movimento riusci' a mantenersi vivo fra i numerosi discepoli di Sabbatai Tsvi, soprattutto in Polonia. Mezzo secolo più tardi, il movimento conobbe anche una brusca ripresa sotto forma della setta franchista. Il suo capo spirituale, Jacob Franck, contemporaneo del Baal Shem Tov, nato anch'esso in Polonia, si autoproclamera', come il suo predecessore, l'atteso messia e in un secondo tempo si convertira' al cristianesimo con tutti i suoi seguaci.
    Questi sedicenti movimenti messianici, conosceranno, uno dopo l'altro, una fine più o meno naturale anche se inevitabilmente, ma prevedibilmente la loro scomparsa lascio' un'impronta profonda nel pensiero ebraico. I rabbini divennero sempre più diffidenti e determinati ad evitare che tali errori si potessero ripetere facendo nascere nella popolazione delle false speranze che poi conducevano alla più cocente disillusione.
    E' in quest'ottica che si spiega la tragica esperienza vissuta da alcuni dei maestri dell'epoca, quali il Rabbi Moshe Haim Luzzato (1707-1746) accusato di diffondere dottrine pseudo-messianiche, oppure Rabbi Jonathan Eybchutz (1690-1764) che si vide accusato di tendenze sabbataiane, od altri rispettabilissimi rabbini dell'epoca accusati di simili colpe, si trattava in ogni caso del contraccolpo dello pseudo-messianesimo. Questa inquietudine rabbinica e l'incombente atmosfera di sospetto contribui' a mettere in discussione tutta la produzione spirituale che faceva riferimento al misticismo cabalistico, percepito nel migliore dei casi come incomodo o altrimenti nocivo se non eretico. La logica conseguenza di tale atteggiamento fu che la kabbala divenisse oggetto di evidente disprezzo e di un'esplicita proscrizione.

    "Se sorgerà un Re dalla casa di Davide che saprà ricercare in
    profondità nello studio della Torà e, come il suo antenato Davide, osserverà
    le Mitzvot stabilite dalla Legge Scritta e dalla Legge Orale; se egli
    imporrà a tutto Israele di camminare [nella via della Torà] e riparare le
    brecce [nella sua osservanza]; e se combatterà le guerre di D-o; - possiamo,
    sicuramente, considerarlo il Messia".

    "Se egli non avrà successo fino a tanto o se sarà ucciso, sicuramente non era [il Redentore] promesso dalla Torà.
    [Piuttosto] sarà da considerare come tutti gli altri re validi e legittimi
    della dinastia di Davide che sono morti. D-o ha solo fatto sì che sorgesse
    per provare il popolo. Come è scritto (Dan. 11, 35) "Tra gli stessi
    intelligenti, alcuni cadranno, affinché si compia fra di loro la
    purificazione, una selezione, un raffinamento fino al tempo della fine, che
    deve ancora venire."

    Gesù di Nazareth, che aspirò ad essere il Messia e fu
    giustiziato da un tribunale, è anche presente nelle profezie di Daniele
    (Dan. 11, 14): "Dei rinnegati nel tuo popolo si esalteranno tentando di
    realizzare la visione, ma saranno abbattuti". Ci può essere ostacolo
    maggiore di questo? Tutti i profeti parlarono del Messia come del Redentore
    d'Israele e Salvatore, che avrebbe radunato gli esiliati e avrebbe
    rinsaldato in loro le Mitzvot. Al contrario,
    causò agli ebrei di essere ammazzati dalla spada, i sopravvissuti furono
    dispersi e umiliati, la Torà fu alterata e la maggioranza dei popoli del
    mondo fu ingannata e posta al servizio di una divinità ben diversa dal
    Signore. E tuttavia l'intento del Creatore del mondo non è alla portata
    della comprensione umana, perché (parafrasando Isaia 55, 8) "le Sue vie non
    sono le nostre vie e i Suoi pensieri non sono i nostri pensieri". [Infine]
    tutti i fatti compiuti da Gesù di Nazareth e dall'Ismaelita [cioè Maometto]
    che sorse dopo di lui servono solo a lastricare la via per l'arrivo del
    Messia e per mettere alla prova il mondo intero [motivando le nazioni] a
    servire D-o tutti insieme, come è scritto (Sofonia 3, 9): "Renderò i popoli
    puri di linguaggio, così che invocheranno il Nome del Signore e Lo
    serviranno tutti indistintamente". Come avverrà ciò? Il mondo intero è già
    pieno di discorsi intorno al Messia, così come intorno alla Torà e alle
    Mitzvot. Questi argomenti si sono diffusi tra molte popolazioni
    spiritualmente indifferenti, che ne discutono, come discutono di Mitzvot e
    di Torà. Alcuni di loro [cioè i cristiani] dicono: "Questi precetti
    sarebbero veri, ma non sono validi nella nostra epoca; non sono sempre
    applicabili." Altri [cioè i Mussulmani] dicono: "All'interno di questi
    precetti sono nascosti concetti che non possono essere compresi
    semplicemente; il Messia è già venuto e li ha rivelati." Quando verrà il
    vero Re Messia e si rivelerà con successo, [diventando il suo rango]
    celebrato e innalzato, tutti loro torneranno a comprendere come i loro
    antenati abbiano lasciato loro una falsa eredità; i loro profeti e i loro
    antenati li portarono ad errare".

    Ciao

    Aialon
     
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385 replies since 4/1/2010, 22:19   26949 views
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