Qual è il Vangelo più antico ?

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  1. Giovanni Dalla Teva
     
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    CITAZIONE
    Giovanni dalla Teva scrive:

    Il primo vangelo scritto fu quello di Tommaso, almeno il nucleo primitivo, perchè subì anche questo delle aggiunte successive

    Infatti compaiono i nomi di quattro figli di Giuda il Galileo: Giacomo, Simone, Giuda Tommaso, Gesù il salvatore. Non compaiono invece gli apostoli, invenzione successiva di san Paolo.

    Gli apostoli non compaiono neppure nel vangelo degli Ebioniti. http://www.storiacristianesimo.it/vangelo%...%20ebioniti.htm


    Gli apostoli storicamente non sono mai esistiti.

    Infatti tranne i quattro fratelli di Gesù/Giovanni di Gamala che attraverso gli scritti di Giuseppe Flavio sappiamo bene quale fu la loro morte,

    Giuda, Decapitato nel 45 "riportato da Giuseppe Flavio"Ant. Giud. XX, 5.1 -97-99"
    Giacomo, crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio Ant. Giud. 20. 5.2-102
    Simone, crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio" Ant. Giud. 20. 5.2-102"
    Giuseppe, fu ucciso durante la guerra giudaica nel 66 d.c. Giuseppe Flavio in "La guerra giudaica II, 17".


    per gli altri "solo la tradizione dice " il che significa solo falsificazioni per giustificare ciò che storicamente non è mai esistito.

    Per avvallo riporto:

    Contraddizioni sulla morte di Giuda Iscariota
    Apprendiamo dal vangelo di Matteo 27.5 "Egli (Giuda), gettate le monete d'argento nel tempio, si allontanò e andò ad impiccarsi. "

    Mentre negli atti degli apostoli 1,18 "Costui (Giuda) dunque si comprò un campo con il prezzo dell'ingiustizia, e precipitando si spaccò in mezzo e si sparsero tutte le sue viscere.

    Chi dice il falso?

    Dimostrazione che gli Apostoli sono stati inventati

    La grande falsificazione di Gamaliele dagli Atti degli Apostoli 5,34


    Dimostrazione che l'intervento di Gamaliele è un falso, non tanto perchè è stato invertito dai falsari cronologicamente, l'esistenza di Tèuda con Giuda il Galileo, suo padre, ma perchè hanno fatto dichiarare a Gamaliele, davanti al Sinedrio che Tèuda, un guerrigliero comandante di quattrocento sovversivi era stato ucciso, quando invece era ancora vivo.

    Il racconto dell'intervento di Gamaliele davanti al Sinedrio, precede negli Atti degli Apostoli, addirittura l'arresto e la morte di Stefano, considerato, il primo martire della chiesa. Quindi nessun Apostolo, sicuramente era stato ancora ucciso.

    Sia la logica, sia il racconto dicono che tutti, ma proprio tutti gli apostoli erano ancora vivi. Infatti tutti gli apostoli vengono imprigionati e gettati in prigione. Nella notte un angelo del Signore li libera, ma vengono nuovamente, catturati e condotti davanti il Sinedrio e interrogati dal sommo sacerdote.

    Qui un fariseo di nome Gamaliele, dottore della legge, stimato da tutto il popolo, afferma davanti a tutti i presenti del Sinedrio, tra le altre cose, che Tèuda il rivoluzionario è morto, cosa certamente impossibile cioè falsa.

    Infatti noi sappiamo leggendo Antichità Giudaiche 2 a cura di Luigi Moraldi - edizioni Utet - libro 20,5, 98 pag. 1231,che Tèuda fu catturato e poi ucciso, tagliandogli la testa, dai soldati romani, quando il loro capo, era Fado, procuratore in Palestina dal 44 al 46 d.c..

    Il procuratore Fado fu inviato in Palestina, dall'imperatore Claudio, dopo la morte del re Erode Agrippa nel 44 d.C..

    Ora, secondo la narrazione degli Atti degli Apostoli, l'apostolo Giacomo, fu ucciso di spada in base agli ordini del re Erode Agrippa.

    Constatando che al tempo dell'intervento nel Sinedrio di Gamaliele, tutti gli apostoli erano in vita, perchè il martirio di Giacomo sarà successivo, non può essere che Teuda sia già morto, perchè sappiamo che la sua morte avvenne per gli atti degli Apostoli, dopo quella di Giacomo.

    Riassumendo:
    Il racconto di Gamaliele al Sinedrio, avviene con tutti gli apostoli vivi, molto prima del martirio dell'Apostolo Giacomo.
    Il martirio dell'apostolo Giacomo avviene per ordine di re Erode Agrippa al potere dal 37 al 44 d.c. (Atti degli apostoli 12,1)
    Teuda viene ucciso da Fado, che succede ad Agrippa, procuratore dal 44 al 46 d.c.
    Quindi Gamaliele non può aver detto, nel momento in cui tutti gli apostoli erano vivi, che Theuda era morto, perchè la sua morte avverrà dopo quella dell'apostolo Giacomo.

    Una volta accertata la falsificazione del racconto si può concludere che, l'apostolo Pietro non ha mai detto:"Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a una croce. Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati,. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono" davanti al sinedrio, perchè collegato direttamente a tale avvenimento.

    Una volta accertata la falsificazione del racconto si può concludere inoltre che, l'Apostolo Giacomo non fu ucciso di spada dal re Erode Agrippa, ma bensì fu crocifisso dal procuratore Tiberio Alessandrino dal 46 al 48 d. c., assieme al suo fratello Simone entrambi figli di Giuda il Galileo, come riportato da Giuseppe Flavio in Antichità Giudaiche 2 a cura di Luigi Moraldi - edizioni Utet - libro 20,5, 102 pag. 1231

    Di conseguenza Simon Pietro non diventerà mai, il primo papa a Roma, come vorrebbe la chiesa.
    Di certo, non ci sono stati gli interventi degli angeli, né per la liberazione degli apostoli, inerente al falso intervento di Gamaliele né per la liberazione di Pietro imprigionato da Re Erode Agrippa.
    Come sempre i conti tornano.

    Appare così, chiaro e veritiero il contenuto dei vangeli dove vengono elencati i nomi dei fratelli del presunto Messia, Vangelo di Mc 6,3 , Mt 13,55. Non è egli forse il figlio dei carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? (Mt. 13,55)



    Gli evangelisti Marco e Matteo scrissero i nomi dei fratelli del Gesù Nazareno, perchè non conoscevano le opere di Giuseppe Flavio.
    Solo con i nomi dei fratelli di Gesù che compaino in Marco e Matteo, confrontandoli con gli scritti di Giuseppe Flavio (anche dopo le censure successive, figuriamoci prima delle censure) si riesce ad identificare i veri protagonisti storici dei vangeli, cioè i figli di Giuda il Galileo.

    Tutto questo, gli evangelisti Marco e Matteo non lo potevano sapere o prevedere.

    L'autore o gli autori degli Atti degli apostoli che scrivono avendo a disposizione i quattro vangeli (successivamente dichiarati canonici) e tutti gli scritti di Giuseppe Flavio, si accorgono che confrontando:
    Non è costui il falegname,il figlio di Maria, il fratello di Giacomo,di Giuseppe, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi? (Marco 6,3)

    Non è egli forse il figlio dei carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? (Mt. 13,55)
    con gli scritti di Giuseppe Flavio, chiunque può comprendere che il Gesù Nazareno il figlio di Dio, non era altro che Giovanni di Gamala figlio di Giuda il Galileo.

    Allora, furono costretti a chiamare in causa Gamaliele, un fariseo, un dottore della legge, stimato da tutto il popolo a testimoniare davanti al Simedio (niente meno che il conciglio dei capi degli Ebrei) che la famiglia di Giuda il Galileo e Teuda non avevano nulla a che fare con il pacifico e mite Gesù Nazareno figlio di Dio e i suoi apostoli.
    Per dimostrare inoltre che Teuda, cioè Giuda , non aveva nulla a che fare anche con Giuda il Galileo, (quando in realtà era suo figlio) lo fanno operare cronologicamente prima di Giuda suo padre, in modo tale che sia impossibile per il lettore comprendere che invece era il Figlio)

    Ad esempio se Roberto è il padre di Pierino, e io voglio falsamente negarlo, devo dichiarare che Pierino è vissuto prima di Roberto, esattamente quello che fece, l'autore degli atti degli apostoli, con Giuda il Galileo e suo figlio Teuda.
    Ricordiamo, che in tale periodo i cristiani non erano ancora in grado di falsificare le opere di Giuseppe Flavio, in quanto, alcune copie erano custodite negli archivi imperiali o in possesso di pagani, né potevano prevedere tale loro capacità di censura, nel futuro.

    Il far dichiarare a Gamaliele il falso, smascherò osservando le date storiche, il loro inganno.

    Infatti il racconto di Gamaliele al Sinedrio, avviene con tutti gli apostoli vivi, molto prima del martirio dell'Apostolo Giacomo.

    Ma poiché l'autore degli atti degli apostoli, dovette pure anticipare cronologicamente, la morte dell'apostolo Giacomo, sotto il re Erode Agrippa, al potere dal 37 al 44 d.c..
    Altrimenti, il lettore avrebbe compreso con facilità, leggendo Antichità Giudaiche libro XX, 102"Oltre a ciò, Giacomo e Simone, figli di Giuda Galileo, furono posti sotto processo e per ordine di Alessandro, vennero crocefissi; questi era il Giuda che — come ho spiegato sopra — aveva aizzato il popolo alla rivolta contro i Romani, mentre Quirìno faceva il censimento in Giudea." che i due figli di Giuda il Galileo corrispondevano ai due apostoli, cioè i due fratelli di Gesù Nazareno "Non è egli forse il figlio dei carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? (Mt. 13,55).
    E poiché Teuda viene ucciso da Fado, che succede ad Agrippa, procuratore dal 44 al 46 d.c.

    Quindi Gamaliele non può aver detto, nel momento in cui tutti gli apostoli erano vivi, che Theuda era morto, perchè la sua morte avverrà dopo quella dell'apostolo Giacomo. (autore di tale scoperta il grande storico, Sig. Salsi Emilio )

    Un caro saluto

    Edited by Giovanni Dalla Teva - 20/10/2009, 15:37
     
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13 replies since 14/10/2009, 00:52   10451 views
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