IPOTESI SU GESU' RABBI

e il suo eventuale matrimonio.

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  1. K. Freigedank
     
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    CITAZIONE
    Natzrat e la sua possibile vera ubicazione.

    Hallo, meine lieben Tristan! Ho dato una scòrsa ai tuoi post e quasi tutti vertono su questo tema.. posso chiederti il perchè della tua affannosa e, a mio parere, vana ricerca? Cosa cambierebbe se la città d'origine del Maestro fosse o no la presunta Nazareth piuttosto che Gamala, o qualche altro buco ubicato chissà dove 2000 anni fa in una terra così difficile e inospitale, anche geograficamente, come la Giudea del tempo? Ti lascio con una citazione dell'Ill.mo Abate Ricciotti che suona pressapoco così: "Sono i luoghi non menzionati o poco menzionati che devono essere guardati con sospetto..."
    Ti auguro che queste ricerche ti diano soddisfazione..
    Un saluto dal tuo amico, per rimanere nel tema della Ricerca, Parzival.
     
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    Ciao a tutti,

    Riporto anche qui il post che ho già scritto su ufoforum.it






    Dedicato a coloro che sono interessati a questa ricerca, soprattutto a Barionu e agli Storici et Arpiolidi presenti nel forum.


    Qualche giorno fa, qui sul forum, zio ot ha segnalato il meraviglioso sito www.vangeliestoria.eu/index.asp di Emilio Salsi. Devo dire che mi sono appassionato molto alla ricerca del signor Salsi.
    Leggendo le pagine del sito, tenevo a mente l'opera di Leonardo Da Vinci (l'Ultima Cena) e, sono arrivato al punto di ritenere che Leonardo abbia realizzato due dipinti in uno;

    - uno riguarda l'Ultima Cena così come l'abbiamo sempre vista, con Gesù e i dodici apostoli.

    - l'altro riguarda la prole di Giuda il Galileo più Maria di Magdala.










    Secondo me, Leonardo Da Vinci conosceva la vita/storia degli Zeloti e, con ciò che ha dipinto, per come lo ha dipinto, ..... ha fregato tutti. ;)




    Di seguito, una serie di immagini con i nomi dei personaggi nell'opera di Leonardo.

    Cliccare le miniature per cambiare immagine:

    www.swfcabin.com/open/1324938725
















    नमस्ते
     
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    IL FONT DA QUALCHE PROBLEMA ....

    per vedere bene la elaborazione di Artisall :

    www.ufoforum.it/topic.asp?rand=7055...#55433;�



    Guardate anche questa elaborazione, sempre di artisall







    Splendida elaborazione .


    La mia specifica su quello che è in realtà MISTER X:


    ovvero l' uomo nascosto che tiene il coltello :







    i miei studi recenti mi hanno portato a ipotizzare 2 Gesù.

    Per cui al centro , con la Maddalena ( o altra donna ) abbiamo il grande Rav Yeshùa , detto il bar abbà , e Mister X con il coltello è in vero Yeshùa detto il Mashìach , il grande guerriero capo dei berionim che conquista Gerusalemme .

    Il Cenacolo come fotografia di un preciso fatto storico che avviene in quel periodo, quando il Legatus Augusti pro praetore Lucio Vitellio arriva a Gerusalemme per riprenderne il possesso .


    www.vangeliestoria.eu/approfondimento.asp?ID=17


    Yeshùa detto il Mashìach : probabilmente Jochanan mi Gamlà , Giovanni di Gamala

    Yeshùa bar abbà : Gesù figlio del padre , nativo di una località sul lago di Tiberiade chiamata Notzèret : la guardiana , oggi chiamata Arbel Nittai


    Marsilio Ficino come assai probabile regista del dipinto .


    Ne parliamo in abbondanza tra breve.

    Giuda , in Ebraico Yehudah , vuol dire D-o ti ringrazia , e viene dalla forma verbale lehodot : ringraziare


    לְהוֹדוֹת

    consiglio la lettura di

    https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=21221697

    https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=21844952

    https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=22348604

    https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=22806870

    https://digilander.libero.it/Hard_Rain/ISCARIOTA.pdf




    zio ot :B):

    Edited by barionu - 30/12/2011, 17:45
     
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    SUI SICARI


    https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=21438410

    https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=21739053



    zio ot :ph34r:
     
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    ...ora che stiamo per aprire con Fenix , posso dirvi che stiamo preparando uno speciale sul Cenacolo

    dove, sperem, ci saranno anche lavori in 3d

    E' tutto pronto, ...ma il 3d è un vero casino ... :blink:


    zio ot :B):
     
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  6. Gabriele2710
     
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    Polymetis a scritto:
    A chi ti critica, non occorre dimostrare che qui i due termini significhino la stessa cosa, gli basta infatti dimostrare che possono significare la stessa cosa, e così viene a cadere un tassello probatorio del tuo complotto immaginario...

    ...Non c’è nessuna imprecisione nel tradurre né anakeimai né anapipto, te l’ho già detto che devi smettere di sognare. Il verbo anakeimai, come già spiegato, vuol dire “giacere su”. Ma la posizione in cui si giaccia sopra qualcosa, non è implicita nel significato del verbo. Sicché si può giacere sia stando distesi a 90 gradi, sia giacere su qualcuno essendo reclinati sopra di lui. Infatti il verbo si usa anche per degli oggetti, ad esempio gli oggetti posti sugli altari, che ovviamente non sono “sdraiati”… “Giacere”, significato tra quelli riportati da tutti i dizionari, in italiano significa stare appoggiato inerte su qualcosa. L’essere stesi su qualcuno, non implica l’essere sdraiati a 90 gradi, si può dunque immaginare Giovanni anche steso inerte sul petto di Gesù con un angolo di 45 gradi.


    Salve a tutti volevo solo riportare questo dato tratto dal vocabolario Treccani

    Giacere
    giacére v. intr. [lat. iacēre] (pres. indic. giàccio, giaci, giace, giacciamo, giacéte, giàcciono; pres. cong. giàccia, ... giacciamo, giacciate, giàcciano; pass. rem. giàcqui, giacésti, ecc.; part. pass. giaciuto; aus. essere). –

    1.

    a. Stare disteso: g. a letto (o nel letto, sul letto); g. in terra (o a terra), sull’erba; g. supino, bocconi, sul fianco; mettersi, buttarsi a giacere. Mancando il complemento, s’intende comunem. essere coricato a letto, spec. per malattia: giaceva gravemente malato; giace infermo, paralitico; giace immobile da anni. Con valore allusivo, giacere o giacersi con ..., fare l’amore: Amo una donna con cui mai non giacqui (Saba); in questo sign., ha per lo più l’aus. avere: per forza aveva giaciuto colla moglie (G. Villani).

    b. Cadere esanime, morire improvvisamente: stramazzò riverso sulla china, giacque senza moto (Fogazzaro); o essere disteso nel sonno della morte: giaceva nella bara; senza tomba giace Il tuo sacerdote, o Talia (Foscolo); quindi, essere sepolto, avere sepoltura: g. nel sepolcro; g. sottoterra; qui giace ..., in iscrizioni funebri; prov., chi muore giace, chi vive si dà pace.

    2.

    a. Essere situato, trovarsi, con riferimento a luoghi posti in basso, a valli o regioni pianeggianti: il paesino giace in una conca fra due colline; Giace in Arabia una valletta amena (Ariosto). Con sign. simile anche in geometria: curva che giace su una superficie, che è situata su questa.

    b. Nell’uso poet., riferito ai fianchi di un rilievo, esser meno erto, meno ripido: Ditene dove la montagna giace (Dante).

    3. Determinato da un compl. di luogo, proprio o fig.:

    a. Trovarsi nella situazione, generalm. sfortunata o disagiata, espressa dal compl. stesso: g. in prigione, nella miseria, nell’ignoranza, nel piu completo abbandono; g. nell’ozio, nella disperazione.

    b. Con riferimento a cose, essere abbandonato, trascurato, messo da parte e sim.: importanti manoscritti giacciono in sconosciute biblioteche; prima del restauro la statua giacque per anni tra le rovine; c’è tanta merce che giace nei magazzini; e in genere, tenere, lasciare qualcosa a g., lasciarla inutilizzata. Anche, non essere sbrigato, risolto, restare inevaso: pratiche che giacciono da anni (negli scaffali); l’incartamento giace da tempo sulla mia scrivania.

    c. Con uso assol., poet., essere inattivo, inoperoso: O difesa di Dio, perché pur giaci? (Dante).

    4. fig. Trovarsi in uno stato di abbattimento, di avvilimento, senza capacità di risollevarsi o di riprendersi: con vece assidua, Cadde risorse e giacque (Manzoni, parlando di Napoleone); anche con la particella pron.: il misero si giacque ... (Parini). Analogam., di civiltà, città, nazioni: Giace l’alta Cartago (T. Tasso). ◆ Part. pres. giacènte, anche come agg. (v. la voce).

    Reclinare

    reclinare v. tr. [dal lat. reclinare, comp. di re- e clinare «chinare, piegare»]. – Adagiare, appoggiare, abbassando o piegando; è usato soprattutto nell’espressione r. il capo o la testa sul petto, sulla spalla (proprî o di un’altra persona), sul cuscino o sul guanciale. ◆ Part. pass. reclinato, anche come agg., appoggiato, abbassato: col viso, col mento reclinato sul petto. In botanica, si dice delle foglie che nella gemma si presentano piegate in modo che l’apice della lamina si trovi vicino alla base; per es., nell’aconito e nel liriodendro: foglie reclinate (anche ripiegate); fogliazione reclinata.

    Il vocabolario Treccani parla chiaro. Reclinare e giacere non possono essere usati per la medesima posizione di una persona. Poiché giacere, come puoi leggere, significa sempre e solo, riguardo alle persone, stare disteso. Per oggetti o luoghi ha un significato leggermente diverso. Ma per nulla uguale a reclinare.
    E poiché qui si parla di persone, a meno che Giovanni non fosse un vaso o una sopramobile generico, significa che era disteso.
    Giacere non significa neppure stare appoggiati a qualcosa. Quindi i due sinonimi, in italiano, non possono essere usati come sinomini. Sarebbe un errore.
    Ciao da Cico.
     
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  7. Gabriele2710
     
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    Polymetis ha scrtitto:
    Ma te l’ho già spiegato. Non sta scritto da nessuna parte che sia salito al Padre dopo essere stato con Maddalena. Il fatto che la congedi in fretta si può spiegare anche col fatto che avesse altre cose IN TERRA da fare prima di ascendere al Padre, ad esempio apparire agli altri discepoli. Gli evangeli infatti ci raccontano di altre apparizioni, e chissà quante altre apparizioni possono essere avvenute che semplicemente non sono state raccontate. Tutto il tuo ragionamento dunque è privo di forza probante, perché non sta scritto da nessuna parte che se congeda in fretta Maria Maddalena è perché subito dopo salirà al Padre. Certo, la congeda perché ha fretta di salire al Padre, e dunque, prima di farlo, ha tutta una serie di altri compiti da svolgere sulla terra, che Maddalena gli sta impedendo di svolgere se continua a trattenerlo.



    Poteva andarci con la Maddalena dato che erano insieme. Che bisogno c'era di mandare lei dagli apostoli in fretta e furia quando anche lui sarebbe andato da loro...a me mi sa che quello che hanno sempre raccontato sia pieno di contraddizioni.
    Non mi ricordo chi in questo blog ha fatto la seguente domanda:

    Se Giovanni e Giacomo sono figli di Zebedeo e, dato che si scrive sempre il primogenito, ossia il più grande, va da se che Giacomo, come secondo genito è più piccolo di Giovanni. Come mai allora Giovanni è raffigurato come un " maggiorenne " di 13/14 anni e Giacomo come un omone di 30/35 anni?
    Ripeto se non ricordo male la domanda era in questi termini ma con altre parole...volete rispodermi per favore. Rispondetemi anche e, eventualmete, per cicchettarmi se ho detto una patacata...
    Saluti da Cico
     
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    Ciao Gabri ! :B):

    ...e benvenuto ...fai una cosa : dimmi esattamente in che punto del topic , con pagina data e ora precisa , ci sono quei rilievi che hai

    riportato .


    zio ot :rolleyes:
     
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    Certo Gabriele ,Gesù avrebbe potuto benissimo andarci con la Maddalena.
    Nella realtà non vi fu nessuna ascesa al cielo quella di Marco è una aggiunta successiva,Matteo non ne sa nulla,furono i suoi primi seguaci ad inventarsi questa storiella proprio perchè non fosse da meno a Henoch e ad Elia e la inserirono in Luca e Giovanni gli ultimi due canonici.
    Peccato che per gli Atti ciò avvenne quaranta giorni dopo:alla faccia della fretta!
    Poly è un personaggio degno dei suoi predecessori padri e dottori della chiesa che fecero della menzogna il loro pane quotidiano!
     
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  10. Gabriele2710
     
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    Questa è la citazione di PAS60 alla quale facevo riferimento, si trova a pagina 14...in base a quello che ha riportato Poly la trovo una cosa importante e utile forse all'argomento del blog. Mi sembra che alcune pagine prima l'avesse ripostato senza avere risposta...

    Ciao da Cico


    Poly, t'avevo già chiesto questo:


    CITAZIONE (PAS60 @ 14/6/2011, 21:29) CITAZIONE (Polymetis @ 30/5/2011, 11:16)Ebbene, in seguito agli studi di Jean Colson, Jacques Winandy e Marie¬ Emile Boismard, l'esegeta francese Henri Cazelles ha dimostrato, con una ricerca sociologica sul sacerdozio del tempio prima della distruzione di quest'ultimo, che una simile identificazione è senz'altro plausibile. Le classi sacerdotali prestavano il loro servizio a turno per una settimana due volte l'anno. Al termine del servizio, il sacerdote tornava nella sua terra; non era affatto insolito che esercitasse anche una professione per guadagnarsi la vita. Emerge, del resto, dal Vangelo che Zebedeo non era un semplice pescatore, bensì dava lavoro a diversi giornalieri, per cui era anche possibile ai suoi figli lasciarlo. «Zebedeo, dunque, può senz'altro essere un sacerdote e avere tuttavia al contempo una proprietà in Galilea, mentre la pesca sul lago lo aiuta a guadagnarsi da vivere. Forse aveva solo un alberghetto di passaggio in o nelle vicinanze di quel quartiere di Gerusalemme che era abitato dagli esseni» («Communio» 2002, p. 481). «Proprio quella cena durante la quale questo discepolo poggiò la testa sul petto di Gesù si svolse in un luogo che, con tutta probabilità, si trovava nella parte della città abitata dagli esseni» - nell'«alberghetto» del sacerdote Zebedeo, che «cedette la stanza superiore a Gesù e ai Dodici» (pp. 480s). È interessante, in questo contesto, ancora un'altra indicazione nel contributo di Cazelles: secondo l'usanza giudaica, il padrone di casa o, in sua assenza come qui, «il suo primogenito sedeva alla destra dell'ospite, il capo reclinato sul suo petto» (p. 480).” (J. Ratzinger, Gesù di Nazaret, Milano, 2007, Rizzoli p. 264)

    Da questo brano vediamo magistralmente come per gli accademici i testi si spieghino benissimo da soli senza ipotesi di complotti. Non pare che la posizione di un sovversivo ricercato sia compatibile col fatto che costui possa andare a dire alla portinaia del Sommo Sacerdote di far entrare Pietro, semmai il fatto che il Sommo Sacerdote conoscesse il discepolo prediletto si deve al fatto che entrambi erano di estrazione sacerdotale.

    Ad maiora

    Sto seguendo questo lunghissimo thread e vorrei chiedervi alcune cose che mi sono sfuggite:
    innanzi tutto, considerando Giovanni un giovinetto, se lo si trasforma nel primogenito di Zebedeo, dovrebbe essere almeno meno giovane del fratello Giacomo. Io non ho letto le opere da te citate: s'intende così, che cioè Giovanni, secondo costoro, non è l'apostolo più giovane?

    Poiché insomma tu hai citato questa tesi, riportata nel libro del papa, dando forse per scontato che quindi Giacomo di Zebedeo sarebbe il fratello minore di Giovanni e che quest'ultimo non potrebbe più essere l'apostolo più giovane, ti vorrei chiedere se, a quanto hai capito, questa mia interpretazione è corretta o la tesi portata avanti tra gli altri dal Cazelles è ben più articolata.

    Grazie da Pasquale.

    CITAZIONE (nochiesa @ 25/3/2012, 00:21) 
    Certo Gabriele ,Gesù avrebbe potuto benissimo andarci con la Maddalena.
    Nella realtà non vi fu nessuna ascesa al cielo quella di Marco è una aggiunta successiva,Matteo non ne sa nulla,furono i suoi primi seguaci ad inventarsi questa storiella proprio perchè non fosse da meno a Henoch e ad Elia e la inserirono in Luca e Giovanni gli ultimi due canonici.
    Peccato che per gli Atti ciò avvenne quaranta giorni dopo:alla faccia della fretta!
    Poly è un personaggio degno dei suoi predecessori padri e dottori della chiesa che fecero della menzogna il loro pane quotidiano!

    Quello che dici è giusto il mio post era molto in senso ironico. Rispondevo a Poly che diceva che Gesù allontanò la Maddalena perchè forse doveva fare altre cose urgenti sulla terra prima di salire in cielo...fra le quali andare a trovare i suoi discepoli. Quindi la mia battuta cia sta tutta. :D :lol: Comunque grazie per la tua risposta.

    Ciao da Cico.
     
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    Ricordo a tutti che nel topic sono presenti delle piccole guide riassuntive :

    l' ultima la trovate a pag 27 .




    Annoto che nelle ultime pagine nel topic si è innestata la discussione riguardante un articolo su Nazaret/Natzrat/Notzèret .

    che stiamo elaborando ....




    """""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""


    Ordunque


    DA PAG 14 DEL TOPIC , IN RISPOSTA A GABRIELE


    CITAZIONE
    CITAZIONE (PAS60 @ 14/6/2011, 21:29) CITAZIONE (Polymetis @ 30/5/2011, 11:16)Ebbene, in seguito agli studi di Jean Colson, Jacques Winandy e Marie¬ Emile Boismard, l'esegeta francese Henri Cazelles ha dimostrato, con una ricerca sociologica sul sacerdozio del tempio prima della distruzione di quest'ultimo, che una simile identificazione è senz'altro plausibile. Le classi sacerdotali prestavano il loro servizio a turno per una settimana due volte l'anno. Al termine del servizio, il sacerdote tornava nella sua terra; non era affatto insolito che esercitasse anche una professione per guadagnarsi la vita. Emerge, del resto, dal Vangelo che Zebedeo non era un semplice pescatore, bensì dava lavoro a diversi giornalieri, per cui era anche possibile ai suoi figli lasciarlo. «Zebedeo, dunque, può senz'altro essere un sacerdote e avere tuttavia al contempo una proprietà in Galilea, mentre la pesca sul lago lo aiuta a guadagnarsi da vivere. Forse aveva solo un alberghetto di passaggio in o nelle vicinanze di quel quartiere di Gerusalemme che era abitato dagli esseni» («Communio» 2002, p. 481). «Proprio quella cena durante la quale questo discepolo poggiò la testa sul petto di Gesù si svolse in un luogo che, con tutta probabilità, si trovava nella parte della città abitata dagli esseni» - nell'«alberghetto» del sacerdote Zebedeo, che «cedette la stanza superiore a Gesù e ai Dodici» (pp. 480s). È interessante, in questo contesto, ancora un'altra indicazione nel contributo di Cazelles: secondo l'usanza giudaica, il padrone di casa o, in sua assenza come qui, «il suo primogenito sedeva alla destra dell'ospite, il capo reclinato sul suo petto» (p. 480).” (J. Ratzinger, Gesù di Nazaret, Milano, 2007, Rizzoli p. 264)

    alla data di oggi 25 marzo 2012 , non ho particolari cose da ggiungere a tutte le specifiche del mio studio di pag 16 :


    Piccola guida al topic




    POST RIASSUNTIVO


    Nelle prime 5 pagine del topic è stata esaminata la possbilità che un Gesù Rabbi , o un Gesù con una definizione similare, ad es. un Gesù Maestro della Torah , potesse essere sposato, secondo i mitzvot , e a favore di questa ipotesi ho parlato io e Abramo , mentre il nick Waylander ha espresso parere contrario.


    A pag 5 ho presentato un piccolo studio su Giovanni XIII , dove la mia analisi filologica vuole evidenziare la possibilità che l' apostolo Giovanni fosse in realtà
    una donna , mentre il nick Polymetis ha presentato numerose eccezioni a tali ipotesi : la opinabilità del signicato del testo e l' evidenza, a suo dire, che Giovanni fosse
    un adolescente .

    Da pag 5 in poi il dibattito si sta svolgendo su questi temi : io che sostengo la non certezza della giovane età di Giovanni , mentre Polymetis la conferma , e sempre io
    che sostengo risolutivo , sull' ipotesi di Gesù sposato, il post di Abramo a pag 3 8/9/2009, 05:54 , mentre Polymetis lo ritiene , anche se congruo , irrilivante ai fini di individuare una figura di Gesù ammogliato .

    A questo punto , aspetto eventuali repliche di Negev e di Abramo.



    ( da pag 5 in poi trovate anche molte diramazioni sul tema del topic, da come è stata vista l' Ultima Cena nella storia dell' arte , la questione omosessualità, e numerosi scambi tra il nick nochiesa e Polymetis che non mi sento di riassumere . :blink: -_- )

    Un ben tornato anche al pluribannato Koan . :B):


    zio ot :rolleyes:



    //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////



    Ripropongo un interessante intervento di MsNifelheim sul testo di Giovanni.




    Cit MsNifelheim



    Per quanto riguarda il redattore del IV vangelo a quanto ne so io esistono tre posizioni:

    - Il redattore è Giovanni, così come affermato dalla tradizione, il quale avrebbe composto questo vangelo in età avanzata.
    Personalmente non concordo con questa ipotesi, in quanto sembra che siano presenti diversi strati redazionali, quindi sarebbe più corretto parlare di "scuola giovannea" in cui comunque la comunità del discepolo avrebbe ampliato - soprattutto dal punto di vista teologico - il resoconto di Giovanni.

    - Il discepolo amato non è Giovanni, e non ci è dato sapere chi sia. In seguito alla predicazione orale di questo discepolo (che comunque non sarebbe un membro dei Dodici) una comunità fondata da questo discepolo avrebbe prodotto il quarto vangelo. Quest'opera ad ogni modo sarebbe passata attraverso diverse fasi redazionali, sino a giungere al termine del I secolo ad avere la forma attuale. In esso sarebbero presenti elementi non riportati dai sinottici in quanto indipendente da essi. Ad ogni modo sarebbero confluiti in esso anche parecchi elementi leggendari. Se non ricordo male un sostenitore autorevole di questa tesi è J.P. Meier

    - Il discepolo amato è un artificio letterario, e non è identificabile con alcun personaggio storico. Esistono esegeti sostenitori di questa tesi, anche se si tratterebbe di una posizione marginale. Su quest'ultima affermazione comunque non ci metterei una mano sul fuoco, magari se vuoi maggiori informazioni puoi chiedere all'ottimo Weiss.

    Ad ogni modo i differenti strati redazionali vengono messi in luce tramite un'analisi filologica del testo nella lingua in cui ci è pervenuto, e cioè il greco. Dunque si tratta di elementi che hanno un riscontro, e non sarebbero teorie non verificabili in alcuna maniera, postulando manipolazioni che non hanno lasciato traccia alcuna.


    ///////////////////////////////////////////////////////


    Da pag 13 è stato introdotta anche una discussione specifica sul Cenacolo di Leonardo .


    Nelle ultime pagine 15/16 vari scambi su temi collaterali in amorosa sintonia ...



    Per i nuovi arrivati ricordo che stiamo parlando in particolare di questo mio studio :







    Per ricordarvi che la probabile presenza di una donna all' Ultima Cena nasce
    dalla filologia vi ripropongo l' analisi che feci, con aggiunte specifiche.


    Sono fenomeni linguistici che chiamo GHOST.

    Ovvero gli echi e le tracce di quelle che ritengo le manomissioni sui testi Archetipi.

    In questo caso il GHOST è la corrispondenza tra Giovanni XIII, 23 e il Deuteronomio XIII, 7


    TESTO EBRAICO DEVARIM XIII, 7 דברים

    (DEUTERONOMIO XIII , 7 )


    O ESHE'T HEQE'KHA

    si tratta di una doppia forma costrutta :


    או אשת חיקך

    אוֹ אֵשֶׁת חֵיקֶךָ



    ( che sta per ISHAH SHEL HEQ SCHEL(L )KHA )

    אשה של חיק שלך


    אִשָׁה שֶׁל חֵיק שֶׁלְּךָ



    la CEI propone : o la moglie che riposa sul tuo seno.

    Il Grande Lessico del Nuovo Testamento è molto chiaro, in Greco : κόλπῳς Kolpos , petto ,

    in Ebraico :Hiq

    חיק ( non vocalizzato )




    SCRITTO HEIQ VOCALIZZATO E TRASLITTERATO : SI PRONUNCAI HE'Q ,

    ( in quanto la YOD, Mater Lectionis , IN QUESTO CASO E' SILENTE )


    חֵיק ( vocalizzato )

    è in preferenza usato con specifico riferimento a una figura femminile in Deut XIII, 7 ; XXVIII, 54 ; con significato di appartenenza di moglie al marito :
    in specifico : trad in taliano come " in seno di donna "

    abbiamo il Siracide IX , 1 , l' appartenenza della moglie al marito ( cit a pag 763 Volume V ) , abbiamo la Genesi XVI , 5
    e Numeri XI , 12 che invece parlano di heq riferito al petto di un uomo.


    Questa corrispondenza tra testo Ebraico e testo Greco è citata anche dal Dizionario Montanari 1 Edizione pag 1110

    ovvero che quel reclinato sul petto , kolpos , κόλπῳς abbia una corrispondenza precisa in Deuteronomio XIII , 7

    0 ESHE'T HEQE'KHA ( forma costrutta )

    אוֹ אֵשֶׁת חֵיקֶךָ

    dove ESHET אֵשֶׁת sta per ISHAH , ( ISHAH SHEL ) אשה של sostantivo che, nella TORAH , viene in preferenza indicato come moglie,

    e HEQE'KHA חֵיקֶךָ sta per ( HEQ SHEL(L)EKHA ) חיק שלך : il suo grembo/petto .


    HEQ In Ebraico

    HET con Tzerè

    YOD

    QOF.


    חיק ( non vocalizzato )


    חֵיק ( vocalizzato )

    Questa corrispondenza sembrerebbe accentuare la possibile presenza di una figura femminile, proprio per quella mutuazione delle forme tanto cara allo Zimmerman.

    ( H. ZIMMERMANN, Metodologia del Nuovo Testamento. Esposizione del metodo storico-critico, trad. ital., Torino, Marietti, 1971 (ed. orig. Stuttgart 1967); )

    Per kolpos, grembo, petto κόλπῳς : il Grande Lessico pag 761 Volume V e lo Horst pag 72 volume 2

    Per anakeimai ανακειμαι , giacere : il Montanari 1 ed pag 172

    e lo Horst pag 217 volume 1



    [b]PASSIAMO AL TESTO GRECO



    Giovanni XIII, 23

    ἦν ἀνακείμενος εἷς ἐκ τῶν μαθητῶν αὐτοῦ ἐν τῷ κόλπῳ τοῦ Ἰησοῦ, ὃν ἠγάπα ὁ Ἰησοῦς


    NE ANAKEIMENOS EIS EK TON MATHETON AUTOU EN TO KOLPO TOU IESOU , ON EGAPA O IESOUS

    LETTERALMENTE :

    Era giacente ( a mensa ) uno de i discepoli di lui su il petto di Gesù, colui che amava Gesù

    Interlineare ed San Paolo pag 904


    Quindi MISTER X è adagiato sul petto di Gesù

    C' è un contatto fisico pieno, MISTER X HA QUINDI IL VISO A POCHI CENTIMETRI DALLA BOCCA DI GESU'.

    e questa situazione appre ancora più chiara con Giovanni XIII, 25

    ANAPESON OUN EKEINOS OUTOS EPI TO STETHOS TOU IESOU


    αναπεσων ουν εκεινος ουτως επι το στηθος του Ιησου



    essendosi inclinato allora quello così su il petto di Gesù


    ANAPESON αναπεσων VIENE DAL VERBO ANAPIPTO αναπιπτω

    Il diz Montanari edizione 1 pag 182 INDICA :

    cadere all' indietro , riversarsi supino

    quindi è interessante che Giovanni poi non dica

    KOLPOS κόλπῳς MA STETHOS στηθος


    infatti se KOLPOS può valere anche come grembo ventre, utero , come HIQ in Ebraico , STETHOS vale come sterno, pieno petto tra i capezzoli

    Montanari a pag 1863


    a questo link ( nella seconda parte ) una conferma alla mia analisi

    www.enec.it/ps/fondo%20sindone/Loconsole-Sindone-Orvieto.pdf

    In pratica : IL PERSONAGGIO

    e adagiato sul grembo di Gesù in posizione supina ( faccia verso l' alto )

    e dopo fa l' atto di inclinarsi avvicinandosi al petto per fargli la domanda

    : o è un infante , o , più capibile , è una persona in grande intimità

    con Gesù : una moglie o un ' amante.


    Allora cerchiamo di capire la situazione dell' ultima cena.

    Perchè il discepolo che Gesù amava gli stava addosso a quel modo ?

    Lo Horst e il Grande Lessico parlano di un POSTO D'ONORE .

    Ma questo non ha niente a che fare con la Tradizione Ebraica della tavola.

    Infatti , nella Cena Ebraica , il posto d'onore , per l' ospite importante, in Ebraico :


    KISSE' SHEL KAVOD ( sedia dell' onore )

    כסא של כבוד


    כִּסֵּא שֶׁל כָּבוֹד


    è sempre a capo tavola

    e il padrone di fianco è alla sua destra , e la moglie del padrone siede alla destra del marito .

    Non vi è mai nessuna contiguità tra ospite e padrone di casa. Vi sono anche tradizioni che che vedono l' ospite capotavola e il padrone e sua moglie ( sempre alla destra del marito ) all' altro capo della tavola.

    Le tradizioni di cui parlo sono riferite al tempo di Gesù.

    Quindi nessun posto d'onore.



    NOTE CRITICHE E ULTERIORI RICERCHE




    cit polymetis da pag 8 del 2/6/2011, 03:09

    CITAZIONE
    Ogni traduzione è imprecisa, ma quelle che hai citato lo sono per motivi diversi. L’unica veramente imprecisa è la CEI, che salta la prima delle menzioni di Giovanni sul petto. Ma non sono errate le altre. Il verbo anakeimai non rimanda necessariamente all’idea di “esser sdraiato”, e poi, anche in italiano, bisognerebbe vedere cosa significa esser sdraiati. Tutte le traduzioni fanno benissimo a tradurre “appoggiare il capo”, perché anakeimai vuol dire solo “giacere sopra”, e non specifica necessariamente la posa del corpo quando si giace sopra. Infatti in greco questo verbo si usa anche per significare che si posano da qualche parte degli oggetti. Ma com’è noto tu credi di capire meglio il greco dei professori meglio titolati del pianeta, autori delle traduzioni che critichi, ergo ti lascio nella tua paranoia ermeneutica.

    cit polymetis da pag 9 del 2/6/2011, 19:26

    CITAZIONE
    Io non ho detto che anakeimai non vuol dire giacere, ti ho chiesto cosa intendi esattamente per giacere, visto che si può dire che giace anche chi stia semplicemente appoggiato a qualcosa, e nulla implica una posizione da straiati. Dei tutta l’iconografia giovannea, in cui si vede un giovanni col capo chino sul petto di Cristo, anche in quel caso si può usare il verbo giacere per descrivere il gesto, cioè che Giovanni giace sul petto di Gesù. Né il termine italiano “giacere” né il termine greco “anakeimai” indicano necessariamente uno sdraiarsi in modo del tutto orizzontale.

    cit Polymetis da pag 7 del 1/6/2011, 15:41

    CITAZIONE
    Ma sei fuori? Non c’è scritto da nessuna parte. Kolpos e stethos possono essere tranquillamente sinonimi. Che kolpos possa voler dire “ventre”, non implica che qui voglia dire ventre, infatti significa anche petto, si usa per il petto degli uomini “il seno d’Abramo”. Se Giovanni usa due termini diversi, può essere per un banale motivo stilistico, cioè per evitare la ripetizione, ma riferiti a degli uomini i due termini possono indicare la medesima area anatomica. Non c’è nessun motivo di vedere un movimento, il quale non è confermato dal verbo anapipto.

    Allora , riassumiamo :

    Kolpos

    Per kolpos, grembo, petto

    κόλπῳς

    : il Grande Lessico pag 761 Volume V e lo Horst pag 72 volume 2


    Diz Montanari 1a Ed pag 1110 :seno , petto

    Stethos

    στηθος

    vale come sterno, pieno petto tra i capezzoli

    Montanari a pag 1863

    La differenza , al lato pratico , esiste eccome , non ostante tu dica di no , senza portare alcun dato tranne la tua parola .

    Ma ti concedo che i sostantivi possano anche essere intercambiabili.

    Ma il punto non è questo :

    sta di fatto che il vettore risolutivo è il verbo anapipto

    αναπιπτω


    Il diz Montanari edizione 1 pag 182 INDICA :

    cadere all' indietro , riversarsi supino, coricarsi,adagiarsi, mettersi o stare a letto , e anche adagiarsi o mettersi a tavola

    dove il Montanari cita Luca XXII ,14 dove Luca scrive anepesen , che l' ed interlineare san paolo, pag 716 traduce in giacque ( a mensa )

    qui cito :

    www.enec.it/ps/fondo%20sindone/Loconsole-Sindone-Orvieto.pdf

    Mc 14,17, per esempio, riferisce “Ora, mentre erano a mensa e mangiavano …”. Ma il termine
    italiano mensa è stato tradotto dal greco anakèimenon, cioè "giacere, stare disteso, dormire",
    composto dalla particella àna, che vuol dire anche “indietro, sdraiato, giaccio a mensa”, e il verbo
    kèimai, ossia “giaccio, dormo, sto disteso”. Quanto questo abbia a che fare con il temine mensa non
    ne abbiamo idea. La stessa cosa accade con la traduzione di Mt 26,20: “si mise a mensa”. Anche in
    questo caso, come per Marco, abbiamo il verbo anakèimai( Montanari pag 172 ), da cui tradurre meglio con “Ora, mentre
    si stesero e cominciarono a mangiar e…” o “si mise disteso con i Dodici”.

    Un ultimo elemento d’indagine riguarda proprio il presunto tavolo. Nelle traduzioni italiane di
    Luca e Giovanni troviamo proprio questo sostantivo, e non come per gli altri due evangelisti il
    lemma mensa. Anche se in Gv 13,23 ritroviamo lo stesso termine greco anakèimenos impiegato da
    Marco e Matteo, questa volta è però tradotto inspiegabilmente col termine tavola: “Ora, uno dei
    discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola, al fianco di Gesù”. Luca, invece, in 22,14,
    riporta : anepèsen, da anapìpto, ( Montanari pag 182 )che traduce “cado indietro, mi rovescio, mi adagio,
    mi getto”, ossia, un’azione volontaria. Ciò che nella traduzione italiana è stato tradotto con “prese
    posto a tavola”, può essere detto meglio con l’espressione “prese posto adagiandosi per terra e gli
    apostoli con lui”.

    Questo per evidenziare che la tavola, per l ' appunto non esisteva, e quindi la signora Giovanni se ne stava adagiata supinamente sul corpo di Gesu.

    A questo punto, ventre o petto, ci troviamo di fronte ad una prossimità che tranquillamente può far pensare a una donna e non ad un uomo.

    Hora, abbiamo già visto che Giovanni , secondo il testo dei Vangeli , non è mai definito come un giovinetto imberbe .( e della tradizione che vuole i vangeli scritti dal 70 al 100 non mi fido )

    Quindi , non voglio dire che sia una prova matematica , ma fatto sta che tu dici

    CITAZIONE
    Continui a non capire nulla di quello che scrivo. Ho detto che il greco e l’ebraico sono irrilevanti perché dai testi in lingua originale, in questo caso, non si può dedurre nulla più di quanto sia già trasparente anche nelle traduzione in italiano. Il gesto che per voi sarebbe compromettente si legge benissimo anche nelle traduzione italiane ed è rappresentato nella storia dell’arte. Per questo ho detto che le tue analisi lessicologiche sono tutte irrilevanti, perché esse vogliono solo stabilire dove Giovanni posasse il capo. Io invece ho risposto con tutt’altro registro, dicendo che tutto ciò che tu deduci dal greco si trova anche in qualsiasi traduzione italiana, semplicemente è errata la tua interpretazione di cosa significhi quel gesto.

    quando in tutte le traduzioni che sono state proposte abbiamo una palese imprecisione :


    La Nuova Riveduta :

    23 Ora, a tavola, inclinato sul petto di Gesù, stava uno dei discepoli, quello che Gesù amava. 24 Simon Pietro gli fece cenno di domandare chi fosse colui del quale parlava. 25 Egli, chinatosi sul petto di Gesù, gli domandò: ...

    La CEI/Gerusaemme

    23 Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. 24 Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: «Di', chi è colui a cui si riferisce?». 25 Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse ...

    la Nuova Diodati

    23 Or uno dei discepoli, quello che Gesù amava, era appoggiato sul petto di Gesù. 24 Allora Simon Pietro gli fece cenno di domandare chi fosse colui del quale egli parlava. 25 E quel discepolo, chinatosi sul petto di Gesù, gli chiese: «Signore, chi è?».

    Luzzi Riveduta

    23 Or, a tavola, inclinato sul seno di Gesù, stava uno de' discepoli, quello che Gesù amava. 24 Simon Pietro quindi gli fe' cenno e gli disse: Di', chi è quello del quale parla?


    Diodati

    23 Or uno de' discepoli, il quale Gesù amava, era coricato in sul seno d'esso. 24 Simon Pietro adunque gli fece cenno, che domandasse chi fosse colui, del quale egli parlava. 25 E quel discepolo, inchinatosi sopra il petto di Gesù, gli disse: Signore, chi è colui? Gesù rispose:



    Ovvero, come vedete, solo la vecchia Diodati si avvicina alla traduzione più letterale:


    era sdraiato in grembo a Gesù, o, era sdraiato sul petto di Gesu.

    Mi dispiace che questo dato, caro poly, ti causi degli incubi , ma la possibilità che si tratti di femmena , e non masculo , è reale.


    e infatti questo i padri della Chiesa l' anno capito subito , e l' esegesi ha subito inventato un ragazzino imberbe :

    CITAZIONE
    Quest’iconografia di Giovanni giovane è universale anche tra i bizantini, il papa non c’entra nulla, essa dipende dal fatto che i Padri come ripeto dipingono Giovanni come il più giovane discepolo di Cristo.

    Ette credo, l' idea di un Gesù che fa bacinibacini con una donna ( o , :blink: orrore , con un barbuto et arrapato discepolo :cry: ) all' ultima Cena , non giovava certo alla Fede.

    ////////////////////////////////////////////////////////////////////



    AGGIORNAMENTO


    Hallora , visto che sua eccellenza poly

    CITAZIONE
    Ma com’è noto tu credi di capire meglio il greco dei professori meglio titolati del pianeta, autori delle traduzioni che critichi, ergo ti lascio nella tua paranoia ermeneutica.

    vediamo cosa dicono i Signori Professori :


    Cit dal Grande Lessico del Nuovo Testamento Vol V PAG 313

    ανακειμαι

    anakeimai


    Il verbo significa anzitutto essere steso ( per terra ) , starsene , e si dice delle oblazioni e sim ;

    ανακειμαι εις τι

    significa : qualcosa dipende da


    e infine

    ανακειμαι

    vale per stare a tavola.

    Nel N.T troviamo ανακειμαι solonei vangeli , dove significa stare a tavola

    Marco XIV , 18 - XVI , 14 . Matteo IX, 10 - XXII, 10/11 - XXVI, 7/20 . Luca XXII , 27. Giovanni VI , 11 - XII ,2 -XIII 23/28 .

    Abbiamo anche

    συνανακειμαι

    sunanakeimai , in Marco II , 15 parallelo a marco VI ,22


    L' usanza di porsi a tavola su divani era generale al tempo di Gesù non solo presso i Giudei, ma pure presso i popoli civili del Mediterraneo .

    Tuttavia si metteva a giacere solo chi poteva farsi servire , mentre le donne , i fanciulli , e gli schiavi mangivano per lo più stando in piedi o in un altro ambiente.

    L' ανακειμενος ( anakeimenos ), è dunque , al contrario del διακονων ( diakonon ) , colui che si sente a suo agio , perchè se lo può concedere, e il " più distinto " : Luca XXII , 27.

    Ci si appoggiava al lato sinistro, per poter mangiare con la mano destra libera.

    nella festa di פסח , ( Pesah o Pesach ) , Pasqua lo stare sdraiati doveva significare che gli Israeliti fin dalla loro partenza dall'Egitto sono uomini liberi e non più schiavi : ciò era necessario per la regolare celebrazione della festa : Marco XIV, 18 parallelo .


    /////////////////////////////////////////////



    Luca XXII 21



    ἐπὶ τῆς τραπέζης


    Trapeza .

    Il diz Horst , Volume 2 pag pag 1652 cit :può anche designare il pasto stesso : Atti VI, 2 -XVI , 34.

    Il Montanari , 1a ed. pag 2023 fa una lunga serie di cit dai Classici , sempre con il sig. pric. di tavola, mensa , fino a Plutarco con " pietra sepolcrale ", o Alcmane con " scapola ".

    Ma il punto non è questo : non sono sicuro , ma mi sembra che l' uso di " stare a tavola " come lo pratichiamo oggi sia entrato in essere in età molto tarda,forse addirittura nel VI secolo con i Monasteri , non prima. Da approfondire .


    E che che l' uso di trapeza in Luca XXI, 30 possa avere un significato simbolico , come ad esempio in Luca XXII , 30 , dove si parla della " mensa celeste "








    דוד אות




    Se non rimarcare una cosa che avevamo già evidenziato : l' usanza di mangiare seduti, e non sdraiati , è entrata in uso solo nel V Secolo , e , sembra, siano stati i barbari a portarla , assieme ad altre cose pazzescamente moderne , ad es i calzoni e le scarpe con stringhe .

    Mangiare al tavolo è poi attestato nei monasteri di San Benedetto da Norcia .

    Insomma, i barbari ci hanno insegnato il galateo ! :lol: :lol: :lol:

    Per cui , nell' analisi è opportuno considerare che nell' ultima cena , i commensali fossero sdraiati .

    Da cui le mie considerazioni sulla possibile presenza femminile sul corpo di Gesù.


    """"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""



    Ma c'è un' altra considerazione ex novo che stavo per postare , e l' intervento di Gabri giunge gradito .

    Per ora solo un accenno :

    Il Vangelo di Giovanni , è qui cito Piero Martinetti , è il più grande mistero dell' antichità .

    E sulla sua composizione concordo con Bultman là dove individua 3 diverse sedi redazionali , in 3 periodi diversi .

    La prima , l' incipit , è quella più propriamente esegetica et teologica .

    Ma è nell' ultima parte , diciamo da Lazzaro in poi, dove succedono le cose veramente interessanti .



    Per farvelo capire torniamo a una discussione che fu fatta tempo fa :

    https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=52377037

    dove Polymetis riporta il pare di Blintzler riguardo la famigerata " speira/coorte " che va ad arrestare Gesù.

    E con Blintzler concordo sul fatto che non sia " matematico " trattarsi di una Coorte Romana .

    Non è una pistola fumante .

    Esattamente come non è una pistola fumante quel

    Giovanni XIII, 23

    ἦν ἀνακείμενος εἷς ἐκ τῶν μαθητῶν αὐτοῦ ἐν τῷ κόλπῳ τοῦ Ἰησοῦ, ὃν ἠγάπα ὁ Ἰησοῦς


    NE ANAKEIMENOS EIS EK TON MATHETON AUTOU EN TO KOLPO TOU IESOU , ON EGAPA O IESOUS

    LETTERALMENTE :

    Era giacente ( a mensa ) uno de i discepoli di lui su il petto di Gesù, colui che amava Gesù.


    Questo per una precisa " tecnica " del reddattore .


    E qui entriamo in una vera dimensione da thriller : l' autore non era in condizioni di potersi esprimere liberamente , e quindi ha usato delle " maschere " .

    Lasciando quindi solo " intuire " la presenza femminile e lasciando " visualizzare in sottinteso " la presenza di 600 legionari e un Tribuno per arrestare un pacifista e 12 pescivendoli .

    Pensateci bene, per ora è solo un accenno, ma nel Vangelo di Giovanni questi messaggi criptici , poichè sono veramente messaggi criptici , che diventano poi i " GHOST " di cui tratto spesso , ce ne sono veramente tanti .



    Ne parlerò in un topic a parte .




    zio ot :B):

    Edited by barionu - 25/3/2012, 18:39
     
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    CITAZIONE
    Se Giovanni e Giacomo sono figli di Zebedeo e, dato che si scrive sempre il primogenito, ossia il più grande, va da se che Giacomo, come secondo genito è più piccolo di Giovanni. Come mai allora Giovanni è raffigurato come un " maggiorenne " di 13/14 anni e Giacomo come un omone di 30/35 anni?
    Ripeto se non ricordo male la domanda era in questi termini ma con altre parole...volete rispodermi per favore. Rispondetemi anche e, eventualmete, per cicchettarmi se ho detto una patacata...
    Saluti da Cico

    Da approfondire .



    zio ot :B):
     
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    DA PAG 18 DEL TOTPIC


    CITAZIONE (barionu @ 20/6/2011, 13:25) 
    cit Poly

    CITAZIONE
    Non è tua facoltà stabilire cosa io abbia demolito o meno poiché, ignorando tu il greco, non hai la possibilità di valutare né quello che io ti scrivo né quello che pensi tu. I dilettanti decidono a simpatia quale tesi sposare e quale rifiutare, perché non hanno le conoscenze per giudicare con cognizione di causa. Il fatto poi che si continui a replicare glissando completamente le risposte lessicologiche che sono state date è indice di qualcosa. Una persona può anche smettere di replicare perché è stanca, ma in quel caso smette di replicare.

    Precisazione per chi legge : zio ot, come titolo di studio effettivo ha la 2a media, visto che la 3a , : IL Preside : L'IDEA DI AVERTI TRA LE PALLE UN ALTRO ANNO DA RIPETENTE ... ).

    Ho iniziato a studiare il greco privatamente intorno al 1975 con dei docenti . Mi interessava Erodoto.

    ( Annoto che da molte pagine i nick barionu e polymetis mettonop in dubbio le reciproche capacità lessicologiche et facoltà mentali. )

    CITAZIONE
    Il fatto poi che si continui a replicare glissando completamente le risposte lessicologiche che sono state date è indice di qualcosa.

    Il glisse , mio caro, lo vedi solo tu , e nei prossimi post regoliamo i conti a mo' di " Feux d' artifice " di Debussy.


    CITAZIONE
    L’ebraicità di Gesù non è una questione, perché tutti sono d’accordo con l’ebraicità di Gesù, il problema è che voi scambiate l’ebraicità col fariseismo. Il fatto che ci siano punti in comune tra Gesù e il fariseismo non dipende dal fatto che Gesù fosse un fariseo, ma dal fatto che sia l’essenismo, sia il fariseismo, sia il movimento gesuano si inscrivono nello stesso retroterra, cioè i giudaismi del II tempio. Sicché esistono dei punti in comune, così come esistono delle differenze. La questione dell’obbligo di sposarsi è per l’appunto uno di quei punti dove Gesù ed esseni differiscono dal fariseismo.

    La questione, da parecchie pagine , è presente .

    Sono in attesa di Abramo , e penso che apriremo un topic apposito.

    CITAZIONE
    Inoltre, i tuoi altisonanti proclami sul tuo inesistente potere di arrecare danno al Vaticano suggeriscono che hai tanto bisogno d’essere preso in considerazione da qualcuno, ma siccome le persone serie non potranno per sempre star dietro a te che le importuni con le tue teorie storiche assurde, ti consiglio di trovarti presto un altro hobby.


    Vedi caro, non è un hobby , ma il preciso obiettivo che stiamo portando avanti , con un' intera armata di zeloti , nel 5 STELLE di Beppe Grillo .

    Pensi sia uno scherzo ? Ottimo. Continua a pensarlo.


    zio ot :B):

    STIAMO ARRIVANDO .





    zio ot :B):
     
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  14. K. Freigedank
     
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    User deleted


    Bel risultato a Parma e a Genova.. Complimenti.. Ma a Palermo quelle frasi sulla mafia se le poteva risparmiare.. Negli anni 80 solo a Palermo c'era un morto al giorno...
     
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  15.  
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    Dato l' altissimo numero di letture , e visto che i motori di ricerca captano e indirizzano qui molti neofiti aggiorno la :



    Piccola guida al topic





    Qui siamo a pag 29

    Trovate altre guide al topic a pag 27 , 23 , 19 , 17, 16, 11

    Nelle 19- 23 pagine continuano gli approfondimenti sul tema del topic , in particolare sulla possibile presenza di una donna all' ultima cena , riferito a Giovanni XIII 23, 25 ,

    DI CUI TROVATE IL MIO STUDIO A PAG 16 IN DATA 18/6/2011, 02:21


    Da pag 23 a pag 27 si è innescato un tema che tratta il futuro articolo di Abramo su Natzrat e la sua possibile vera ubicazione.


    zio ot :rolleyes:
     
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