Il Vangelo: un documento ebraico

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  1. Haviland Tuf
     
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    temo che nochiesa stia facendo della voluta ironia :D
     
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  2. K. Freigedank
     
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    Buon per lui. Gente allegra Dio la aiuta!!
    K.F.
     
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  3. Haviland Tuf
     
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    temo però che nochiesa non voglia simile Aiutante! :D
     
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    CITAZIONE (K. Freigedank @ 1/6/2013, 09:29) 
    ALLORA..il TALMUD racconta fesserie.. 40 ANNI PRIMA DELLA DISTRUZIONE DEL TEMPIO I ROMANI HANNO TOLTO AL SINEDRIO IL DIRITTO DI CONDANNA A MORTE. Non sono un esperto di tramandazione ebraica. Prendo atto di ciò che è scritto nel Talmud. Abbi il coraggio di scrivere che, come gli ATTI, anche il TALMUD racconta fesserie. Ma non lo farai...
    K.F.

    Una casa è la menzogna deliberata e finalizzata, un'altra cosa è la legittima difesa!!
    Comprenderai ?
     
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  5. K. Freigedank
     
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    Si, si.. E' che è troppo comodo fare la critica ai Vangeli, sezionarli pezzo per pezzo, parola per parola.. Comprendo il tuo timore reverenziale a criticare anche i testi sacri ebraici.. O i vari profeti e personaggi che si avvicendano nella Torah e negli altri scritti di cui non c'è la BENCHE' MINIMA prova storica.. Sia chiaro che io non metto minimamente in dubbio la Saggezza ebraica, tuttavia tratto tutte le religioni, i testi sacri di qualsiasi culto allo stesso modo, senza pregiudizi e con tanto di pinze alla mano.. Con ONESTA' INTELLETTUALE, ciò che secondo me manca ad alcuni..
    K.F.
     
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    CITAZIONE (Negev @ 28/4/2013, 16:11) 
    Io non dico che il vangelo racconti totalmente il falso. Magri è tutto vero. Ma non si possono definire testi storici e attendibili. Ciò che Elisabeth ha difficoltà ad accettare

    Sono pienamente d'accordo con Negev.
    Non si può parlare di attendibilità storica dei vangeli e trattarli scientificamente perché non sono così che sono nati. Tra l' altro essi hanno valore solamente se letti alla luce della Tradizione della Chiesa Cattolica proprio perché sono da considerarsi come "scritti di famiglia" e non come saggi storici.
    Al contrario invece le scritture ebraiche hanno una connotazione più storica sotto alcuni punti di vista e comunque, riconosco che sempre per capirci qualcosa di più occorre sentire un ebreo . Altrimenti si potrebbe definire la fede come qualcosa che si apprende ma non è così. E' per grazia che si ha fede in Dio e non per bravura in qualcosa, l' impegno serve per seguirlo non per avere fede. Un piccolo esempio: Giona sapeva che Dio esiste e che è onnipotente, ma all' inizio non ha voluto seguirlo.
    Aveva fede, ma la fede non basta per fare la volontà di Dio.
    Di Dio si fa esperienza e se ne fa nella realtà , non con i libri. O meglio, la fede senza le opere è morta. Credo che già ci sia una forte evidenza, siamo qui Ebrei e Cristiani a parlare di Dio ( e io tra tre ore ho un esame di ingegneria XD) . Capite che intendo? Cioè siamo attratti da qualcosa di cui abbiamo fatto esperienza, che si è passato tramite le scritture, ma che è penetrato dentro non per la storicità di qualche scritto, ma per un' esperienza fatta, per un giudizio sulla realtà.
    Per questo stimo molto gli ebrei perché sono pratici, pragmatici, la loro fede è una fede di esperienza non di teorie. Correggetemi se sbaglio.
    Gli ebrei nutrono un' affezione alle scritture che va oltre la storicità scientifica, quelle scritture dicono molto ma molto di più rispetto al semplice dato storico. Ci sono verità universali. Se avessi le facoltà economiche mi iscriverei ad una scuola ebraica seppur cattolico .
     
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    אריאל פינטור

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    Inoltre, le testimonianze extra-evangeliche sono scarsissime o quasi inesistenti, per cui, si può anche credere a tutto ciò che è scritto, ma non bisogna affermare che si tratta di verità storica. La fede non la si discute. La Storia è un'altra cosa ed è già difficile essere certi che l'evento sia vero, nonostante corrispondenze effettive, figuriamoci poi se parliamo di testi su cui si basa una fede e che hanno essenzialmente un valore apologetico. Nessun ebreo pretende di affermare che l'apertura del mar rosso sia avvenuta realmente, mentre per i cristiani, l'epopea evangelica è un fatto storico.
     
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    A suo tempo ho acquistato e letto "Il vangelo: un documento ebraico" di Leo Baeck. Non riesco più a ritrovarlo, ma avrei bisogno di rileggere la nota 35 di quel libro. Ricordo che mi colpì, perchè mi apparve come un messaggio nella bottiglia.
    Può darsi che ora, come allora, tutto sia stato frutto di una mia fantasia, ma alla luce di così tanti anni e, perdonate, tanti studi mi è davvero presa la voglia di rileggere quella nota, certo anche io che il Vangelo sia davvero -e solo- un documento ebraico. E' lecito chiedersi cosa davvero accadde in Germania in quegli anni: la storia, ce la raccontano giusta? Se qualcuno avesse il testo, potrebbe riportarmi la nota? Per me sarebbe davvero importante. Grazie.
     
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    Innanzi tutto chiedo scusa se ho aperto un 3d su un argomento già esistente. Se non ricordo male ho consultato il web prima di postare, ma non è saltato fuori nulla. E ringrazio anche l'utente che ieri sera tardi mi ha riferito circa le note di Baeck, cioè le due note 35 che sin da subito colpirono la mia curiosità, ma voi potete benissimo tirare in ballo la mia fantasia.
    E' in questo forum che ho letto la miglior definizione del termine "storia" cioè quel "velo che copre quanto in realtà è successo". Ed è proprio così alla luce di decenni di studi di cronologia biblica, ma mai mi sarei aspettato che quegli stessi studi mi conducessero a una Shoah certamente non revisionista.
    "Che accadde nella Germania degli anni '30?", mi sono sempre chiesto da studente di scienze politiche. Possibile che la migliore delle costituzioni immaginabili (Weimar) abbia partorito l'inferno? E' sempre stato un mio cruccio e adesso Leo forse mi ha messo in grado di soddisfarlo, pensando che come Stalin promulgò le sue purghe, così ha fatto la Chiesa cattolica del cattolico Hitler. Gli Ebrei, forse tanti, forse pochi, ci erano arrivati prima di me al grande falso, a quella Grande impostura paolina che tutti aspettano, ma che è già in atto.
    Come prima di me ci era arrivato R. Newton che ha denunciata falsa l'intera cronologia neo-babilonese. Tutti prima e meglio di me, è vero, ma seppur in ritardo sono arrivato anch'io e ho tagliato il traguardo del 35 bibliografico e storico, anno della "Condanna e del "Regno di Dio" conseguente alla crocefissione, stando a Baeck. Grazie Marco, a buon rendere.
     
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    Hitler cattolico non lo si può sentire. Un minimo di serietà. Sarebbe più facile affermare Stalin cristiano (almeno aveva studiato per alcuni anni in scuole cristiane).
    Allo stato attuale il primo personaggio storico della Tanach è Re David. Il primo del Nuovo Testamento è Paolo di Tarso (a parte gli ovvi Erode e Ponzio Pilato).

    La Fede è nuda!
     
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    Hitler fu battezzato, confermato (comunione e cresima) cattolico nonché educato e allevato da una madre cattolica praticante. Anche se non lo avessi saputo, ne sarei stato certo **mod**.
    Paolo? **mod** Il termine e il concetto di obbedienza compaiono solo in lui e Pietro, gli altri avevano autorità.

    Edited by leviticus - 9/8/2019, 02:19
     
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    Assolutamente no, Hitler nei suoi scritti (come del resto anche Mussolini, Lenin e Stalin) e' estremamente critico (per usare un eufemismo) con la Chiesa definita "inumana e brutale" e il Cristianesimo che definisce come il "colpo più duro che l’umanità abbia ricevuto" per citare solo alcuni degli infiniti giudizi negativi di cui sono corredati i suoi libri come "Mein kampf" e "discorsi a tavola" ma anche altri.
    Sul rapporto Nazismo - Chiesa Romana si può poi discutere.

    Idem per il concetto di "obbedienza", non c'è solo negli scritti paolini o in relazione a Pietro ma anche negli atti degli apostoli e nel vangelo di Giovanni.

    PS ricordo che per regolamento non si possono attaccare genericamente religioni, istituzioni e via dicendo.

    Edited by leviticus - 8/8/2019, 11:29
     
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    A mio modestissimo parere (non è il mio campo) è sufficiente comprendere perché Von Paulus fu lasciato massacrare in una posizione indifendibile per ordine di Hitelr e perché Rommel attentò alla sua vita: era un burattino e lo avevano compreso.
    Sei educato, come me, alla storia scritta, ma proprio qui ho letto la sua migliore definizione: è solo il velo con cui si copre quello che in realtà è successo.
    Il forumista che ha coniato la definizione ha capito tutto, come tutto, forse, lascia comprendere, se lo si vuole, il suo battesimo; la sua comunione; la sua cresima e una madre cattolica e praticante. Il resto, per me, è chiacchiera
    Credo che una seria analisi militare della Seconda guerra mondiale farebbe capire che davvero fu un'altra un'inutile strage, ma non perché la guerra lo sia di per sè umanamente, ma perché lo scopo perseguito fu altro e trasparirebbe proprio dall'assurdità delle vicende sotto il profilo strategico e tattico, cosicchè sarebbe chiaro che nella battaglia di Stilo Mussolini non impiegò un incrociatore nuovo di zecca che gli avrebbe dato non solo una superiorità schiacciante di fuoco, ma la stessa vittoria e con essa il controllo del Mediterraneo e dunque dell'Africa, perché la si doveva perdere. Non a caso, a proposito di questa battaglia e di altre, è stato scritto un libro, Tecnica della sconfitta, perché fu una cosa inconcepibile sotto il profilo strategico.
    La Seconda guerra mondiale fu scatenata e finalizzata, secondo me, all''olocausto, ma riservato solo ad alcuni: una pulizia etnica capillare ma selettiva: quelli come Leo Baeck che parlando del Vangelo documento ebraico aveva aperto le porte a Cristo, ma un Cristo ebreo **mod**

    Edited by leviticus - 9/8/2019, 02:18
     
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    Non importa, Leviticus, se hai moderato la mia espressione, anzi, chiedo scusa se ho alzato un po' i toni, tuttavia mi va di aggiungere alla già lunga lista di assurdità tattiche e strategiche, il non impiego non di un incrociatore a Stilo, ma di una corazzata nuova di zecca, cosa che tutti possono comprendere assurda essendo in ballo l'intero scacchiere mediterraneo, quindi africano e dunque della Seconda guerra mondiale.
    A questo vogliamo aggiungere il rifiuto di Hitler d'impiegare, durante lo sbarco in Normandia, le riserve strategiche secondo la richiesta di Rommel, sebbene ci fosse in ballo l'intera Europa e dunque la stessa Germania? Non si doveva bloccarli ad ogni costo sulla sabbia, cosa tra l'altro facile?
    Infine una nota che affronta un mito: la RAF che combattè e vinse una guerra nei cieli di Londra, sebbene in rapporto, sfavorevole, di 4 o 5 a 1. Ma quella proporzione è calcolata con aerei a terra o in aria, cioè in combattimento?Questo perché c'è un dato che m'incuriosisce: Hug Dowding, Maresciallo dell'aria e artefice del sistema Dowding, quello che permise la vittoria, era scozzese: nessuno sa se fosse anche cattolico come Hitler?
    Capite cosa voglia dire? E' vero che si vinse con rapporto sfavorevole di 5 a 1, ma se si sapeva in precedenza da dove gli arei tedeschi sarebbero venuti, quel rapporto si arrovescia, avendo, la RAF, potuto concentrare gli aerei.
    Questo perché trovo davvero insolito che la Lutwaffe non sia, in quell'occasione, tale avendo perso "5 a 1".
    E' una storia tutta da riscrivere, quella della Seconda guerra mondiale, perché fu un incendio pilotato che non perseguì gli obbiettivi tipici di una guerra, ma quelli di una guerra di religione, come fu la Prima guerra mondiale, in cui si dette, di nuovo, fuoco all'Europa per fare l'arrosto con la Russia ortodossa (in questo senso bellissima perché altamente drammatica la figura di Rasputin che aveva capito tutto

    Edited by maredelnord - 30/8/2019, 11:26
     
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    CITAZIONE (maredelnord @ 6/8/2019, 20:21) 
    Hitler fu battezzato, confermato (comunione e cresima) cattolico nonché educato e allevato da una madre cattolica praticante. Anche se non lo avessi saputo, ne sarei stato certo **mod**.
    Paolo? **mod** Il termine e il concetto di obbedienza compaiono solo in lui e Pietro, gli altri avevano autorità.

    I Sacramenti dell'iniziazione cattolica, a torto o a ragione, sono conferiti a dei bambini. Hitler, dall'età adulta, iniziò a credere ad una religione magico-esoterica. In tutto il suo potere ricordate una chiesa, una cappella o una professione di fede da parte del Fuhrer? Mussolini, che si definiva "cattolico ma non cristiano" perlomeno fu più attento. Almeno fino al 1938. Se ci si reca nella Terra di Israele perlomeno (vicino a Cafarnao) si può contemplare il memoriale delle Beatitudini che fu edificato proprio per volontà del Duce (con il consenso dei suoi amici inglesi e palestinesi).
     
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45 replies since 6/11/2008, 12:04   4673 views
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