Cronologia della Passione di Gesù Cristo

Analisi del testo greco

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  1. Hard Rain
     
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    Proseguo con le traduzioni.
    Giovanni, dopo aver specificato che il giorno della condanna avvenne nella parasceve, cfr. Gv. 19:14, descrive la crocifissione, l’agonia e la morte di Gesù. Al v. 19:31, ribadisce che la morte avviene il giorno della parasceve e che quel giorno era solenne:

    Giovanni 19:31 Hoi (i) oun (allora) Ioudaioi (giudei),

    epei (siccome, cong.) paraskeuê (parasceve) ên (era, verbo imp. Ind.),

    hina (affinchè) mê (non) meinêi (rimanessero) epi (sopra) tou staurou (la croce) ta sômata (i corpi)

    en (era) tôi sabbatôi (il sabato), ên (era) gar (infatte) megalê (grande) hê (quel) hêmera (giorno) ekeinou (pronome, quello) tou sabbatou (il sabato),

    êrôtêsan (domandarono) ton Pilaton (a Pilato, accusativo) hina (affinché) kateagôsin (spezzassero) autôn (a loro) ta skelê (le gambe) kai (e) arthôsin (fossero portati via).

    Quindi Giovanni dice che quel giorno di parasceve era la vigilia di un sabato che viene definito megalê hêmera, grande giorno. Da qui si presume che intendesse dire che la Pasqua giudaica quell’anno cadesse di sabato e fosse il giorno dopo la crocifissione e morte di Gesù. Anche Mc. Concorda con Gv. affermando che il giorno dopo la parasceve è un sabato.

    Secondo Gv. 20:1 la risurrezione avviene TÍ d mi´ tîn sabb£twn, nel giorno successivo al sabato. Questo passo concorda con Mt 28:1, Mc 16:1 e Lc 24:1.

    Abbiamo quindi un problema. Gesù aveva detto che il suo corpo sarebbe rimasto sotto terra per tre giorni e tre notti, come Giona rimase quel tempo nel ventre del pesce, cfr. Mt. 12:39-40 e Lc. 11:29-32. Marco non accenna a questa profezia, Luca non riporta la stessa frase di Mt. 12:40 che dice: Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. In Luca non abbiamo alcun riferimento ai tre giorni e alle tre notti, questa specificazione è caratteristica del solo Mt.

    Errore di traduzione nella Bibbia C.E.I.!

    Matteo afferma che paraskeuê non è il giorno della crocifissione, bensì il giorno dopo, cfr. Mt. 27:62. Questo almeno nella traduzione/versione italiana C.E.I., dal cui testo sembrerebbe che la parasceve fosse il giorno dopo la crocifissione, contrariamente a Luca, Marco e Giovanni.

    Ma il testo greco legge:

    Mt. 27:62 Têi de epaurion, hêtis estin meta tên paraskeuên

    Qui abbiamo la preposizione meta seguita da un accusativo, tên paraskeuên, quindi va tradotto con dopo la parasceve. Il passo va quindi tradotto:

    Mt. 27:62 Têi (articolo, il) de (cong., ma) epaurion (avverbio, indomani, giornata dopo), hêtis (quella che, pronome) estin (è, presente “storico”) meta (dopo) tên paraskeuên (la parasceve)

    Ho rilevato l’errore nella Bibbia C.E.I. 1974, ristampa del 1973, che traduce in modo sbagliato e ingannevole Mt. 27:62 con: “il giorno dopo, che era Parasceve”. Versioni successive della stessa traduzione C.E.I. riportano invece in modo corretto: “il giorno seguente, quello dopo la Parasceve”, così come Nuova Diodati e Riveduta.

    Penso comunque a un refuso o a un errore di stampa del testo perchè una frase come quella semina confusione nel testo e certamente non va in aiuto delle dottrine cristiane.
     
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63 replies since 15/5/2007, 18:26   2252 views
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