Consulenza ebraica per lo studio del Cristianesimo e dell'Islam

Posts written by Giovanni della Teva

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    CITAZIONE
    L'Egregio Sig. Negev scrive:

    Come è possibile che i romani, fossero così tolleranti e magnanimi di fronte a una città caduta nelle mani dei zeloti. Solo pochi anni dopo Tito non esito a radere al suolo il Tempio.

    Le rispondo con quanto riportato da Guerra Giudaica sempre di Giuseppe Flavio, Libro V; 360.

    "Tito, ben sapendo che la conservazione o la distruzione della città avrebbe avuto per lui un'importanza ben diversa, mentre proseguiva nelle operazioni d'assedio non tralasciava di esortare i giudei a riflettere; alternava all'azione i consigli, nella convinzione che spesso con una parola si conclude piú che con le armi, e non solo li invitò personalmente a salvarsi consegnando la città che ormai era presa, ma inviò anche Giuseppe a parlamentare nella loro lingua, pensando che quelli si sarebbero forse lasciati persuadere da un connazionale."

    Quindi niente di strano per le trattative nel 36 d.C. di Lucio Vitellio con i capi Ebrei che tradivano il loro presunto messia in cambio di ciò che in precedenza ho riportato da Antichità Giudaiche.

    Un caro saluto con profondo ringraziamento Egregio Sig. Negev.
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    Nessuna risposta?

    Un caro saluto con ringraziamento.
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    Vitellio a Gerusalemme "Giuseppe Flavio- Antichità Giudaiche- libro XVIII, 90 e seguenti.

    Intanto Vitellio giunse in Giudea e salì a Gerusalemme dove i Giudei stavano celebrando la loro festa tradizionale chiamata Pasqua. Accolto con sommi onori, Vitellio rilasciò in perpetuo agli abitanti della città tutte le tasse sulla vendita di prodotti agricoli, e acconsenti che l'abito del sommo pontefice, e con esso tutti i suoi arredi, fossero custoditi dai sacerdoti nel tempio, come era già stato un privilegio anche prima. Allora gli abiti erano custoditi nell'Antonia, il nome di una fortezza, per le seguenti ragioni. Uno dei sacerdoti, Ircano, il primo con questo nome, costruì un'ampia casa vicino al tempio e quivi viveva la maggior parte del tempo. Come custode delle vesti, poiché solo a lui era concesso di indossarle, le custodiva là e, allorché discendeva in città, indossava i suoi abiti ordinari. Anche i suoi figli e nipoti seguirono la stessa prassi. Erode, quando diventò re, fece magnifici restauri a questo edificio, perché posto in luogo opportuno e lo chiamò Antonia per l'amicizia che aveva verso Antonio; egli ritenne qui le vesti, così come le aveva trovate, pensando che per questa ragione il popolo non avrebbe mai più fatto una insurrezione contro di lui.
    Lo stesso fece il successore di Erode, suo figlio Archelao. Dopo che i Romani presero il governo, trattennero il controllo delle vesti del sommo sacerdote e le custodivano in un edificio di pietra, col sigillo dei sacerdoti e dei custodi del tesoro, ove il guardiano giorno dopo giorno accendeva la lampada. Sette giorni prima di ogni festività, le vesti venivano consegnate ai sacerdoti dal guardiano: compiuta da essi la purificazione, il sommo sacerdote le indossava. Dopo il primo giorno della festività, le riportava all'edificio nel quale erano riposte prima. Questa era la procedura seguita tre volte all'anno per le tre festività e per il giorno del digiuno.
    Vitellio fu guidato dalla nostra legge in merito alle vesti e diede istruzioni al custode di non preoccuparsi né dove fossero da riporsi né quando si dovevano usare. Dopo avere concesso questi benefici alla nazione rimosse dal suo sacro ufficio il sommo sacerdote Giuseppe, soprannominato Caifa', e designò al suo posto Gionata, figlio del sommo sacerdote Anano. Poi prese la via del ritorno ad Antiochia.



    Così commenta il Prof. Angelo Filipponi:

    Sono tutte concessioni come se ci fosse stato un accordo, una trattativa tra il sinedrio e i
    romani. Abbiamo sempre ritenuto che questo passo, confrontato con altri, possa indicare l‟evento che manca; la
    riconquista di una città, ribellatasi, che ha consegnato dopo ultimatum i capi della rivolta antiromana.



    Vitellio ordina al capo guardia di non fare ingerenze e di disinteressarsi sul dove porre e quando bisognava usare la
    stola (me polupragmonein e te keisoto … kai opote deoi khrestai ); viene così riconosciuto un diritto dei giudei di
    governarsi autonomamente sul piano religioso e cultuale. Anche questo è un segno di una conquista giudaica, ma cosa
    era stato fatto per avere un così grande onore?

    Anche Kaifas è sostituito, quindi compromesso solo lui, non la famiglia di Anano, che ha un altro elemento al
    potere. Perché Kaifas?????????????????

    Mie ulteriori domande.


    Come giustificare la perdita del tributo sulla vendita di ogni prodotto agricolo; ricordando che quasi contemporaneamente un privilegio simile veniva negato con le armi al popolo lì vicino dei Ceti, come Tacito afferma negli Annali, libro VI,41:"
    "Nello stesso periodo di tempo, la gente dei Cieti, soggetta ad Archelao di Cappadocia, perché si vedeva obbligata a denunciare i patrimoni secondo il sistema romano e a pagare le tasse, si ritirò sul gioghi della catena del Tauro, sentendosi protetta dalla natura dei luoghi contro le imbelli milizie del re; finché il legato M. Trebellio, mandato con quattromila legionari e scelte milizie ausiliarie da Vitellio governatore della Siria, circondò con opere d'assedio due colli su cui i barbari si erano insediati, il minore dei quali aveva nome Cadra, l'altro Davara. I nemici che osarono fare una sortita furono costretti alla resa con le armi, gli altri con la sete." ??????????????????????

    C'è stato in quel momento un presunto Messia Ebreo poi tradito dal destino in base alla forza delle Legioni Romane arrivate a Gerusalemme??????????????


    Un caro saluto a tutti.

    Edited by Giovanni della Teva - 7/9/2014, 10:51
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    CITAZIONE
    L'Egregio Sig. Barionu scrive:
    Bentornato caro Conte!!!!!!!!!!!!!!

    La ringrazio tantissimo Sig. Barionu e sempre a Lei grato per avermi aiutato nei momenti difficili, come questo caro forum che mi ha accettato quando gli altri non mi hanno più voluto.

    Per me questo forum significa tolleranza, comprensione del pensiero diverso, rispetto della persona, convivenza pacifica senza odio, aiuto a comprendere anche le proprie convinzioni quando possono essere errate.

    Ebbene me ne vado quando a mio giudizio questi principi sono violati e ritorno entusiasta quando mi sembra siano ripristinati.

    Un caro saluto a tutti.
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    Sto leggendo con interesse il libro di Franco Tommasi "Non c'è Cristo che tenga". Finalmente una chiara esposizione riassuntiva al capitolo dieci sui "Miticisti". Una bellissima comparazione tra le opinioni di Robert Price e quelle del storicista Bart Ehrman. Una giusta rivalutazione degli studi di Brandon. Un caro saluto a tutti.
  6. .
    CITAZIONE
    L'Egregio Sig. Barionu scrive:

    QUINDI

    il Conte dalla Teva



    CITAZIONE
    CITAZIONE

    Ora provi a trasferire questo significato ad un personaggio o a dei personaggi che erano delle vedette e dei guardiani della legge Ebraica, dei veri votati a D-o e arriva al termine nazir dalla radice Nazar o Nasir.

    Deriva appunto da noztèr , che in origine assoluta è naztòr .


    natzòr : origine assoluta che non ammette suffissi o prefissi ,

    ma che i greci trasformano in nasoreo ( natzoreo ) ,

    trasformando una forma verbale EBRAICA in una nominale GRECA .

    Io personalmente interpreto in questo modo.

    Puri zeloti, zelanti di fede patria e della torah.

    Un caro saluto
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    CITAZIONE
    'Egregio Sig. Haviland Tuf scrive:

    ma ho chiuso definitivamente con l'idea che il Primo Motore Immobile (ossia chi mosse gli evangelisti o chi mosse Paolo o cosa mosse entrambi) fosse, in ultima analisi, come una sorta di deus ex machina, Giuda il Galileo o suo figlio o l'Egiziano.

    Chi mosse gli evangelisti o chi mosse Paolo o cosa mosse entrambi sono stati i loro obbiettivi. Alcuni personaggi storici di quel tempo e di quei luoghi sono stati usati in parte, da quest'ultimi, come strumenti per raggiungere i loro obbiettivi.

    Un caro saluto.
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    CITAZIONE
    L'Egregio Sig. Haviland Tuf scrive:

    lei non è il mio Confessore

    Mai immaginato di esserlo.

    CITAZIONE
    E non la ritengo in nulla avanti nella Ricerca rispetto alla mia,

    Non per mio vanto o mio merito, ma solo per constatazione. Nell'analisi storica della Palestina della prima metà del I secolo, mi sembra di possedere una visione più approfondita della sua.

    CITAZIONE
    a leggersi i miticisti seri e si basa solo sui miei modesti post per sapere cosa dicono.

    Ognuno ha i propri limiti anche di tempo a disposizione.

    CITAZIONE
    (come chi ritiene Primo Motore Immobile dell'intero casino il Gesù di Gamala).

    Per me non c'è mai stato il Gesù di Gamala ma ......... le solite cose.


    Un caro saluto
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    CITAZIONE
    L'Egregio Sig. Haviland Tuf scrive:

    MEA CULPA: DOVE HO SBAGLIATO FINORA

    Se ci fosse un punto interrogativo ad esempio :MEA CULPA: DOVE HO SBAGLIATO FINORA?


    Io direi nella forma comunicativa, sempre volgare quando si insulta ( ma può migliorare) e molto poco nei contenuti.

    Un caro saluto.
  10. .
    CITAZIONE
    L'Egregio Sig. Barionu scrive:

    il quale mi ha subito annotato uma mia svista ( mostruosa ! :cry: )

    E quale sarebbe?

    Un caro saluto
  11. .
    CITAZIONE
    L'Egregio Signore ashkenazi scrive:

    rilasciando libero gesù barabba affinche' si portasse dietro la veste di lupo del suo omonimo, sua controfigura e doppione che fu crocefisso gesù barabba, quest'ultimo potesse indossare la pelle dell'agnello innocente sacrificale.

    Se ho compreso bene!

    Quoto, straquoto, confermo e ringrazio per l'intelligenza dimostrata.

    Rilasciando libero Gesù Barabba affinche' si portasse dietro la veste di lupo zelota quale era e per cui fu realmente crocifisso, e forse ancora ricordato, il Gesù Cristo gnostico mai esistito, predicato in precedenza da S. Paolo o chi per Lui, potè indossare la pelle dell'agnello innocente sacrificale.

    Un caro saluto
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    CITAZIONE
    L'Egregio Sig. Haviland Tuf scrive:

    Della Teva e Barionu meritano un sonoro schiaffo:

    Invece di dispensare sonori schiaffi, rifletta sulle sue conclusioni, a mio avviso, senza logica o argomentazione valida.



    CITAZIONE
    L'Egregio Sig. Haviland Tuf scrive:

    negev, mi rendo conto che non so e non saprò mai chi fossero gli autori e quale fosse il motivo che li avesse portati a scrivere la fiction. Ma quello che so è che posso dimostrare la natura totalmente fittizia del racconto evangelico tramite il Midrash dalle Scritture ebraiche. E levitico 16 sta lì a dimostrarlo nel caso di Gesù Bar Abba. Non so se l'autore del Midrash avesse intenzione di parodiare con sarcasmo l'ebraismo usando il suo testo sacro come allegoria di cosa volesse propinare lui. Però QUESTO E' CIO CHE FECE. PUNTO. STOP.

    Se il genio dell'evangelista Marco o chi per Lui avesse inteso in questo argomento di Barabba usare del Midrash riferito al levitico 16 avrebbe incolpato Gesù Barabba ,di bestemmia, o di idolatria, o di sodomia o di parricidio o combinazioni di queste; non di certo di sommossa armata contro i Romani che poi non era neppure considerato forse un peccato ma una virtù.

    Un caro saluto.
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    CITAZIONE
    L'Egregio Sig Barionu scrive:

    ( ben inteso , tutto l' episodio è una favola , favola che però nasconde una precisa situazione storica , ovvero quando Vitellio entrò in Gerusalemme si trovò di fronte due bersagli , un rav e un mashiach )

    Egregio Sig Barionu (grande come sempre!!) quando Vittellio entrò in Gerusalemme si trovò di fronte un mashiach e pensò al mashiach, del rav non gli avrebbe interessato più di tanto.


    Agli evangelisti serviva inventare un personaggio che purgasse, ripulisse, addossandogli la colpa del vero messia storico mancato "il Galileo", un figlio di Giuda il Galileo, in modo tale che la rimanente sua passione e crocifissione venisse usata per dare storicità al messia gnostico, senza alcuna storicità, Gesù Cristo figlio di Dio pacifico e universale ma morto in croce, predicato in precedenza da San Paolo, o chi per Lui. Tale messia storico mancato, "il Galileo", un figlio di Giuda il Galileo, usato per dare storicità a quello gnostico di san Paolo, era solo colpevole, di essere il capo di una rivolta armata contro i romani.


    Un caro saluto

    Edited by Giovanni della Teva - 13/10/2013, 13:51
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    Egregio Sig. ashkenazi concordo pienamente per quanto riportato nel suo intervento precedente.

    CITAZIONE
    L'Egregio Sig. Pier Tulip scrive:
    Assolutamente.
    Se qualcosa dalla storia è stato preso è solo l'episodio dell'egiziano sul monte degli ulivi.

    Non concordo con Lei.

    Un caro saluto
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    CITAZIONE
    L'Egregio Sig. Haviland Tuf scrive:

    negev, mi rendo conto che non so e non saprò mai chi fossero gli autori e quale fosse il motivo che li avesse portati a scrivere la fiction. Ma quello che so è che posso dimostrare la natura totalmente fittizia del racconto evangelico tramite il Midrash dalle Scritture ebraiche. E levitico 16 sta lì a dimostrarlo nel caso di Gesù Bar Abba. Non so se l'autore del Midrash avesse intenzione di parodiare con sarcasmo l'ebraismo usando il suo testo sacro come allegoria di cosa volesse propinare lui. Però QUESTO E' CIO CHE FECE. PUNTO. STOP.

    Egregio Signore, a mio modesto giudizio, quando generalizza compie errore madornali come questo, e insiste.


    CITAZIONE
    L'Egregio Sig. Pier Tulip scrive:

    La ragione per cui Barabba si salva si può far risalire certamente a Levitico 16, cioè ha un riferimento midrashico,

    Mi sembra che Lei Egregio Signore non voglia assolutamente tener presente la storia della Palestina nel primo secolo dopo Cristo.



    Un caro saluto
144 replies since 19/7/2010
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