Consulenza ebraica per lo studio del Cristianesimo e dell'Islam

Posts written by Davek2841

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    Ho letto in varie discussioni del fatto che nel Tanakh esistono delle parti ancora non ben comprese dagli studiosi e dagli esperti, punti "oscuri"...mi chiedevo se mi poteste dare l'idea di quali argomenti si tratti per poter approfondire la cosa poi.

    Grazie, Shalom :)
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    Grazie delle risposte ragazzi, qui c'è davvero tanto da apprendere
    Shalom :)
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    A] L’interpretazione dei versetti deve essere scevra da qualsivoglia significato teologico in quanto gli stessi termini sono ed erano di uso comune quindi dobbiamo considerare i significati etimologici trovati, come i concetti originari che hanno dato vita a quelle stesse parole in virtù anche del fatto che la lingua ebraica è polisemica cioè quella facoltà di avere significati diversi sia per svolgimento di significato (per es. macchina per ‘automobile’ aggiunta al valore tradizionale di ‘ordigno meccanico’) sia per confluenza di due diverse tradizioni.
    B] La grammatica, cioè quel complesso di regole [fonologia (e fonetica), morfologia, sintassi, semantica e pragmatica], necessarie alla costruzione di frasi, sintagmi e parole, non nasce prima delle lingue e prima che le lingue stesse non abbiano espresso una tradizione letteraria. I grammatici, anzi ..., non fanno altro che formalizzare e rendere ufficiale quanto in genere si è affermato per altra strada

    C] Così come uno stemma racchiude un simbolo (o più simboli ), così una parola (stemma) racchiude in sè vari simboli, le lettere, ognuna delle quali appunto, rappresenta un concetto, l’insieme degli stessi crea l’essenza principale, che da forma alla parola..
    Ultimo e non meno importante enunciato
    D] I testi sacri originariamente prima di essere elaborati dai Masoreti ad iniziare dall’anno mille erano un insieme di lettere senza vocalizzazione, senza spazi e punteggiatura.

    Grazie a tutti, shalom☺️
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    CITAZIONE (LvBv1983 @ 14/7/2017, 10:51) 
    Splendenti è SBAGLIATISSIMA.
    La radice DIV (che significa "giorno", "splendore" etc) è indoeuropea ed alla base delle parole "dies" (giorno), "Deus" [e "Zeus"] (Dio, dio), Divus.. etc.
    Quindi chi dovesse dire che elohim -> splendente, starebbe di fatto traducendo il termine comparandolo e sovrapponendolo al significato antico di "dio" presso i popoli proto-indoeuropei o indoeuropei.

    Ish elohim potrebbe essere anche un "uomo-di-Elohim", puoi indicare il passo?

    Grazie per la chiarezza☺️comunque il passo in questione sarebbe Esodo 15:3, ma credo che (per quanto ricordi) li sia inscritto il Tetragramma e non la parola Elohim...
    Shalom
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    Ho già potuto apprendere riguardo ai significati di Elohim, il suo singolare, la sua radice ecc ecc...però mi sono ritrovato in una situazione nuova, o meglio, mi sono ritrovato una traduzione nuova della parola Elohim: Splendenti.
    Sapevo delle istituzioni, dei re, di Yahweh e gli altri, ma "splendenti" non l'avevo mai sentita.
    Quindi, domanda: la traduzione "splendenti" è corretta nei confronti della parola ebraica "Elohim"?

    Ps. Curiosità a parte, ho riscontrato nel testo biblico la parola "Ish Elohim": Ish, rappresentando nel contesto un essere altolocato e importante, è possibile che nel caso da me citato intenda fare una prerogativa in più a Yahweh?

    Grazie in anticipo, Shalom☺️
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    Scusate se riapro la discussione, ma volevo sapere una cosa riguardo ai primi passi di genesi circa il secondo giorno: il testo intende alludere al fatto che la terra fosse piatta quando parla di acque di sotto divise dalle acque di sopra?
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    CITAZIONE (leviticus @ 17/5/2017, 19:00) 
    E possibile che qui ,se si trAtta di rabbini e studiosi chabad , si sta facendo riferimento al fatto che sul sinai non sarebbe stata data nessuna novita, cioè la torah c'era anche prima ma i cieli erano di d.io mentre la terra data agli uomini ,vi era cioè una separazione fra spirito e materia , in questo senso una pluralità.
    Con la consegna della torah sul sinai sarebbe stata abbattuta questa divisione e i reami più bassi possono salire verso quelli più alti e viceversa potendosi così raggiungere un unità.
    In questo senso ci sarebbe l influenza dell interpretazione cabalistica che vede la discesa di d.io sul monte e la salita e poi discesa di mose verso e dalla cima del Monte come espressione di quanto sopra.
    Ora come questi rabbini e studiosi chabad arrivano a questo pensiero? fanno un collegamento fra un passo del talmud,esodo, il salmo 115 e alcuni midrash fra cui un certo punto del midrash rabbah esodo dove si dicono proprio queste cose.
    Ma qui siamo fuori dalla mia portata mi sento già annegato nelle tonnellate di scritti su questa cosa.
    Si può trovare il tutto qui
    www.chabad.org/library/article_cdo/...reakthrough.htm
    Su questo poi innestano forse un discorso grammaticale parallelo confrontando eloh.im plurale e tetragramma singolare che però Negev dicendo che tetragramma c'era scritto anche prima del sinai smentisce, però è anche vero che nello stralcio non dicono che tetragramma prima non c'era quindi su questo sarei tranquillo.
    Può darsi che siccome biglino e altri ritengono che il tetragramma nella parte iniziale della torah sia stato aggiunto successivamente stralciando quel commento si voglia avallare questa tesi o che gli chabad avallino questa tesi o alcuni di loro.. ma non credo.
    Comunque su facebook i tre nomi indicati in edizoni mamash ci sono, si definiscono effettivamente chabad, potremmo chiderglielo...


    Inviato tramite ForumFree Mobile


    Ma "pluralità del mondo" in che senso?
    La pluralità, in questo caso, sarebbe rappresentata da cosa?
    Io ho capito che è rappresentata da una pluralità di "regni"(quello di Dio (cieli) e quello dell'uomo (terra))...ho capito bene?


    Una cosa che proprio non mi risulta chiara è anche la correlazione «da cui Elohim è plurale» con la questione della pluralità nel mondo...


    Comunque grazie davvero per il link in inglese Leviticus, gli ho appena dato un'occhiata. Dopo lo leggero per bene😉

    Scusate le troppe domande😅

    Edited by Davek2841 - 18/5/2017, 01:37
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    CITAZIONE (Negev @ 17/5/2017, 17:06) 
    Non sono d'accordo sulla affermazione che HaShem si sia manifestato come Sacro Tetragramma dopo il Sinai, per la semplice ragione che già in Genesi si dice che proclamavano il Nome di HaShem.
    Quanto agli autori di mamash, tieni presente che sono Chabad e hanno una chiara impronta kabballistica.
    Nemmeno io capisco le espressioni che hai riportato.
    Ciò che è certo è che Elohim viene dalla radice "Alàh", norma superiore, Legge.
    È tecnicamente plurale come per decine di nomi anche comuni ed è usato al plurale perché enfatizza il concetto di supremo.
    Anche in arabo Allah è plurale e gli arabi hanno tradizioni e interpretazioni diverse, quindi si tratta chiaramente di una caratteristica propria delle lingue semitiche che prevedono questi plurali che possono essere di astrazione, di indefinibilità o di magnificenza ma si rendono al singolare.
    La pluralità delle leggi non c'entra, altrimenti perché i seguenti nomi sono grammaticalmente plurali ma si rendono al singolare?
    Mail acqua
    Haim vita
    Panim faccia
    Zekunim vecchiaia
    Neurim giovinezza
    Dammim sangue ( che però ha anche dam al singolare)
    Bealim padrone (anche questo ha un singolare Baal)

    Grazie Negev per la risposta ☺️ Quindi avevo ragione nel dire che la cosa riguarda solamente il concetto grammaticale? cioè, i cabalisti vogliono dire che la "pluralità" riguarda solo la grammatica (seppur senza la precisazione della sua "indefinibilità") mentre con il termine "Yhwh" si va oltre questa (il Nome non è una questione grammaticale ma puramente fuori dalla portata umana)?
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    CITAZIONE (LvBv1983 @ 17/5/2017, 13:47) 
    Quello che posso capire è che Elohim è apparentemente "tante Leggi".
    Il mondo si regge su leggi differenti e, in apparenza, si potrebbe pensare che ad ogni legge -> un principio, un legislatore diverso.
    "Elohim ha forma plurale perché Lui controlla tante cose", questa è una lettura poetica del Nome "Elohim", infatti e che impiega il costrutto astrattivo ed intensivo delle lingue semitiche

    Quindi la "pluralità" è rivolta al fatto delle numerose leggi? Ma non continuò però anche dopo andare tante leggi e cose da rispettare?

    Io mi sarei sinceramente concentrato sul fatto che Elohim è nella grammatica un plurale indefinito (per quando si parla di Yhwh naturalmente), e appunto la cosa si rispecchia solo a livello grammaticale; quando invece Lui dà il Suo nome, Lui si rivela più interamente, oltre un concetto grammaticale...avrebbe senso questa cosa?
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    CITAZIONE (ashkenazi @ 17/5/2017, 08:41) 
    A futura memoria i due post precedenti seguono l'apertura di un 3D con cotesto titolo:

    CITAZIONE
    Biglino lancia una nuova tesi sulla parola Elohim...che ne pensate?Queste sono le sue parole prese da un suo post su Facebook

    Io non vedo alcuna tesi, né nuova né vecchia, vedo il solito noioso giochino, per il quale vale l'avviso sopra linkato.
    Invece, anche se in modo non organico, si è accennato spesso ai significati dei nomi divini secondo la tradizione e le varie interpretazioni. Che è un tema più che interessante, ma non se lo si inquina con il merchandising dei romanzieri. Quindi vado a spostare questi tre interventi in coda a un qualche thread appropriato.
    Si eliminerá così il titolo civetta e, insieme a questo, spero spontaneamente altrimenti si va di cimosa, anche il possibile tormentone a seguire.

    Oddio scusate, ho visto ora che me l'avete spostato qui😂😅😅😅avevo capito che non volevate parlare più di Biglino e quindi ho pensato aveste cancellato questa mia discussione...scusate per il disagio
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    Ho trovato un link interessante a mia prima vista dove si parla di un testo della casa editrice ebraica MAMASH dove verrebbe spiegato che i concetti di infinitezza e trascendenza (astrazione) di Dio sono legati al termine Yahweh (cito testualmente):
    "Prima del Dono della Torà Dio si manifestava solo come Elohim, in una rivelazione limitata che lo presentava così com'è nel mondo, il mondo della pluralità: da cui il nome Elohim che in ebraico è al plurale. Dopo il Sinày, Hashem si rivelò con il Tetragramma nella sua qualità di infinito, di trascendente qualunque separazione, di unità..." (SEFER SHEMOT, Esodo, Edizione Famiglia Haggiag, a cura di Rav Shlomo Bekhor, Avigail Hadad Dadon, consulenza e supervisione Rav Shalom Hazan, Milano 2010).

    Volevo il vostro parere su questo ecco...non riesco a capire termini come "il mondo della pluralità" riferito a Elohim prima che desse il suo nome Yhwh, come se si trattasse seriamente di più personaggi e non uno (riferito al plurale d'astrazione)...delucidazioni?

    Shalom☺️

    Ma non ho capito, avete eliminai la mia prima domanda di stamane?








    Nota: questo è un ulteriore accorpamento, si tratta di un altro 3D aperto dall'utente che non aveva visto lo spostamento del primo. Il titolo questa volta era "Dubbi riguardo ai termini "Elohim" e "Yhwh"


    Edited by ashkenazi - 17/5/2017, 17:39
  12. .
    Tanto per riflettere secondo il normale buon senso..

    In questi anni ho letto sempre le tesi di chi sostiene che Elohim (plurale) indica il "plurale di astrazione, il plurale di intensità, il superlativo indefinito...": espressioni che rappresentano l'infinitezza trascendente di Dio (singolare) nell'Antico testamento.

    In un testo della casa editrice ebraica MAMASH leggo l'esatto opposto; i concetti di infinitezza e trascendenza (astrazione) di Dio sono legati al termine Yahweh (cito testualmente):
    "Prima del Dono della Torà Dio si manifestava solo come Elohim, in una rivelazione limitata che lo presentava così com'è nel mondo, il mondo della pluralità: da cui il nome Elohim che in ebraico è al plurale. Dopo il Sinày, Hashem (termine col quale negli scritti ebraici si sostituisce il nome Yahweh che non può essere pronunciato, NOTA MIA) si rivelò con il Tetragramma nella sua qualità di infinito, di trascendente qualunque separazione, di unità..." (SEFER SHEMOT, Esodo, Edizione Famiglia Haggiag, a cura di Rav Shlomo Bekhor, Avigail Hadad Dadon, consulenza e supervisione Rav Shalom Hazan, Milano 2010).

    Quindi prendo atto che per molti esegeti (ebrei) il termine Elohim (plurale) indica la rivelazione "limitata e plurale" di Dio mentre la sua "infinitezza e la sua trascendenza" sono racchiuse nel termine Yahweh (singolare).
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    Non ho capito in cosa consiste...dovrebbe essere forse meglio chiamato "plurale superlativo"? Sto andando un pochetto in tilt perché nemmeno su internet riesco a trovare qualcosa che spieghi cosa sia per la grammatica ebraica...potreste darmi un aiutino?
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    Non ho ben compreso se quel "cornuto" si riferisse al fatto che fosse stato preso dalle radiazioni del vulcano o scarnato dal sole e dagli 80 giorni di digiuno...tra l'altro, il testo cosa dice precisamente in quella parte? Chiedo anche questo perché nella mia Bibbia sta scritto che lui aveva un viso raggiante poiché aveva parlato con Dio, facendo presumere dunque che sia stato Dio a renderlo così...delucidazioni grazie? :)
    Shalom
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    CITAZIONE (leviticus @ 27/4/2017, 22:16) 
    Io l ho letto ad esempio qui

    www.google.it/url?sa=t&source=web&...V-Sev7tbc2nKmcw

    Nella versione di Sîn-lēqi-unninni.

    Il post di prima mi si è cancellato x sbaglio non lo riscrivo tanto l hai riportato integralmente.

    Inviato tramite ForumFree Mobile


    Grazie, sei stato genitilissimo ☺️ Gli darò un'occhiata appena ne avrò tempo
35 replies since 22/1/2017
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