elohim

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  1. barionu
     
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    www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=18168

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    CITAZIONE (toro nero @ 4/11/2016, 23:26) 
    Buonasera, per curiosità personale vorrei rivolgervi una domanda che sicuramente vi avranno già fatto molte volte, volevo capire esattamente cosa significa il termine elohim e se l'antico testamento parla di altri elohim oltre a Dio intesi come personaggi che agivano nel panorama mediorientale non le classiche statuette che ci raccontano alcune dottrine. Grazie anticipatamente

    בְּרֵאשִׁית, בָּרָא אֱלֹהִים, אֵת הַשָּׁמַיִם, וְאֵת הָאָרֶץ




    בָּרָא
    barà , egli creò


    בָּראוּ barù , loro crearono






    ABRAMO :


    ( Rav Avraham Ysrael )




    1) Abbiamo 2500 ricorrenze in cui il termine Elohim è riferito a D-o con verbi e aggettivi al singolare, frasi costruite tutte al singolare.

    2) Tre ricorrenze riferite a D-o ma con valore di nome astratto tradotto in alcune traduzioni con "Divinità" in cui sono presenti solo un aggetivo al plurale (3 chayym, 1 kerovim. Altre due con verbo al plurale.

    3) Due riferite a D-o in cui Egli si esprime al plurale.

    4) Altre due o tre con aggettivi plurali superlativi indefiniti.


    5) Abbiamo alcune ricorrenze di Elohim riferite singolarmente a dèi stranieri con valore singolare, le ha citate Jonah (Cochav Yam) qualche post addietro.

    6) Abbiamo alcune ricorrenze riferite a singoli uomini ed altre riferite al sinedrio. Una di queste in plurale di astrazione con verbo al plurale e riferito al profeta Samuele.

    7) 63 ricorrenze riferite a dèi stranieri al plurale dell'espressione "elohim acherim"=altri dei/legislatori (alcune di queste sono plurali di astrazione col senso di divinità/legislazione/potere giuridico esecutivo)


    8) Tulle le ricorrenze riferite a dèi stranieri (comprese le suddette 63) sono circa un centinaio (100). Qui il termine elohim spesso è il plurale numerico di eloahh.

    In tutto, all'incirca solo una decina su 2500 rappresenta un'eccezione che secondo alcuni (ignoranti) si tratterebbe di anomalie.


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    Bereshit Barà ELOHIM

    l'inzio del Tanach è stato innumerevoli volte preso a giustificazione delle più strampalate teorie da parte del mondo esterno all'Ebraismo
    Questo solo per chi non conosce non più dell' ALEF-BET.

    La desinenza "IM", indica generalmente sostantivi maschili plurali. "Generalmente" e comunemente, ma non SEMPRE. Esistono inoltre delle peculiarità delle lingue semitiche non riscontrate nelle lingue occidentali.

    "Elohim" è quello che si chiama un plurale di indefinibilità. Esprime un concetto che viene reso al singolare.
    Allo stesso modo abbiamo in Ebraico "Shammaim" (cielo), "maim" (acqua) che pur sono scritti al plurale ma che si traducono al singolare, come altri nomi puramente astratti: "Zikunim" (vecchiaia), "Neurim" (giovinezza) (plurale di astrazione)

    Un termine molto calzante come spiegazione è "Adonim" che esiste al singolare come "Signore" o "Padrone", ma che nell'apparente plurale significa "Padrone del servo" e viene sempre e solo usato come "Adonim" e mai come "Adon" quando ha questa accezione. Infatti, parlado del "Suo padrone", riferito al padrone di un servo, si dice "Adonav" (che è con il possessivo al plurale), e non Adonò (suo padrone) al singolare.

    Occorre però precisare la cosa più importante: "Elohim" non significa affatto D-O ma "legislatore supremo" .
    se preceduto dall'articolo "Ha": "Haelohim" assume il significato plurale di "Legislatori"
    Se non vi è l'articolo, Elohim diventa un nome autodeterminato ed in tal caso lo si riferisce ad HaShem.

    Il Sinedrio era "Haelohim" e lo era Moshè, nel senso di legislatori supremi.

    Questo è un concetto difficile da rendere nelle lingue occidentali, ma è molto comune nelle lingue semitiche.
    Ad esempio, pochi sanno che "Allah" in arabo è plurale e se chiedi ad un arabo perché questo sia al plurale, ti risponderà che "è al plurale affinché non possa essere reso plurale, in quanto D-O è Uno e Unico".
    Anche "El" non vuol dire D-O, ma potente.
    Molti erroneamente assimilano "El" con "Elohim", ma si tratta di due radici completamente differenti.
    "El" viene da radice "Ul" (forza) ed il suo plurale è "Elim" ( potenti)
    "Elohim" viene da radice "alà" che significa "Legge, Regola, Norma.
    Quando si vuole indicare la o le divinità straniere si dirà "Elohim acherim". In questo caso Elohim seguito dall'aggettivo acherim perde il senso autodeterminato e non è più riferibile ad HaShem

    Altri esempi (presi in prestito da Aialon)
    panim: il volto
    tzawarim: la nuca
    achorim: la schiena
    Mitsrayim: Egitto
    mamtakim:Dolcissima
    Yerushalayim: Gerusalemme

    Vi è poi una considerazione relativo al verbo "Barà".
    Barà è terza persona singolare di quello che in Italiano chiameremmo passato remoto. La terza persona plurale è "Barù" (crearono).
    Quindi "Elohim" è usato come Nome proprio e al singolare, altrimenti sarebbe stato scritto: "Barù Haelohim". (Anche se i Cristiani si inventano una voluta presenza di "Barà" al singolare, con Elohim plurale, per giustificare la dottrina trinitaria :biggrin2.gif: , ma questo è inaccettabile GIA' grammaticalmente)
    Shalom




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    I cristiani (in modo particolare i cattolici) riconoscono il plurale maschile del termine ELOHIM e lo definiscono un PLURALE DI MAESTA'.
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    Il termine Elohim può essere tutte e due le cose, sia plurale, che singolare, dipende dai verbi e dal contesto in cui è inserito: se il verbo e il resto della struttura grammaticale sono al singolare allora il termine è il superlativo di Eloha e pertanto singolare; se invece la struttura è plurale allora il termine è il plurale di Eloha. Forse potrà aiutare questo esempio a capire questo concetto: in Italiano i termini astratti Verità e realtà e sim. sono singolari e plurali, ma solo se inseriti in una frase si può identificarne il numero, esempio:
    "La verità è una sola"
    (verbo e articolo al singolare = "verità" è un singolare)
    "Le verità sono tante"
    (verbo e articolo al plurale= "verità" è un plurale"

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    L'uso della terza persona va contro la regola grammaticale che dice che il narratore non può usare il plurale maiestatico (vedi Genesi 1:1) , tutte le traduzioni in lingua moderna (tranne l’edizione della MARIETTI – 1954, che non traduce, ma si limita a riportare il termine ebraico), traducono al singolare. In altre parole, si ostinano nel sostenere che ט un PLURALE DI MAESTA' ma lo omettono nella traduzione, che riporta sempre e comunque il termine al SINGOLARE.
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    Il fatto che le traduzioni italiane traducono al singolare il motivo non è solo perchè identificano il termine come un plurale maiestatico, ma anche è soprattutto a motivo dei verbi usati. Esempio: Il testo di Gen 1:1 dice "Bereshit barà Elohim" e non "Bereshit barù haElohim". Il testo riporta Barà= creò (al singolare), non barù(al plurale) e il termine Elohim senza l'articolo determinativo. Se fosse un plurale cambierebbe tutta la struttura della frase. La grammatica è grammatica.


    Il superlativo indefinito è un SINGOLARE.

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    Qual è il significato del termine ELOHIM?
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    Elohim è: o il plurale di Eloha o il suo superlativo. Eloha viene dalla radice alah(~giuramento) e significa Giudice. Tradurre letteralmente il suo superlativo indefinito in italiano è impossibile perchè in italiano non esiste questa forma. Per rendere un pensiero simile a quello espresso in ebraico diremo in italiano: Giudice Supremo .

    Quando invece è un plurale significa semplicemente: Giudici, legislatori, governatori.

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    Puoi portare qualche esempio del PLURALE con desinenza "IM" usato come SUPERLATIVO? (esempi che provengano -esclusivamente- dal SEPHER BERESHIT o dalla TORAH).
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    Tamim(integro, perfetto, Genesi 6:9) che è superlativo indefinito di tam(Genesi 25:27).

    Poi fanno parte della stessa specie i seguenti termini:
    haiim
    panim
    zhekunim
    sanverim
    zhenunim
    rahhamim
    shammaim
    maim
    iamim
    damim
    e sono tutti presenti nel sefer Bereshit.

    Solo per precisare: Che il termine Elohim sia un singolare non ha bisogno di dimostrazioni come queste perchè, come detto prima sono i verbi e il resto della struttura grammaticale a renderlo noto senza dubbio alcuno.

    Il superlativo assoluto in ebraico è composto di un termine singolare seguito da un termine plurale: es. hevel havalim(vanitosissimo), kodesh kodashim(santissimo) fai caso pure a questa forma:Elohe haElohim, questo è il superlativo assoluto del superlativo indefinito. In Deuteronomio 10:17 trovi, oltre a quella anche quest'altra: Adone haAdonim. Se poi leggi bene l'intera frase allora potrai notare l'uso degli altri termini come El(singolare) e Elohechem(forma composta dal superlativo indefinito singolare Elohim e vostro). Anzi la riporto tutta(gli asterischi sono il tetragramma):
    ki **** Elohechem,
    hu(=Lui, singolare)
    Elohe haElohim vaAdone haAdonim,
    haEl(El=Dio,singolare lett.Colui che detiene le forze, di radice ul=forza)
    haGadol,haGhibbor,vehaNorah (tutti e tre aggettivi al singolare)
    asher lo issà panim velo ikach shochad(in grasetto i verbi tutti al singolare).

    Poi per quanto riguarda un'altra forma ebraica simile al plurale maiestatico il "ribbui shel ribbonut" vedi in Malachi 1:6 :
    dove dice: ben ichabed av, veEved Adonav= il figlio onorerà il padre e il servo il suo padrone, anche qui si può pensare che è un plurale perchè "adonav" significa anche "suoi padroni", ma invece è un singolare(suo padrone). Vedi infatti come continua poi la frase nella seconda parte: veim Adonim Ani= ..e se Io sono Signore...
    Usa la forma plurale (Adonim) di Adon=Signore che in questo caso prende il nome di: ribbui shel ribbonut.
    Come vedi, in Ebraico, questa forma, simile al plurale maiestatico ha il plurale, sia nella parte da narratore sia in prima persona. Se questa forma, della parte da narratore, è stata interpretata come plurale maiestatico, allora bisogna ammettere che in ebraico il plurale maiestatico non sta solo nella prima persona, ma anche nella terza.
    Il termine Elohim però non centra col "ribbui shel ribbonut", ne col plurale maiestatico è invece un "ribbui shel haflagà", il suffisso del superlativo e dunque: un SINGOLARE. Un superlativo indefinito che esprime concetti indefinibili come Dio, sono analogamente concetti indefinibili: il cielo, ebr. Shammaim, maim(acqua), haiim(vita), tamim(perfetto) etc.

    Shalom


    DA

    http://forumbiblico.forumfree.it/?t=12120034
     
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16 replies since 4/11/2016, 23:26   1033 views
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