Faccio un ragionamento stupido che ad oggi non ho ancora sentito da nessuna parte . Il mio paradosso si è sicuramente valido con la Religione Cristiana , con l'Ebraismo non saprei e sono curioso di conoscere una vostra interpretazione.
Sappiamo tutti che Caino uccide Abele , Abele muore (stranamente i due erano dentro il Gan Eden e già qui il Cristianesimo cade) Il Signore cammina in questo Gan Eden , quindi vuol dire che li è presente Il Signore quando apprende della morte di Abele va in collera e caccia Caino .
Ora , secondo la tradizione Cristiana quando un umano buono muore va in paradiso , e per i cristiani il paradiso era l EDEN . Ma se Abale muore in Paradiso , e il Signore va in collera per la sua scomparsa , perché li (che è il paradiso) non ricompare lo spirito di Abele ?
La domanda sembra scema e forse lo è , ma è complicata da interpretare , spero che qualcuno sappia rispondermi senza prendermi a randellate
Inoltre si affronta il discorso di Caino ed Abele in senso storicistico, mentre il racconto è chiaramente allegorico. Scartata l'idea di una morte vera c'è anche da discutere se il paradiso dell'Eden era lo stess del paradiso post mortem. Dov'è scritto che coincidevano?
il testo nudo e crudo direbbe giardino,luogo in Eden ovvero giardino in un posto chiamato Eden, sbaglio sicuramente in precisione ma la sostanza è quella punto. Ora veniamo come e considerato per gli israeliti e un luogo fisico geografico sulla terra. Per i. Cristiani sarebbe il paradiso inteso come mondo spirituale Poi ce la visione di Dante che è ancora diversa. Poi ce il discorso allegorico ebraico e allegorico cristiano che non coincidono. Poi ce la kaballah In particolare l allegoria gioca un ruolo forte.tutto il racconto sarebbe allegorico. Sul fatto del perché lo spirito di Abele non riappare dopo morto, la bibbia non ne parla e li mi fermo. Poi per pensiero ebraico diciamo maggioritario ortodosso non ci sarebbe un anima semplicemente Abele muore e viene resuscitato con gli altri l ultimo giorno. Per i cristiani non e semplice rispondere ,diciamo che anche per noi vale il giorno" del giudizio , però esisterebbe anche il mondo spirituale post mortem e post giudizio universale . Quindi credo si interpreti che Abele muore dorme o è comunque in uno stAto ibrido con un anima staccata dal corpo fino al giudizio finale dove risorge e solo allora va in paradiso anche se altri sostengono che ci si andrebbe subito. in questo caso paradiso terrestre e paradiso vero e proprio sarebbero due luoghi diversi. Al momento il paradiso sarebbe vuoto occupato solo dalla madonna per alcuni .pieno per altri. Su questa stessa linea e più o meno anche il Corano , ad esclusione della. Madonna ovviamente. Quindi x musulmani quando muori vengono subito due angeli a giudicarti ,stai in una condizione simile alla tua destinazione futura post giudizio nella tomba e poi vai a inferno o paradiso nel giorno del giudizio . X Dante invece muori ,l anima va subito a inferno o paradiso o Purgatorio e poi li la raggiunge il corpo post giudizio finale. Ci sarebbe però il discorSo del ladrone buono sulla croce anche ma qui andiamo lontano. [Quindi io mi atterrei al testo base. E valutate le varie posizioni. Riguardo amici israeliti ricordo che in molti post hanno chiarito che nn ce una posizione univoca,l at stesso non parla di aldila se non in pochissim versi o dubbi o contraddittori o da chiarire . Gli studi proseguono. Per ora nessuno lo sa e quindi ogni posizione e accettabile.Per i cristiani ce il nuovo testamento e li altro discorso.
Inoltre si affronta il discorso di Caino ed Abele in senso storicistico, mentre il racconto è chiaramente allegorico.
Allora, se vuoi dire che è tutta solo e nient'altro che una allegoria, va benissimo, sfondi una porta aperta. L’importante è che non si tiri fuori il discorso dell’allegoria solo per quei singoli episodi che non si riesce a spiegare.
Il gan eden è il mondo ideale e perfetto delle origini, non è un luogo preciso. Abele e daino nascono dopo l'uscita dal gan eden il che vuol dire dopo ch la vita si è svolta così come sappiamo che va la vita umana: gioie dolori, precetti, infrazioni, vita, benessere, malattia, lavoro, vecchiaia morte. Allo stesso modo il paradasiso dantesco o o'inferno, cristiani non esistono per la mentalità ebraica. Il mondo a venire è questo stesso mondo che diverrà prima o poi perfetto, senza dolore ingustizi e morte. Ugualmente non vi è inferno né pena eterna, in quant non si può punire in eterno un individuo che abbia peccato seppur gravemente in un arco di tempo limitato, quale è il corso di una vita umana. Il terrorismo della pena del fuoco eterno è invenzione ecclesiastica.
Inoltre si affronta il discorso di Caino ed Abele in senso storicistico, mentre il racconto è chiaramente allegorico.
Allora, se vuoi dire che è tutta solo e nient'altro che una allegoria, va benissimo, sfondi una porta aperta. L’importante è che non si tiri fuori il discorso dell’allegoria solo per quei singoli episodi che non si riesce a spiegare.
Assolutamente no. Tutta la prima parte di Genesi è allegoria e ho trattato l'argomento in diversi articoli. Qui la dicotomia bene-male con numerosi esempi: Il bene e il male e qui il mito della creazione dall'Egitto alla Palestina: Cosmogonie e Teogonie
Il gan eden è il mondo ideale e perfetto delle origini, non è un luogo preciso. Abele e daino nascono dopo l'uscita dal gan eden il che vuol dire dopo ch la vita si è svolta così come sappiamo che va la vita umana: gioie dolori, precetti, infrazioni, vita, benessere, malattia, lavoro, vecchiaia morte. Allo stesso modo il paradasiso dantesco o o'inferno, cristiani non esistono per la mentalità ebraica. Il mondo a venire è questo stesso mondo che diverrà prima o poi perfetto, senza dolore ingustizi e morte. Ugualmente non vi è inferno né pena eterna, in quant non si può punire in eterno un individuo che abbia peccato seppur gravemente in un arco di tempo limitato, quale è il corso di una vita umana. Il terrorismo della pena del fuoco eterno è invenzione ecclesiastica.
Negev spetta
Cioè a me il racconto da l impressione che siano dentro . Lo cacciano e va a ovest di Eden
Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra". 13Disse Caino al Signore: "Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono. 14Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e dovrò nascondermi lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi ucciderà". 15Ma il Signore gli disse: "Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!". Il Signore impose a Caino un segno, perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse. 16Caino si allontanò dal Signore e abitò nella regione di Nod, a oriente di Eden.
Perdonatemi, forse mi sbaglio io... ma Caino ed Abele non nacquero dopo che Adamo ed Eva lasciarono l'Eden? Del resto, se fossero vissuti nell'Eden, Caino ed Abele non avrebbero avuto bisogno di essere uno agricoltore e l'altro pastore. Invece dovevano farlo per procurarsi di che vivere, in rispetto del principio "uomo, tu lavorerai con sudore..." valido ancora oggi. Quando al "Signore che passeggia", ciò non accade: il Signore parla a Caino, ma non è scritto che lo faccia stando di fronte a lui in forma umana. Potrebbe anche avergli parlato come parlò a Mosè... forse, come ha già scritto Ashkenazi mezza giornata fa, il problema non si pone.