La cruna di un ago

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  1. Mythos2011
     
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    “Una volta qualcuno chiese come è possibile stabilire un collegamento fra l'uomo e il Padrone dell'Universo. La risposta fu che l'uomo deve fare il primo passo. Perché possa esserci un collegamento fra l'uomo e il Padrone dell'Universo, deve esserci prima un'apertura, un passaggio, anche un passaggio piccolo come la cruna di un ago. Ma l'uomo deve crearsela da solo l'apertura; l'uomo deve fare il primo passo. Poi il Padrone dell'Universo per così dire entrerà e allargherà il passaggio.”

    Estratto di: Chaim, Potok. “Il mio nome è Asher Lev.”

    Forse che Gesù voleva intendere questo quando disse quella famosa frase?
     
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  2. teista
     
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    Non credo Mythos2011, il contesto appare del tutto diverso; mi pare sia un semitismo utilizzato per indicare la (quasi) sostanziale impossibilità per un ricco di entrare nel regno dei Cieli.

    Per una interessante disamina della questione puoi leggere questa discussione, ci sono interventi interessanti:

    https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=36033161&st=15

    Shalom
     
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  3. Mythos2011
     
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    Grazie. Complimenti e auguri per il tuo nuovo compito di moderatore.
     
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    Per i ricchi che non servono il Signore, sennò "povero" Abramo :P
     
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  5. Mythos2011
     
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    Certo che non sembra un discorso da buon ebreo, dato che il Talmud ci parla di Maestri della Torah poverissimi che davano tutto ciò che avevano per lo studio, e altri ricchissimi, dediti a conservare ed accrescere le loro ricchezze ma nel contempo anche allo studio della Torah. Ciò mi spingerebbe verso l ipotesi che Gesù utilizzasse un tipo di insegnamento differente da quello farisaico, talmudico, pur non trasgredendolo sistematicamente. Da qui le numerose polemiche con i vari gruppi giudaici.
     
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    אריאל פינטור

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    Dire a qualcuno che il suo discorso non è da "buon ebreo" è del tutto fuori luogo e poco educato.
    L'esaltazione della povertà come unico mezzo di salvezza è caratteristica del cristianesimo (paeticolarmente del cristianesimo papalino e curiale che predica la povertà solo per gli altri....
    Per l'ebraismo la povertà è una sventura, non una benedizione e seppure alcuni Maestri erano o sono poverissimi, ti garantisco che era ed è tutt'oggi dovere degli allievi, di provvedere al loro sostentamento più che dignitoso.
    Abramo il patriarca era molto ricco, altrettanto Isacco e Giacobbe. Giuseppe fu ricchissimo già da vicerè d'Egitto.
    Essere ricchi è una Benedizione di HaShem e l'ebreo ha il dovere di versare la decima, non di più. Inoltre ha il dovere di verificare che la sua decima vada a buon fine e non in tasce fraudolente (come nel caso dell'8 per mille a certe istituzioni pseudo caritatevoli).
    se l'ebreo è estremamente ricco, può decidere di dare di più, ma gli è proibito versare pèiù del 20%, perché per la morale e per la legge ebraica, non deve mai doversi trovare in condizione di indigenza, stato che potrebbe portarlo a peccare.

    Le polemivhe verso i gruppi dell'epoca sono affermazioni degli evrangelisti, non si può sapere cosa abbia detto o pensato realmente Gesù. Per come i vangeli si esprimono verso il Popolo e verso i dirigenti (che non erano affatto razze di vipere, né sepolcri imbiancati, ma persone pie e serie, al servizio del popolo) i vangeli risultano essere il primo libro antisemita della storia dell'umanità.
    Chiunque conosca per davvero la letteratura dell'epoa, potrà testimoniare che gli inìsegnamenti "rivoluzionari" evangelici, erano stati scritti meglio e molto prima secoli prima e i farisei, allievi di giganti come Hillel, Shammay, Gamliel ecc., erano monumenti della giustizia e della ossercìvanza, non ipocriti e ladri (al contrario dei Sadducei, scomparsi a giusta ragione dalla storia)
     
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  7. Mythos2011
     
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    NEGEV, tralasciando la prima riga, grazie per le precisazioni.
     
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    Ma ti riferivi a me, Mythos? La mia era una battuta proprio per ricordare quello che ha scritto Negev con dovizia, che molti profeti furono materialmente ricchi. E concordo appieno sul mito della povertà creato e strumentalizzato ad arte. Sia Gesù che altri, come Isaia, si scagliano contro i ricchi ma per motivazioni precise e circoscritte, non per esaltare la povertà!
     
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    www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=18168

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    Gotham

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    CITAZIONE
    Essere ricchi è una Benedizione di HaShem e l'ebreo ha il dovere di versare la decima, non di più. Inoltre ha il dovere di verificare che la sua decima vada a buon fine e non in tasce fraudolente (come nel caso dell'8 per mille a certe istituzioni pseudo caritatevoli).

    Esemplare ! ;) ;)


    zio ot :B):
     
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  10. Mythos2011
     
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    Certo che è esemplare, su questo siamo totalmente d accordo, infatti non ho capito il motivo della "ramanzina" di NEGEV .. ;)
     
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  11. teista
     
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    Non è tanto una ramanzina, bisognerebbe tornare un po' alla storia dei tempi e della diatriba che si venne ad innescare tra ebrei e cristiani con i diversi concetti di zedakà e carità.

    Capire questa differenza è fondamentale per capire quanto l'esaltazione della povertà come stile di vita sia inconcepibile per un ebreo (e non solo).

    Shalom
     
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  12. Mythos2011
     
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    Grazie TEISTA. Diciamo che non è tanto l'esaltazione della povertà, ma il fatto di avere soltanto ciò di cui è necessario per vivere.. La PERLA di cui parla Gesù non è affatto tangibile, materiale. E non è solo il suo Insegnamento a sottolinearlo ma anche quello proveniente da molti paesi e tradizioni al mondo (soprattutto in Oriente)..
    Non si vuole affermare che sia migliore di un altro, infatti la domanda verteva su un detto squisitamente ebraico citato da Chaim Potok. Il problema, se così si può definire, è, a livello storico, capire quanto c'è di ebraico e quanto di TRADIZIONALE (universale) nell'Insegnamento di Gesù.
     
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  13. teista
     
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    CITAZIONE (Mythos2011 @ 27/8/2014, 21:00) 
    Grazie TEISTA. Diciamo che non è tanto l'esaltazione della povertà, ma il fatto di avere soltanto ciò di cui è necessario per vivere.. La PERLA di cui parla Gesù non è affatto tangibile, materiale. E non è solo il suo Insegnamento a sottolinearlo ma anche quello proveniente da molti paesi e tradizioni al mondo (soprattutto in Oriente)..
    Non si vuole affermare che sia migliore di un altro, infatti la domanda verteva su un detto squisitamente ebraico citato da Chaim Potok. Il problema, se così si può definire, è, a livello storico, capire quanto c'è di ebraico e quanto di TRADIZIONALE (universale) nell'Insegnamento di Gesù.

    Figurati, sull'avere solo ciò che è necessario vivere come messaggio evangelico di fondo nutro dei dubbi, per tutte:

    16 Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?». 17 Egli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». 18 Ed egli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, 19 onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso». 20 Il giovane gli disse: «Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?». 21 Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi».

    (Matteo 19:16-20, CEI)

    Sulla differenza tra zedakà e carità non cerco apprezzamenti qualitativi, cosa impossibile, ma la differenza di posizione; la prima, riflette una nozione tipicamente ebraica, la seconda una tipicamente cristiana (che poi è stata variamente interpretata all'interno degli scismi che si sono susseguiti, vederne il ruolo diminuito per i protestanti luterani e l'interversione dell'etica calvinista sul tema).

    Shalom
     
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    E' soltanto una messa in prova. Se chiunque vivesse di donazioni dal prossimo l'umanità si estinguerebbe perchè verrebbe meno il lavoro che nobilita l'uomo.
     
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  15. Mythos2011
     
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    TEISTA:
    CITAZIONE
    Figurati, sull'avere solo ciò che è necessario vivere come messaggio evangelico di fondo nutro dei dubbi, per tutte:

    16 Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?». 17 Egli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». 18 Ed egli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, 19 onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso». 20 Il giovane gli disse: «Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?». 21 Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi».

    (Matteo 19:16-20, CEI)

    Che poi mi pare sia (cito a memoria) il passo immediatamente precedente alla frase sulla "cruna di un ago". Perchè è importante il contesto, a mio parere. Un'altra volta Gesù paragona la gente che lo ascolta ai gigli del campo, agli uccelli del cielo, che non tessono, non filano.. ossia è un invito a non preoccuparsi troppo e non IDENTIFICARSI con le ricchezze materiali.. Un'altra volta ancora va da Zaccheo, mangia con lui, e non mi pare che Zaccheo rinunci a tutte le sue ricchezze.. Restituisce il maltolto.. E' un Insegnamento assolutamente ORIGINALE, che calza a pennello in qualsiasi situazione, non è RIGIDO, DOGMATICO (anche sulla cosiddetta CARITA', che poi sarebbe un termine intraducibile in italiano), così lo hanno fatto DIVENTARE.. (Da Paolo in poi c'è stato uno SNATURAMENTO del messaggio).
    Vediamo fin dove Gesù ha attinto dalla Tradizione ebraica e dove invece parla di un Insegnamento SENZA TEMPO, valido per tutte le latitudini, che parla dell'ESSERE, della PERLA, del REGNO.
    Gesù ha detto "AMATE I VOSTRI NEMICI" (Sempre in un determinato contesto) e la frase, a mio parere, va presa ALLA LETTERA.
    DOVE troviamo parole stupefacenti come queste? Nel Talmud, o nella Torah, o in altri testi? Cerchiamo, vediamo se c'è qualcosa di simile, oppure vediamo, notiamo le differenze
    Gesù ha detto: Il Regno di D-o non è nè nel mare nè in cielo, ma è dappertutto ("dentro e fuori di voi" dice il Vangelo di Tommaso)..
    C'è qualche corrispondenza nella vostra tradizione? Si potrebbero fare un FIUME di domande sull'argomento.
    E' impossibile liquidare il tutto con frasi del tipo: "I vangeli sono stati scritti da non ebrei che non capivano una mazza di quello che scrivevano" oppure "Tutto ciò che dice gesù lo affermavano già i Maestri secoli prima di lui" (alla Boyarin, ad es.)..


    Per ALMA:
    L'essere umano è indubbiamente progettato per la sopravvivenza, non per "donare al prossimo" o per andare "alla ricerca del Regno di cui parlava Gesù". In questo caso hai ragione, uno può tranquillamente avere 10 lauree, o essere capo del governo, o un generale che decide della vita dei suoi soldati e di altre persone, o un grande scienziato, e rimanere fermo a questo stadio semi-animale, dove l'uomo è ESCLUSIVAMENTE una macchina che risponde a degli stimoli esterni e interni senza una volontà propria. In questo MISEREVOLE stato possono anche dirti che il LAVORO NOBILITA e tu ci crederesti..

    Saluti
     
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21 replies since 25/8/2014, 13:40   378 views
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