DOMANDA SUL MESSIA

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  1. Marco8523
     
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    Una volta tanto concordo col fratello Negev, almeno nel suo secondo intervento. Il "gentile" non è tenuto all'osservanza delle Leggi, ma ai comandamenti dati a Mosè si, più quelli dati da Gesù stesso. Gesù disse di non esser venuto ad abolire la Legge, anzi nemmeno un suo tratto verrà abolito, ma a portare a compimento. Ma ha altresi detto: "la Legge e i profeti fino a Giovanni il Battista", dividendo la storia in due: prima e dopo di Lui. Per tanto non è opera di Paolo, la non osservanza alla Legge per i Cristiani. Ma Gesù stesso, ha "raccomandato" a chi non lo riconosce l'osservanza della Legge e dei profeti fino a Giovanni; e a chi lo riconosce l'osservanza alle Leggi del Messia. Sul primo intervento tutto mi è opinabile. Mi piacerebbe aprire una serena discussione sul tema: "il Messia non muore in croce". Ma dubito sarà possibile. Più che altro mi interessa sapere come interpreta, chi osserva la Legge, ad esempio Isaia 53:

    1 Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione?
    A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?
    2 È cresciuto come un virgulto davanti a lui
    e come una radice in terra arida.
    Non ha apparenza né bellezza
    per attirare i nostri sguardi,
    non splendore per provare in lui diletto.
    3 Disprezzato e reietto dagli uomini,
    uomo dei dolori che ben conosce il patire,
    come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
    era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
    4 Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
    si è addossato i nostri dolori
    e noi lo giudicavamo castigato,
    percosso da Dio e umiliato.
    5 Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
    schiacciato per le nostre iniquità.
    Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
    per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
    6 Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
    ognuno di noi seguiva la sua strada;
    il Signore fece ricadere su di lui
    l'iniquità di noi tutti.
    7 Maltrattato, si lasciò umiliare
    e non aprì la sua bocca;
    era come agnello condotto al macello,
    come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
    e non aprì la sua bocca.
    8 Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
    chi si affligge per la sua sorte?
    Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,
    per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte.
    9 Gli si diede sepoltura con gli empi,
    con il ricco fu il suo tumulo,
    sebbene non avesse commesso violenza
    né vi fosse inganno nella sua bocca.
    10 Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
    Quando offrirà se stesso in espiazione,
    vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
    si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
    11 Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
    e si sazierà della sua conoscenza;
    il giusto mio servo giustificherà molti,
    egli si addosserà la loro iniquità.
    12 Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
    dei potenti egli farà bottino,
    perché ha consegnato se stesso alla morte
    ed è stato annoverato fra gli empi,
    mentre egli portava il peccato di molti
    e intercedeva per i peccatori.

    Pace e bene.
     
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19 replies since 24/5/2014, 17:51   1659 views
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