Creazione o organizzazione?

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  1. Alessandro Spadaro
     
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    Salve a tutti,

    ho letto su facebook quanto scritto sotto:

    -Testo originale, in ebraico:
    "Bereshit Elohim barà et hashamavim ve'et haaretz"
    -Traduzione Chiesa:
    "In principio Dio creò i cieli e la terra"
    -Traduzione corretta:
    "In principio gli Elohim (qualunque cosa fossero) organizzarono la terra e le acque"

    Siccome non credo che chi l'ha postato sia un esperto, potrebbe qualcuno
    di voi dirmi qual è la vera traduzione?

    Vi ringrazio!
     
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    Se cerchi sul motore interno del forum è già stato detto molto, giusto qualche risultanza:


    #entry437668923
    #entry439249551
    #entry521827380
    #entry521831958
    #entry518284374

    E molte altre

    Edited by ashkenazi - 21/4/2016, 22:45
     
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  3. Alessandro Spadaro
     
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    Grazie ma la mia domanda era riferita alla creazione che forse si dovrebbe tradurre con organizzazione.
    Sul termine Elohim ho letto e sentito tanto anch'io :-)
     
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  4. il_gico
     
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    Mi riallaccio a questa discussione perché mi viene in mente un caso di elohim(riferito a dio) col verbo plurale.
    Quando dice "facciamo l'adam a(o sarebbe più giusto "con"?) immagine nostra,secondo somiglianza nostra."
    In questo caso YHWH ha delegato a un gruppo la formazione degli Adam?
    Grazie.
    Ps.: non ho trovato risposta soddisfacente sl motore di ricerca,magari non ho saputo cercare,in caso non mi rispondete cerca meglio!magari un link...
    Rigrazie!
     
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    CITAZIONE (Alessandro Spadaro @ 4/1/2014, 15:57) 
    Salve a tutti,

    ho letto su facebook quanto scritto sotto:

    -Testo originale, in ebraico:
    "Bereshit Elohim barà et hashamavim ve'et haaretz"

    "Bereshit barà Elohim"
    Chi ha invertito il verbo con il soggetto mostra la sua tendenza ad interpretare in modo occidentale oltre a commettere un errore di grammatica.

    CITAZIONE (il_gico @ 4/2/2014, 09:02) 
    Mi riallaccio a questa discussione perché mi viene in mente un caso di elohim(riferito a dio) col verbo plurale.
    Quando dice "facciamo l'adam a(o sarebbe più giusto "con"?) immagine nostra,secondo somiglianza nostra."
    In questo caso YHWH ha delegato a un gruppo la formazione degli Adam?
    Grazie.
    Ps.: non ho trovato risposta soddisfacente sl motore di ricerca,magari non ho saputo cercare,in caso non mi rispondete cerca meglio!magari un link...
    Rigrazie!

    Bisogna essere coscienti che "facciamo" è un'interpretazione masoretica, non è il testo scritto, che altrimenti in base al contesto andrebbe letto: "fu fatto" e quindi sparirebbe il plurale. Nel testo masoretico sono state stabiliti vocali ed accenti per forzare la lettura in un certo modo, ma se se ne fa a meno e si legge il testo consonantico spogliato dalla vocalizzazione e accenti spesso si viene sorpresi di leggere tutt'altra cosa.

    I masoreti hanno voluto mettere in risalto un antico insegnamento ebraico secondo cui la Toràh è polivalente ed il "facciamo", che costituisce una seconda lettura, è rivolto al padre e la madre di ogni bimbo che nasce. Come tutti i comandi di Bereshit anche "facciamo" è un comando in vigore permanente fino a quando non viene al mondo tutta l'umanità. L'uomo si distingue dagli animali dall'insegnamento e questo viene loro impartito sin da bambini dai propri genitori e dalla autorità scolastica. Quindi tre, "tre soci collaborano alla creazione dell'uomo".

    Shalom
     
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  6. Cecca
     
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    CITAZIONE (ashkenazi @ 4/1/2014, 17:16) 
    Barà nelle edizioni paoline viene tradotto, in nota, con "tagliare, ritagliare (con le forbici)
    Un utente accademico che si occupa di altre lingue semite scrive
    Di bara´"tagliare" già ne parlava Friedrich Delitzch nel suo commento alla genesi del 1852 (!!!!) a p. 54. E chi sa, forse era discusso in ambito accademico già prima.
    Da lì il tema bara´ "tagliare, dividere" è sempre stato affrontato nella critica.

    ah... avevo scritto Friedrich?

    è un lapsus, mi scuso. Si tratta di Franz Delitzsch. Friedrich era il figlio e fu l'assiriologo che fondò la prima cattedra di assiriologia in Germania.
     
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  7. K. Freigedank
     
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    ABRAMo è vero che il verso iniziale dovrebbe essere tradotto così: "In principio, QUANDO D-o creò il cielo e la terra, etc..."
    L'ho sentito da Rav. Richetti della Comunità di Venezia.

    KF
    Shabbat Shalom
     
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    CITAZIONE (Abramo @ 4/2/2014, 13:31) 
    Bisogna essere coscienti che "facciamo" è un'interpretazione masoretica, non è il testo scritto, che altrimenti in base al contesto andrebbe letto: "fu fatto" e quindi sparirebbe il plurale. Nel testo masoretico sono state stabiliti vocali ed accenti per forzare la lettura in un certo modo, ma se se ne fa a meno e si legge il testo consonantico spogliato dalla vocalizzazione e accenti spesso si viene sorpresi di leggere tutt'altra cosa.

    I masoreti hanno voluto mettere in risalto un antico insegnamento ebraico secondo cui la Toràh è polivalente ed il "facciamo", che costituisce una seconda lettura, è rivolto al padre e la madre di ogni bimbo che nasce. Come tutti i comandi di Bereshit anche "facciamo" è un comando in vigore permanente fino a quando non viene al mondo tutta l'umanità. L'uomo si distingue dagli animali dall'insegnamento e questo viene loro impartito sin da bambini dai propri genitori e dalla autorità scolastica. Quindi tre, "tre soci collaborano alla creazione dell'uomo".

    Shalom

    Buona sera Abramo, è sempre un piacere rileggerti.

    E quindi nella lettura del solo testo consonantico questo verso suonerebbe

    (Cei2008)“Dio disse: «Fu fatto l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza”?

    Grazie
    A.
     
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    CITAZIONE (Alessandro977 @ 8/2/2014, 01:27) 
    Buona sera Abramo, è sempre un piacere rileggerti.

    E quindi nella lettura del solo testo consonantico questo verso suonerebbe

    (Cei2008)“Dio disse: «Fu fatto l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza”?

    Grazie
    A.

    Ciao Ale, mi sembra sia chiaro, da quanto tu hai citato di Abramo che il "fu fatto" regga "a mia immagine"

    Quello che vorrei sapere riguarda l'uso, in traduzione, della prima persona, non dovrebbe essere "l'uomo fu fatto a Sua immagine "invece che a "mia"?
    Dove nel Tanak D-O "parla in prima persona?
     
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    CITAZIONE (ashkenazi @ 8/2/2014, 01:34) 
    CITAZIONE (Alessandro977 @ 8/2/2014, 01:27) 
    Buona sera Abramo, è sempre un piacere rileggerti.

    E quindi nella lettura del solo testo consonantico questo verso suonerebbe

    (Cei2008)“Dio disse: «Fu fatto l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza”?

    Grazie
    A.

    Ciao Ale, mi sembra sia chiaro, da quanto tu hai citato di Abramo che il "fu fatto" regga "a mia immagine"

    Quello che vorrei sapere riguarda l'uso, in traduzione, della prima persona, non dovrebbe essere "l'uomo fu fatto a Sua immagine "invece che a "mia"?
    Dove nel Tanak D-O "parla in prima

    Ciao ashkenazi, la mia domanda non voleva insistere su quel mia/nostra ma piuttosto su quel fu fatto.
    (ma mi rendo conto che per come l'ho scritto poteva essere chiaro solo a me e a quell'ora!)

    In tutti i giorni dell'creazione - almeno nella traduzione italiana - D-o "dice", impartisce un ordine, e succede qualcosa.
    L'ordine è impartito da D-o stesso che parla in prima persona e al presente, e, nel presente succedono quelle cose.
    Se invece la frase suonasse davvero
    “Dio disse: «Fu fatto l’uomo a nostra(/mia) immagine, secondo la nostra(/mia) somiglianza”
    Sarebbe da intendersi quindi che l'uomo non è fatto in quel momento ma che fu fatto in un momento precedente.

    E a me questa non sembra una differenza da poco.

    Ps. Quando sono fatti i Grandi Dinosauri? E come è stato risulta tanninim haghedollim nelle nostre traduzioni?

    Ciao
    A.
     
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    CITAZIONE (Alessandro977 @ 8/2/2014, 01:27) 
    Buona sera Abramo, è sempre un piacere rileggerti.

    E quindi nella lettura del solo testo consonantico questo verso suonerebbe

    (Cei2008)“Dio disse: «Fu fatto l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza”?

    Grazie
    A.

    Si, questa è una delle interpretazioni possibili, ma ce n'è un'altra ancora. Il "faremo" non costituisce alcun problema teologico per l'Ebraismo essendo questo un comando come gli altri presenti nel racconto della creazione. Comando sempre in vigore e rivolto ai genitori di ogni bimbo che nasce.

    Un'altra interpretazione sarebbe questa: "fu fatto Adam nel renderlo immagine, come nel renderlo somigliante". Però comunque è da considerare che i termini ebraici usati non hanno un'esatta corrispondenza in italiano e, per esempio, il verbo ledamot può significare "pensare" e dunque Adam diviene un essere pensante.

    Shalom
     
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    Quindi in quel “Dio disse: «Fu fatto l’uomo..." non si dichiara una creazione precedente dell'uomo stesso, ad esempio in uno dei giorni precedenti?

    Cmq grazie mille per la risposta e per le possibili chiavi di lettura del brano in oggetto;
    forniscono un'immagine (come altre volte per altri brani ho riscontrato) grandemente poetica e... "d'impatto"
    anche, e forse proprio, nella loro polivalenza.
     
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  13. girone vìgoso
     
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    Le traduzioni letterali delle parole ebraiche dei primi 2 versetti della Genesi: 1) barà; 2) shamaim-ha; 3) aretz-ha. Sono, senza il minimo dubbio: 1) Barà= separò ( divise ); 2)shamaim-ha = là-acque; 3) aretz-ha = là-terra (asciutta). Sono molto curioso di conoscere i ragionamenti messi in campo per fare traduzioni differenti da questa ( del testo masoretico ), se non falsando completamente il testo ed il significato originale.
     
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12 replies since 4/1/2014, 15:57   952 views
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