BIBBIA: un "libro di religione"?

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  1. Haviland Tuf
     
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    CITAZIONE
    Studiosi del calibro di Claus Westermann, W. Zimmerli, O. Keel, H. Ringreen, H. Nier, K. Schmid, J. Maier, O. Kaiser, H. Weippert, H.-P. Müller, Th. L. Thompson o E. Zenger, tanto per citare i primi nomi che mi passano in mente, non si possono considerare degli sprovveduti. Ma ce ne sono a centinaia.

    scusate se mi intrometto nella discussione senza aver letto approfonditamente sul tema, però non resisto alla tentazione di dire la mia quando è in ballo lo studioso Minimalista sopra citato.

    Minimalismo dell' ''Antico Testamento'' (o meglio, della BIBBIA EBRAICA) significa porre in dubbio la storicità degli avvenimenti descritti nella Bibbia, metterli in assoluto secondo piano rispetto al loro significato religioso, e seppure non negando al 100% la loro storicità, comunque rendendo totalmente privo di senso anche parlare di storicità di un episodio o detto dell'Antico Testamento. Più che tradizione orale, abbiamo a che fare con una ancestrale nobilissima tradizione LETTERARIA, che affonda le sue radici nei secoli dei secoli in tutta l'area mediorientale.

    e questo per me, lungi dall'essere un punto di debolezza, è trasformato in un GRANDIOSO punto di forza dal popolo ebraico, il quale è tale non per il sangue, né perchè, come riferì l'antigiudaico Polymetis, ''ebreo è chi di madre ebrea è'' (non mi stupirei anzi se analisi del DNA dimostrassero che un ebreo israeliano di fede ebraica non sia semita), ma unicamente per la fedeltà ad un LIBRO.

    E tale fedeltà io la rispetterei in virtù del principio (di Anonimo)
    Se non insegnerai nella mia scuola, non penserò nella tua chiesa.


    puntualmente trasgredito dai cristiani, i quali si sono così sbilanciati nel pretendere una base storica alle loro dichiarazioni teologiche, da non accettare una sostituzione della fede nell'UOMO con la fede nel VANGELO.

    Eppure, se gli ebrei hanno vissuto tranquillamente con la concreta possibilità che Adamo o Elia non siano mai esistiti, perchè non potrebbero farlo anche i cristiani?
    In fondo hanno sempre preteso di derivare da una costola del giudaismo...


    questo il mio personale, modesto contributo, alla discussione.
    Non vedo in pratica perchè Cecca intenda trovare dei difetti dove non ci sono, data l'assoluta ottemperanza da parte di Negev e Abramo al principio di cui sopra.
     
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  2. K. Freigedank
     
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    Il fatto è che CECCA e ABRAMO sono su due piani differenti. L'uno, analitico, accademico, critico. L'altro TRADIZIONALE, esoterico (nel senso che CONOSCE ciò che è scritto "tra le righe"), SIMBOLICO; quindi, dato che si parla di persone vissute 3000 ANNI FA, con una FORMA MENTIS praticamente opposta alla nostra è più corretto a mio modo di vedere.
    Magari si potessero RI-unire questi due modi di vedere la storia... Ma è un sogno..
    K.F.
     
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    CITAZIONE (K. Freigedank @ 6/8/2013, 19:32) 
    Il fatto è che CECCA e ABRAMO sono su due piani differenti. L'uno, analitico, accademico, critico. L'altro TRADIZIONALE, esoterico (nel senso che CONOSCE ciò che è scritto "tra le righe"), SIMBOLICO; quindi, dato che si parla di persone vissute 3000 ANNI FA, con una FORMA MENTIS praticamente opposta alla nostra è più corretto a mio modo di vedere.
    Magari si potessero RI-unire questi due modi di vedere la storia... Ma è un sogno..
    K.F.

    Esoterico è già un livello alto. Modestamente sono ancora fermo al livello più basso, il peshat, che è il senso letterale.
    Chi fa affidamento al solo testo masoretico o a qualche traduzione, come ad esempio la LXX, ha già stabilito per se un testo base. Il testo masoretico ha una vocalizzazione proveniente dalla tramandazione orale e stabilita per convenzione, ma questa non sempre ha un senso logico. Pertanto nelle parti oscure del testo si va a ricercare altre vocalizzazioni che talvolta trasformano il senso letterale in qualcosa di molto diverso dalle nostre aspettative.

    IN questo forum e nel forum biblico ho mostrato delle traduzioni che si discostano in modo sostanziale da quelle conosciute ed accettate convenzionalmente.

    Certamente Cecca e gli autori cui fa riferimento potranno essere analitici sul testo base stabilito per convenzione per correre il rischio, come tanti , di basarsi sul nulla. Se prendiamo il libro di Giobbe, solo per fare un banale esempio, molte delle locuzioni contenute e dei termini difficili presenti nel testo fanno si che la vocalizzazione del masoretico, sforzandosi di dare un senso logico alle frasi, si è discostato di molto dal senso letterale espresso, fino al punto che i traduttori hanno compreso una cosa per un'altra.

    Genesi 1:14, per esempio, dice che gli astri furono fatti apparire nell'atmosfera. Si stava infatti parlando dell'atmosfera che fu resa trasparente pian piano a partire dal primo giorno per poi raggiungere, nel quarto giorno, un cielo sereno e brillante. Il termine "meorot" (=luminari) cui Cecca fa riferimento, non ha madri di lettura e può essere letto diversamente. Il verbo usato è al singolare. Il termine può significare anche "foro" da dove si intravede qualcosa. Questo basta per comprendere che ciò che si è stabilito per convenzione in molti punti non corrisponde alle intenzioni dell'autore biblico.

    Cecca si chiede se molti studiosi siano degli sprovveduti? Me lo sono chiesto anch'io più volte. E la risposta che mi sono dato è si, sono proprio degli sprovveduti e spesso ciò dipende dall'incapacità di esaminare le altre tradizioni orali alla ricerca di un senso letterale più conforme al contesto. Per tle ragione spesso tendono a screditare gli altri testi ebraici che non hanno vocalizzazione, sono incapaci di leggerli, pensate se potrebbero capirne il contenuto.

    Ma perché parlare delle opinioni altrui? Scendiamo in campo, prendiamo le prove di tali studiosi ed esaminiamole qui, per questo esistono i forums. Non basta citare il nome di uno studioso, bisogna fare propri i suoi insegnamenti. Se uno vuole conoscere l'opinione accademica, basta prendere un testo e studiarselo, ma se poi vuole approfondire a questo punto può usare il forum ed esaminare gli argomenti direttamente.

    Molti di questi studiosi tenuti in alta considerazione leggono molto a stento l'ebraico. Qualcuno lo abbiamo pure scoperto su questo forum, per sua stessa ammissione.

    Quindi il punto di vista accademico non sempre è quello corretto, dipende essenzialmente dalle capacità del maestro.

    Shalom
     
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    אילון

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    Non è proprio in topic ma, vista la brace........


    http://ufo-phenomenon2011.blogspot.it/2013...01_archive.html


    A.chef
     
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  5. fabio.aste
     
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    Bentrovati a tutti


    Da quello che ho capito io l'inghippo "Bibbia libro di religione vs Bibbia non libro di religione", ai nostri occhi gentili :D
    deriva dal fatto che non riusciamo ad accettare di dare per scontata l'esistenza di D-o, mi sbaglio?
     
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    CITAZIONE (Cecca @ 7/8/2013, 18:57) 
    Detto questo e riaffermando la necessità di una critica testuale che evidenzi le problematiche della tradizione scribale del testo scritto, rimane fondamentale l'approccio storico.

    La necessità di una critica testuale è scontata e da noi ebrei è molto più profonda proprio perché c'è più accessibilità alle fonti. L'approccio storico è chiaro che ci deve essere, ma le epoche in questione sono molto problematiche e non sempre ci vengono in aiuto.
    Il problema serio nel mondo accademico è che molti autori hanno dato le loro opinioni senza essere capaci nemmeno di leggere il testo in ebraico. Come è possibile scrivere una critica testuale su ciò che non si conosce. Si finisce per definire accademiche solo delle opinioni senza che nessuno fino ad oggi sia mai stato in grado di provarle.

    CITAZIONE
    Voglio tornare sull 'esempio di Gen 1.14.

    Il testo (masoretico) è chiaro: Dio crea con la parola i luminari in mezzo al cielo perché determino i giorni e le notti nonché lo il tempo e gli anni.
    Abramo parla pure del significato "foro".

    Il testo ebraico non è molto chiaro a noi ebrei, ma se per te è chiaro...allora...complimenti!!! :D

    L'interpretazione secondo cui D-o crea con la parola è un'interpretazione cristiana.

    Nell'ebraismo D-o prepara l'habitat vivente con dieci comandi. I comandi esprimono solo una volontà, non sono parole verbali che creano un qualcosa in modo diretto. Gli autori biblici infatti hanno sempre tenuto D-o distante da ogni materialità.

    I comandi non creano, ma permettono che il corso della storia vada in certo modo, questa è una differenza sostanziale. Alla luce del primo giorno, che è la luce del Sole, viene data la facoltà di farla penetrare nell'atmosfera.

    Il comando del giorno quarto è l'espressione della volontà in cui viene permesso ai "luminari" di mappare il cielo, di essere perfettamente visibili nella "raki'a", ovvero l'atmosfera terrestre. I luminari non vengono creati in quel momento, il testo contiene una parentesi esplicativa che usa un verbo al plusquanpefectum in cui si afferma che i corpi celesti furono creati in un periodo molto remoto ed ora, D-o da loro la facoltà di comparire nella raki'a. Vedasi Rashi in loco e la letteratura cui fa riferimento.

    Secondo il testo ebraico e la letteratura di supporto che ci istruisce su come veniva letto il testo nelle epoche passate, tutte le cose furono create in un tempo remotissimo. La Genesi ci mostra la storia di tre epoche consecutive: l'epoca antecedente ai 7 giorni creativi, l'epoca antidiluviana e l'epoca nostra, postdiliuviana (contiene anche l'annuncio di un'altra epoca successiva alla nostra dove tornano le condizioni iniziali di Tohu vaVohu).

    Tali epoche non riguardano il periodo della creazione dei corpi celesti compresa la terra. La Bibbia afferma esclusivamente che essi furono creati da D-o, ma come e quando non viene specificato (e questo non basta per definire la Bibbia un libro religioso tanto per tornare in tema, se no dovremmo definire religiosi tutti i testi dell'antichità che affermano semplicemente che una divinità abbia creato qualcosa).

    La Terra, nel periodo di Genesi esisteva già, ed era Tohu vaVohu, ovvero un ammaso di pietra in orbita, questo il significato originale di questi due enigmatici termini, che la LXX ha distorto.


    CITAZIONE
    Ora, se consideriamo la possibile interpetazione che ha fornito Abramo, e che penso faccia riferimento ad interpetazioni precedenti, otterremmo dunque qualcosa di diverso, anche se Abramo non è sceso nei particolari di questa possibile interpretazione.

    Il senso è quello di creare dei canali di visibilità nel campo del visibile. E' la rachì'a ad essere stata modificata, ovvero l'atmosfera terrestre che acquista una porzione adeguata di pulviscolo vulcanico tale da permettere di essere attraversata dalle frequenze nel campo del visibile.


    CITAZIONE
    Il passaggio citato, in cui viene organizzata la sequenza di giorno, notte ed anni, è del tutto coerente con alcuni testi mesopotamici in cui le divinità regolano l'andamento del giorno, della notte, dei mesi e degli anni tramite appunto i luminari e le stelle.
    Cioè, anche in questo passaggio la bibbia è influenzata da letteratura e tradizioni precedenti che hanno influenzato l'elite sacerdotale probabilmente durante l'esilio.

    Questo tipo di influenza non è mai stata dimostrata. A parte che poi secondo la Bibbia gli astri acquistano una loro autonomia.

    CITAZIONE
    Che "luminari" possa significare anche "foro" non apporta informazioni utili all'interpetazione del passaggio, anzi mi sembra proprio che svii.
    I riferimenti ai testi mesopotamici, invece, rendono l'elemento centrale di Gen. 1.14 assolutamente chiaro e coerente con l'orizzonte culturale mesopotamico che lo ha influenzato.

    Se è chiaro come è generalmente inteso, allora beh... che dire... hai detto tutto. Nella Bibbia abbiamo una ricca letteratura di supporto, una lingua viva, ricca di sinonimi, locuzioni spesso difficili da capire e contesti difficili da individuare a chi porta l'impronta di una cultura diversa da quella ebraica. Insomma, abbiamo già difficoltà noi stessi ebrei a comprendere la Bibbia con una così ricca letteratura, si pensi allora a quegli altri scritti, di quelle stesse epoche scritte in lingue morte e poco comprensibili senza una letteratura con cui confrontare.

    CITAZIONE
    Ergo: comprendo meglio certi passaggi con uno studio comparatistico e storico che non caricandolo di interpretazioni successive.

    Io non ho parlato affatto di interpretazioni successive.
    Uno studio comparatistico lo si può fare se prima si è in grado di comprendere il testo biblico e secondo l'esperienza sui nostri forum, gli studiosi occidentali non sono stati in grado di capirlo.

    CITAZIONE
    Tra l'altro il testo della settanta corre pure in aiuto, essendo più vecchio di quello masoretico.

    Si a volte aiuta, lo si studia anche nelle nostre università, anche se gli si da un'importanza molto limitata. C'è da puntualizzare che il testo della LXX oggi disponibile non è quello originale, nel Talmud vi sono delle citazione dalla LXX che non corrispondono alla versione oggi conosciuta. Gli studiosi ebrei fanno molto affidamento al Talmud ed al resto della letteratura ebraica, ma non per trarne interpretazione come spesso deduci, ma per condurre uno studio linguistico sul testo biblico.

    La LXX è più antica del testo masoretico, ma non più antica del testo conosonantico della Bibbia. Attenzione a comprenderne bene la differenza. Il testo masoretico è una vocalizzazione con note tecniche del testo biblico, ma questo è molto più antico della LXX. Ovvero il testo scritto del masoretico è molto più antico della LXX.

    Shalom
     
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  7. K. Freigedank
     
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    E' incredibile come tutto ciò coincida con le più recenti scoperte della scienza e dell'astronomia. A leggerlo viene la PELLE D'OCA. Il popolo ebraico ha CUSTODITO tutto ciò per millenni. Potranno morire la scienza, la cultura, le ideologie, ma la Tradizione prima o poi affiorerà SEMPRE, per essere DONATA ad ogni nuova umanità.
    KF
     
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    CITAZIONE (Cecca @ 9/8/2013, 15:48) 
    Abramo, Spero proprio tu stia scherzando quando affermi che non è dimostrata l'influenza dei testi e della cultura mesopotamica sulla bibbia.
    Però ho paura tu sia serio e questo sarebbe, a mio modestissimo avviso, molto indicativo di un approccio non storico.

    Non dare giudizi troppo affrettati, questo è un forum di consulenza ebraica e qui puoi trovare vedute diverse da prospettive diverse rimanendo sempre entro l'ambito storico e scientifico.
    La differenza fra la concezione religiosa mesopotamica e quella biblica è, a dir poco, abissale. La cultura mesopotamica conta migliaia di divinità. Nessuna di queste divinità può essere paragonata al D-o della Bibbia. Tali divinità nascono oppure vengono create dalla materia, sono ancorate fortemente alle forze della natura, che rappresentano ed a volte sono esse stesse. Il D-o della Bibbia è totalmente distaccato dalla natura. Egli è indefinibile. Nella Bibbia non ci sono genealogie di dei che vengono creati e muoiono, non contiene storielle di dei che possono essere ricondotte a quelle mesopotamiche. Il D-o della Bibbia è il creatore di tutto il sistema dell'esistenza, ma Egli, al contrario di tali divinità, non ne fa parte, è completamente distaccato da ogni cosa materiale o spirituale.

    Il libro di Genesi deriva anche da altre culture, quelle che precedettero quella ebraica, ma è una tradizione completamente unica nel suo genere. E' logico ritenere, dallo stile linguistico e dal contenuto, che il libro di Genesi è molto più antico dei testi mesopotamici. Considerato ciò il resto lo si può dedurre facilmente.

    Nella Bibbia, che per noi ebrei è storia, assistiamo ripetutamente ad un tipo di degenerazione che va da monoteismo a politeismo ed è quindi logico ritenere, che il monoteismo era la concezione più antica che poi degenerò in politeismo. Da ciò l'esistenza di qualche lontana somiglianza nei vari testi antichi dell'umanità.

    CITAZIONE
    La questione dei testi religiosi...
    Be sì, abramo, i testi, di qualunque cultura, che parlano della creazione del modno sono unanimamente considerati testi di quelle rispettive religioni. Non necessariamente sacri ma comunque testi che tramandano credenze religiose.

    Certamente! Non si può certo negare che la Bibbia tramandi qualche credenza religiosa. Ma non diviene per questo un libro religioso. Si tenga presente che la Bibbia è un insieme di libri, che sono la cultura del popolo ebraico ed alcuni di questi sono totalmente laici.

    Shalom
     
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  9. Cecca
     
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    Ferma tutto.

    Non ho mai detto che YHWH abbia, come divinità, le stesse caratteristiche delle divinità mesopotamiche. Proprio l'aspetto della trascendenza è uno degli elementi di maggior differenza.

    Ciononostante la bibbia è fortemente influenzata a livello letterario e dei mitologemi dalla letteratura religiosa, e non solo, della mesopotamia.

    QUOTE
    E' logico ritenere, dallo stile linguistico e dal contenuto, che il libro di Genesi è molto più antico dei testi mesopotamici. Considerato ciò il resto lo si può dedurre facilmente.

    Oddio, cosa mi tocca leggere.

    Bé, caro Abramo, non metto in dubbio la tua preparazione e competenza per quanto riguarda l'ebraico e le interpretazioni rabbiniche della Bibbia.

    Ti muovi però solo all'interno di questa tradizione.

    Sostenere che la genesi sia più antica dei testi mesopotamici è un'assurdità enorme, del tutto antistorica e palesemente falsa che si può sostenere solo ed esclusivamente accettando aprioristicamente , o meglio "religiosamente", l'autorità della Bibbia. insomma, studiando la Bibbia dall'interno della religione ebraica, con la mentalità del credente ma di sicuro non con la mentalità dello studioso.
    Neanche mi metto a citarti i lavori fondamentali che risalgono alla fine del XIX sec. È semplicemente inutile a questo punto.

    Sulla storia del monoteismo originario, be... lasciamo perdere.

    Il tuo approccio è del tutto legittimo. tuttavia sono molto perplesso e deluso da questo approccio solo "religioso" e del tutto antistorico.


    Ovviamente non voglio e non mi interessa cambiare l'opinione di nessono ma ti consiglio di evitare di scrivere che la genesi è più antica dei testi mesopotamici.
    E te lo consiglio perché veramente non ci fai bella figura.
     
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    CITAZIONE (Cecca @ 11/8/2013, 02:31) 
    Ferma tutto.

    Non ho mai detto che YHWH abbia, come divinità, le stesse caratteristiche delle divinità mesopotamiche. Proprio l'aspetto della trascendenza è uno degli elementi di maggior differenza.

    Sono due concetti di divinità molto diverse. Non è possibile che ci sia stata un'influenza senza che sia stata assunta anche la più lontana caratteristica del concetto di divinità dalla cultura influente. Anzi la Bibbia combattè ripetutamente quelle concezioni ritenendole illogiche.

    CITAZIONE
    Ciononostante la bibbia è fortemente influenzata a livello letterario e dei mitologemi dalla letteratura religiosa, e non solo, della mesopotamia.

    Dimostralo. Ti sto ad ascoltare.

    CITAZIONE
    Ti muovi però solo all'interno di questa tradizione.

    Questa è la tua impressione. Ne prendo atto.

    CITAZIONE
    Sostenere che la genesi sia più antica dei testi mesopotamici è un'assurdità enorme, del tutto antistorica e palesemente falsa

    Bene! Allora dimostralo!

    CITAZIONE
    che si può sostenere solo ed esclusivamente accettando aprioristicamente , o meglio "religiosamente", l'autorità della Bibbia. insomma, studiando la Bibbia dall'interno della religione ebraica, con la mentalità del credente ma di sicuro non con la mentalità dello studioso.

    Beh, noi ebrei non abbiamo il problema di dimostrare l'autorità della Bibbia perché la Bibbia per noi non ha alcuna autorità in campo religioso. Rappresenta lo studio della Storia del nostro popolo. E' una fonte preziosa e ricca di sapere. Cosa centra ora la religione? Non ho parlato di religione. A questo punto pare che tu sia rimasto scioccato dalla religione. Ma stai tranquillo perché da noi è pure proibito il proselitismo. :D

    CITAZIONE
    Neanche mi metto a citarti i lavori fondamentali che risalgono alla fine del XIX sec. È semplicemente inutile a questo punto.

    Non voglio che mi citi lavori di altri, se tu hai studiato questi lavori e sei così sicuro che chi ha fatto quelle affermazioni era anche in grado di dimostrarle, allora apri i libri e comincia con la dimostrazione, senza che ci sia bisogno di citare l'autore. Nei forum interessano gli argomenti non gli autori.

    CITAZIONE
    Sulla storia del monoteismo originario, be... lasciamo perdere.

    Ok. Lasciamo perdere. Il monoteismo non potrebbe derivare dal politeismo, questa è una concezione viziata dall'evoluzionismo.

    CITAZIONE
    Il tuo approccio è del tutto legittimo. tuttavia sono molto perplesso e deluso da questo approccio solo "religioso" e del tutto antistorico.

    Sei molto frettoloso a dare definizioni.

    CITAZIONE
    Ovviamente non voglio e non mi interessa cambiare l'opinione di nessono ma ti consiglio di evitare di scrivere che la genesi è più antica dei testi mesopotamici.
    E te lo consiglio perché veramente non ci fai bella figura.

    Ma tu scrivi solo per fare bella figura? A me non interessa affatto fare bella figura, io scrivo ciò di cui sono convinto e solo se lo ritengo corretto. E ciò di cui sono convinto non deriva affatto da un approccio religioso. Ma perché scendere a questi livelli? Perché invece non apri una discussione e cominci a dimostrare ciò che affermi? Parliamo degli argomenti invece di parlare di noi stessi.

    Shalom
     
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  11. il_gico
     
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    Cecca magari Abramo vuole intendere che i testi mesopotamici prendono spunto da un'altra fonte "x" che per il popolo ebraico è la Bibbia primordiale...
     
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  12. il_gico
     
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    A meno che il popolo ebraico custodisca "fonti sconosciute" al resto dell'umanità che smentiscano questa visione storica accademica che tutti conosciamo! Io penso sia così...però senza prove concrete quel che dice cecca è inconfutabile!
    Poi ognuno può avere le sue idee e le sue ipotesi,me è come per gli alieni....a livello di probabilità esistono ma prove certe non ce ne sono,quindi accademicamente non esistono!
     
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  13. fabio.aste
     
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    CITAZIONE (il_gico @ 11/8/2013, 14:33) 
    A meno che il popolo ebraico custodisca "fonti sconosciute" al resto dell'umanità che smentiscano questa visione storica accademica che tutti conosciamo! Io penso sia così...però senza prove concrete quel che dice cecca è inconfutabile!
    Poi ognuno può avere le sue idee e le sue ipotesi,me è come per gli alieni....a livello di probabilità esistono ma prove certe non ce ne sono,quindi accademicamente non esistono!

    Ciao! Io la penso più o meno come te.

    e oso aggiungere che nulla è inconfutabile nemmeno le certezze accademiche attuali lo sono.

    Cecca, che saluto, sentenzia che le tavolette mesopotamiche sono più antiche delle narrazioni della Genesi perché le datazioni al radiocarbonio le fanno risalire ad un tale periodo (Cecca, correggimi se sbaglio)...ma chi ci può dire inconfutabilmente che queste datazioni sono corrette? e se lo sono, quanto lo sono corrette? precise? Non abbiamo più quei popoli che ci raccontano le loro tradizioni, dobbiamo far "parlare" le pietre, una grossa limitazione, direi.
    Se il "Diluvio" è quasi assodato...esso potrebbe essere stato una catastrofe di proporzioni tali e planetarie da cambiare totamente l'intera biosfera e organizzazione biologica terrestre, quindi anche il livello di "radiazioni" risulterebbe fortemente alterato, il che porterebbe le nostre attuali misurazioni al radiocarbonio ad essere scorrette.
    anche a me per logica riesce difficile pensare che il monoteismo derivi dal politeismo è assai più logico il fenomeno contrario
     
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    Queste tavolette non fanno altro che confermare che un diluvio vi fu veramente, per il resto sono molto confuse, difficili da leggere e da comprendere, ne si conosce quanto era saggio chi le ha scritte. Non hanno un popolo che le ha custodite. Ragazzi si tratta di lingue morte dove lo "studioso" di turno ci specula come meglio crede.

    Insomma mettere a confronto due tavolette e quattro pezzi di coccio con una letteratura così ricca e viva come la nostra a me fa solo ridere.

    Ma le vogliamo confrontare veramente queste tavolette? Prendiamo i loro testi e cominciamo. Non vedo qual'è il problema se sei così sicuro che tutto sia così assodato e certo che equivale a dire "verità" (e quindi fede). Credi alla cieca a questi "emeriti professori" che non sanno nemmeno leggere il testo ebraico biblico.

    Come si fa ad affermare che la nostra tradizione orale, tutto d'un blocco sia successiva? In base a cosa? Ci sono parti più recenti e parti più antiche. Chi ha tratto questa conclusione sono certo che non ha mai letto la tradizione orale e non sa nemmeno cosa sia il Talmud. Già dal tuo linguaggio si comprende che sai veramente poco di letteratura ebraica. Poi considerare il talmud solo interpretazioni rabbiniche è una visione davvero molto riduttiva.

    Resta il fatto che molti dei nostri testi non sono mai stati tradotti e le traduzioni di alcuni dei testi sono frammentarie e molto problematiche. Gli "emeriti professori" che hanno formulato tali dogmi di fede hanno studiato su tale materiale confuso perché non sono in grado ne di leggere né di capire la nostra letteratura direttamente nelle fonti. Ripeto che nei nostri forum ne abbiamo scoperti di tali studiosi, che non si capisce come facciano a dare definizioni così precise senza nemmeno capire quello che leggono (quando gli riesce di leggere).

    Se vogliamo continuare a discutere prego di abbandonare ogni tono polemico. Hai detto che non vuoi partecipare facendo un confronto letterario. Se credi che ormai tutto è così assodato e certo, nessuno ti obbliga a continuare, interverranno altri a far luce su quei quattro pezzi di coccio.

    Ripeto, questo è un forum e qui trattiamo direttamente gli argomenti dalle fonti. Per di più è un forum ebraico che da consulenza sulla letteratura ebraica. Se questa consulenza non vi piace al punto da irritarvi non siete certo obbligati a chiederla. esistono forum più specifici sulle origini delle religioni, sulle religioni delle suddette tavolette, etc. Insomma non vorrei che poi vada a finire come il Demontis.

    Se uno poi crede con così tanto fervore ad ogni affermazione che si ritiene storica o accademica, a tal punto che non ne vale la pena discuterne, basta che si compri un saggio e se lo studi per bene. Il forum non gli serve.

    Shalom

    Grazie della collaborazione.
     
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  15. il_gico
     
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    Vale sempre la pena discutere! Uno degli scopi puo essere proprio quello di confutare le versioni ufficiali.
    Abramo,mi spieghi bene di cosa trattano talmud e midrash?scusa eventuali errori di gramm.
    Grazie shalom
     
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90 replies since 28/12/2012, 15:57   6333 views
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