Profezie bibliche sull'avvento di Mohammed , il profeta dell'Islam

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  1. Dado Rosso
     
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    CITAZIONE (Akhenaton @ 18/12/2012, 15:22) 
    Le profezie bibliche sull'avvento del profeta Mohammed sono la prova della verità dell'Islam per il popolo che crede nella Bibbia.

    In Deuteronomio 18,Mosè riferì che Dio gli disse: “Per loro farò uscire un profeta come te tra i loro fratelli; metterò le mie parole nella sua bocca e lui dirà loro tutto ciò che gli comanderò. Se qualcuno non ascolterà le mie parole che il profeta pronuncia in mio nome, Io stesso gliene chiederò conto.” (Deuteronomio 18:18-19).

    Da questi versi si conclude che il profeta in questa profezia deve avere le seguenti tre caratteristiche:

    1) Dovrà essere come Mosè.

    2) Proverrà dai fratelli degli Israeliti, cioè gli Ismaeliti.

    3) Che Dio porrà le Sue parole nella bocca di questo profeta e che proclamerà ciò che Dio gli comanderà.

    Ecco le tre caratteristiche esaminate in modo più approfondito:


    1) Un profeta come Mosè:

    Difficilmente sono esistiti due profeti così simili come Mosè e Mohammed . Ad entrambi è stata data una comprensione globale della legge e del codice di vita. Entrambi incontrarono i loro nemici e furono vittoriosi in modo miracoloso. Entrambi furono accettati come profeti e uomini di stato. Entrambi scapparono da chi li voleva assassinare. Le analogie tra Mosè e Gesù dominano non solo le similitudini precedenti ma anche altre cruciali. Queste includono la nascita, la vita familiare, la morte di Mosè e di Mohammed ma non quella di Gesù. Inoltre Gesù fu considerato dai suoi discepoli il Figlio di Dio e non esclusivamente un profeta di Dio, come erano Mosè e Mohammed e come i musulmani credono che Gesù fosse. Così, questa profezia si riferisce al profeta Mohammed e non a Gesù, poiché Mohammed è più simile a Mosè che non a Gesù.

    Come si può anche notare dal Vangelo di Giovanni, i Giudei aspettavano l'adempimento di tre distinte profezie. La prima era la venuta di Cristo. La seconda la venuta di Elia. La terza era la venuta del profeta. Questo è chiaro nelle tre domande che vennero poste a Giovanni Battista:
    “Ora questa fu la testimonianza di Giovanni, quando gli Ebrei di Gerusalemme inviarono sacerdoti e Leviti per chiedergli chi fosse. Egli confessò, non negò e confessò, “Non sono il Cristo.” Essi gli chiesero, “Quindi chi sei? Sei Elia?” Egli disse, “Non lo sono.” “Sei il profeta?” Egli rispose, “No.” (Giovanni 1:19-21). Se si cerca in una Bibbia con riferimenti incrociati, si troverà nelle note marginali che la parola “Il profeta” si trova in Giovanni 1:21, poiché queste parole si riferiscono alla profezia del Deuteronomio 18:15 e 18:18.2 Si conclude da ciò che Gesù Cristo non è il profeta menzionato nel Deuteronomio 18:18.


    2) Dai fratelli degli Israeliti:

    Abramo ebbe due figli, Ismaele e Isacco (Genesi 21). Ismaele divenne il fondatore della nazione araba e Isacco divenne il fondatore del popolo ebraico. Il profeta di cui si parla non proviene dagli Ebrei stessi, ma dai loro fratelli, cioè gli Ismaeliti. Mohammed , un discendente di Ismaele, è dunque questo profeta.

    Anche, Isaia 42:1-13 parla del servo di Dio, il Suo “prescelto” e “messaggero” che porterà una legge. “Egli non vacillerà o si scoraggerà fino a quando si stabilirà la giustizia sulla terra. Nella sua legge le isole porranno la loro speranza” (Isaia 42:4).
    Verso 11, connette l'attesa di uno dei discendenti di Kedar. Chi è Kedar? Secondo la Genesi 25:13, Kedar era il secondo figlio di Ismaele, l'antenato del profeta Mohammed .

    3) Dio porrà le Sue parole nella bocca di questo profeta:

    Le parole di Dio (il Sacro Corano) furono messe nella bocca di Mohammed. Dio inviò l'Arcangelo Gabriele per insegnare a Mohammed le parole esatte di Dio (il Sacro Corano) e gli chiese di dettarle al popolo come le aveva udite. Le parole non sono quindi sue. Esse non provengono dai suoi pensieri, ma vennero messe nella sua bocca dall'Arcangelo Gabriele. Durante la vita di Mohammed , e sotto la sua supervisione, queste parole vennero quindi memorizzate e scritte dai suoi compagni.

    Anche questa profezia nel Deuteronomio menziona che questo profeta dirà le parole di Dio in nome di Dio. Se si cerca nel Sacro Corano, si troverà che tutti i capitoli, tranne il Capitolo 9, sono preceduti o iniziano con la frase, “Nel nome di Dio, il Compassionevole, il Misericordioso.”


    Un'altra indicazione (oltre a questa nel Deuteronomio) è quella in cui Isaia lega il messaggero connesso a Kedar con una nuova canzone (una scrittura in un nuovo linguaggio) per essere cantata da Dio (Isaia 42:10-11). Ciò viene menzionato più chiaramente nella profezia di Isaia: “e un'altra lingua, parlerà egli con questo popolo” (Isaia 28:11 ). Un altro punto di collegamento, è che il Corano venne rivelato in capitoli in un periodo di ventitrè anni. È interessante comparare ciò con Isaia 28 che parla della stessa cosa, “Sì: Precetto su precetto, precetto su precetto, norma su norma, norma su norma; un po' qui, un po' là.” (Isaia 28:10).

    Si noti che Dio disse nella profezia del Deuteronomio 18, “Se qualcuno non ascolterà le mie parole che il profeta dice in mio nome, Io stesso gliene chiederò conto.” (Deuteronomio, 18:19). Ciò significa che chiunque crede nella Bibbia deve credere in ciò che questo profeta dice e questo profeta è Mohammed.


    Fonte: www.islam-guide.com/it/frm-ch1-1-c.htm

    Deuteronomio Capitolo 18 dice anche altro........

    18:1 I sacerdoti leviti, tutta la tribù di Levi, non avranno parte né eredità insieme con Israele; vivranno dei sacrifici consumati dal fuoco per il Signore, e della sua eredità.
    18:2 Non avranno alcuna eredità tra i loro fratelli; il Signore è la loro eredità, come ha loro promesso.
    18:3 Questo sarà il diritto dei sacerdoti sul popolo, su quelli che offriranno come sacrificio un capo di bestiame grosso o minuto: essi daranno al sacerdote la spalla, le due mascelle e lo stomaco.
    18:4 Gli darai le primizie del tuo frumento, del tuo mosto e del tuo olio e le primizie della tosatura delle tue pecore;
    18:5 perché il Signore tuo Dio l'ha scelto fra tutte le tue tribù, affinché attenda al servizio del nome del Signore, lui e i suoi figli sempre.
    18:6 Se un levita, abbandonando qualunque città dove soggiorna in Israele, verrà, seguendo il suo desiderio, al luogo che il Signore avrà scelto
    18:7 e farà il servizio nel nome del Signore tuo Dio, come tutti i suoi fratelli leviti che stanno là davanti al Signore,
    18:8 egli riceverà per il suo mantenimento una parte uguale a quella degli altri, senza contare il ricavo dalla vendita della sua casa paterna.
    18:9 Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano.
    18:10 Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia;
    18:11 né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti,
    18:12 perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te.
    18:13 Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio,
    18:14 perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio.
    18:15 Il Signore tuo Dio susciterà per te, in mezzo a te, fra i tuoi fratelli, un profeta pari a me; a lui darete ascolto.
    18:16 Avrai così quanto hai chiesto al Signore tuo Dio, sull'Oreb, il giorno dell'assemblea, dicendo: Che io non oda più la voce del Signore mio Dio e non veda più questo grande fuoco, perché non muoia.
    18:17 Il Signore mi rispose: Quello che hanno detto, va bene;
    18:18 io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò.
    18:19 Se qualcuno non ascolterà le parole, che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto.
    18:20 Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dei, quel profeta dovrà morire.
    18:21 Se tu pensi: Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detta?
    18:22 Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l'ha detta il Signore; l'ha detta il profeta per presunzione; di lui non devi aver paura.

    dopo per chi scriveva di Maometto.....

    I cristiani dopo la morte di Gesù, non sono stati da meno.
    Anche tra questi c'è stato chi ha sposato bambine, chi ha ucciso, chi ha rubato. Gli stessi papi non sono stati da meno. Diciamo che più della metà di questi lo è diventato solo per politica e non per volere divino.... e i cristiani moderni derivano da questi.
    Gli stessi cristiani hanno ucciso ebrei e non bisogna tornare indietro tanto nella storia.

    E' ovvio che ognuno tira l'acqua al proprio mulino................ma la storia non cambia. L'uomo è capace solo a distruggere.
     
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52 replies since 18/12/2012, 14:22   3055 views
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