Prime impressioni sulle ipotesi di Biglino

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  1. Cochav YaM
     
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    QUOTE (kundal @ 1/11/2011, 17:07) 
    Vorrei conoscere il giudizio dato da Voi alla traduzione fatta da Mauro Biglino circa La Torah
    posto i due link

    Parte prima
    www.youtube.com/watch?v=e-jsbwFMK2E

    Parte seconda
    www.youtube.com/watch?v=kGVxRZe3mck

    Grazie! ^_^

    QUOTE (Negev @ 1/11/2011, 19:15) 
    mi è bastato sentire la sua introduzione quando afferma che "quando l'Antico Testamento dice una cosa, vuol dire quella è basta"
    Il Professore è da me bocciato senza appello in lingua ebraica, perché solo chi non capisce nulla di ebraico e di storia e tradizione ebraica, può affermare simili idiozie.
    Tra l'altro la sua traduzione è basata sul codice masoretico di Leningrado, il che significa che il prof non è in grado di leggere e capire l'ebraico non vocalizzato e che quindi traduce quello che i masoreti hanno voluto che il traduttore traducesse. D'altra parte che ci si può aspettare dalle traduzioni san paolo?
    Se avrò altro tempo ascolterò il resto, ma il primo minuto fa retrocedere il prof un seconda elementare

    Abramo,9/11/2011, 02:02
    QUOTE (Abramo @ 9/11/2011, 02:02) 
    QUOTE (kundal @ 1/11/2011, 17:07) 
    Vorrei conoscere il giudizio dato da Voi alla traduzione fatta da Mauro Biglino circa La Torah
    posto i due link

    Parte prima
    www.youtube.com/watch?v=e-jsbwFMK2E

    Parte seconda
    www.youtube.com/watch?v=kGVxRZe3mck

    Grazie! ^_^

    Alcune considerazioni sulla traduzione del primo verso di Genesi.
    La bet di compiacimento non esiste, ברא non può essere composto di bet + רא col senso di "vedere" (come dice il prof.). "Vedere" è infatti di radice "ראה" e "רא" è invece di radice "ירא"(temere). Il prof può far dire quello che gli piace al primo verso di Genesi se estrapolato dal suo contesto, ma poi... della grammatica che se ne fa? Il primo termine "בראשית" significa "nel principio di" e non semplicemente "nel principio", questo termine si attacca sempre al successivo. Quindi abbiamo " nel principio di creare" con "ברא" vocalizzato all'infinito. Il professore ha poi detto che il testo parli di elohim al plurale. Una cosa che desta non poca meraviglia che un professore di ebraico non sappia distinguere un semplice plurale da un plurale di astrazione, che è un singolare a tutti gli effetti. I verbi ad esso collegati sono infatti singolari ed "Elohim" non ha l'articolo determinativo ed è quindi un nome proprio essendo i nomi propri autodeterminati. Il singolare è "Eloha" di radice "alah"=comporre norme giuridiche. Quindi significa "Legislatore" che con il plurale di astrazione ("Elohim) diviene: Legislatore Supremo.
    Il termine "shemim" di cui parla il prof. non esiste, il termine rimane "shammaim" anch'esso plurale di astrazione, che significa "Cielo". Il termine "רקיע" è di radice "רקע" da cui deriva anche il termine "קרקע" che significa "suolo".
    Il professore dice che le sue deduzioni provengono dalla Bibbia, ma a me pare che sono solo frutto della sua fantasia o qualcos'altro.

    Secondo voi ci verrebbe sui nostri forum per chiarire gli altri punti?
    Ma questo professore ha davvero tradotto la Bibbia delle edizioni paoline come egli stesso dichiara? Se tutti i traduttori sono come lui...

    Shalom

    QUOTE (Abramo @ 13/11/2011, 11:37) 
    Nella Torà non ci sono elementi che possono reggere interpretazioni di extraterrestri e astronavi. Il prof. ha isolato alcuni versi e termini dando loro un'interpretazione a piacimento, ma che non regge con la struttura grammaticale della frase. Spesso si rifà a congetture dall'accadico tralasciando tutto ciò che può contraddire la sua teoria. E' bene però chiarire che le speculazioni del prof. vanno bene per un pubblico che conosce solo le traduzioni della Bibbia manipolate dalla cristianità ed adattate alla teologia cristiana; ma queste speculazioni non hanno lo stesso peso nell'ebreo che studia direttamente dall'ebraico e che non da alcun valore a qualunque tipo di traduzione. Molti cattolici si meraviglieranno molto dell'interpretazioni di alcuni termini ebraici a loro sconosciuti e mentre per loro cambierebbero il senso della Bibbia, per l'ebreo invece no. Ma appunto perché la Bibbia ebraica è sconosciuta, i racconti generalmente conosciuti dalle traduzioni come la creazione, il giardino delle delizie, la caduta ed il diluvio non sono quelli letti e studiati in ebraico dall'ebreo.
    Shalom



    QUOTE (Abramo @ 13/11/2011, 11:54) 
    QUOTE (Pier Tulip @ 13/11/2011, 10:16) 
    O dalle radiazioni dell'astronave aliena? alien2 mf_prop evilsmiley mf_rudolph

    Protezione dalle radiazioni vulcaniche perché di ciò si parla in quei capitoli. Se può aiutare, leggete questo mio primo capitolo che spiega alcuni termini biblici in questione: Antropomorfismi biblici.

    Shalom



    QUOTE (Abramo @ 13/11/2011, 12:52) 
    QUOTE (Pier Tulip @ 13/11/2011, 11:57) 
    Mi sembra strano che un volto bruciato dal sole o da "radiazioni vulcaniche", come dice Abramo, potesse essere così spaventoso da essere coperto da un panno.

    Dopo 80 giorni di digiuno, il volto di Moshè era divenuto come un teschio. Nella sostanza l'episodio stava dimostrando la prova che la vita proviene da D-o, Moshè nelle condizioni in cui si trovava, altro non era che un corpo morto che camminava vivificato misteriosamente dalla Divinità. Ed un morto vivente suscita un gran timore fra i viventi.

    Shalom



    QUOTE (Abramo @ 13/11/2011, 21:44) 
    QUOTE (Pier Tulip @ 13/11/2011, 13:42) 
    Scusa Abramo, forse la somma di 40 giorni e di 40 notti ti ha portato a scrivere 80 giorni, ma erano 40 come quelli passati da Gesù nel deserto prima dell'inizio della predicazione.
    Su questa corrispondenza avevo già chiesto il parere di Negev che mi ha consigliato di attendere un tuo intervento.
    Devo dire, però, che io una possibile risposta ce l'avrei ed è legata al mito solare, per cui, come prospettato anche da altri autori per sentito dire, anche Mosè sarebbe una divinità solare.
    Anche l'episodio in cui Mosè fa scaturire l'acqua dalla roccia si sovrappone perfettamente a Mitra che era una divinità solare.
    Se aggiungiamo poi che il toro è legato anche al mito di Mitra i sospetti si fanno più consistenti.

    Si ma tutti questi pareri non possono derivare dal testo ebraico, questo infatti non permette questo tipo di interpretazioni. Si tratta sempre di termini estrapolati dal loro contesto e dove si è andato a cercare etimomologie diverse dalla lingua ebraica dimenticando che la Bibbia è scritta in ebraico ed ha un suo contesto ferreo tutto suo. Al dir il vero nella Bibbia non esiste nemmeno il concetto di divinità. I termini "el","elim" ed "elohim" si riferiscono anche ad umani col senso di potenti, governatori, giudici e legislatori. Il cosiddetto "vitello d'oro" in ebraico è "'egel masechà", mai viene chiamato 'egel ben bakar" che indica il vitello animale. Il termine 'egel sembra designare un qualcosa di rotondo, non la forma di un vitello animale, tale che i profeti Michà, Eliahu ed Elishà non trovarono niente da ridire sui due "egalim" della casa di Israel. Il peccato degli egalim è messo in relazione con la magia e con la divinazione, cose proibite dalla Toràh.

    Dato che si parla chiaramente di "egel" o "Igul" come mai nessuno degli esperti che vedono dappertutto extraterrestri non vi hanno mai visto un disco volante? :D

    Shalom



    QUOTE (Akhenaton @ 12/6/2012, 23:39) 
    Scusate l'intromissione :) , Biglino dice di usare anche l' Etimological Dictionary di Rav Matityahu Clark, la mia domanda è : usare questo dizionario ha un qualcosa di sensato o no ?

    http://books.google.ca/books?id=eVAAfn6Itb...epage&q&f=false



    QUOTE (Negev @ 13/6/2012, 06:00) 
    Sicuramente si tratta di un eccellente dizionario ma il problema anzichè semplificarsi si moltiplica: è già difficile tradurre in maniera corretta e precisa da una lingua all'altra. Passando attraverso una terza lingua le difficoltà si esasperano: va benissimo per un madrelingua inglese. Siamo certi che il madrelingua italiano traduca poi in maniera perfetta ulteriormente dal'inglese all'italiano?



    QUOTE (paola860 @ 13/6/2012, 17:41) 
    QUOTE
    Chi ha letto, magari una volta e distrattamente, la Bibbia, avrà sentito nominare Baa, letteralmente "Il Signore", chiamato per scherno dagli Ebrei "Baal Ze Bub", cioè "Il Signore delle Mosche", da cui Belzebù, sinonimo di Satana per i Cristiani.

    Secondo gli ebrei baal zevuv (ovvero Signore dei microorganismi) è il dio della medicina. Pensa un pò che differenza :D . Tra l'altro per gli ebrei satana non esiste, leggi questa discussione:

    http://forumbiblico.forumfree.it/?t=24698704



    QUOTE (Nimrod @ 11/4/2012, 15:55) 
    Biglino nel suo Il libro che cambierà per sempre le vostre idee sulla Bibbia, ed. 2012, riporta la seguente immagine:

    (IMG:http://img28.imageshack.us/img28/1576/biglinorazzo.jpg)

    Biglino ci segnala chè è una raffigurazione di una foto tratta dalla rivista Hera n. 16 dell'aprile 2001. All'Appendice I Biglino scrive:

    «2150 a.C. Nel Medio Regno egizio (2160-1785 a.C.) viene edificato in Nubia (Sudan) il tempio minerario di Kush, che contiene una raffigurazione di una probabile navicella in volo e quella di un missile a terra con due individui rappresentati di fronte e non vestiti come gli Egizi (paiono avere un abito composto da un solo elemento che ricopre tutto il corpo). Si tratta di una immagine molto discussa che è stata comunque riprodotta nel lavoro precedente». - pp 227-228

    Avevo chiesto a Biglino come mai avesso deciso di pubblicare quell'immagine visto che è evidente che era una bufala, egli mi ha risposto:

    «L’illustrazione da lei citata è riportata in varie pubblicazione e da molti ritenuta vera: in ogni caso nel libro non la accredito, la pubblico citando una delle fonti.»

    Ma perché citare una fonte per poi non accreditarla? E' ovvio che a Biglino non interessa l'affidabilità delle fonti l'importante è che esse tiranno acqua al suo mulino, sta di fatto che gli ho segnalato un mio articolo dove si dimostra che l'immagine è una bufala:

    http://archeologia.eclisseforum.it/



    QUOTE (Nimrod @ 12/4/2012, 11:55) 
    Doron Mittler mi ha dato il permesso, queste solo le sue testuali parole:

    «La preposizione "be" ha più significati.

    In questo caso si tratta di un complemento di modo che si potrebbe tradurre con "secondo", "come", "facendo riferimento a".»

    Ed ha aggiuto:

    «La mia è una risposta puramente linguistica/lessicale e, come tale, può benissimo essere presentata.

    Non mi occupo delle interpretazioni (né delle implicazioni) religiose e/o "midrashiche" del testo.»



    QUOTE (Abramo @ 15/4/2012, 16:21) 
    Per poter dare un mio parere neutrale ho bisogno del libro.
    Quella del condensatore elettrico è vecchia. Il problema sta nel fatto che se si racconta del condensatore ad un non-ebreo questo attribuirà quest'opera ad esseri soprannaturali od extraterrestri, se lo stesso fatto lo si racconta all'ebreo per lui è cosa normalissima, dato che egli è ben cosciente che i suoi antenati erano più saggi di lui. I non-ebrei non sono abituati a leggere la Bibbia in ebraico e non sanno dunque tante cose che all'ebreo sono del tutto comuni. Il non-ebreo, dal racconto biblico che ha sempre concepito come una favola passa ad un livello sconosciuto fatto di cose all'avanguardia che secondo lui non potrebbero essere esistite nei periodi biblici.
    Alcune cose che ho sentite da Biglino sono delle vere estrapolazioni di parole ebraiche dal loro contesto (ove sono ben inserite). Se alle parole bibliche si attribuisse il senso che Biglino vorrebbe far dire, in ebraico verrebbero private del tutto del loro senso logico nel discorso cui sono inserite.
    Ma come ho detto prima, ho bisogno del libro per poter dare un mio parere. In ogni caso chiunque afferma che "Elohim" del primo verso di Bereshit è un plurale è evidente che non conosce a fondo la lingua ebraica.

    Shalom



    QUOTE (Nimrod @ 28/4/2012, 12:36) 
    QUOTE (Nimrod @ 11/4/2012, 16:55) 
    Ma perché citare una fonte per poi non accreditarla? E' ovvio che a Biglino non interessa l'affidabilità delle fonti l'importante è che esse tiranno acqua al suo mulino, sta di fatto che gli ho segnalato un mio articolo dove si dimostra che l'immagine è una bufala:

    http://archeologia.eclisseforum.it/

    Biglino in uno dei suoi libri oltre a mostrare al lettore l'immagine della bufala del razzo egiziano riporta anche la probabile ricostruzione del viso di un alieno trovato in una fantomatica tomba egizia, questa è altrimenti nota come Tomba del Visitatore.

    Sembra che la maggior parte degli ufologi ritengono la cosa un fake, non la pensa così Biglino in quanto per lui la questione rimane “controversa”, comunque per chi è interessato sto sviluppando l'argomento su eclisseforum:

    www.eclisseforum.it/forum/archeolog...32711/#msg32711



    QUOTE (Negev @ 10/7/2012, 00:00) 
    Non vedo il problema:
    Kavod : onore, gloria: "Col Hakavod" espressione usata per complimentarsi con qualcuno per il buon effetto e riuscita di una azione.

    Kaved: , pesante.non ha la "vav", come non hanno la vav:
    Koved peso
    kaved: fegato
    sempre stessa radice di Kaved

    E' chiaro che da una radice KVD si sviluppino differenti vocalizzazioni e quindi diversi significati.
    Questo è un fenomeno costante dell'ebraico.
    Shalom: pace
    shalem completo
    lir'ot vedere
    le'arot: mostrare
    Lizcor: ricordare
    leazchir ricordarsi
    leizacher. far ricordare.

    Biglino fa disquisizioni erudite sull'acqua calda
    Se già dice K'vod (kevod) e non kavod vuol dire che non si rende conto della forma costrutta che è la modifica vocalica che il sostantivo subisce quando precede un altro sostantivo di cui precisa qualcosa. "Kevod ****" la gloria di D-O, mentre il sostantivo in assoluto è "Kavod"

    comunque credo che stiate dando a Biglino una importanza ed un tempo del tutto immeritato.
    mi piacerebbe chiacchierare un po' in ebraico con lui, sentirgli leggere l'ebraico della Torah ma sopratutto quello non vocalizzato, perchè da dietro il computer e con tutto il tempo per scrivere e confrontare, documentarsi e cautelarsi sono bravi tutti a fare i professori. Mi piacerebbe sentirgli porre qualche domanda in ebraico su qualche argomento di Ghemarà in una qualsiasi yeshivà.
    Sono pronto a scommettere qualunque cifra chen oltre "shalom" e leitraot" non va.
    A chiacchiere teoriche sono tutti bravi.

    PS: Barionu: non ho capito nulla del tuo post (il primo sugli extraterrestri)
    Inoltre non puoi cavartela nell'avvocatura di Biglino dicendo che ha preso una cantonata: non conoscere queste cose è solo sinonimo di ignoranza totale della lingua ebraica.



    QUOTE (Negev @ 10/7/2012, 13:10) 
    QUOTE
    Un'altra cosa e vi disturberò solo in seguito: il Mauro afferma di tradurre esclusivamente dal Codice Masoretico di Leningrado, quindi dai testi diretti degli ebrei masoreti; peraltro pubblicati nella Bibbia Ebraica Stuttgartensia che sembrerebbe essere quella ufficiale sia per ebraismo che cattolicesimo. Cosa sapete dirmi a questo proposito? Aspetto con ansia.

    Ciò che nessuno ha capito o che non vuole capire è la questione:
    "Che cosa è il testo masoretico se non la versione che gli Ebrei HANNO VOLUTO trasmettere ai Gentili?"
    Senza la tradizione orale ebraica, in parte confluita nel Talmud, non si può capire nulla e alla tradizione talmudica si accede solo se si conosce perfettamente l'ebraico, l'aramaico, la mentalità ermetica ed il linguaggio talmudico. Naturalmente occorre essere capaci di leggere l'ebraico non vocalizzato, cosa impossibile se non si conosce l'ebraico moderno.

    Agli idioti sapienti che negano l'importanza dell'apporto della tradizione orale chiedo:
    "La vocalazzazione masoretica non è tradizione orale?" :P

    Non vorrei essere monotono, ma perché Biglino non chiacchiera con noi in ebraico? così vediamo quanta sostanza c' è



    QUOTE (Abramo @ 12/8/2012, 09:39) 
    QUOTE (AM77 @ 10/8/2012, 22:06) 
    "E' ovvio che sia una metafora" perche'? perche' non puo' in alcun modo essere altro: giusto? :rolleyes:

    E cos'altro dovrebbe essere? Il bisogno degli extraterrestri di sentire l'odore riposante che calma la nostalgia di casa?

    Al contrario di come vorrebbe far credere il prof. Biglino, la Toràh contiene elementi che bocciano totalmente tale idea del bisogno di sentire tale odore nonché ogni forma di nostalgia. L'annusare l'odore "riposante" (nichoach è intraducibile in italiano, più precisamente "l'odore del riposo") nell'ebraico biblico è l'accettazione del riscatto per le trasgressioni involontarie; quando le trasgressioni divenivano volontarie o premeditate vi era il rifiuto totale di annusare quell'odore . Vedasi per esempio Levitico 26:31 (velo 'ariach bereach nicoichakhem). Nichoach non è un aggettivo, è un sostantivo che indica il riposare della cenere, ovvero il ritorno alla polvere in un simbolismo che serve per ricordare la natura umana fatta di corpo materiale e composto di microelementi. La riduzione in cenere è una simulazione del ritorno in polvere ossia lo stato primordiale degli esseri viventi e quello post-morte. L'atto dell'annusare toglie a D-o ogni materialità. Egli infatti non mangia le offerte, ma semplicemente li annusa, dato che bruciandoli viene loro tolta ogni materialità. Dato che vi sono passi biblici ove si mostra il rifiuto di annusare si tratta chiaramente di una metafora che vuole esprimere l'accettazione od il rifiuto dell'offerta. L'offerta viene accettata se la trasgressione è involontaria perché le trasgressioni involontarie sono la causa della degradazione del corpo umano materiale privo della sufficiente attenzione e adeguata saggezza. Il sacrificio animale aveva lo scopo di ricordare che il corpo umano e quello animale sono fatti dagli stessi elementi ed hanno le medesime attitudini, gli stessi istinti che però si distinguono da una vera volontà rappresentata dalla ragione, che è una caratteristica esclusiva dell'uomo.
    Il divenire spirito dopo la morte deriva proprio da questa concezione antica del ritorno alla polvere assimilata al vento che la porta via. In ebraico infatti vento e spirito sono espressi con il medesimo termine ruach da cui deriva reach. Il reach nichoach è il vento che sale con la cenere che successivamente si riposa, ossia torna allo stato di non vita e provoca soddisfazione nella divinità perché così facendo gli umani mostrano la buona volontà di intraprendere un cammino verso la perfezione ove si predilige la ragione agli istinti animali. Lo spirito che "si riposa" nel senso che si posa nuovamente, quando la sua presenza si può individuare solamente attraverso l'odore divenendo esso invisibile. Le offerte nel tempio erano come delle multe per le trasgressioni involontarie e venivano prescritte ai trasgressori che dovevano comprare l'animale e successivamente effettuare il rito per il rispetto della sacralità della vita. L'animale veniva offerto al posto del corpo umano come riscatto e ciò è alla base della soddisfazione divina con la condizione di una coscienza e volontà umana riparatoria. La coscienza di avere un corpo animale pieno di istinti difficilmente controllabili con conseguente azioni commesse inavvertitamente che provocano la morte per disattenzione e deterioramento. E non un il riscatto per crimini commessi volontariamente ove ogni sacrificio non può essere accettato e nessun odore del riposo può essere annusato.

    Shalom



    QUOTE (barionu @ 12/8/2012, 11:22) 
    Cit di Abramo.



    E cos'altro dovrebbe essere? Il bisogno degli extraterrestri di sentire l'odore riposante che calma la nostalgia di casa?

    Al contrario di come vorrebbe far credere il prof. Biglino, la Toràh contiene elementi che bocciano totalmente tale idea del bisogno di sentire tale odore nonché ogni forma di nostalgia.

    L'annusare l'odore "riposante" (nichoach è intraducibile in italiano, più precisamente "l'odore del riposo") nell'ebraico biblico è l'accettazione del riscatto per le trasgressioni involontarie; quando le trasgressioni divenivano volontarie o premeditate vi era il rifiuto totale di annusare quell'odore . Vedasi per esempio Levitico 26:31 (velo 'ariach bereach nicoichakhem). Nichoach non è un aggettivo, è un sostantivo che indica il riposare della cenere, ovvero il ritorno alla polvere in un simbolismo che serve per ricordare la natura umana fatta di corpo materiale e composto di microelementi. La riduzione in cenere è una simulazione del ritorno in polvere ossia lo stato primordiale degli esseri viventi e quello post-morte.

    L'atto dell'annusare toglie a D-o ogni materialità. Egli infatti non mangia le offerte, ma semplicemente li annusa, dato che bruciandoli viene loro tolta ogni materialità. Dato che vi sono passi biblici ove si mostra il rifiuto di annusare si tratta chiaramente di una metafora che vuole esprimere l'accettazione od il rifiuto dell'offerta. L'offerta viene accettata se la trasgressione è involontaria perché le trasgressioni involontarie sono la causa della degradazione del corpo umano materiale privo della sufficiente attenzione e adeguata saggezza.

    Il sacrificio animale aveva lo scopo di ricordare che il corpo umano e quello animale sono fatti dagli stessi elementi ed hanno le medesime attitudini, gli stessi istinti che però si distinguono da una vera volontà rappresentata dalla ragione, che è una caratteristica esclusiva dell'uomo.

    Il divenire spirito dopo la morte deriva proprio da questa concezione antica del ritorno alla polvere assimilata al vento che la porta via. In ebraico infatti vento e spirito sono espressi con il medesimo termine ruach da cui deriva reach. Il reach nichoach è il vento che sale con la cenere che successivamente si riposa, ossia torna allo stato di non vita e provoca soddisfazione nella divinità perché così facendo gli umani mostrano la buona volontà di intraprendere un cammino verso la perfezione ove si predilige la ragione agli istinti animali.

    Lo spirito che "si riposa" nel senso che si posa nuovamente, quando la sua presenza si può individuare solamente attraverso l'odore divenendo esso invisibile. Le offerte nel tempio erano come delle multe per le trasgressioni involontarie e venivano prescritte ai trasgressori che dovevano comprare l'animale e successivamente effettuare il rito per il rispetto della sacralità della vita.

    L'animale veniva offerto al posto del corpo umano come riscatto e ciò è alla base della soddisfazione divina con la condizione di una coscienza e volontà umana riparatoria. La coscienza di avere un corpo animale pieno di istinti difficilmente controllabili con conseguente azioni commesse inavvertitamente che provocano la morte per disattenzione e deterioramento. E non un il riscatto per crimini commessi volontariamente ove ogni sacrificio non può essere accettato e nessun odore del riposo può essere annusato.

    Shalom



    """"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""

    Ho voluto riportare questo splendido post di Abramo , che quoto al 1000%



    zio ot :rolleyes:



    QUOTE (Abramo @ 13/8/2012, 10:01) 
    QUOTE (AM77 @ 12/8/2012, 23:46) 
    QUOTE (Abramo @ 12/8/2012, 10:39) 
    L'annusare l'odore "riposante" (nichoach è intraducibile in italiano, più precisamente "l'odore del riposo") nell'ebraico biblico è l'accettazione del riscatto per le trasgressioni involontarie; quando le trasgressioni divenivano volontarie o premeditate vi era il rifiuto totale di annusare quell'odore .

    Dato che vi sono passi biblici ove si mostra il rifiuto di annusare si tratta chiaramente di una metafora che vuole esprimere l'accettazione od il rifiuto dell'offerta.

    Shalom

    E questo ragionamento dovrebbe dimostrare l'ovvieta' che sia una metafora? bah

    Beh...si! Perché l'offerta non dipende dal bisogno di annusare l'odore nostalgico, ma bensì dal tipo di trasgressione commessa per la sua riparazione.

    QUOTE
    QUOTE
    Lo spirito che "si riposa" nel senso che si posa nuovamente, quando la sua presenza si può individuare solamente attraverso l'odore divenendo esso invisibile. Le offerte nel tempio erano come delle multe per le trasgressioni involontarie e venivano prescritte ai trasgressori che dovevano comprare l'animale e successivamente effettuare il rito per il rispetto della sacralità della vita. L'animale veniva offerto al posto del corpo umano come riscatto e ciò è alla base della soddisfazione divina con la condizione di una coscienza e volontà umana riparatoria. La coscienza di avere un corpo animale pieno di istinti difficilmente controllabili con conseguente azioni commesse inavvertitamente che provocano la morte per disattenzione e deterioramento. E non un il riscatto per crimini commessi volontariamente ove ogni sacrificio non può essere accettato e nessun odore del riposo può essere annusato.

    solo filosofia

    E perché ? Cosa sarebbe filosofia? A cosa ti riferisci?

    Shalom



    cit Chochav Yam

    QUOTE
    Kavod, non Kevod. Deriva da una radice che ha un senso base di -pesante-, che si sviluppa in vari significati, dipende dalla costruzione verbale e dai sostantivi da essi derivati. Ma questo è normale e vale la stessa cosa per tutte le radici. Questa è la costituzione della lingua ebraica, non è una cosa valida solo per -Kavod-. Abramo, ESPERTO di etimologia (quasi dizionarista), lo ha spiegato bene e può spiegarlo ancora meglio. Ha già spiegato che con Kavod si intende la -grandiosità- delle forze della natura, che in tutta la Bibbia sono attribuite a Dio. Anzi nel linguaggio poetico queste sono Dio stesso. Servono a poco le spiegazioni se non si legge bene tutto il contesto del discorso.



    QUOTE (Cochav YaM @ 7/11/2012, 17:40) 
    QUOTE (barionu @ 6/11/2012, 19:45) 
    Ahhhhhhhh, ma per un non credente il fatto che potebbe trattarsi di un UFO è fico oltremisura,

    e devo dire che la cosa mi piace un pacco anche a me , ma l' analisi filologica stretta ( quindi etimo-storico-semantica )

    mi fa pensare a una forma metaforica , ... kevod forse come forma di energia.

    A meno che Hashem non avesse deciso di presentarsi dentro un cilindro a forma di meghillah ...


    zio ot :B):

    Ma che state farneticando, è scritto chiaramente che il monte era un vulcano. Horev significa vulcano. Era una nube vulcanica incandescente. la colonna è di fumo vulcanico. Questa è la KAVOD-GRANDIOSITA' delle forze della natura.



    QUOTE (Abramo @ 8/11/2012, 14:16) 
    Leggi bene il testo della Toràh che è più facile, mi pare che anche dalla traduzione italiana si capisce bene, è fatta una buona descrizione. Ma prima però conviene studiare qualche fondamento di vulcanologia.

    Shalom



    QUOTE (Abramo @ 8/11/2012, 15:20) 
    Attenzione perché "gloria" o "grandiosità" non è sempre interpretabile allo stesso modo dipende sempre dal contesto. Anche in italiano non dico "grandiosità" solo per descrivere le forze della natura. In quel caso si stava parlando della necessità di perdono per il popolo. Moshè compie una lotta giuridica per chiedere perdono per il popolo e chiede che gli venga mostrata la sua grandiosità in questo. D-o gli risponde che "nessuno può vedere la sua faccia e continuare a vivere"; ma questa espressione è tradotta male, il senso dell'espressione ebraica significa: "nessun uomo può contendere con Me in giudizio ed evitare la pena di morte.
    Vi invito a leggere quanto ho scritto su "antropomorfismi". Tra non molto presento anche la II parte.

    Shalom



    QUOTE (barionu @ 8/11/2012, 16:22) 
    Hallora , so gà che in 5000 fanno la domanda ....


    Ma dov' è questo vulcano ?

    Nella penisola sinaitica i geologi, al 90% ESCLUDONO PRESENZE DI VULCANI 3000 ANNI FA.



    zio ot :B):



    QUOTE (Cochav YaM @ 8/11/2012, 17:13) 
    Punto numero uno, l'identificazione del Sinai nella penisola del sinai è una cosa tutta cristiana. Risale a costantino se non erro, ai suoi sogni magici.
    Numero due, la penisola del Sinai ai tempi era parte dell'egitto. Ci sono varie ipotesi fatte da ebrei, ma di fatto oggi nessuno sa dove sia. In ultima l'analisi profonda di Avigdor Shachan, che lo identifica nel cuore del continente africano dove appunto sta il "midbar hagadol wehanorà", il Sahara.



    QUOTE (Cochav YaM @ 9/11/2012, 00:59) 
    QUOTE (Solleticoso @ 8/11/2012, 14:38) 
    LOvviamente credere al fatto che Mosè potesse sopportare per ben 2 volte una "gitarella" durata 40 giorni, sulla bocca del vulcano, intossicato da tutte le esalazioni che doveva respirare, per non parlare del caldo ecc. è un fatto di fede, quindi non vi entro in merito.

    Non era ancora salito sul monte, ma forse è lo stesso un fatto di fede, non c'è dubbio. Fu questo il miracolo, l'essersi avvicinato laddove era pericoloso oltre misura. tanto pericoloso che quando tornò aveva il viso bruciato. Era come uno scheletro a vedersi ed ebbero tutti paura. Il miracolo consisteva nell'essere resistito a quel calore e quei gaz. Non c'è però il soprannaturale.
    Quando D-o lo contattò la prima volta fu ai piedi del vulcano e gli disse che sarà la potenza di quel vulcano che cambierà il mondo e il suo popolo si salverà in mezzo alle sciagure di una massiva eruzione vulcanica imminente. Le piaghe d'Egitto furono la conseguenza. I miracoli consistevano nel dominare quelle forze e falle abbattere all'Egitto esattamente nel momento minacciato. Ma quando uscirono dall'Egitto, il popolo di Israele si fece l'idolo e vi era il bisogno di chiedere perdono.



    QUOTE (Abramo @ 20/7/2012, 07:30) 
    In 1656 anni, la durata dell'epoca prediluviana, si raggiunse il massimo dell'evoluzione scientifica. Considerando che gli scienziati dell'epoca vivevano poco meno di un millennio non c'è eredità scientifica, ma collaborazione scientifica. Ovvero gli scienziati non ereditavano da altri scienziati ormai morti, ma lavoravano insieme essendo tutti contemporanei, dato che la durata della loro vita longeva lo permetteva. Credo che qualunque persona normale che vive mille anni, circa 12 volte di più della durata di una vita media attuale, anche partendo da zero, avrebbe potenzialità altissime di progredire. Se a ciò si aggiunge la collaborazione di altri come lui tale potenzialità diviene esponenziale.
    Questo risponde alle aspettative, la scienza genetica era infatti all'avanguardia. Secondo il talmud Goliat era una macchina da guerra prodotta dall'ingegneria genetica attraverso la selezione di 100 semi (leggi DNA) umani ed uno di cane.



    Shalom



    QUOTE (Negev @ 7/8/2012, 02:11) 
    QUOTE (AM77 @ 6/8/2012, 22:34) 
    ma per piacere

    Non sulla sensibilità, sulla creduloneria di chi, a digiuno di ebraico e di Tanach, crede a qualsiasi panzana, come è stato per gli scritti di dan Brown. Di cerrto Biglino si è tirato indietro a scrivere in ebraico con il sottoscritto , che lo ha invitato anche a conversare in ebraico su skype. Il Dottore può manipolare la grammatica ebraica e il testo biblico con chi non mne capisce, ma di fronte a chi parla ebraico e conosce sia l'ebraico del tanach che quello di tutti i giorni, si ritirà in punta di piedi.
    Ma non c'è problema. Organizzeremo a breve un confronto pubblico al quale egli sarà ospite d'onore e lì dovrà spiegarci grammaticalmente le sue teorie. Troppo comodo parlare a platee digiune e scrivere solo in blog dove non lo si può contestare. Vedremo che qualitò ha e come parla e risponde alle domande di ebraico e in ebraico.
    Noi non contestiamo le sue teorie su alieni, marziani, veicoli spaziali ecc. Tutte le idee sono legittime. Ma dica che sono sue idee e basta. Non pretenda di dire che Ruah è un veicolo e Elohim è una moltitudine di divinità. Questo o è in malafede e quindi strumentale e finalizzato all'editoria o è ignoranza crassa in lingua ebraica. Di conseguenza racconti le sue teorie ai principianti e ai creduloni ma non insista oltre se poi dice e scrive "Nihohà"

    Se prendiamo ad esempio "reah nihoah": innanzi tutto, già alle scuole elementari i bambini israeliani sanno che la "Het" ח in fine di parola viene vocalizzata con la "a" che precede la "het" e non dopo di essa. Per poter dire "NIHOHA' " COME BIGLINO SI OSTINA A DIRE, OCCORREREBBE UNA "HE" ה DOPO LA "HET". SAREBBE STATO SUFFICIENTE CHIEDERE A CHI CONOSCE L'EBRAICO UNA BANALITa' DEL GENERE, PRIMA DI METTERE IN STAMPA IL LIBRO. Quindi si dice NIHOAH.
    Ma come può azzardarsi a ritenersi esperto di ebraico e impunemente presentarsi al pubblico come ebraista, chi non conosce elementi basilari della lingua? E che dire del grossolano errore di interpretazione di "Nihoah" come "gradito", in quanto odore del grasso bruciato dei bambini? Allora siamo davvero al delirio. "Nihoah"proviene dalla stassa radice di "Noah " (Noè), (comodo, riposato) e di "Lanuah" (riposare) "Leanniah" (fare riposare). I sacrifici erano "Nihoah" perchè simbolicamente, consumando completamente la carne animale (rappresentativa in quel caso del corpo umano che è simile all'animale), lasciando "riposare", cioè sedimentare come residuo minimo e finale, la polvere (o la cenere), riportavano l'uomo alla condizione spirituale di ciò che era in origine cioè polvere prima che il "Ruah Elohim", il soffio, l'alito divino, lo rendessero da polvere a uomo. D'altra parte, anche nella tradizione cristiana del mercoledì delle ceneri, il prete dice"ricorda che sei polvere e polvere ritornerai". E' chiaramente un rituale preso dalla tradizione ebraica a memoria della naturtra terrena dell'uomo. Notate come anche "Reah", venga dalla radice di "ruah"(e nulla ha a che fare con i veilivoli volanti). Anche Il senso dell'"olà", olocausto, era quello simbolico di ricordare che, "consumando" la carne, e tornato l'alito divino alla condizione precedente alla creazione dell'uomo dalla polvere della terra, dell'uomo-animale restava solo l'ingrediente di origine. In tal senso va interpretato il significato di "olà" che viene dalla radice "alà" innalzare (laalot: salire), ma non si tratta di una elevazione, un innalzamento fisico, del fumo che sale dall'arrosto, perché non si tratta del l'odore della carne arriostita che verrà consumata come alimento (come avveniva per gli altri sacrifici). l'innalzamento non era fisico verso i cieli per l'olfatto di Qualcuno ma era L'INNALZAMENTO DEL SOFFIO DIVINO (CIò che comunemente verrebbe definito "anima") alla condizione di origine, prima di essere instillata nel corpo animale. Il "Ruah Elohim" ritornava al Creatore, come prima della Creazione. Tutto ciò veniva simbolicamente celebrato in espiazione DEL PECCATO INVOLONTARIO. IN CONCLUSIONE: NESSUN ODORE GRADITO AGLI ALIENI, NESSUN GRASSO DI BAMBINO BRUCIATO , CONDANNA FERMA DELLA TORAH (PER CHI LEGGE LA TORAH, NON PER CHI LA MANIPOLA A SUO USO EDITORIALE) DI OGNI PRATICA IDOLATRICA ED INNANZI TUTTI DI COLORO CHE SACRIFICANO I FIGLI a Molech



    QUOTE (Accept @ 8/8/2012, 11:40) 
    Salve, Biglino ha risposto! ormai vi tengo aggiornati.

    Peer nichoach si è trattato di un ovvio errore di scrittura che si è ripetuto col copia/incolla ed è sfuggito ai controlli, anche perché la vocalizzazione è la stessa di ruach, quindi…
    Con 17 libri da me tradotti e pubblocati dalla più importabnte editrice cattolica, non ci sono certo dubbi sul fatto che sappia come si vocalizza, gli errori li pspsono commettere tutti
    Ma vedo che all’esperto ebreo che che ha sbagliato clamorosamente identificazione e la traduzione di NATAN che hja scambiato con YITEN) piace fare tumulto e schiamazzo su una svista ortografico…

    Nel mio libro c’erano anche molti errori di battitura in italiano ma nessun italiano ha strepitato tanto ^___*

    Visto che uno dei vostri esperti mi pare sia un chirurgo con varie pubblicfzioni in ambito ortopedico, per i verbi la invito a controllare come vengono definiti “convenzionalmente” in italiano i modi e le forme in cui si presentano:

    “Guida allo studio dell’ebraico biblico”, Deiana-Spreafico, Società età Biblica Britannica e Foresteria

    “Corso di ebraico biblico”, Pepi-Serafini, Ed San Paolo

    Grammatica ebraica, Doron Mittler, Zanichelli

    Grammatica delle lingua ebraica, Carrozzini, Marietti

    “Corso pratico di morfologia ebraica”, Menachen Emanuele Artom, Unione delle Comunità Israelitiche Italiane (Hebron, Kiriat Alrba)

    Se le definizioni convenzionali (che comprendono i termini “imperfetto e futuro” da me usati) non vi piacciono, accordatevi tra voi “esperti” e noi ci adegueremo.

    Per nichoach, il Brown-Driver-Briggs Ebrew end English lexicon (che proprio Lv 1,9.13.17; Gen 8,21, Es 29, 18.25.41; Ex 6, Ez 16, Ez 20…) traduce: quieting, tranqullizing.

    Per la traduzione di NATAN (Lv 16,13) con il futuro si vedano ad esempio le seguenti bibbie:
    Jewish Publication Society (and he shall put…),
    Kings James Version (and he shall take…),
    TNK Jewish Publication Society Tanak (he shall put…)
    Septuaginta (kai epitesei…)
    La Nuova Diodati,
    IEP San Paolo,



    QUOTE (barionu @ 8/8/2012, 19:18) 
    Profumi Alieni

    la faccenda nichoach si evidenzia nel blog di Biglino :

    www.bibbia-alieni.it/?p=2736#more-2736

    Hora, andando a leggere il capitolo " possibili spiegazioni " sono rimasto decisamente perplesso ... :blink:

    Klatoo e Spok amanti dell' odore di barbecue ????

    hai hai hai , hoi hoi hoi .... :sick:

    L' articolo ha dei risvolti decisamente comici .... :lol: :lol: :lol:



    zio ot :B):



    QUOTE (Abramo @ 9/8/2012, 12:09) 
    QUOTE (Accept @ 8/8/2012, 12:40) 
    Salve, Biglino ha risposto! ormai vi tengo aggiornati.

    Peer nichoach si è trattato di un ovvio errore di scrittura che si è ripetuto col copia/incolla ed è sfuggito ai controlli, anche perché la vocalizzazione è la stessa di ruach, quindi…

    Credo che il prof. Biglino dovrebbe ammettere che non padroneggia bene l'ebraico. D'altronde non ci sarebbe nulla di male non essendo egli ebreo. La sua giustificazione del "copia/incolla" non convince affatto. Come infatti ciò potrebbe avvenire? Questo termine è ripetuto in contesti diversi. Ho letto qualche sua pagina di quello che avete pubblicato e ho notato che ha reso anche la radice da cui deriva "nichoach" in modo anomalo: nuch, quando essa va resa noach (nemmeno nuach). Chet in fine parola è sempre vocalizzata invertita, trattandosi di un suono forte e ben percettibile deve sempre essere resa con "ch" finale che segue la vocale (noach, manoach, luach, ruach). Se fosse stata una "h" con mappik si avrebbe il problema di come riportare la pronuncia in italiano, essendo la he finale leggermente aspirata e appena percettibile da un orecchio allenato all'ebraico. Se si fa precedere la vocale all'acca si corre nell'errore di essere scambiata per una he finale muta e dunque in quel caso è ammissibile fare seguire la vocale. Ma nel caso di "nichocha" e "nuch" sono chiaramente degli errori fatti da chi non ha un buon allenamento con la lingua ebraica. Non ci possono essere altre spiegazioni.

    QUOTE
    Con 17 libri da me tradotti e pubblocati dalla più importabnte editrice cattolica, non ci sono certo dubbi sul fatto che sappia come si vocalizza, gli errori li pspsono commettere tutti

    Si è vero! Gli errori li commettiamo tutti! Su questo non ci sono dubbi, ma dato che il prof. non è ebreo non è stato certo educato fin da piccolo a studiare in ebraico, a porre domande in ebraico e rispondere. Per esperienza ho notato che i prof di ebraico non-ebrei, dato che non hanno esercitato l'ebraico, leggono peggio di un bambino della prima elementare. Pertanto il prof. Biglino può essere scusato.

    QUOTE
    Ma vedo che all’esperto ebreo che che ha sbagliato clamorosamente identificazione e la traduzione di NATAN che hja scambiato con YITEN) piace fare tumulto e schiamazzo su una svista ortografico…

    Questa è stata sicuramente una svista, anche a me a volte capita di dire l'inverso dell'inverso :D E' più facile invertire le cose, specialmente quando si ha fretta, invece che scriverle in modo errato e ripetutamente.


    QUOTE
    Visto che uno dei vostri esperti mi pare sia un chirurgo con varie pubblicfzioni in ambito ortopedico, per i verbi la invito a controllare come vengono definiti “convenzionalmente” in italiano i modi e le forme in cui si presentano:

    L'esperto chirurgo ha studiato con ebrei israeliani e conosce meglio le definizioni in lingua ebraica, che sono certamente più precise. Non crederà certo che la prova di conoscere una lingua dipenda dalla conoscenza delle definizioni convenzionali date in un'altra lingua?
    QUOTE
    “Guida allo studio dell’ebraico biblico”, Deiana-Spreafico, Società età Biblica Britannica e Foresteria

    “Corso di ebraico biblico”, Pepi-Serafini, Ed San Paolo

    Grammatica ebraica, Doron Mittler, Zanichelli

    Grammatica delle lingua ebraica, Carrozzini, Marietti

    “Corso pratico di morfologia ebraica”, Menachen Emanuele Artom, Unione delle Comunità Israelitiche Italiane (Hebron, Kiriat Alrba)

    Se le definizioni convenzionali (che comprendono i termini “imperfetto e futuro” da me usati) non vi piacciono, accordatevi tra voi “esperti” e noi ci adegueremo.

    Per nichoach, il Brown-Driver-Briggs Ebrew end English lexicon (che proprio Lv 1,9.13.17; Gen 8,21, Es 29, 18.25.41; Ex 6, Ez 16, Ez 20…) traduce: quieting, tranqullizing.

    Per la traduzione di NATAN (Lv 16,13) con il futuro si vedano ad esempio le seguenti bibbie:
    Jewish Publication Society (and he shall put…),
    Kings James Version (and he shall take…),
    TNK Jewish Publication Society Tanak (he shall put…)
    Septuaginta (kai epitesei…)
    La Nuova Diodati,
    IEP San Paolo,

    Beh, non sono un grandi pubblicazioni, in alcune di esse abbiamo incontrato vari errori, alcuni anche grossolani.

    Per il resto non posso commentare le affermazioni di Biglino perché non ho ancora il libro. Quello che ho letto finora mi ha fatto sorridere, ma senza motivo di scherno per nessuno. Quello che avete scritto su "cavod" per esempio non ha piede, questo termine è comune e ricorrente e figura col senso di "gloria" avendo anche altri soggetti. In sostanza il prof Biglino prende alcuni termini e vi costruisce sopra dei racconti, formula delle teorie e ammette egli stesso che si tratta di sue ipotesi. Per un ebreo che legge spesso la bibbia in ebraico quello che egli scrive lo fa sorridere perché la bibbia non è scritta con quelle poche paroline sparse qua e la e manipolabili come si vuole, ma ha invece un linguaggio molto ricco con molti sinonimi e costruzioni grammaticali varie e un filo logico che non permettono in nessun modo le fantastiche interpretazioni di tipo alieno.

    Ma in ogni caso devo ammettere che ciò che scrive il prof. Biglino è a suo modo un progresso perché egli ammette che l'uomo è opera di ingegneria genetica e non di un'evoluzione frutto del caso. Secondo lui, i suoi fantastici protagonisti della fiaba aliena avrebbero creato l'uomo simile a loro e dunque ciò di conseguenza, la logica ci porterà a concludere che anche loro sono opera di ingegneria genetica all'avanguardia ancor più avanzata della prima.

    Per concludere, l'Ebraismo e la Bibbia ebraica sono in un muro di ferro, non sono affatto attaccabili in tale maniera da poterne dedurre teorie talmente fantastiche come invece vorrebbe far credere il professore. L'Elohim della Bibbia è, non solo il creatore dell'uomo, ma di tutto l'universo. Egli è il "luogo del mondo", ma il mondo non è il suo luogo. Egli fa esistere la materia di cui siamo composti in ogni istante essendo gli atomi dotati di energia vivente che formano il luogo dove noi siamo inseriti e noi stessi, ovvero la dimensione in cui viviamo. L'Elohim è il Legislatore Supremo, è colui che ha formulato le leggi fisiche dell'Universo. Prima di creare un sistema, un'ingegnere fa dei calcoli, dei progetti e poi mette in pratica le sue costruzioni.

    Shalom



    QUOTE (Negev @ 11/8/2012, 23:02) 
    Quanto ebraico conosci?
    Elohim può essere il plurale di elohà a seconda del contesto. Non ho mai detto che esiste solo il plurale di astrazione o di indefinibilità.
    In quel contesto, riferito a D. O il verbo è sempre al singolare mai al plurale.
    Se si legge elohim acherim allora è plurale perché si riferisce alle divinità straniere, nel senso di legislatori terreni, come ad esempio Nimrod.

    Vi ostinate a insistere sul presunto politeismo originarIo ebraico, come se fosse questo l problema in questa discussione. Qui la questione è solo grammaticale e siete veramente patetici, oltre che presuntuosi, voi che non parlate ebraico e non siete madrelingua, venire a insegnare a noi la lingua dei nostri padri.
    Allora professore di ebraico, spiegami che plurale è:
    Maim acqua
    Shammaim cielo
    Zekunim vecchiaia
    Neurim giovinezza
    Haim vita ecc.
    Spiegami anche perché in genesi il verso è " Bereshit BARA' elohim et hashammaim veet haaretz" e non dice BARU'.
    Ma se ti fa piacere dico tutto ciò che volete, a te e al tuo maestro di ebraico Biglino.
    Preferite che sia plurale e che sia riferito a tanti dei alieni?
    Va benissimo. È come dite voi.
    Non riesco a capire perché volete a tutti i costi portare il problema sulla religione e il monoteismo, quando l'ebraico, nostra lingua, ha delle regole fonetiche e grammaticali ferree, ignote solo a voi, nelle quali la religione non c'entra nulla.
    Ma studiate prima di lanciarvi come dilettanti allo sbaraglio in questioni ben più grandi di voi.



    Ps Biglino non può rivolgersi che ai cristiani, perché qualunque ebreo riderebbe delle cose giuste che espone come grandi scoperte ( ingegneria genetica) perché è la scoperta dell'acqua calda. questo e l'eliocentrismo sono noti al mondo ebraico da 2000 anni.
    N'è può parlare di elohim agli ebrei ma solo a chi non conosce l'ebraico perché questo lo sanno anche in kitta Alef ( prima elementare)



    QUOTE (Negev @ 11/8/2012, 23:27) 
    Mi accorgo solo ora di un' altra sciocchezza :
    Plurale maiestatico.
    non si tratta di un plurale maiestatico, perché questo sarebbe un normale nodo di parlare di un singolo che però parla al plurale. Nel caso di elohim, come ho ripetuto decine di volte, il sostantivo ha il verbo al singolare, quindi chi parla non parla al plurale per sottolineare la propria maestà.
    Sono cose ben diverse e ancora continuate ad applicare all'ebraico concetti delle lingue a voi note



    QUOTE (Abramo @ 17/8/2012, 09:29) 
    Ho letto un po' il topic, che dire... E' triste che alcuni utenti vengano qui solo per irritare e creare scompiglio. Certamente alla base di molte polemiche in questo forum c'è l'ignoranza che si ha di ebraismo e del proprio concetto di religione. Gli ebrei concepiamo la religione in modo molto diverso dai cristiani e da come la religione viene generalmente concepita, non abbiamo dogmi e non abbiamo alcun tipo di occhiali. Anzi il metodo di studio ebraico si fonda proprio sul mettere in dubbio tutto per poi ricercare le ragioni di ciò in cui si crede. Ma se si va più a fondo si scopre che l'Ebraismo non si fonda nemmeno sulla fede, che è la caratteristica di ogni tipo di religione. L'Ebraismo si fonda invece sul tramandamento orale, ossia ritrova le sue certezze nella tradizione tramandata perché la ritiene più precisa ed accurata. Il tramandamento orale è superiore alla fede perché esso si fonda su fatti tramandati da generazioni a generazioni, dunque su cose concrete mentre la fede può poggiare sul nulla. Un'altro errore che spesso viene commesso è quello di intravedere nella Bibbia il concetto di divinità come lo si intende oggi. Da ciò tutti i vari fraintendimenti sui termini "elohim" ed "el". A proposito ho notato che in un video di una conferenza di Biglino egli sostiene che "Elohim" è il plurale di "El". Questo è un errore grossolano perché i due termini provengono da due radici diverse. Il primo deriva da "alah"=norma giuridica mentre il secondo deriva da "ul"=forza, potenza. Il plurale di "el" è "elim", ma "elim" non è mai usato per designare il D-o di Israel. Poi l'insistenza di vedere sul termine "elohim" sempre un plurale di numero mostra quanto si conosce poco la lingua ebraica, quando la Bibbia è pienissima di termini al plurale che non indicano affatto il numero. Sembra proprio che si voglia sottoporre l'Ebraico all'esame grammaticale delle lingue moderne. Elohim, quando è singolare non indica nemmeno la divinità ovvero non la esprime etimologicamente e oltre ciò il concetto di divinità nella Bibbia è assente. Elohim è il giudice supremo, il re della nazione ebraica ed il legislatore universale formulatore delle leggi fisiche dell'universo e questo è un dato inconfutabile. Bisogna conoscere bene la lingua e la tradizione biblica.

    Shalom



    QUOTE (Abramo @ 20/8/2012, 07:54) 
    Veritas e tanti altri, compreso Biglino e i suoi discepoli commettono l'errore di considerare l'Ebraismo come se fosse cristianesimo, nel modo di ragionare della società in cui sono nati e cresciuti. In tanti ancora credono che l'Ebraismo è quello descritto nel NT con tutte le connotazioni negative che questo gli attribuisce, un genere di ebraismo che non è mai esistito.
    In pochi veramente sanno che il vero ebraismo è la ricerca della verità e lo studio incondizionato. Il fatto di essere cresciuti in una società così condizionata dalla religione non permette nemmeno agli studiosi più bravi di concepire una società così libera e incondizionata come lo è sempre stata quella ebraica.

    Shalom



    QUOTE (Accept @ 27/8/2012, 10:51) 
    Ho voluto chiedere a Biglino come mai non usava il dizionario da voi citato cioè l'Even shoshan, ecco la sua risposta:

    Ritengo che quelli citati siano sufficienti e di facile reperibilità per il lettore, visto che il Gesenius (forse il più importante in assoluto)b è disponibile in rete.



    QUOTE (Accept @ 27/8/2012, 10:51) 
    Ho voluto chiedere a Biglino come mai non usava il dizionario da voi citato cioè l'Even shoshan, ecco la sua risposta:

    Ritengo che quelli citati siano sufficienti e di facile reperibilità per il lettore, visto che il Gesenius (forse il più importante in assoluto)b è disponibile in rete.



    QUOTE (Negev @ 28/8/2012, 12:30) 
    Ho portato i due libri ad Abramo e li analizzeremo accuratamente.
    Vi sono dei concetti buoni. Quello che è sbagliato e fuorviante è l'adattamento dlelle parole e della grammatica alle sue esigenze. Possiamo parlare tranquillamente di extraterrestri e di ingegneria genetica, ma non possiamo appoggiare queste teorie distorcendo completamente il significato di Elohim, reach nichoach, ruah, kavod, nefillim ecc.
    Questo è ciò che non va bene, soprattutto poi se si prendono come referenza grammatiche, dizionari e pubblicazioni di autori non ebrei, innanzitutto, non ebrei israeliani (e non è poco), non si considera il Talmud e si analizzano le cose sempre da un metro dal quale si evince una impostazione cristiana, anche se contestatrice.
    Il tutto parlando ad un pubblico al quale si può raccontare qualsiasi cosa perché non può e non sa contestare

    PS: Even Shoshan è il riferimento di ogni linguista ebreo, ma ovviamente lo si consulta in ebraico e se non si conosce l'ebraico non lo si può consultare.
    Vi sono anche dizionari ottimi, come il Sapir, di cui esiste anche, per pochi euro la versione digitale per ipad e iphone.
    Non si può portare a referenza il Gesenius in inglese e non curarsi dei più importanti autori ebrei lingua madre



    QUOTE (Negev @ 28/8/2012, 20:37) 
    QUOTE
    Una domanda: però, se uno cerca un APPROCCIO ESTERNO a quello "religioso", per cercare di capire cosa volesse dire un testo all'origine, ha SENSO raccomandare di AIUTARSI nella comprensione della Torah con il Talmud e la letteratura rabbinica??

    Dovete evitare di cadere nell'errore occidentale di considerare la Bibbia un libro di religione. La Bibbia è il Libro della Storia del POPOLO EBRAICO. La letteratura rabbinica non spiega nulla dal punto di vista religioso, ma sempre e solo sul ragionamento, l'uso della lingua, gli eventi storici e così via.

    appoggiarsi ai saggi d'israele significa inquadrare il periodo, gli eventi, le concezioni e soprattutto il significato che un termine può acquistare in un contesto anzichè in un altro. Nessuna religione, nessun dogma e nessun miracolo.
    Quando parlo di spunti interessanti, parlo ad esempio dell'ingegneria genetica o di eventuali altri mondi. Queste cose sono presenti nel Talmud, ma di certo non sono banalmente spiegati trasformando il significato di kavod, ruach, elohim ecc.
    Vi sono spiegazioni ben più complesse adoperando i termini nella loro giusta accezione e senza inventare grammatica e significati appositi.

     
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