DANILO VALLA VS BIGLINO

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  1. Archeomisterica
     
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    Ragazzi: l'esobiologia è una realtà e considerare l'immensità del cosmo come nostra esclusiva prerogativa è un abuso intellettuale; ma non si capisce perché noi esseri umani siamo sempre considerabili come l'ultima ruota del carro e incapaci di evolverci senza intervento alieno; se leggiamo - come ho fatto io - 'Civiltà Extraterrestri' di Asimov (ottimo saggista oltre che romanziere fantascientifico - vedi 'Esplorando la Terra e il Cosmo') potremmo anche prevedere una 'vita-così-come-la-conosciamo' (cito dal testo Oscar Mondadori Ediz.) ancora primitiva e nn per forza alla J. Allen Hynek. Non solo: se citiamo Stephen Hawking egli presuppone addirittura forme di vita gassose o pietrose; se in base silicio avremo i 'grigi' ma che non possono respirare i composti vitali in base ossigeno per esseri - come noi - composti da carbonio. Ma da qui a reiterare indiscutibilmente che siamo elementi di bio-ingegneria aliena ce ne passa parecchio. Quando scoprii che non ero un 'pacco di cicogna' ma mamma e papà si divertirono a letto fui davvero più contento; roba da esseri umani, gli esseri umani sono grandiosi. Il Biglino è uno che ha strumentalizzato la lingua, è indubbio persino per me! Non va bene... non va bene perché è da irresponsabili ed intellettualmente disonesti.
     
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    אריאל פינטור

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    Io mi chiedo che interesse avevano ufo e alieni a non comunicare mai
     
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  3. K. Freigedank
     
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    Io mi chiedo che c'azzeccano dei GIGANTI come ASIMOV o STEPHEN HAWKING con BIGLINO.. QUESTI SONO VERI MISTERI DA INDAGARE!!

    K.F.
     
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    אריאל פינטור

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    Nella Bibbia si possono ritrovare cenni ma esseri venuti da lontano. Ma si tratta di sottigliezze linguistiche supportate dalla tradizione ebraica scritta e orale. Il problema non può essere liquidato in quattro chiacchiere messe giù da Biglino che, non avendo accesso alla letteratura talmudica, si inventa "ruach" e "kevod" come astronavi e velivoli spaziali.
    Se l'Ebreo definisce D-O. Re dell'universo, è ovvio che sarebbe sciocco e contraddittorio negare una vita lontano dalla Terra. Ma da questo a inventare nuovi significati alle parole e una grammatica personalizzata ad usum asinorum, ce ne vuole
     
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  5. Antonio DI GIORGIO
     
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    @ TUTTI

    QUANDO IL CIELO INCONTRO' LA TERRA

    Mi ha molto stimolato questa querelle, questo dibattito intelligente e a tratti "nervoso" permettetemi su Biglino, e gli alieni.
    Il discorso, però, vedo che è un po' perso.
    Se pur è vero che i Forum, questo e il biblico non sono - da regolamento - luoghi di fede ma di studio, è pur vero che la questioni in sé sollevata da molti ha un sostrato intimo, e cioè riguarda le nostre convinzioni e le nostre credenze.
    Mettendo da parte la fantastoria (potrebbero esser vere le teorie degli antichi astronauti, nulla lo vieterebbe) resta un dato esigente: il credo.
    Ebbene la storia della civiltà è fatta di credenza, ma è stato dimostrato dagli antropologi sin dal XVI secolo (tempi non sospetti per gli UFO)che le civiltà sono passate da forme animistiche a forme di religione rivelata, con complessi di credenze elaborati.
    Il Cielo, per così dire ha incontrato la terra per gradi, passando dall'animismo al politeismo al monoteismo. Questi sono dati storici e antropologici inoppugnabili, verificabili tutti oggi in luoghi tribali in Papuasia e fra le sperdute tribù dell'Amazzonia e dell'Australia. Il Dio rivelantesi è un concetto interiore, che in Europa nella civiltà classica ellenica si sviluppa con Socrate (ricordate, nell'Apologia Socrate dice di seguire e sentire una voce interiore che lo guida...)
    Di là da Nazca, delle Piramidi, è opportuno ricordare ai novelli fautori della teoria degli antichi astronauti, che le civiltà antiche possedevano un senso del tempo e dello spazio diverso dal nostro, amplificato, e lo studio del cielo era fissato poi sulla terra, anche in disegni che sarebbero rimasti indelebili.
    Per le Piramidi, ricordo che nelle Storie raccontata da Erodoto non si parla di venti anni per la costruzione (come dicono molti) ma di oltre un secolo, ed Erodoto nel libro in cui parla dell'Egitto afferma che i sacerdoti gli riferiscono come il popolo al tempo delle costruzioni piramidali abbia maledetto i faraoni [Cf Erodoto, Storie, Lib I, Egitto]. Niente Ufo, solo immense piattaforme e numerosi uomini impiegati alle costruzioni (operai in ottima salute stando ai resti mortali trovati degli operai), non schiavi ma operai.
    Le fonti danno molte risposte a quelle che sono gli enigmi dell’antichità, non per questo si debbano scomodare gli alieni: essi sono un “deus ex machina” che interviene per risolvere a certe incompetenze di alcuni “fantastorici”.
    • Diverso potrebbe essere il caso del codice biblico che è stato ricavato, ma anche questo – i codici ELS furono scoperti dagli anni Quaranta -, ma anche questi oggi sono criticati poiché non sembrano affatto attendibili (Cf Menachem Cohen, e vedi anche Il futuro del mondo è scritto nella Bibbia
    • Bibbia: la guerra dei codici di Massimo Introvigne
    • In Search of Mathematical Miracles by Brendan McKay
    • Harold Gans' Statement
    • Report on new ELS tests of Torah (29 May 1997) by Dror Bar-Natan, Alec Gindis, Aryeh Levitan and Brendan McKay
    • Mathematical Miracles in the Qur'an or the Bible?
    • Torah Codes - Dorun Witztun Speaks Out
    Statistics Crack ‘Bible Code’ Theory Postulated Hidden Modern Facts in Document
    Quindi in quest’occasione il Cielo ha assistito alle creazioni delle Piramidi, ma se ne "è fregato", cioè non ha avuto un ruolo diretto. E' bene notare che il “P” greco è alla base della struttura della Piramide di Cheope, concetto presumibilmente solo intuito e dopo elaborato.
    L'esigenza del contatto con Dio, con gli Dèi ha fatto sì che tale necessità si inquadrasse in quello che è stato definito il concetto di relazione: Io-Tu, ecco quindi che gli Dei, Dio, parlano, comunicano, esprimono la loro benevolenza, da qui il passo per la formulazione di una forte esperienza numinosa è breve.
    Delicatissimo è il discorso intorno alla religione rivelata, perché questa tocca l'intimo, ma passa necessariamente attraverso l'esperienza clanica e si codifica con la storia. Questo in storiografia si chiama "divenire", e questo concetto di divenire storico ha interessato, e interessa tutti i Credi.
    Non mi meraviglia che oggi si vogliano soppiantare gli antichi Credi e le antiche Fedi con altre che guardano e si rivolgono agli alieni: oggi sopravvivono solo pochi Dèi dell'antichità, e questa sopravvivenza è costata anche sangue.
    Non vorrei mai vedere guerre e conflitti religiosi per imporre il credo su Nibiru e gli antichi astronauti.
    Sono certo, che non siamo solo nello Spazio, magari gli alieni ci hanno pure visitato, ma sono certo anche che se una civiltà solca lo spazio-tempo avrà un altissimo sviluppo non solo tecnologico, ma una spina dorsale morale-etica fortissima che gli impedisce di interagire con lo sviluppo di civiltà in evoluzione e primitive, come siamo noi.

    Il Cielo ha incontrato la terra, ha comunicato con essa, nell'invisibile, nel luogo cioè dell'intimità. Questa comunicazione è superiore a qualsiasi tentativo di sovrapporre un Alieno a un Dio creatore, a un Dio dell'alleanza, del Patto.

    Grazie di avermi letto, ci tenevo a esprimere queste cose che possono suonare forse ovvie, ma che non si dovrebbero mai dare per scontate
     
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    אריאל פינטור

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    A proposito di politeismo

    Il Talmud racconta che laddove viveva Abrao in Ur dei Caldei la gente era politeista.
    Abramo osservò il sole e disse "allora è questo il Dio perchè illumina la Terra e riscalda. Poi vide che di sera il sole calava e lasciava il posto alla luna. Disse allora "Non può essere il sole, perchè la luna gli ha preso il posto. Questa deve essere il Dio" ma la luna scomparve all'arrivo del giorno e quindi Abramo comprese che al di sopra del sole e della luna vi era Altro di più importante che dominava su entrambi.
    Tornò a casa e distrusse gli idoli di legno della bottega di suo padre Terach.
    Quando al ritorno questi gli chiese spiegazioni, nAbramo rispose che li area distrutti perchè il più grande degli idoli si era adirato con gli altri e ne era nata una lite. Terach disse : "ma come possono litigare idoli di legno? E a questo punto si era dato la risposta da solo. Abramo aveva in quel momento compreso che esisteva un solo Dio Uno e Unico.
    Come vedete tutti gli Ebrei sanno, fin da tempi remoti, prima della costituzione del popolo d'Israele come tale, che la loro provenienza era dal politeismo.
    Quando arrivano questi sapientoni, con la scoperta dell'acqua calda, enunciano le loro verità solo con intento denigratorio e per offendere o sminuire la fede ebraica.
    Nei nostri forum abbiamo sempre mantenuto una posizione laica che si proponesse di dare risposte solo sulla base dei testi ebraici e della tradizione. Non abbiamo mai preso posizioni fideistiche e ciò che ognuno prova nel suo cuore e ciò in cui crede non influenza in nessun modo le valutazioni e l'obiettività.
    Moshè era un principe egizio? Perchè no. Ciò che conta è che abbia portato quel popolo fuori dall'Egitto e fondato il Popolo ebraico ai piedi del Sinai, dove si aggregarono anche migliaia di egiziani e altri al seguito.
    Il mare delle canne non si è mai aperto? Qual è il problema? Sarà un mito e probabilmente Israele attraverso il mare in tutt'altro luogo, poiché nel sito illico dove presumibilmente sarebbe passato, di certo non crescono le canne, che sono molto più a nord in un luogo dove il fondale è decisamente molto più basso, se non addirittura paludoso a quei tempi.
    La gente crede che gli Ebrei siamo un popolo di fanatici e basta. Non è così il mondo ebraico è pieno di discussioni che riportano alla realtà addirittura scientifica molte situazioni bibliche, senza ricorrere ai miracoli.
    Anzi, anch'egli stessi miracoli, nell'ebraismo, sono sempre situazioni che devono essere passibili di una spiegazione mediante criteri naturali e non sovrumani. Intendo dire che anchechi crede nei miracoli afferma che D-O compie un miracolo sempre servendosi di leggi della fisica e non attraverso criteri soprannaturali.
     
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  7. Antonio DI GIORGIO
     
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    @Negev

    Io non credo che gli ebrei siano fanatici, anzi!
    Da storico credo che è facile usare il fattore alieno, per giustificare tutto. E' proprio questo che non capisco.
    In passato erano gli gnomi dispettosi ad essere come gli alieni, la letteratura filosofica ne è piena. Dai tempi di G. Bruno appunto si credeva che gnomi abitatori di lande sconosciute interagissero con noi per farci dispetti. Sostituiti gli gnomi agli alieni non cambia nulla.

    Mi preoccupa, in parte l'abuso e la malafede (come hai detto tu), nei miei contributi non sollevo questioni scritturistiche, ma solo dati esigenti storici; abuso di credulità e malafede sono nemici per il libero pensiero e la libertà individuale. Con Voltaire potrò dirmi tollerante, certo, ma non approverò mai l'esercizio della malafede sulle coscienze, e il terrore sopra di esse.
    Questo tema di Biglino mi ha dato modo di scoprire un infinità di pages-web, sugli alieni e la religione, che terrorizzano!

    Grz di avermi letto :-)
     
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    www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=18168

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    CITAZIONE (Negev @ 16/8/2012, 12:23) 
    Nella Bibbia si possono ritrovare cenni ma esseri venuti da lontano. Ma si tratta di sottigliezze linguistiche supportate dalla tradizione ebraica scritta e orale. Il problema non può essere liquidato in quattro chiacchiere messe giù da Biglino che, non avendo accesso alla letteratura talmudica, si inventa "ruach" e "kevod" come astronavi e velivoli spaziali.
    Se l'Ebreo definisce D-O. Re dell'universo, è ovvio che sarebbe sciocco e contraddittorio negare una vita lontano dalla Terra. Ma da questo a inventare nuovi significati alle parole e una grammatica personalizzata ad usum asinorum, ce ne vuole

    Quoto.

    Liberiamoci intanto del ciarpame e di tutte le false piste .

    Poi , con calma , si può fare un' indagine molto interessante .


    CITAZIONE
    Io mi chiedo che interesse avevano ufo e alieni a non comunicare mai

    occhio Negev , ci sono alcuni milioni di net-pagine pronte a sommergerti .... :B): :lol: :D :shifty:



    zio ot :alienff:
     
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    Ho letto un po' il topic, che dire... E' triste che alcuni utenti vengano qui solo per irritare e creare scompiglio. Certamente alla base di molte polemiche in questo forum c'è l'ignoranza che si ha di ebraismo e del proprio concetto di religione. Gli ebrei concepiamo la religione in modo molto diverso dai cristiani e da come la religione viene generalmente concepita, non abbiamo dogmi e non abbiamo alcun tipo di occhiali. Anzi il metodo di studio ebraico si fonda proprio sul mettere in dubbio tutto per poi ricercare le ragioni di ciò in cui si crede. Ma se si va più a fondo si scopre che l'Ebraismo non si fonda nemmeno sulla fede, che è la caratteristica di ogni tipo di religione. L'Ebraismo si fonda invece sul tramandamento orale, ossia ritrova le sue certezze nella tradizione tramandata perché la ritiene più precisa ed accurata. Il tramandamento orale è superiore alla fede perché esso si fonda su fatti tramandati da generazioni a generazioni, dunque su cose concrete mentre la fede può poggiare sul nulla. Un'altro errore che spesso viene commesso è quello di intravedere nella Bibbia il concetto di divinità come lo si intende oggi. Da ciò tutti i vari fraintendimenti sui termini "elohim" ed "el". A proposito ho notato che in un video di una conferenza di Biglino egli sostiene che "Elohim" è il plurale di "El". Questo è un errore grossolano perché i due termini provengono da due radici diverse. Il primo deriva da "alah"=norma giuridica mentre il secondo deriva da "ul"=forza, potenza. Il plurale di "el" è "elim", ma "elim" non è mai usato per designare il D-o di Israel. Poi l'insistenza di vedere sul termine "elohim" sempre un plurale di numero mostra quanto si conosce poco la lingua ebraica, quando la Bibbia è pienissima di termini al plurale che non indicano affatto il numero. Sembra proprio che si voglia sottoporre l'Ebraico all'esame grammaticale delle lingue moderne. Elohim, quando è singolare non indica nemmeno la divinità ovvero non la esprime etimologicamente e oltre ciò il concetto di divinità nella Bibbia è assente. Elohim è il giudice supremo, il re della nazione ebraica ed il legislatore universale formulatore delle leggi fisiche dell'universo e questo è un dato inconfutabile. Bisogna conoscere bene la lingua e la tradizione biblica.

    Shalom
     
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  10. Veritas
     
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    Negev ha scritto:

    La gente crede che gli Ebrei siamo un popolo di fanatici e basta. Non è così il mondo ebraico è pieno di discussioni che riportano alla realtà addirittura scientifica molte situazioni bibliche, senza ricorrere ai miracoli.

    Anzi, anch'egli stessi miracoli, nell'ebraismo, sono sempre situazioni che devono essere passibili di una spiegazione mediante criteri naturali e non sovrumani. Intendo dire che anche chi crede nei miracoli afferma che D-O compie un miracolo sempre servendosi di leggi della fisica e non attraverso criteri soprannaturali.
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    Temo che non sia questo il modo migliore per approcciare la verità storica...Io sono più che mai convinto che i giovani studenti israeliani abbiano il pieno diritto di conoscere la vera storia e le vere origini del popolo a cui appartengono, senza le allucinanti pastoie dogmatiche da sempre frapposte dall'apparato religoso, per impedire che venga a 'galla' la verità storica: una verità che oggi è sotto gli occhi di tutti e che vede gli ebrei diventare un comunità di fede monoteistica a partire dal VII secolo a.c., e non dall'Esodo dall'Egitto: avvenuto nel XIV secolo a.c. e NON nel XIII!

    Tutto ciò al fine di continuare a vivere di 'rendita di posizione', come ad esempio la tassazione obbligatoria (v. decime) a favore dei rappresentanti religiosi. Io non so se le cose vanno ancora avanti così, comunque nel passato lo erano e nell'antichità ciò permetteva ai rappresentanti della casta sacerdotale di Gerusalemme di accumulare ingenti risorse: cosa che, fatalmente, portò tali cinici individui ad allearsi 'anima e corpo' con il dominatore romano, il quale, in cambio del controllo delle coscienze dei sudditi giudaici dell'Impero, ottenevano la garanzia dai romani di poter continuare a godersi le loro ingenti ricchezze!..

    Fu proprio per tale motivo che Gesù di Nazareth (il quale, almeno oggi, dovrebbe essere ricordato, dall'attuale popolo israelitico, come un EROE della resistenza ai romani, così come i COMBATTENTI DI MASADA), malgrado il generoso tentativo di Tito di proteggerlo, finì nel 'mirino' dell'inferocito clero dell'ex tempio di Gerusalemme (durante la guerra venne distruto), il quale, tenacemente, volle la 'testa' del Nazareno, in quanto egli, insieme a tutto il resto dell'apparato ribelle (guerra del 66-70), aveva contribuito alla 'rottura del giocattolo', con il quale tali avidi e cinici esponenti sacerdotali si 'trastullavano'....

    Infine, occorre tener presente che anche i popoli italici erano politeisti prima dell'invenzione, a 'tavolino', del culto catto-cristiano, e non vedo quali remore si dovrebbero mostrare di fronte a ciò... Senza contare poi che quasi sempre (se non sempre) l'istituzione religiosa politeistica era molto più etica di quella monoteistica, di qualunque 'colore' essa fosse.. (l'impero 'pagano' - o 'gentile' - infatti, non avrebbe MAI permesso guerre di religione al suo interno)(*)

    Sotto il cinico aspetto di voler manternere celata ad oltranza, a dispetto dei tempi supertecnologici che stiamo vivendo, una 'inconfessabile' verità, l'apparato religioso ebraico non si differenzia assolutamente, oggi come nel passato, da quello 'catto-cristiano'!...


    ____________________________

    (*) - uno dei principali ruoli del 'pontefice massimo', era infatti quello di garantire una totale armonia nell'espletamento della vita cultuale nella società pagana del tempo, evitando che una determinata casta sacerdotale potesse accumulare più potere rispetto ad un'altra, infrangendo delicati equilibri. Solo l'imperatore, in virtù del suo sommo potere, poteva svolgere tale ruolo di garante. Come chiunque può facilmente risolvere, le gerarchie catto-cristiane usurparono palesemente il titolo di Pontefice Massimo: del tutto giustificato quando applicato alla massima autorità politica e militare dello stato pagano, ma assolutamente incongruente quando usurpato dal vertice dell'unico culto permesso...


    Veritas

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  11. K. Freigedank
     
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    CITAZIONE
    e non dall'Esodo dall'Egitto: avvenuto nel XIV secolo a.c. e NON nel XIII!

    VERITAS perchè scrivi questo? Dato che è una questione che mi interessa e che mi ha impegnato molto anche confrontandomi con alcuni egittologi (loro, non io, chiariamo), se riesci a rispondere qui in 2 parole poi farò le mie ricerche, se no, ancor meglio, apri un topic? Grazie.
    K.F.
     
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  12. Antonio DI GIORGIO
     
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    @ Veritas

    Dimentichi che i giovani di Israele per la maggioranza oggi si definiscono Laici!
    L'ebraismo è certamente una fede religiosa, ma è di più il riconoscersi di un gruppo in una forma identitaria, identità clanica quindi e su ciò non vedo nessun rischio per i giovani nell'epoca "supertecnologica".

    @K. Freigedank
    Vai su www.claudiana.it e scaricati pezzi di PDF di manuali di esegesi di RENDTORFF e NOFFKE (quest'ultimo è stato mio relatore in sede di licenza in teologia alla Fac Valdese) e guarda un po' gli esiti della ricerca sull'esodo.
    Se vuoi ti invierò delle cose che ho (originali) circa questo argomento.

    Buon 19 AGOSTO

    ps ho iniziato al 31^ dall'intervento a muovermi per alcuni minuti senza stampelle....
     
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    אריאל פינטור

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    Temo che non sia questo il modo migliore per approcciare la verità storica...Io sono più che mai convinto che i giovani studenti israeliani abbiano il pieno diritto di conoscere la vera storia e le vere origini del popolo a cui appartengono, senza le allucinanti pastoie dogmatiche da sempre frapposte dall'apparato religoso, per impedire che venga a 'galla' la verità storica: una verità che oggi è sotto gli occhi di tutti e che vede gli ebrei diventare un comunità di fede monoteistica a partire dal VII secolo a.c., e non dall'Esodo dall'Egitto: avvenuto nel XIV secolo a.c. e NON nel XIII!

    Veritas, secondo me tu credi che la società israeliana sia composta da soli religiosi, o da pastori del deserto analfabeti. Tu non hai neanche idea della laicità di Israele, dei dibattiti storici e culturali che si tengono dovunque, dalla strada alla scuola. Detto ciò, sarebbe opportuno portare prove e fonti vere e non solo ipotesi.Nè possiamo sempre stare a sentire e prendere per buone tutte le affermazioni di internet che è di quanto più astorico si legga.
    Sotto gli occhi di tutti sta il fatto che poche persone sono in grado di accedere alla letteratura ebraica antica e moderna e mi sembra che siano piuttosto questi coloro che "pontificano".

    Se tu sapessi qualcosa in più e qualcosa di più vero e documentato della società ebraica, sapresti che la decima non va affatto ai rabbini, ma ogni ebreo che ritiene di essere un osservante e che quindi versa la decima, la versa direttamente e personalmente in opere di bene. Questo te lo posso garantire di persona, se ritieni che io sia una persona seria e sincera, in quanto la mia decima, la dò direttamente nelle mani dei beneficiari, famiglie numerose, bisognose, istituzioni, come scuole, yeshivot o ospedali. Nel caso di famiglie lo faccio, e come me moltissimi, attraverso l'intermediazione di un amico fidato, affinchè il beneficiario non sappia da dove proviene e posso in ogni momento verificare il buon esito. Oppure il tutto è fatto anonimamente con bonifico bancario. E' molto ingiusto dare giudizi su qualcosa che non si sa o che si suppone soltanto. La decima è un problema del credente che deve darne conto solo a se stesso e a D-O. Quindi i rabbini non c'entrano per nulla, essendo essi stessi molte volte beneficiari di aiuti anonimi, per il ruolo di studio e di assistenza che svolgono nella società e moltissimi di loro vivono in condizioni di disagio.
    Che nell'antichità vi fossero dei corrotti e dei collusi con i Romani non vi è dubbio. Nella storia d'Israele è scritto a chiare lettere, ma anche in quel caso non si parla della decima, perché questa è considerata "kodesh", cioè "dedicata" e, di conseguenza, "sacra". Non se ne può fare nessun uso se non quello per il quale è stabilito.

    Edited by Negev - 20/8/2012, 14:29
     
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    Veritas e tanti altri, compreso Biglino e i suoi discepoli commettono l'errore di considerare l'Ebraismo come se fosse cristianesimo, nel modo di ragionare della società in cui sono nati e cresciuti. In tanti ancora credono che l'Ebraismo è quello descritto nel NT con tutte le connotazioni negative che questo gli attribuisce, un genere di ebraismo che non è mai esistito.
    In pochi veramente sanno che il vero ebraismo è la ricerca della verità e lo studio incondizionato. Il fatto di essere cresciuti in una società così condizionata dalla religione non permette nemmeno agli studiosi più bravi di concepire una società così libera e incondizionata come lo è sempre stata quella ebraica.

    Shalom
     
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  15. Veritas
     
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    CITAZIONE (K. Freigedank @ 18/8/2012, 13:50) 
    CITAZIONE
    e non dall'Esodo dall'Egitto: avvenuto nel XIV secolo a.c. e NON nel XIII!
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    VERITAS perchè scrivi questo? Dato che è una questione che mi interessa e che mi ha impegnato molto anche confrontandomi con alcuni egittologi (loro, non io, chiariamo), se riesci a rispondere qui in 2 parole poi farò le mie ricerche, se no, ancor meglio, apri un topic? Grazie.
    K.F.
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    Il tema dell'esodo è stato affrontato da me varie volte e diverso tempo fa. Parte delle mie ricerche si sono basate sul prezioso spunto fornito da Sigmund Freud nel suo lavoro (demonizzato in 'Patria', sic!) 'Mosè ed il monoteismo'.

    Tuttavia, nel procedere delle mie ricerche mi sono reso conto che Freud aveva mancato il 'bersaglio', dal momento che egli riteneva Mosè un funzionario imperiale al servizio o del faraone Amenophi III, o di suo figlio Amenophi IV, più noto alla storia come 'Akhenaten' ('amato dal d-o Aten'), quando, in realtà, il più famoso dei patriarchi ebrei altri non fu che un sommo sacerdote del culto del d-o Amen/Amon: vale a dire la casta religiosa che si scontrò violentemente con Akhenaten, deciso a far chiudere tutti i luoghi di culto dei vari dèi, con la sola eccezione del culto di Aten, trasformato, in pratica, in una 'monolatria'.

    Perduto il confronto (sicuramente anche sul piano militare), la casta sacerdotale del d-o Amen (Leviti?) guidata da Mosè, fu costretta a lasciare precipitosamente l'Egitto (Esodo), per sfuggire a sicura uccisione da parte dell'incazzatissimo (e con ragione!!) Akhenaten, il quale li fece inseguire a lungo entro il territorio dell'Egitto di allora, compreso ovviamente il Sinai.

    Oltre alla testimonianza di Manetho, citato da Giuseppe Flavio, abbiamo anche l'importantissima testimonianza dei Mandei, conosciuti nel primo secolo come 'NASUREI': vale a dire i seguaci di Giovanni il Battista. Nella loro letteratura, infatti, si rinviene: "...ai tempi di Mosè, la religione VERA era quella degli Egiziani".. Più eloquente di così...

    Come è noto, la storiografia 'ufficiale' (conseguenza di ciò che è riportato nella corruttissima Bibbia di Giosia & company) l'Esodo sarebbe avvenuto al tempo del faraone Ramesse II, vale a dire nel XIII secolo. Tuttavia, dal momento che Akhenaten governò l'Egitto da circa il 1349 al 1332 a.c., risulta chiaramente che l'Esodo avvenne nel XIV secolo a.c., e non in quello successivo.

    Secondo la datazione ufficiale dell'Esodo, esso si sarebbe svolto intorno all'anno 1250 a.c.. Che questa data sia palesemente 'fasulla', lo si intuisce valutando attentamente ciò che è riportato nella celebre 'Stele di Merneptah', il faraone erede di Ramesse II.

    In tale stele (sembra riciclata da altro luogo) è affermato che Merneptah distrusse, nel corso della guerra scoppiata intorno al 1220 a.c., tanto CANAAN che ISRAELE.

    Secondo le corruzioni storiche della Bibbia, ciò non poteva essere stato possibile, visto che, stando a quanto affermato dai 'falsari' biblici di Giosia (sicuramente 'ispiratori' dei futuri falsari catto-cristiani!), Israele sarebbe nata sulle ceneri di Canaan, distrutta dal 'terribile' esercito di Giosuè!!...Allora, stante a tale datazione, come fu possibile ai presunti 'israeliti', fuggiti dall'Egitto intorno al 1250 a.c., diventare, in SOLI 30 ANNI, uno stato così potente da opporsi con la forza al potentissimo esercito di Merneptah??...

    La mistificazione e la corruzione storica e sin troppo palese, ed a nulla serve ai moderni israeliti 'conservatori' rifiutarsi di prenderne atto...

    Sicuramente vi furono le 'apocalittiche' distruzioni delle città canaanee, come descritte nella Bibbia, tuttavia esse devono essere ascritte alle armate egizie del faraone Merneptah, il SIGNORE DEGLI ESERCITI!!.. Data la comune origine egizia, è praticamente certo che gli 'ebrei' (cioè 'quelli aldilà del fiume Giordano', e NON dell'Eufrate!) si allearono con il farone, dietro la PROMESSA (relativa alla 'terra promessa') che sui territori palestinesi (o parte di essi), conquistati dalle armate egizie, si sarebbero potuti insediare poi gli originari 'ebrei', come storicamente avvenne(*)

    Come utile testimonianza finale, anche se di per sè non è decisiva, circa la comune fede religiosa tra gli egizi e gli ebrei/israeliti, è la circostanza che il faraone Neko, rivolgendosi a Giosia, lo accusò che i suoi intenti andavano contro la volontà di D-o(**), dimostrando con ciò che lo scriba, autore del testo, sapeva sin troppo bene che l'Amen/Amon degli egizi era lo stesso D-o degli ebrei, il quale, a seguito della violenta riforma coatta impressa da Giosia, verrà chiamato successivamente con l'acronimo YHWH, vietando in pari tempo ai fedeli di pronunciare il vecchio nome della loro divinità, nella speranza che alla fine il ricordo di ciò andasse a scemare. (tanto che fu possibile, diverso tempo dopo, associare il presunto concetto sotteso dal termine 'Amen', con quello espresso dal termine aramico AMEYN, significante 'così sia'.

    _______________________________

    (*) - la strategia del genio militare egizio, era stata sempre quella di vedere nella Palestina del tempo, uno stato 'cuscinetto' sotto il controllo egiziano. Avere insediato in tale territorio un popolo di chiare origini egizie, come gli ebrei delle origini, fu quanto di meglio potessero augurarsi gli artefici della potenza egizia.

    (**) - 2 Cronache - 34-35:

    20. Dopo tutto ciò, dopo che Giosia aveva riorganizzato il tempio, Necao re d'Egitto andò a combattere in Carchemis sull'Eufrate. Giosia marciò contro di lui. 21. Quegli mandò messaggeri a dirgli: «Che c'è fra me e te, o re di Giuda? Io non vengo contro di te, ma contro un'altra casa sono in guerra e Dio mi ha imposto di affrettarmi. Pertanto non opporti a Dio che è con me affinchè egli non ti distrugga». 22. Ma Giosia non si ritirò. Deciso ad affrontarlo, non ascoltò le parole di Necao, che venivano dalla bocca di Dio, e attaccò battaglia nella valle di Meghiddo.


    Veritas

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