Cosa ne pensate della traduzione fatta da Mauro Biglino della Torah

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    Scusate l'intromissione :) , Biglino dice di usare anche l' Etimological Dictionary di Rav Matityahu Clark, la mia domanda è : usare questo dizionario ha un qualcosa di sensato o no ?

    http://books.google.ca/books?id=eVAAfn6Itb...epage&q&f=false
     
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    אריאל פינטור

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    Sicuramente si tratta di un eccellente dizionario ma il problema anzichè semplificarsi si moltiplica: è già difficile tradurre in maniera corretta e precisa da una lingua all'altra. Passando attraverso una terza lingua le difficoltà si esasperano: va benissimo per un madrelingua inglese. Siamo certi che il madrelingua italiano traduca poi in maniera perfetta ulteriormente dal'inglese all'italiano?
     
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  3. Solleticoso
     
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    CITAZIONE (Negev @ 12/6/2012, 09:28) 
    le ho ascoltate da allora e confermo la sua assoluta ignoranza di ebraico.
    Hai un'idea non esatta della "vocalizzazione".
    A chi parla ebraico tutti i giorni e legge il testo senza punteggiatura non serve nessun codice.
    ma soprattutto non si può capire la Torah senza Talmud, Mishna, Ghemarà etc.
    Qualunque sistema di codice renderà sempre e soltanto un'unica possibilità di traduzione e, soprattutto limiterà la traduzione A CIO' CHE GLI IDEATORI DEI CODICI VOLEVANO CHE FOSSE LETTO E CAPITO.
    Senza l'accesso alla letteratura ebraica (che non è punteggiata) la traduzione non può andare.
    Di conseguenza solo una profonda conoscenza della lingua consentirà a chi legge di vocalizzare, in quanto se non si conosce già monte la parola, non la si potrà nemmeno leggere, il che significa che la conoscenza della lingua parlata viene prima di quella scritta.
    Che i Cristiani usino le loro traduzioni è affar loro. Contenti loro, contenti tutti. cosa vuoi che mi interessi?
    Il problema della vocalizzazione non è limitato alle singole parole ma, estendendo il concetto alla intera frase e poi all'intero testo, moltiplica le difficoltà e le interpretazioni in modo esponenziale
    Chi, come voi non parla ebraico, resta colpito dalla "conoscenza" di Biglino. Chi ha una conoscenza vera della lingua, sorride, perché vi sono dei significati, delle situazioni, delle sfumatura fonetiche, sintattiche, grammaticali, storiche, di usi e tradizioni, di commenti in letteratura che permettono ben altre traduzioni ed interpretazioni.
    L'ebreo legge il testo con altri occhi, senza implicazioni di fede e lo legge alla luce della tradizione ebraica completamente ignota al mondo esterno.
    Le traduzioni di Biglino hanno degli errori molto grossolani, già semplicemente dal punto di vista fonetico e grammaticale. Ma soprattutto, ciò che trovo estremamente negativo è il "sensazionalismo", la presunzione di presentare delle traduzioni completamente fantasiose e senza senso agli uditori, traduzioni ed interpretazioni fondate sul nulla che certamente impressionano l'ignaro ascoltatore ma fanno ridere chi invece è madrelingua e dalla nascita parla quella lingua e studia quella letterutura antica.
    Il Tanach è molto difficile già per chì è madrelingua e studia tutta la vita e vi sono dei passi estremamente oscuri, figuriamoci per qualcuno che, giocoforza, vive in un mondo non ebraico e non ha la padronanza della lingua moderna, senza la quale è impossibile affrontare quella antica.
    posso anche ammirare il suo impegno, che per un occidentale non è poco, ma da qui a dire che è un esperto ci passa un oceano.
    Nel mondo letterario ebraico si sorrde molto anche per le rinomate scuole bibliche che affrontano ebraico classico e moderno come se si trattasse di due cose distinte e lontane e si rivolgono all'ebraico come farebbero con altre lingue classiche , latino greco e così via.
    Si tratta di tutt'altro e potrei fare mille esempi
    Non pretendo che tu ci creda e non ha importanza, perché per chi non ha avuto a che fare con i veri Maestri è impossibile crederci.
    Per capire la mentalità e la cultura ebraica, occorre starci dentro e, soprattutto leggere sempre lo scritto alla luce della tradizione orale, confluita, in gran parte nei due Talmud.

    PS: io non sputo su nessuno. I forum servono a questo, ad esprimere il proprio parere.
    Nessuno vieta a Biglino o ad altri di intervenire, di riportare un passo così come è scritto portarre le proprie teorie e accettare le argomentazioni e le critiche. Possiamo discuterne in italiano o, meglio ancora, in ebraico. Altrimenti parliamo di aria fritta.
    Si può tranquilla mente prendere il testo nudo e crudo, non vocalizzato, leggerlo e commentarlo. In calce a "forum biblico, vi è tuttom il Tanach del sito "Machon Mamre". Vi una opzione con la quale, con un click scompare la vocalizzazione masoretica e appare il testo integrale.
    Perché no? :D

    Negev, ti ringrazio per la tua esauriente risposta, che ho avuto modo di leggere solo oggi.

    Innanzitutto ti chiedo scusa per i toni decisamenti accesi del mio precedente post: tieni conto del fatto che l'ho scritto alle 3 passate di notte, quando avevo anche la febbre... per cui mi scuso se ho potuto offendere qualcuno, con le mie parole.

    Rileggendolo mi sono sembrate particolarmente antipatiche le parti in cui mi riferisco alla "maggioranza cristiana"... intendevo semplicemente dire che Biglino, italiano (in origine) Cristiano, ha inteso rivolgere il suo lavoro ai suoi connazionali e (principalmente) ai suoi co-credenti (che brutto termine... d'altronde "fratelli nella Fede" mi sembrava un tantino esasperato come termine), e di certo non pretende di insegnare l' Ebraico antico ai Rabbi e a chi lo studia da una vita!! :) Il suo è, per l'appunto, un lavoro "per il popolo"... o "di divulgazione", che forse suona un po' meno offensivo.

    Sicuramente io non ho ALCUNA IDEA in merito alla vocalizzazione, dal momento che (per dirne una) ho appreso questo termine l'altra sera, ascoltando per la prima volta una conferenza del dott. Biglino su youtube (era sabato sera)... prima sapevo semplicemente che l'Ebraico, così come qualche altra lungua medio-orientale, si scrive senza le vocali... e mi chiedevo: e allora come fanno a capire cosa c'è scritto?? Sono un ignorante in materia, lo ammetto...

    Su una cosa, però, mi pare di poter dire che forse lei non ha compreso il prof. Biglino: lui, non so se nei filmati linkati a questo video, o in altri, rispondendo ad una domanda di un auditore, parla per l'appunto di tradizione orale, grazie alla quale è possibile leggere i testi non vocalizzati... il fatto è che lui allude a (principalmente) 4 tradizioni: quella del Tempio di Gerusalemme, quella del lago di Tiberiade e... sinceramente non ricordo i nomi esatti delle altre 2. Quella che si è imposta è stata quella del Tempio di Gerusalemme. Ma allora siamo sempre là: la tradizionale lettura comporta già, di per sè, un'interpretazione!! D'altro canto lei dice che, senza, non ha nessun senso leggere il testo non vocalizzato... forse il problema è irrisolvibile?

    Circa il Talmud: ribadisco la mia ignranza in materia, ma, da quanto mi par di aver capito, trattasi di un'opera TEOLOGICA che permette, per il fedele Ebraico, di poter interpretare correttamente le Scritture. Va bene. Sarebbe come se lei, spinto da pura curiosità culturale, volesse leggere il Nuovo Testamento (cosa che probabilmente avrà anche già fatto) e io l'esortassi, però, a leggersi anche i trattati di San Agostino e San Tommaso in merito... più qualche libro di Ratzinger. Va bene, ma questo è l'approccio sbagliato, in merito. Biglino non vuole certo venire ad insegnare a nessuno la tradizione Ebraica, e nemmeno quella Cristiana: vuole solo proporre una NUOVA e DIVERSA chiave di lettura delle Sacre Scritture, Vecchio e Nuovo Testamento insieme... proprio per questo propone di sgomberare la mente dai pregiudizi, e affrontare i Libri Sacri come se stessimo leggendo una sorta di diario, un racconto di eventi VERAMENTE ACCADUTI, proprio così come scritti... il fedele sorriderà: può benissimo farlo, ma non puoi impedire a noi di compiere quest'operazione.

    Io credo benissimo all'ENORME complessità dei testi... non ho capito bene perchè è impossibile paragonare l'Ebraico antico ad una lingua classica come il Latino o il Greco antico, sinceramente, ma va bene... vorrei solo segnalarle che Mauro Biglino, PRIMA di andare a lavorare con le Edizioni Paoline, ha studiato per diversi anni Ebraico sotto la guida di un Maestro, un rabbino, credo della comunità Ebraica di Torino... non ricordo esattamente, casomai potrei andarlo a cercare, se a lei interessa... ovviamente non ne dice il nome... insomma, non ha fatto un corso di ebraico antico per corrispondenza!! Si è preparato adeguatamente con dei maestri di fede ebraica.
     
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  4. Solleticoso
     
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    Vorrei aggiungere solo ancora un paio di parole (dopo giuro che smetto!! :) ) su un argomento che, pur non essendo molto "in topic", ha suscitato grosso clamore, cioè il "vitello d'oro"...

    Intanto ho molto apprezzato l'intervento di Abramo (credo) che ci ha spiegato come, alla lettera, nell'Antico Testamento sta scritto semplicemente che gli Israeliti costruirono un "qualcosa di tondo" fatto d'oro: forse, visto che erano appena usciti dall'Egitto, volevano rappresentare semplicemente il disco solare?? A proposito, Akehnaton, bel nick... ;)

    Ma come mai la tradizione cristiana ha sempre tradotto con "vitello d'oro"? Ho sentito delle teorie sul passaggio dall'era dell'ariete a quella del toro... ma se la spiegazione fosse molto più semplice??

    Mi spiego: non sarò un grande esperto di ebraico, ma mi interesso da qualche anno, con curiosità, ovviamente nei ritagli di tempo, di storia delle religioni antiche... in particolare ho appreso di recente dei rapporti, ormai dati per consolidati, tra la religione greca e le religioni politeiste dell medio oriente.

    Chi ha letto, magari una volta e distrattamente, la Bibbia, avrà sentito nominare Baa, letteralmente "Il Signore", chiamato per scherno dagli Ebrei "Baal Ze Bub", cioè "Il Signore delle Mosche", da cui Belzebù, sinonimo di Satana per i Cristiani.

    Era questi una sorta di Zeus ante-litteram: era infatti il Signore delle Tempeste, che in primavera rendeva fertili i campi con le sue piogge...
    Ovviamente c'erano moltissime altre divinità in medio oriente, al tempo. Pare che una di esse, il cuo mito risale a tempi antichissimi, ofsse rappresentata simbolicamente da un Toro. Non so se l'avete sentito, ma di recente è stato scoperto un sito archelogico antichissimo, datato vero il 10.000 A.C., in Turchia, dove hanno trovato grandi costruzioni di pietra (probabilmente templi) e grosse colonne, alte più di 3 metri, finemente intagliate con immagini di animali (devo ammettere che, vistale su internet e in tv, mi hanno ricodato tantissimo i totem degli indiani del nord america)... ebbene, gli archelogi (sconvolti dall'aver scoperto un insediamento stanziale così antico, appartenente ad un'epoca in cui si riteneva l'umanità fosse composta da cacciatori-raccoglitori) hanno scoperto moltissime statue, anche molto grandi, raffiguranti questo Toro... che pare fosse una divinità molto importante, probabilmente la principale adorata da questi uomini.

    Ora, sembra che anche il Poseidone Olimpio, di cui ci hanno insegnato a scuola che era il dio degli oceani, sia di antica origine medio-orientale, e che solo successivamente assurse al rango di dio olimpico per i greci.
    Emblematico il fatto che l'animale a lui sacro fosse il toro (che è un animale terreste) e sembra che il suo nome, letteralmente, altro non significhi se non "Signore della terra". D'altronde era ben conosciuto dagli stessi Greci come "Lo scuotitore", Signore dei terremoti.

    Tutto questo per dire: ecco, forse, perchè chi si è trovato di fronte al passo biblico, non ebbe dubbi nell'indicare un piccolo toro, un vitello, nell'idolo d'oro che gli Ebrei eressero durante l'assenza di Mosè!

    Ovviamente questa è una mia personale interpretazione!
     
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  5. paola860
     
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    CITAZIONE
    Chi ha letto, magari una volta e distrattamente, la Bibbia, avrà sentito nominare Baa, letteralmente "Il Signore", chiamato per scherno dagli Ebrei "Baal Ze Bub", cioè "Il Signore delle Mosche", da cui Belzebù, sinonimo di Satana per i Cristiani.

    Secondo gli ebrei baal zevuv (ovvero Signore dei microorganismi) è il dio della medicina. Pensa un pò che differenza :D . Tra l'altro per gli ebrei satana non esiste, leggi questa discussione:

    http://forumbiblico.forumfree.it/?t=24698704
     
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    אריאל פינטור

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    ha inteso rivolgere il suo lavoro ai suoi connazionali e (principalmente) ai suoi co-credenti (che brutto termine... d'altronde "fratelli nella Fede" mi sembrava un tantino esasperato come termine), e di certo non pretende di insegnare l' Ebraico antico ai Rabbi e a chi lo studia da una vita!! :) Il suo è, per l'appunto, un lavoro "per il popolo"... o "di divulgazione", che forse suona un po' meno offensivo.

    Ma diffondere un messaggio strampalato, senza né capo né coda e non fondato su nulla, le pare corretto, soprattutto se si tratta di persone che pendono dalle labbra e accettano tutto come oro colato?

    CITAZIONE
    'Ebraico, così come qualche altra lungua medio-orientale, si scrive senza le vocali... e mi chiedevo: e allora come fanno a capire cosa c'è scritto

    Innanzi tutto occorre GIA' conoscere la parola e le altre possibilità, quindi, dal contesto si capisce il senso, ma non sempre è facile, tant'è che oggi se davvero vi può essere una possibilità di equivoco, si usa punteggiare alcune parole. Vi sono inoltre delle regole grammaticali e fonetiche varie, una delle quali è, ad esempio, l'uso delle madri di lettura, che sono delle lettere che possono essere, a seconda della circostanza, usate come vocali o consonanti, come la alef, la vav ecc..

    CITAZIONE
    Circa il Talmud: ribadisco la mia ignoranza in materia, ma, da quanto mi par di aver capito, trattasi di un'opera TEOLOGICA

    Non esiste una teologia ebraica e non esistono dogmi nell'ebraismo: tutto si può discutere e la discussione è alla base dello studio. Infatti si studia in due affinchè vi sia una disputa dialettica costante.
    I Talmud sono due: Talmud Bavli (babilonese, ciò scritto in quell'epoca) e Yerushalmi (Gerosolimitano).
    Sono due opere di una ventina di volumi ciascuna e non trattano di religione ma abbracciano in diversi trattati tutto lo scibile della cultura ebraica dell'epoca: dalla medicina, all'astrologia, matematica, fisica, etica, morale ecc. Sono scritti in un linguaggio di difficilissima comprensione affinché non fosse accessibile ai non ebrei e tra questi a veri studiosi: parti in ebraico, altre in aramaico e altre miste con periodi dell'uno e parole o periodi dell'altro.

    CITAZIONE
    volesse leggere il Nuovo Testamento (cosa che probabilmente avrà anche già fatto) e io l'esortassi, però, a leggersi anche i trattati di San Agostino e San Tommaso in merito... più qualche libro di Ratzinger.

    I Vangeli, gli atti e le lettere paoline possono tranquillamente prescindere dal resto se si è interessati al solo Cristianesimo delle origini, ma una conoscenza di tutto il fenomeno cristiano, non può di certo ignorarne la letteratura, patristica, tomistica ecc.

    CITAZIONE
    proprio per questo propone di sgomberare la mente dai pregiudizi, e affrontare i Libri Sacri come se stessimo leggendo una sorta di diario, un racconto di eventi VERAMENTE ACCADUTI, proprio così come scritti... il fedele sorriderà: può benissimo farlo, ma non puoi impedire a noi di compiere quest'operazione.

    Ma è proprio questo il punto: l'ebreo non legge questi testi con l'occhio della fede, ma come i libri della propria storia.
    Il Tanach(Bibbia ebraica) non è per l'ebreo assolutamente un libro di religione.
    E' il cristiano che lo legge con occhio di fede. L'approccio fideistico esula dalla mentalità ebraica. Per questo le interpretazioni di Biglino possono fare presa su di un pubblico ingenuo e digiuno, non su chi conosce a fondo l'argomento e la lingua con la quale è scritto. (lingua che ha stili e forme molto differenti, con le relative difficoltà, procedendo da un libro ad un altro: l'ebraico di Genesi non è altrettanto comprensibile che l'ebraico di Numeri o dei Profeti)

    CITAZIONE
    è impossibile paragonare l'Ebraico antico ad una lingua classica come il Latino o il Greco antico,

    Oltre che per la vocalizzazione, faccio un altre esempio: le forme verbali. In ebraico non esistono modi come indicativo, congiuntivo, condizionale participio ecc, ma delle costruzioni chiamate "Binianim": piel paal, hifil, nifal, hitpael pual, hufal, che rendono ognuno un modo particolare in cui l'azione si compie. A partire dalla stessa radice, ad esempio se si dice "LIr'ot" nella forma "paal" vuol dire "vedere" ma se si usa lo stesso verbo, nella forma "Hifil", "Learot" significa "far vedere" cioè "mostrare". Similmente, "lifgosh" vuol dire "incontrare", nella forma "paal, ma la sua forma nifal "leipaghesh, è un riflessivo e vuol dire "incontrarsi con qualcuno" Poi vi è il modo di costruire la frase che è molto peculiare. Non ultimo vi è il fatto che la lingua di allora è rimasta più o meno la stessa oggi per almeno il 90% dei vocaboli e della costruzione, a parte la scomparsa di alcune forme bibliche eleganti e poetiche e l'ovvia semplificazione della lingua nei millenni. Di conseguenza non è possibile capire l'ebraico biblico e soprattutto i Talmud, senza una profonda conoscenza dell'ebraico moderno, unica risorsa per avere accesso alla letteratura ebraica

    CITAZIONE
    ha studiato per diversi anni Ebraico sotto la guida di un Maestro, un rabbino, credo della comunità Ebraica di Torino... non ricordo esattamente, casomai potrei andarlo a cercare, se a lei interessa... ovviamente non ne dice il nome... insomma, non ha fatto un corso di ebraico antico per corrispondenza!! Si è preparato adeguatamente con dei maestri di fede ebraica.

    non metto in dubbio che abbia studiato, di certo non poteva inventarsi nemmeno le più lontane ipotesi fantasiose. Ciò che sostengo è che studiare sui libri non è sufficiente senza la pratica continua. In tutta modestia, io dedico almeno due ore al giorno alla lettura della Torah e contemporaneamente dei quotidiani, parlo ogni giorno su skype con Abramo e con altri amici Israeliani e vado in Israele per una settimana ogni tre mesi al massimo, perché si tratta di una lingua proibitiva, difficilissima e la minima interruzione provoca subito vuoti, errori, dimenticanze.
    Che abbia studiato con un Rabbino non gli dà la patente di esperto di Ebraico e se interpreta Il Tanach con quegli errori così grossolani, al di fuori di ogni regola fonetica, grammaticale e di tradizione, deduco che non ha studiato abbastanza, che non ne ha tratto profitto o che non ha capito molto.

    CITAZIONE
    Ma come mai la tradizione cristiana ha sempre tradotto con "vitello d'oro"?

    Perché vocalizzare con "Eghel" è la cosa più semplice e ovvia e anche presso gli ebrei, comunemente si dice "vitello"
    Quella di Abramo è già una interpretazione rabbinica molto avanzata, per chi ha una conoscenza molto profonda delle etimologie, non è una interpretazione di tutti i giorni, per l'uomo comune

    CITAZIONE
    Chi ha letto, magari una volta e distrattamente, la Bibbia, avrà sentito nominare Baa, letteralmente "Il Signore", chiamato per scherno dagli Ebrei "Baal Ze Bub", cioè "Il Signore delle Mosche", da cui Belzebù, sinonimo di Satana per i Cristiani.

    Questo è un argomento molto interessante che va al di là delle apparenze. Baal è il padrone, il signore, anche in ebraico moderno. Vuol dire anche marito.
    "Baal zevuv" "il signore (padrone) delle mosche, potrebbe riferirsi ad un agente portatore di infezioni microbiche, essendo la mosca uno dei veicoli principali delle infezioni ed epidemie, attraverso la trasmissione dei microbi. Abramo ha studiato a lungo questo concetto, che si ritrova nella letteratura ebraica.

    Edited by Negev - 13/6/2012, 19:31
     
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    Ernesto , sei un Toro Andaluso Sefardita ! :lol: :lol: :lol:

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  8. Solleticoso
     
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    CITAZIONE (paola860 @ 13/6/2012, 18:41) 
    CITAZIONE
    Chi ha letto, magari una volta e distrattamente, la Bibbia, avrà sentito nominare Baa, letteralmente "Il Signore", chiamato per scherno dagli Ebrei "Baal Ze Bub", cioè "Il Signore delle Mosche", da cui Belzebù, sinonimo di Satana per i Cristiani.

    Secondo gli ebrei baal zevuv (ovvero Signore dei microorganismi) è il dio della medicina. Pensa un pò che differenza :D . Tra l'altro per gli ebrei satana non esiste, leggi questa discussione:

    http://forumbiblico.forumfree.it/?t=24698704

    Ops!!

    Io sono andato direttamente di "ricordo d'infanzia": quella che ho scritto è stata l'interpretazione che ci aveva dato, al tempo della Catechesi, la suorina che ci stava facendo lezione... però poi mi ricordo di aver sentito questa tesi ribadita (in sostanza, anche se con un approccio meno semplicistico) da altre varie fonti cristiane... alcune delle quali anche autorevoli, mi sembra!!

    Per gli Ebrei non esiste Satana?? Interessante... purtroppo ora non posso (sono al lavoro! :D ) ma appena potrò mi documenterò in merito... ma allora il serpente del giardino dell'Eden lo devo intendere come un serpente vero e proprio?? Cioè un animale??
     
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  9. Solleticoso
     
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    CITAZIONE (Negev @ 13/6/2012, 19:14) 
    Ma diffondere un messaggio strampalato, senza né capo né coda e non fondato su nulla, le pare corretto, soprattutto se si tratta di persone che pendono dalle labbra e accettano tutto come oro colato?

    Beh, io credo alla buona fede (sempre se di errore si trattasse) di Mauro Biglino... la verità in merito alla sua buona fede la conosce solo lui!!
    Comunque non darei per scontato il fatto che i suoi auditori (gentili al 99%) siano tutti dei sempliciotti che si "bevono" tutto senza riflettere... il fatto che io sia qui a discutere con lei non ne è forse la prova? :)
    Inoltre, se lei ascolta la conferenza tenuta vicino Napoli da Biglino il (mi pare) 6 maggio scorso noterà che a volte viene contestato dai presenti, che gli chiedono ragione di certe sue traduzioni citandogli i passi della Bibbia che seguono per smentirlo... o più semplicemente per chiedergli lumi! :)

    CITAZIONE (Negev @ 13/6/2012, 19:14) 
    Innanzi tutto occorre GIA' conoscere la parola e le altre possibilità, quindi, dal contesto si capisce il senso, ma non sempre è facile, tant'è che oggi se davvero vi può essere una possibilità di equivoco, si usa punteggiare alcune parole. Vi sono inoltre delle regole grammaticali e fonetiche varie, una delle quali è, ad esempio, l'uso delle madri di lettura, che sono delle lettere che possono essere, a seconda della circostanza, usate come vocali o consonanti, come la alef, la vav ecc..

    Ok, grossomodo è come me l'ero immaginato... certo anche lei ammette che si tratta di una materia di grandissima difficoltà anche per i più esperti!! Spero crederà all'assoluta buona fede del prof. Biglino se ha commesso degli errori.

    CITAZIONE (Negev @ 13/6/2012, 19:14) 
    Non esiste una teologia ebraica e non esistono dogmi nell'ebraismo: tutto si può discutere e la discussione è alla base dello studio. Infatti si studia in due affinchè vi sia una disputa dialettica costante.
    I Talmud sono due: Talmud Bavli (babilonese, ciò scritto in quell'epoca) e Yerushalmi (Gerosolimitano).
    Sono due opere di una ventina di volumi ciascuna e non trattano di religione ma abbracciano in diversi trattati tutto lo scibile della cultura ebraica dell'epoca: dalla medicina, all'astrologia, matematica, fisica, etica, morale ecc. Sono scritti in un linguaggio di difficilissima comprensione affinché non fosse accessibile ai non ebrei e tra questi a veri studiosi: parti in ebraico, altre in aramaico e altre miste con periodi dell'uno e parole o periodi dell'altro.

    Forse qui c'è un malinteso: io per "teologia" intendo semplicemente una sorta di "filosofia della religione": per me qualsiasi analisi non superficiale di un testo religioso è teologia! Magari uso il termine in maniera impropria, nel qual caso me ne scuso...

    Ora ho le idee più chiare sui Talmud, però le chiedo: come può invitarmi a consultarli, se lei stesso mi informa che "Sono scritti in un linguaggio di difficilissima comprensione affinché non fosse accessibile ai non ebrei e tra questi a veri studiosi"?

    CITAZIONE (Negev @ 13/6/2012, 19:14) 
    I Vangeli, gli atti e le lettere paoline possono tranquillamente prescindere dal resto se si è interessati al solo Cristianesimo delle origini, ma una conoscenza di tutto il fenomeno cristiano, non può di certo ignorarne la letteratura, patristica, tomistica ecc.

    Ma è proprio questo il punto: il prof. Biglino, presentandosi come un SEMPLICE TRADUTTORE (non un Maestro della Tradizione rabbinica, non un Teologo Cristiano, non un maestro spriituale, non un profeta, niente di tutto questo) ma come un semplice traduttore, cerca di riportare alla luce QUELLO CHE, ORIGINARIAMENTE, IL TESTO "VOLEVA DIRE". Il suo è un lavoro di filologia, a voler ben vedere, che forse esula un po' dalla pura e semplice traduzione.
    Se lei ha infine visto una conferenza del prof. PER INTERO, non le saranno sfuggiti i numerosi riferimenti che il prof. fa AD ALTRE TRADIZIONI DEL PERIODO O ANTECEDENTI, come le tavolette sumeriche (in primis), i testi religiosi degli antichi egizi, i testi sacri induisti... questo è l'approccio tipico del filologo, che indaga sul senso ORIGINARIO del testo, e sulla sua portata storica, considerando anche fonti coeve per aiutarsi.

    Un po' troppo pretenzioso? Forse sì, tutto sommato. Questa è un'opera difficilissima, ma, credo, onesta.

    CITAZIONE (Negev @ 13/6/2012, 19:14) 
    Ma è proprio questo il punto: l'ebreo non legge questi testi con l'occhio della fede, ma come i libri della propria storia.
    Il Tanach(Bibbia ebraica) non è per l'ebreo assolutamente un libro di religione.
    E' il cristiano che lo legge con occhio di fede. L'approccio fideistico esula dalla mentalità ebraica. Per questo le interpretazioni di Biglino possono fare presa su di un pubblico ingenuo e digiuno, non su chi conosce a fondo l'argomento e la lingua con la quale è scritto. (lingua che ha stili e forme molto differenti, con le relative difficoltà, procedendo da un libro ad un altro: l'ebraico di Genesi non è altrettanto comprensibile che l'ebraico di Numeri o dei Profeti)

    Questo è molto interessante. Devo dire che è un aspetto della materia che conoscevo in maniera così superficiale, da ignorarlo, nei fatti.

    Però, mi scusi: per leggere il Pentateuco come un testo STORICO, non è necessario un approccio FIDEISTICO? Voglio dire, chi potrebbe credere, nel 2012, sia questi Ebreo, Gentile o ateo, che Adamo, primo uomo del genere umano, sia stato creato 6.000 anni fa, quando ci sono fossili di Homo Sapiens databili a centinaia di migliaia di anni fa?
    Eva fu veramente creata per intervento diretto di Dio da una costola di Adamo?
    Dio creò l'Universo in 6 giorni (intesi proprio per il lasso di tempo corrispondente a 24h volte 6)??

    Lei mi dice di crederci da un punto di vista storico, che non ha nulla a che vedere con un approccio fideistico... ? Possibile? Oppure a me, da ignorante quale sono, manca un passaggio logico?

    CITAZIONE (Negev @ 13/6/2012, 19:14) 
    non metto in dubbio che abbia studiato, di certo non poteva inventarsi nemmeno le più lontane ipotesi fantasiose. Ciò che sostengo è che studiare sui libri non è sufficiente senza la pratica continua. In tutta modestia, io dedico almeno due ore al giorno alla lettura della Torah e contemporaneamente dei quotidiani, parlo ogni giorno su skype con Abramo e con altri amici Israeliani e vado in Israele per una settimana ogni tre mesi al massimo, perché si tratta di una lingua proibitiva, difficilissima e la minima interruzione provoca subito vuoti, errori, dimenticanze.
    Che abbia studiato con un Rabbino non gli dà la patente di esperto di Ebraico e se interpreta Il Tanach con quegli errori così grossolani, al di fuori di ogni regola fonetica, grammaticale e di tradizione, deduco che non ha studiato abbastanza, che non ne ha tratto profitto o che non ha capito molto.

    Su questo punto non discuto più: evidentemente ha ragione lei. D'altra parte, essendo molto più ignorante di Biglino, in materia, come posso mettermi a discutere con lei di una materia che lei padroneggia benissimo??

    Le faccio però un'altra osservazione: Biglino, sempre nella conferenza di cui sopra, tenuta poco tempo fa vicino Napoli (mi pare a Salerno), che, se le interessa, le likerò, cita un autore ROMANO (quindi appartenente alla cultura occidentale) che riferiva come (INENARRABILE DICTU) all'avvicinarsi del soldati romani a Gerusalemme, e siamo nel 71 D.C., il Tempio sta per essere distrutto, successero 2 cose che hanno dell'incredibile: una viene riferita all'autore, la seconda (ben più incredibile) viene vista coi propri occhi dall'autore, da moltissimi testimoni (suppongo tutti i soldati romani in marcia, e gli abitanti di Gerusalemme e dei dintorni):

    1. Quando pare praticamente certo che la città verrà persa, perchè una moltitudine incredibile di soldati si trova praticamente alle porte della città, nel Tempio viene udita una voce roboante provenire dalla parte più interna del Tempio, che dice "Noi abbandoniamo questi luoghi". Segue un boato incredibile e

    2. Migliaia di soldati romani vedono, con i loro occhi, quelli che l'autore chiama "carri celesti" sollevarsi dal CORTILE INTERNO del Tempio di Gerusalemme e salire velocissimi in cielo, con un boato roboante, per sparire presto nella Troposfera...

    Purtroppo non posso citarle l'autore, ma, se lo desidera, posso rintracciarlo facilmente.

    CITAZIONE (Negev @ 13/6/2012, 19:14) 
    Perché vocalizzare con "Eghel" è la cosa più semplice e ovvia e anche presso gli ebrei, comunemente si dice "vitello"
    Quella di Abramo è già una interpretazione rabbinica molto avanzata, per chi ha una conoscenza molto profonda delle etimologie, non è una interpretazione di tutti i giorni, per l'uomo comune

    Questa è una cosa molto interessante.
    Che gliene pare dell'interpetazione che do io del perchè il vitello d'oro fosse proprio un vitello?

    CITAZIONE (Negev @ 13/6/2012, 19:14) 
    Questo è un argomento molto interessante che va al di là delle apparenze. Baal è il padrone, il signore, anche in ebraico moderno. Vuol dire anche marito.
    "Baal zevuv" "il signore (padrone) delle mosche, potrebbe riferirsi ad un agente portatore di infezioni microbiche, essendo la mosca uno dei veicoli principali delle infezioni ed epidemie, attraverso la trasmissione dei microbi. Abramo ha studiato a lungo questo concetto, che si ritrova nella letteratura ebraica.

    Un'altra interpretazione ancora!! Veramente affascinante...

    Devo dire che parlare di questi argomenti con Ebrei che ne capiscono veramente è molto interessante e stimolante... a proposito: io sono passato dal "tu" al "lei", nel mio messaggio precedente, riferendomi a lei, perchè più parlavo con lei e più mi rendevo conto di parlare con una persona che detiene una grande conoscenza in un campo nel quale io, invece, arranco a fatica... di qui il rispetto immediato per la persona e il passaggio alla terza forma di cortesia automatico!! :) Io però non ho ancora 30 anni e non sono nemmeno laureato: lei può benissimo rivolgersi a me dandomi del "tu"! Anzi, se lo facesse, mi onorerebbe in tal modo della sua amicizia! :) (Ovviamente poi tornerei anch'io a darti del tu!)
     
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    Allora, un ben giunto a Solleticoso . :D

    Mi sono preso l' Avvocatura di Biglino qui, topic attualmente in stand -by per miei impegni di lavoro.


    https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=60610339


    Sulla costola maledetta ....

    https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=55688222


    Ci sono molti link con studi interessanti sulle domande che poni ...

    Sul satan e serpenti ....

    https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=6...&st=45#lastpost


    Buona lettura , e inizia immediatamente a studiare l' Ebraico !

    ( quando parli con negev evita il colore rosso ... :B): )




    zio ot :rolleyes:
     
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    אריאל פינטור

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    Ora ho le idee più chiare sui Talmud, però le chiedo: come può invitarmi a consultarli, se lei stesso mi informa che "Sono scritti in un linguaggio di difficilissima comprensione affinché non fosse accessibile ai non ebrei e tra questi a veri studiosi"?

    Indubbiamente è difficilissimo anche per studiosi ebrei madrelingua

    CITAZIONE
    QUELLO CHE, ORIGINARIAMENTE, IL TESTO "VOLEVA DIRE"

    L'inghippo ed il limite stanno proprio qui.
    Il linguaggio biblico è ermetico in maniera tale che il vero significato non sia comprendsibile dalla traduzione letterale e da chi non sia ebreo.
    se giri per il forum biblico troverai alcune cose riguardo al metodo ebraico di studio che è riassunto dall'acronimo PARDES
    Il senso più elementare è il primo P'shat: letterale o semplice.
    I redattori hanno dato una stesura che non permettesse al non ebreo di entrare nei liveklli più profondi e, in particolare all'ultimo "sod" cioè segreto.
    I masoreti hanno poi dato una vocalizzazione che facesse leggere così come essi volevano che fosse.
    Quindi quando mi si dice un traduttore che vuol dare il significato del testo "originale" rispondo: ma di quale testo originale parliamo, di quello che viene tradotto con la vocalizzazione masoretica adatta tutti, e nel quale il serpemnte è satana o parliamo del testo ebraico, che si studia in Isrtaele e nelle comunità ebraiche, dove "ha satan" (Il satan) è l'accusa, cioè la natura materiale del'uomo detta in ebraico "yetzer harà" e non una inesistente creatura spirituale, malefica e disubbidiente a D-O che è il Satana cristiano?

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    Voglio dire, chi potrebbe credere, nel 2012, sia questi Ebreo, Gentile o ateo, che Adamo, primo uomo del genere umano, sia stato creato 6.000 anni fa, quando ci sono fossili di Homo Sapiens databili a centinaia di migliaia di anni fa?

    Siamo ancora lì: dipende dalla traduzione. nel testo ebraico la Torah non dice che il mondo e l'uomo hanno 6000 anni. Dice che hanno 6000 anni il mondo e l'uomo quali noi li vediamo oggi. Non dice che prima non vi era il mondo, anzi dice il contrario, parla di "teom" di abisso e dello spirito divino che aleggiava sulle acque. Quindi non vi è nessuna incompatibilità perché la creazione probabilmente è il risultato dei vari cataclismi e sconvolgimenti geofisici che hanno portato questo pianeta a essere tale e quale ci appare oggi.
    La Torah non dice nemmeno che non vi era altra vita prima dice che l'UOMO così come è oggi ha 6000 anni. Prima vi era altra vita che puoi chiamare Homo sapiens, o altro, ma era cosa diversa da quello di oggi, simile, molto vicino, ma non lo stesso.

    CITAZIONE
    Dio creò l'Universo in 6 giorni (intesi proprio per il lasso di tempo corrispondente a 24h volte 6)??

    Quando si parla di D-o si parla di "Qualcosa" al di fuori del tempo e dello spazio.
    Non credo che il giorno sia letterale. Non possiamo sapere come fosse la rivoluzione della terra attorno al sole e quale fosse l'azione divina nel tempo e nello spazio
    Verosimilmente si tratta di ere non di giorni di 24 ore

    CITAZIONE
    Eva fu veramente creata per intervento diretto di Dio da una costola di Adamo?

    :D :D Non vorrei essere sempre contestatore, ma siamo sempre alle prese con le traduzioni: in ebraico costola è "tzela" ed è questa la parola che si trova nella Bibbia ed è la traduzione che gli ignari tradfuttori di ebraico hanno scelto.
    Ma "Tzela" in ebraico vuole anche e soprattutto dire "due componenti complementari o adiacenti di un insieme". Ad esempio due porte adiacenti su di un pianerottolo sono "tzela" (anzi tzelot).
    Quindi se si legge il testo che dice prima "maschio e femmina li creò" e si sa che tzela sono due parti che concorrono all'unità, complementari tra di loro, si capisce che la costola non c'entra nulla e nessun ebreo traduce con "costola" in questo caso la parola "tzela"

    CITAZIONE
    Le faccio però un'altra osservazione: Biglino, sempre nella conferenza di cui sopra, tenuta poco tempo fa vicino Napoli (mi pare a Salerno),

    Peccato, vivo a Salerno, non ne sapevo nulla
    Di questo racconto non ne so nulla. devo chiedere ad Abramo, se vi è qualcosa nella tradizione ebraica

    CITAZIONE
    Devo dire che parlare di questi argomenti con Ebrei che ne capiscono veramente è molto interessante e stimolante... a proposito: io sono passato dal "tu" al "lei", nel mio messaggio precedente, riferendomi a lei, perchè più parlavo con lei e più mi rendevo conto di parlare con una persona che detiene una grande conoscenza in un campo nel quale io, invece, arranco a fatica... di qui il rispetto immediato per la persona e il passaggio alla terza forma di cortesia automatico!!

    Nei forum ci si dà del tu, ma poichè mi hai dato del lei, allora per educazione mi sono adeguato. L'onore è mio
    Tieni presente che io non sono uno specialista, nella vita volgare sono un chirurgo.
    Certo parlo ebraico e studio la Torah, ma non sono un sapiente, anzi, tutt'altro.
    Ovviamente è difficile farmi bere panzane in lingua ebraica

    Edited by Negev - 16/6/2012, 09:10
     
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  12. M4xp0w3R
     
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    Salve a tutti, mi chiamo Luigi e vivo in prov. di SA.

    Ho "trovato" questo forum cercando maggiori informazioni sulle fonti delle opere del già citato Mauro Biglino e come ho avuto modo di leggere in questo topic non sono il solo :)
    Molte delle domande che avevo hanno già avuto risposta, leggendo questo topic ma alcune cose davvero non riesco a capirle e spero che abbiate la pazienza di spiegarle ad una persona completamente ignorante in materia

    Vi dico subito che ascoltando le conferenze di Biglino e leggendo i suoi libri ho imparato qualcosa (se è giusto ciò che ho sentito ovviamente -_-) del modo ebraico di intendere la religione.

    Biglino dice che un ebreo che segue le scritture tende all'ateismo e che in realtà seguendo le vostre scritture il vostro/nostro dio ( :alienff: ?) non parla mai dell'aldilà e di cosa vi sia dopo, evidentemente perché non ne sa nulla, ma che il premio per un buon ebreo per aver condotto una vita retta è proprio quello di aver compiuto tale vita; è corretto tutto ciò anche se spiegato in maniera elementare?

    Io non sono credente ed onestamente una tale visione mi ha un pò sorpreso, anche perché è la mai stessa visione ed è ciò che mi ha portato a pensare che forse Biglino non aveva tutti i torti quando dava ad alcuni eventi biblici una connotazione molto terrena (è da quando sono bambino e mi leggevano parabole e storie dell'antico testamento nelle ore di religione o in chiesa che io invece di vederci angeli traslucidi ci vedevo semplici creature fisiche magari di altri mondi e quando sentivo parlare di carri di fuoco vi vedevo mezzi di trasporto).
    A giudicare dai fatti descritti, dalle cose viste, dai comportamenti dei presunti angeli [esseri che mangiano, dormono si affaticano sudano e vengono aggrediti] e cherubini [macchine?] e soprattutto dal carattere bizzarro di dio opterei per la seconda ipotesi, alieno o terrestri che sia eh, non fa differenza per me.

    Vi chiedo qual'è il vostro punto di vista personale?
    Chi o cosa è entrato in contatto con la nostra specie e soprattutto come mai vi sono così tanti riscontri tra l'antico testamento, l'epopea sumera (che a quanto mi sembra di capire è la fonte di molti fatti descritti nell'antico testamento) e gli altri popoli nei vari continenti?
    Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate; ciò di cui si parla tocca la vostra cultura, nessuno la conosce meglio di voi e quindi la vostra opinione è senza dubbio molto probante ed anzi mi scuso a priori se ciò che dico può sembrarvi irrispettoso, non è mia intenzione :)

    Voi davvero pensate che i profeti parlassero con questo dio geloso (di chi poi se in teoria è l'unico?), collerico, capriccioso, spietato e via dicendo?
    Non vi sembra che siano comportamenti molto più terreni?
    E perché un dio ( :alienff: ) avrebbe bisogno di un efod per comunicare con qualcuno? Non dovrebbe poterlo fare in maniera diretta ed istantanea? Insomma cosa pensate di tutte queste incongruenze che si notano leggendo delle gesta di queste genti che erano in contatto con un presunto dio che aveva bisogno di tutta una serie di marchingegni molto terreni (e mi riferisco anche all'arca) per svolgere la sua funzione di padrone e creatore di tutte le cose visibili ed invisibili? Le 2 cose sono in contrasto netto mi pare.

    Ho letto anche che l'ebraico non è vocalizzato e che è quindi impossibile capire il significato di un testo senza conoscerne a priori il contenuto ed il contesto, nonché come le parole scritte in maniera consonantica debbano essere pronunciate, dico bene? Ma non è un serpente che si morde la coda? Come faccio a sapere a priori cosa c'è scritto in un testo? Se lo scrivo è perché voglio conservarlo e se voglio conservarlo vuol dire che chi lo leggerà non avrà le mie conoscenze... Mi sembra un metodo poco funzionale onestamente.

    Mi chiedo anche: quindi in che modo gli scritti antico testamentari vengono trattati ed interpretati?
    E soprattutto che valore possano avere visto che sono fondamentalmente non interpretabili in maniera univoca?

    Dato che sono una serie di consonanti senza soluzione di continuità CHI e COME può stabilire quale interpretazione è ciò che i nostri\vostri avi volevano tramandarci in maniera oggettiva e quali sono davvero le loro esperienze?
    Camminavano davvero con delle divinità eteree o erano entità in carne ed ossa (terrestri o :alienff: )?
    Cosa ne pensate voi (inteso come comunità ebraica) in merito?
    Molti esponenti cattolici ammettono senza problemi che nell'antico testamento siano presenti testimonianze di contatti alieni diretti con l'uomo e la reputa una cosa plausibile, il che mi lascia esterrefatto conoscendo la chiusura del Vaticano su certi temi scientifici nella sua storia. La vostra comunità è della stessa opinione? direi che le vostre autorità religiose possano averne una conoscenza migliore visto che i fatti si sono svolti proprio da voi :)

    E soprattutto visto che a quanto ho capito NESSUNO è in grado di sapere con esattezza cosa volessero tramandarci questi scritti che senso ha continuare a dibattere su qualcosa che non potrà mai essere chiarito e soprattutto basare su questi scritti le grandi religioni monoteiste?

    Mi scuso se le domande possano sembrare scontate e per la lunghezza del post ma sono domande che mi frullano nella testa da un bel pò e vi ringrazio in anticipo per eventuali risposte :)

    p.s.: a quanto ho capito però Biglino specifica sempre che lui traduce il testo masoretico per mettere in risalto le discrepane presenti in quel testo rispetto alle bibbie che noi abbiamo in casa e gli errori di traduzione (voluti?) e il cambiamento perfino dei concetti presenti in quel testo rispetto alle nostre bibbie. Io non gli ho mai sentito dire di tradurre la torah. Se i masoreti hanno vocalizzato e punteggiato volevano dare un seso preciso al testo no? quindi è giusto tradurlo in maniera letterale, il lavoro di traduzione PARDES che citate è stato fatto dai masoreti nella stesura del testo dico bene?
     
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    Ernesto, rassegnati :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: ,

    in conpenso io a Bologna ho una intera flotta di nuovi talmidym che sto mettendo sotto

    a studiare Ebraico ... :B):

    un saluto al nuovo amico il cui nick mi fa pensare a un residente in Orione !

    Appena ho tempo rispondo , intanto ESIGO che i nuovi arrivi vadano a questa pagina :

    http://forumbiblico.forumfree.it/?f=8669252



    zio ot visit_kr
     
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  14. M4xp0w3R
     
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    Ti ringrazio, domani a mente lucida me lo sfoglio per bene :)

    Immagino ne sentiate di tutti i colori da quando si è (ri)acceso l'interesse verso questi temi, penso anche però che possa anche farvi piacere (forse è una parola grossa haahah) che chi ha dei dubbi venga a chiedere qui (visto che voi conoscete meglio di chiunque altro ciò di cui si parla) piuttosto che far radicare col tempo cose sentite qui e la che poi diventano leggende metropolitane o convinzioni sbagliate :)

    Aspetto con interesse la risposta, ed ancora grazie per la pazienza :)

    p.s.: ahahah se ti riferisci a me non sono un orioniano sono un povero terrestre costruito בצלם dio :P
     
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  15. Solleticoso
     
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    CITAZIONE (Negev @ 14/6/2012, 19:10) 
    Peccato, vivo a Salerno, non ne sapevo nulla
    Di questo racconto non ne so nulla. devo chiedere ad Abramo, se vi è qualcosa nella tradizione ebraica

    Mi ero sbagliato, si trattava di Pozzuoli!! Chiedo scusa... la data invece è proprio lo scorso 6 Maggio!!

    https://www.youtube.com/watch?v=agVZPfJV1CQ...-yMrP16sBmKYtrQ

    Ho provato a trovare il pezzo in cui parla dell'autore romano, ma, purtroppo, non l'ho trovato!

    Invece ho trovato a 1:04 un pezzo molto importante: quello in cui D-o (scrivo così anch'io per rispetto nei vostri confronti) dà a Mosè delle prescrizioni circa le "limitazione", diciamo così, che dovranno avere i figli di Aronne per diventare suoi sacerdoti... questo (se non mi smentite anche stavolta la traduzione del prof.) mi pare davvero di DIFFICILE spiegazione teologica DIFFORME dal senso letterale...

    CITAZIONE (M4xp0w3R @ 15/6/2012, 19:35) 
    Salve a tutti, mi chiamo Luigi e vivo in prov. di SA.

    Ho "trovato" questo forum cercando maggiori informazioni sulle fonti delle opere del già citato Mauro Biglino e come ho avuto modo di leggere in questo topic non sono il solo :)
    Molte delle domande che avevo hanno già avuto risposta, leggendo questo topic ma alcune cose davvero non riesco a capirle e spero che abbiate la pazienza di spiegarle ad una persona completamente ignorante in materia

    Vi dico subito che ascoltando le conferenze di Biglino e leggendo i suoi libri ho imparato qualcosa (se è giusto ciò che ho sentito ovviamente -_-) del modo ebraico di intendere la religione.

    Biglino dice che un ebreo che segue le scritture tende all'ateismo e che in realtà seguendo le vostre scritture il vostro/nostro dio ( :alienff: ?) non parla mai dell'aldilà e di cosa vi sia dopo, evidentemente perché non ne sa nulla, ma che il premio per un buon ebreo per aver condotto una vita retta è proprio quello di aver compiuto tale vita; è corretto tutto ciò anche se spiegato in maniera elementare?

    Io non sono credente ed onestamente una tale visione mi ha un pò sorpreso, anche perché è la mai stessa visione ed è ciò che mi ha portato a pensare che forse Biglino non aveva tutti i torti quando dava ad alcuni eventi biblici una connotazione molto terrena (è da quando sono bambino e mi leggevano parabole e storie dell'antico testamento nelle ore di religione o in chiesa che io invece di vederci angeli traslucidi ci vedevo semplici creature fisiche magari di altri mondi e quando sentivo parlare di carri di fuoco vi vedevo mezzi di trasporto).
    A giudicare dai fatti descritti, dalle cose viste, dai comportamenti dei presunti angeli [esseri che mangiano, dormono si affaticano sudano e vengono aggrediti] e cherubini [macchine?] e soprattutto dal carattere bizzarro di dio opterei per la seconda ipotesi, alieno o terrestri che sia eh, non fa differenza per me.

    Vi chiedo qual'è il vostro punto di vista personale?
    Chi o cosa è entrato in contatto con la nostra specie e soprattutto come mai vi sono così tanti riscontri tra l'antico testamento, l'epopea sumera (che a quanto mi sembra di capire è la fonte di molti fatti descritti nell'antico testamento) e gli altri popoli nei vari continenti?
    Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate; ciò di cui si parla tocca la vostra cultura, nessuno la conosce meglio di voi e quindi la vostra opinione è senza dubbio molto probante ed anzi mi scuso a priori se ciò che dico può sembrarvi irrispettoso, non è mia intenzione :)

    Voi davvero pensate che i profeti parlassero con questo dio geloso (di chi poi se in teoria è l'unico?), collerico, capriccioso, spietato e via dicendo?
    Non vi sembra che siano comportamenti molto più terreni?
    E perché un dio ( :alienff: ) avrebbe bisogno di un efod per comunicare con qualcuno? Non dovrebbe poterlo fare in maniera diretta ed istantanea? Insomma cosa pensate di tutte queste incongruenze che si notano leggendo delle gesta di queste genti che erano in contatto con un presunto dio che aveva bisogno di tutta una serie di marchingegni molto terreni (e mi riferisco anche all'arca) per svolgere la sua funzione di padrone e creatore di tutte le cose visibili ed invisibili? Le 2 cose sono in contrasto netto mi pare.

    Ho letto anche che l'ebraico non è vocalizzato e che è quindi impossibile capire il significato di un testo senza conoscerne a priori il contenuto ed il contesto, nonché come le parole scritte in maniera consonantica debbano essere pronunciate, dico bene? Ma non è un serpente che si morde la coda? Come faccio a sapere a priori cosa c'è scritto in un testo? Se lo scrivo è perché voglio conservarlo e se voglio conservarlo vuol dire che chi lo leggerà non avrà le mie conoscenze... Mi sembra un metodo poco funzionale onestamente.

    Mi chiedo anche: quindi in che modo gli scritti antico testamentari vengono trattati ed interpretati?
    E soprattutto che valore possano avere visto che sono fondamentalmente non interpretabili in maniera univoca?

    Dato che sono una serie di consonanti senza soluzione di continuità CHI e COME può stabilire quale interpretazione è ciò che i nostri\vostri avi volevano tramandarci in maniera oggettiva e quali sono davvero le loro esperienze?
    Camminavano davvero con delle divinità eteree o erano entità in carne ed ossa (terrestri o :alienff: )?
    Cosa ne pensate voi (inteso come comunità ebraica) in merito?
    Molti esponenti cattolici ammettono senza problemi che nell'antico testamento siano presenti testimonianze di contatti alieni diretti con l'uomo e la reputa una cosa plausibile, il che mi lascia esterrefatto conoscendo la chiusura del Vaticano su certi temi scientifici nella sua storia. La vostra comunità è della stessa opinione? direi che le vostre autorità religiose possano averne una conoscenza migliore visto che i fatti si sono svolti proprio da voi :)

    E soprattutto visto che a quanto ho capito NESSUNO è in grado di sapere con esattezza cosa volessero tramandarci questi scritti che senso ha continuare a dibattere su qualcosa che non potrà mai essere chiarito e soprattutto basare su questi scritti le grandi religioni monoteiste?

    Mi scuso se le domande possano sembrare scontate e per la lunghezza del post ma sono domande che mi frullano nella testa da un bel pò e vi ringrazio in anticipo per eventuali risposte :)

    p.s.: a quanto ho capito però Biglino specifica sempre che lui traduce il testo masoretico per mettere in risalto le discrepane presenti in quel testo rispetto alle bibbie che noi abbiamo in casa e gli errori di traduzione (voluti?) e il cambiamento perfino dei concetti presenti in quel testo rispetto alle nostre bibbie. Io non gli ho mai sentito dire di tradurre la torah. Se i masoreti hanno vocalizzato e punteggiato volevano dare un seso preciso al testo no? quindi è giusto tradurlo in maniera letterale, il lavoro di traduzione PARDES che citate è stato fatto dai masoreti nella stesura del testo dico bene?

    Ciao, benvenuto, Max Power! :)

    E sì, non sei l'unico ad esserti avvicinato a questo forum per questo motivo: io sono come te! :)

    Alcune delle cose che chiedi, però, hanno trovato risposta nelle pagine precedenti di questa stessa discussione... in particolar modo nel "botta e risposta" tra me e Negev... alcune.

    CITAZIONE (barionu @ 14/6/2012, 17:35) 
    Allora, un ben giunto a Solleticoso . :D

    Mi sono preso l' Avvocatura di Biglino qui, topic attualmente in stand -by per miei impegni di lavoro.


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    Ci sono molti link con studi interessanti sulle domande che poni ...

    Sul satan e serpenti ....

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    Buona lettura , e inizia immediatamente a studiare l' Ebraico !

    ( quando parli con negev evita il colore rosso ... :B): )




    zio ot :rolleyes:

    Grazie, un sentito ringraziamento a tutti voi per l'accoglienza e per il tempo che avete dedicato a rispondere alle mie domande (che il più delle volte vi saranno sembrate sciocche, immagino!).

    Io in teoria ho abbastanza tempo libero dal lavoro, il fatto è che non mi piace passarlo su internet :) però ti prometto che, pian piano, leggerò tutto quello che mi hai segnalato.

    Allo stesso modo, imparare l'Ebraico mi prenderebbe molto tempo, e non so se avrei la costanza necessaria per condurre seriamente i miei studi. Pensa che ci ho messo un sacco di tempo per imparare un pochino l'inglese scritto, direi proprio che lo studio delle lingue non è il mio forte!!

    Ora però mi hai incuriosito: chi volesse, per suo diletto, dedicarsi allo studio dell'Ebraico, dove può rivolgersi? Voglio dire, è possibile recarsi in Sinagoga e chiedere di frequentate dei corsi, senza volersi convertire?

    P.S. Perchè dovrei evitare il colore rosso??? Cos'è Negev, una specie di toro?? :D Comunque ok...

    Forse l'ho trovato: l'autore in questione dovrebbe essere Giuseppe Flavio...

    www.youtube.com/watch?v=74YSgS7wgm0&feature=related

    Il filmato è lungo e ridondante, e probabilmente nella sua "prefazione" contiene delle informazioni che ai più non interessano (anche perchè sono cose arcinote, circa possibili contatti tra alieni e civiltà antiche). I minuti importanti vanno da 6:00 a 8:00. Interessante il fatto che Giuseppe Flavio fosse, oltre uno storico romano, un Gerosolomitano e un Ebreo.
     
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646 replies since 1/11/2011, 17:07   116703 views
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