Cosa ne pensate della traduzione fatta da Mauro Biglino della Torah

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. J.Locke
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Alessandro977 @ 10/11/2012, 09:57) 
    CITAZIONE (orange8 @ 10/11/2012, 00:46) 
    Ok va bene, ma quello che voglio dire io è che questa è una spiegazione successiva rispetto a quando è stata scritta la Bibbia; queste regole sono successive visto che le vocali non c'erano prima. Se per esempio mi danno un libro in italiano ma composto da sole consonanti (tra l'altro senza spazi), la vocalizzazione può essere fatta in più modi, e quindi usciranno più libri con significati diversi.

    Certo, se te lo danno senza le istruzioni. Ma anche a questo dovrebbe servire la tradizione e la tramandazione orale, mi pare, sono lì le istruzioni su come si deve leggere.

    (e poi, sempre se ho capito bene, è anche importante che non sia vocalizzato. Perché all'interno delle varie sfumature di vocalizzazione attribuibili a singole o a gruppi di parole sia possibile scoprire significati della Scrittura che vanno oltre quello letterale)

    Se poi te vuoi dire che questa tradizione e queste istruzioni sono successive, questo mi sembra impossibile. Sarebbe come dire che è stata scritta una serie infinita e ininterrotta di consonanti praticamente alla cieca e solo dopo qualche annetto qualcuno ha detto: "Beh.. vediamo di capirci qualcosa,eh!" No questo non torna.

    Se invece intendi che non è affidabile o che col tempo sia stata modificata o manomessa.. Boh.. A questo non so rispondere. Credo che sul forum ti diranno che è impossibile ma se hai prove che testimoniano il contrario, sarei curioso.

    Un saluto
    A.

    Dopo una ricerchina ho trovato questo:

    CITAZIONE
    Il testo masoretico è la versione ebraica della Bibbia ufficialmente in uso fra gli ebrei. Viene spesso utilizzata come base per traduzioni dell'Antico Testamento da parte dei cristiani. Essa venne composta, edita e diffusa da un gruppo di ebrei noto come Masoreti fra il primo e il X secolo d.C. Contiene varianti, alcune significative, con la più antica versione greca detta dei Settanta.
    La parola ebraica mesorah (מסורה) si riferisce alla trasmissione di una tradizione. Infatti, in senso lato, si riferisce all'intera catena della tradizione ebraica. Ma nell'ambito del "testo masoretico" la parola assume un significato specifico, e cioè relativo a succinte note marginali nei manoscritti (e più tardi a stampa) della bibbia ebraica, nelle quali sono annotate particolarità del testo, solitamente relative alla pronuncia esatta della parola.

    CITAZIONE
    Nell'antichità classica gli scribi erano pagati per il loro lavoro secondo il numero di stichi copiati. I libri della Bibbia, in prosa, mal si prestavano a ciò, e gli scribi iniziarono a contare le lettere. Da questa usanza si sviluppò nel tempo la Masorah numerica, che conteggia e raggruppa i vari elementi del testo. Così, il Levitico (8:23) raggruppa la metà dei versi di tutta la Torah; tutti i nomi di Dio citati in corrispondenza ad Abramo sono santi, salvo che in Genesi 18:3; dieci passaggi della Torah sono punteggiati; per tre volte la Torah ha la sillabazione לא anziché לו. La raccolta dei manoscritti e il rilievo delle loro differenze ha fornito materiale per la Masorah Critica. La stretta relazione che esisteva un tempo (dai Soferim agli Amoraim) tra il Maestro della tradizione ed il Massoreta, che spesso erano la stessa persona, spiega la Masorah Esegetica. Infine, lo sviluppo di un sistema grafico di accentazione e vocalizzazione ha dato adito alla nascita della Masorah Grammaticale.

    CITAZIONE
    La suddivisione in parole, libri, sezioni, paragrafi, versi e clauses (probabilmente citati in ordine cronologico); la definizione dell'ortografia, pronuncia e musicalità; l'introduzione, o la definitiva adozione dei caratteri quadri e delle cinque finali (vedi alfabeto ebraico); alcuni ritocchi testuali per proteggere contro la blasfemia; l'enumerazione di lettere, parole, versi, eccetera, e la sostituzione di alcune parole nelle letture pubbliche sono tra le prime realizzazioni dei Masoreti.
    Non essendo pensabili modifiche al testo originale della Bibbia, i primi Masoreti adottarono alcuni espedienti: marcavano le varie divisioni con spaziature, e facevano riferimento a insegnamenti halachici o haggadici, con modifiche delle forme delle lettere, punti e altri segni. Le glosse erano permesse solo sulle copie private, e se ne ha notizia solo a partire da Rabbi Meir (circa 100-150 e.v.).

    http://it.wikipedia.org/wiki/Testo_masoretico

    Insomma, maneggiato e rimaneggiato quel testo
     
    .
646 replies since 1/11/2011, 17:07   116740 views
  Share  
.