Cosa ne pensate della traduzione fatta da Mauro Biglino della Torah

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  1. Solleticoso
     
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    CITAZIONE (Negev @ 13/6/2012, 19:14) 
    Ma diffondere un messaggio strampalato, senza né capo né coda e non fondato su nulla, le pare corretto, soprattutto se si tratta di persone che pendono dalle labbra e accettano tutto come oro colato?

    Beh, io credo alla buona fede (sempre se di errore si trattasse) di Mauro Biglino... la verità in merito alla sua buona fede la conosce solo lui!!
    Comunque non darei per scontato il fatto che i suoi auditori (gentili al 99%) siano tutti dei sempliciotti che si "bevono" tutto senza riflettere... il fatto che io sia qui a discutere con lei non ne è forse la prova? :)
    Inoltre, se lei ascolta la conferenza tenuta vicino Napoli da Biglino il (mi pare) 6 maggio scorso noterà che a volte viene contestato dai presenti, che gli chiedono ragione di certe sue traduzioni citandogli i passi della Bibbia che seguono per smentirlo... o più semplicemente per chiedergli lumi! :)

    CITAZIONE (Negev @ 13/6/2012, 19:14) 
    Innanzi tutto occorre GIA' conoscere la parola e le altre possibilità, quindi, dal contesto si capisce il senso, ma non sempre è facile, tant'è che oggi se davvero vi può essere una possibilità di equivoco, si usa punteggiare alcune parole. Vi sono inoltre delle regole grammaticali e fonetiche varie, una delle quali è, ad esempio, l'uso delle madri di lettura, che sono delle lettere che possono essere, a seconda della circostanza, usate come vocali o consonanti, come la alef, la vav ecc..

    Ok, grossomodo è come me l'ero immaginato... certo anche lei ammette che si tratta di una materia di grandissima difficoltà anche per i più esperti!! Spero crederà all'assoluta buona fede del prof. Biglino se ha commesso degli errori.

    CITAZIONE (Negev @ 13/6/2012, 19:14) 
    Non esiste una teologia ebraica e non esistono dogmi nell'ebraismo: tutto si può discutere e la discussione è alla base dello studio. Infatti si studia in due affinchè vi sia una disputa dialettica costante.
    I Talmud sono due: Talmud Bavli (babilonese, ciò scritto in quell'epoca) e Yerushalmi (Gerosolimitano).
    Sono due opere di una ventina di volumi ciascuna e non trattano di religione ma abbracciano in diversi trattati tutto lo scibile della cultura ebraica dell'epoca: dalla medicina, all'astrologia, matematica, fisica, etica, morale ecc. Sono scritti in un linguaggio di difficilissima comprensione affinché non fosse accessibile ai non ebrei e tra questi a veri studiosi: parti in ebraico, altre in aramaico e altre miste con periodi dell'uno e parole o periodi dell'altro.

    Forse qui c'è un malinteso: io per "teologia" intendo semplicemente una sorta di "filosofia della religione": per me qualsiasi analisi non superficiale di un testo religioso è teologia! Magari uso il termine in maniera impropria, nel qual caso me ne scuso...

    Ora ho le idee più chiare sui Talmud, però le chiedo: come può invitarmi a consultarli, se lei stesso mi informa che "Sono scritti in un linguaggio di difficilissima comprensione affinché non fosse accessibile ai non ebrei e tra questi a veri studiosi"?

    CITAZIONE (Negev @ 13/6/2012, 19:14) 
    I Vangeli, gli atti e le lettere paoline possono tranquillamente prescindere dal resto se si è interessati al solo Cristianesimo delle origini, ma una conoscenza di tutto il fenomeno cristiano, non può di certo ignorarne la letteratura, patristica, tomistica ecc.

    Ma è proprio questo il punto: il prof. Biglino, presentandosi come un SEMPLICE TRADUTTORE (non un Maestro della Tradizione rabbinica, non un Teologo Cristiano, non un maestro spriituale, non un profeta, niente di tutto questo) ma come un semplice traduttore, cerca di riportare alla luce QUELLO CHE, ORIGINARIAMENTE, IL TESTO "VOLEVA DIRE". Il suo è un lavoro di filologia, a voler ben vedere, che forse esula un po' dalla pura e semplice traduzione.
    Se lei ha infine visto una conferenza del prof. PER INTERO, non le saranno sfuggiti i numerosi riferimenti che il prof. fa AD ALTRE TRADIZIONI DEL PERIODO O ANTECEDENTI, come le tavolette sumeriche (in primis), i testi religiosi degli antichi egizi, i testi sacri induisti... questo è l'approccio tipico del filologo, che indaga sul senso ORIGINARIO del testo, e sulla sua portata storica, considerando anche fonti coeve per aiutarsi.

    Un po' troppo pretenzioso? Forse sì, tutto sommato. Questa è un'opera difficilissima, ma, credo, onesta.

    CITAZIONE (Negev @ 13/6/2012, 19:14) 
    Ma è proprio questo il punto: l'ebreo non legge questi testi con l'occhio della fede, ma come i libri della propria storia.
    Il Tanach(Bibbia ebraica) non è per l'ebreo assolutamente un libro di religione.
    E' il cristiano che lo legge con occhio di fede. L'approccio fideistico esula dalla mentalità ebraica. Per questo le interpretazioni di Biglino possono fare presa su di un pubblico ingenuo e digiuno, non su chi conosce a fondo l'argomento e la lingua con la quale è scritto. (lingua che ha stili e forme molto differenti, con le relative difficoltà, procedendo da un libro ad un altro: l'ebraico di Genesi non è altrettanto comprensibile che l'ebraico di Numeri o dei Profeti)

    Questo è molto interessante. Devo dire che è un aspetto della materia che conoscevo in maniera così superficiale, da ignorarlo, nei fatti.

    Però, mi scusi: per leggere il Pentateuco come un testo STORICO, non è necessario un approccio FIDEISTICO? Voglio dire, chi potrebbe credere, nel 2012, sia questi Ebreo, Gentile o ateo, che Adamo, primo uomo del genere umano, sia stato creato 6.000 anni fa, quando ci sono fossili di Homo Sapiens databili a centinaia di migliaia di anni fa?
    Eva fu veramente creata per intervento diretto di Dio da una costola di Adamo?
    Dio creò l'Universo in 6 giorni (intesi proprio per il lasso di tempo corrispondente a 24h volte 6)??

    Lei mi dice di crederci da un punto di vista storico, che non ha nulla a che vedere con un approccio fideistico... ? Possibile? Oppure a me, da ignorante quale sono, manca un passaggio logico?

    CITAZIONE (Negev @ 13/6/2012, 19:14) 
    non metto in dubbio che abbia studiato, di certo non poteva inventarsi nemmeno le più lontane ipotesi fantasiose. Ciò che sostengo è che studiare sui libri non è sufficiente senza la pratica continua. In tutta modestia, io dedico almeno due ore al giorno alla lettura della Torah e contemporaneamente dei quotidiani, parlo ogni giorno su skype con Abramo e con altri amici Israeliani e vado in Israele per una settimana ogni tre mesi al massimo, perché si tratta di una lingua proibitiva, difficilissima e la minima interruzione provoca subito vuoti, errori, dimenticanze.
    Che abbia studiato con un Rabbino non gli dà la patente di esperto di Ebraico e se interpreta Il Tanach con quegli errori così grossolani, al di fuori di ogni regola fonetica, grammaticale e di tradizione, deduco che non ha studiato abbastanza, che non ne ha tratto profitto o che non ha capito molto.

    Su questo punto non discuto più: evidentemente ha ragione lei. D'altra parte, essendo molto più ignorante di Biglino, in materia, come posso mettermi a discutere con lei di una materia che lei padroneggia benissimo??

    Le faccio però un'altra osservazione: Biglino, sempre nella conferenza di cui sopra, tenuta poco tempo fa vicino Napoli (mi pare a Salerno), che, se le interessa, le likerò, cita un autore ROMANO (quindi appartenente alla cultura occidentale) che riferiva come (INENARRABILE DICTU) all'avvicinarsi del soldati romani a Gerusalemme, e siamo nel 71 D.C., il Tempio sta per essere distrutto, successero 2 cose che hanno dell'incredibile: una viene riferita all'autore, la seconda (ben più incredibile) viene vista coi propri occhi dall'autore, da moltissimi testimoni (suppongo tutti i soldati romani in marcia, e gli abitanti di Gerusalemme e dei dintorni):

    1. Quando pare praticamente certo che la città verrà persa, perchè una moltitudine incredibile di soldati si trova praticamente alle porte della città, nel Tempio viene udita una voce roboante provenire dalla parte più interna del Tempio, che dice "Noi abbandoniamo questi luoghi". Segue un boato incredibile e

    2. Migliaia di soldati romani vedono, con i loro occhi, quelli che l'autore chiama "carri celesti" sollevarsi dal CORTILE INTERNO del Tempio di Gerusalemme e salire velocissimi in cielo, con un boato roboante, per sparire presto nella Troposfera...

    Purtroppo non posso citarle l'autore, ma, se lo desidera, posso rintracciarlo facilmente.

    CITAZIONE (Negev @ 13/6/2012, 19:14) 
    Perché vocalizzare con "Eghel" è la cosa più semplice e ovvia e anche presso gli ebrei, comunemente si dice "vitello"
    Quella di Abramo è già una interpretazione rabbinica molto avanzata, per chi ha una conoscenza molto profonda delle etimologie, non è una interpretazione di tutti i giorni, per l'uomo comune

    Questa è una cosa molto interessante.
    Che gliene pare dell'interpetazione che do io del perchè il vitello d'oro fosse proprio un vitello?

    CITAZIONE (Negev @ 13/6/2012, 19:14) 
    Questo è un argomento molto interessante che va al di là delle apparenze. Baal è il padrone, il signore, anche in ebraico moderno. Vuol dire anche marito.
    "Baal zevuv" "il signore (padrone) delle mosche, potrebbe riferirsi ad un agente portatore di infezioni microbiche, essendo la mosca uno dei veicoli principali delle infezioni ed epidemie, attraverso la trasmissione dei microbi. Abramo ha studiato a lungo questo concetto, che si ritrova nella letteratura ebraica.

    Un'altra interpretazione ancora!! Veramente affascinante...

    Devo dire che parlare di questi argomenti con Ebrei che ne capiscono veramente è molto interessante e stimolante... a proposito: io sono passato dal "tu" al "lei", nel mio messaggio precedente, riferendomi a lei, perchè più parlavo con lei e più mi rendevo conto di parlare con una persona che detiene una grande conoscenza in un campo nel quale io, invece, arranco a fatica... di qui il rispetto immediato per la persona e il passaggio alla terza forma di cortesia automatico!! :) Io però non ho ancora 30 anni e non sono nemmeno laureato: lei può benissimo rivolgersi a me dandomi del "tu"! Anzi, se lo facesse, mi onorerebbe in tal modo della sua amicizia! :) (Ovviamente poi tornerei anch'io a darti del tu!)
     
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646 replies since 1/11/2011, 17:07   116739 views
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