Cosa ne pensate della traduzione fatta da Mauro Biglino della Torah

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  1. Solleticoso
     
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    CITAZIONE (Negev @ 12/6/2012, 09:28) 
    le ho ascoltate da allora e confermo la sua assoluta ignoranza di ebraico.
    Hai un'idea non esatta della "vocalizzazione".
    A chi parla ebraico tutti i giorni e legge il testo senza punteggiatura non serve nessun codice.
    ma soprattutto non si può capire la Torah senza Talmud, Mishna, Ghemarà etc.
    Qualunque sistema di codice renderà sempre e soltanto un'unica possibilità di traduzione e, soprattutto limiterà la traduzione A CIO' CHE GLI IDEATORI DEI CODICI VOLEVANO CHE FOSSE LETTO E CAPITO.
    Senza l'accesso alla letteratura ebraica (che non è punteggiata) la traduzione non può andare.
    Di conseguenza solo una profonda conoscenza della lingua consentirà a chi legge di vocalizzare, in quanto se non si conosce già monte la parola, non la si potrà nemmeno leggere, il che significa che la conoscenza della lingua parlata viene prima di quella scritta.
    Che i Cristiani usino le loro traduzioni è affar loro. Contenti loro, contenti tutti. cosa vuoi che mi interessi?
    Il problema della vocalizzazione non è limitato alle singole parole ma, estendendo il concetto alla intera frase e poi all'intero testo, moltiplica le difficoltà e le interpretazioni in modo esponenziale
    Chi, come voi non parla ebraico, resta colpito dalla "conoscenza" di Biglino. Chi ha una conoscenza vera della lingua, sorride, perché vi sono dei significati, delle situazioni, delle sfumatura fonetiche, sintattiche, grammaticali, storiche, di usi e tradizioni, di commenti in letteratura che permettono ben altre traduzioni ed interpretazioni.
    L'ebreo legge il testo con altri occhi, senza implicazioni di fede e lo legge alla luce della tradizione ebraica completamente ignota al mondo esterno.
    Le traduzioni di Biglino hanno degli errori molto grossolani, già semplicemente dal punto di vista fonetico e grammaticale. Ma soprattutto, ciò che trovo estremamente negativo è il "sensazionalismo", la presunzione di presentare delle traduzioni completamente fantasiose e senza senso agli uditori, traduzioni ed interpretazioni fondate sul nulla che certamente impressionano l'ignaro ascoltatore ma fanno ridere chi invece è madrelingua e dalla nascita parla quella lingua e studia quella letterutura antica.
    Il Tanach è molto difficile già per chì è madrelingua e studia tutta la vita e vi sono dei passi estremamente oscuri, figuriamoci per qualcuno che, giocoforza, vive in un mondo non ebraico e non ha la padronanza della lingua moderna, senza la quale è impossibile affrontare quella antica.
    posso anche ammirare il suo impegno, che per un occidentale non è poco, ma da qui a dire che è un esperto ci passa un oceano.
    Nel mondo letterario ebraico si sorrde molto anche per le rinomate scuole bibliche che affrontano ebraico classico e moderno come se si trattasse di due cose distinte e lontane e si rivolgono all'ebraico come farebbero con altre lingue classiche , latino greco e così via.
    Si tratta di tutt'altro e potrei fare mille esempi
    Non pretendo che tu ci creda e non ha importanza, perché per chi non ha avuto a che fare con i veri Maestri è impossibile crederci.
    Per capire la mentalità e la cultura ebraica, occorre starci dentro e, soprattutto leggere sempre lo scritto alla luce della tradizione orale, confluita, in gran parte nei due Talmud.

    PS: io non sputo su nessuno. I forum servono a questo, ad esprimere il proprio parere.
    Nessuno vieta a Biglino o ad altri di intervenire, di riportare un passo così come è scritto portarre le proprie teorie e accettare le argomentazioni e le critiche. Possiamo discuterne in italiano o, meglio ancora, in ebraico. Altrimenti parliamo di aria fritta.
    Si può tranquilla mente prendere il testo nudo e crudo, non vocalizzato, leggerlo e commentarlo. In calce a "forum biblico, vi è tuttom il Tanach del sito "Machon Mamre". Vi una opzione con la quale, con un click scompare la vocalizzazione masoretica e appare il testo integrale.
    Perché no? :D

    Negev, ti ringrazio per la tua esauriente risposta, che ho avuto modo di leggere solo oggi.

    Innanzitutto ti chiedo scusa per i toni decisamenti accesi del mio precedente post: tieni conto del fatto che l'ho scritto alle 3 passate di notte, quando avevo anche la febbre... per cui mi scuso se ho potuto offendere qualcuno, con le mie parole.

    Rileggendolo mi sono sembrate particolarmente antipatiche le parti in cui mi riferisco alla "maggioranza cristiana"... intendevo semplicemente dire che Biglino, italiano (in origine) Cristiano, ha inteso rivolgere il suo lavoro ai suoi connazionali e (principalmente) ai suoi co-credenti (che brutto termine... d'altronde "fratelli nella Fede" mi sembrava un tantino esasperato come termine), e di certo non pretende di insegnare l' Ebraico antico ai Rabbi e a chi lo studia da una vita!! :) Il suo è, per l'appunto, un lavoro "per il popolo"... o "di divulgazione", che forse suona un po' meno offensivo.

    Sicuramente io non ho ALCUNA IDEA in merito alla vocalizzazione, dal momento che (per dirne una) ho appreso questo termine l'altra sera, ascoltando per la prima volta una conferenza del dott. Biglino su youtube (era sabato sera)... prima sapevo semplicemente che l'Ebraico, così come qualche altra lungua medio-orientale, si scrive senza le vocali... e mi chiedevo: e allora come fanno a capire cosa c'è scritto?? Sono un ignorante in materia, lo ammetto...

    Su una cosa, però, mi pare di poter dire che forse lei non ha compreso il prof. Biglino: lui, non so se nei filmati linkati a questo video, o in altri, rispondendo ad una domanda di un auditore, parla per l'appunto di tradizione orale, grazie alla quale è possibile leggere i testi non vocalizzati... il fatto è che lui allude a (principalmente) 4 tradizioni: quella del Tempio di Gerusalemme, quella del lago di Tiberiade e... sinceramente non ricordo i nomi esatti delle altre 2. Quella che si è imposta è stata quella del Tempio di Gerusalemme. Ma allora siamo sempre là: la tradizionale lettura comporta già, di per sè, un'interpretazione!! D'altro canto lei dice che, senza, non ha nessun senso leggere il testo non vocalizzato... forse il problema è irrisolvibile?

    Circa il Talmud: ribadisco la mia ignranza in materia, ma, da quanto mi par di aver capito, trattasi di un'opera TEOLOGICA che permette, per il fedele Ebraico, di poter interpretare correttamente le Scritture. Va bene. Sarebbe come se lei, spinto da pura curiosità culturale, volesse leggere il Nuovo Testamento (cosa che probabilmente avrà anche già fatto) e io l'esortassi, però, a leggersi anche i trattati di San Agostino e San Tommaso in merito... più qualche libro di Ratzinger. Va bene, ma questo è l'approccio sbagliato, in merito. Biglino non vuole certo venire ad insegnare a nessuno la tradizione Ebraica, e nemmeno quella Cristiana: vuole solo proporre una NUOVA e DIVERSA chiave di lettura delle Sacre Scritture, Vecchio e Nuovo Testamento insieme... proprio per questo propone di sgomberare la mente dai pregiudizi, e affrontare i Libri Sacri come se stessimo leggendo una sorta di diario, un racconto di eventi VERAMENTE ACCADUTI, proprio così come scritti... il fedele sorriderà: può benissimo farlo, ma non puoi impedire a noi di compiere quest'operazione.

    Io credo benissimo all'ENORME complessità dei testi... non ho capito bene perchè è impossibile paragonare l'Ebraico antico ad una lingua classica come il Latino o il Greco antico, sinceramente, ma va bene... vorrei solo segnalarle che Mauro Biglino, PRIMA di andare a lavorare con le Edizioni Paoline, ha studiato per diversi anni Ebraico sotto la guida di un Maestro, un rabbino, credo della comunità Ebraica di Torino... non ricordo esattamente, casomai potrei andarlo a cercare, se a lei interessa... ovviamente non ne dice il nome... insomma, non ha fatto un corso di ebraico antico per corrispondenza!! Si è preparato adeguatamente con dei maestri di fede ebraica.
     
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646 replies since 1/11/2011, 17:07   116740 views
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