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CITAZIONECIT. Hard-Rain: In generale ληστης significa "brigante", "bandito", "malfattore" è poi Flavio Giuseppe che lo usa per i "briganti" del tempo della guerra giudaica nel contesto specifico delle sue opere. Cioè per F.G. i rivoluzionari erano dei "malfattori".
Hard-Rain: per es. nella seconda olintiaca Demostene dice che intorno a Filippo di Macedonia stanno adulatori e malfattori (pl. di ληστης) e gente di tal genere...
A parer mio era tale il disprezzo di Flavio Giuseppe per i rivoltosi da non volerli quasi nominare come gruppo avente una sua dignità "politica": li chiama genericamente "malfattori". Come se noi per disprezzo oggi chiamassimo così quelli dell'Isis, per non volerli riconoscere come entità politica.CITAZIONECit. SAPREMO: sorge spontanea però questa domanda: queste persone furono considerate passibili additittura della pena di morte per crocifissione: quindi ληστης dovette essere molto-molto pesante come sostantivo; anche Marco contemporaneo (più o meno) a GF usa questo termine per i due che affiancano Gesù; forse al tempo significava qualcosa di più, o no?
ho controllato un pò: questo termine ληστης, GF lo usa nella sua seconda opera, ma nella prima per le stesse situazioni usa zeloti e lo usa per indicare questi rivoltosi; lo stesso Eleazzaro, che era addirittura un capo di questi rivoltosi, è da lui chiamato così;
ho riletto poi qualche passo di Brandon ("Gesù e gli Zeloti") ed anche lui vede in ληστης dei sovversivi ed assassini; se poi GF potè scrivere originariamente in ebraico, si pensa che usò il termine qanna'im (se ho scritto bene), che leggero non è
Che rapporto c'è fra il κακὸν ποιῶν di Gv 18:30 e il ληστης di G. Flavio? Grazie!
Tenendo conto che: Luca per i due "ladroni" utilizza κακοῦργοι, Matteo e Marco ληστης..
Barabba in Gv è ληστης ma per Marco i rivoltosi che stanno con lui sono στασιαστῶν.. Ci puoi aiutare a distinguere?
Gv 18:30 è riferito comunque a GESU'. Sarebbe lui il κακὸν ποιῶν (malfattore?)
Tra l'altro ho letto una attenta analisi di Jossa. Gli zeloti in GF non sarebbero proprio dei "rivoltosi", in quanto i più esagitati sarebbero i SICARI.
Grazie!. -
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la consulenza ebraica c'entra poco o, al momento, non sembra essere richiesta. aspettiamo se la cosa va solo nel senso della terminologia greca o se nasce qualche collegamento con "bar-abba " o altri termini ebraici . -
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SAPREMO aggiunge:
sul ricorso da parte di GF nel suo secondo libro del termine ληστης, ritenuto più leggero (per alleggerire appunto le figure dei soggetti a cui si riferisce):
poteva essere invece che il termine avesse subito una evoluzione negativa, come accade per l'Occidente in questi decenni con il termine 'integralista' e non fosse quindi più tanto leggero, ma avesse acquisito un significato nuovo;
e poi si può anche pensare che, sì, GF potè aver voluto correggere il tiro usando un termine più leggero, ma è pur vero che la frittata con il primo libro dove queste figure le aveva chiamate con nomi pesanti, ormai era stata fatta, ed allora è pure pensabile che a quel punto nessuno avrebbe creduto a questa nuova versione edulcorata e questo termine "nuovo" allora lo usò semplicemente perchè magari lo vide più aggiornato e/o appropriato e/o diffuso, e non appunto perchè più leggero;
ma io il greco non lo so, leggo le traduzioni altrui ed accetto tranquillamente anche questa 'diminutio' del termine, nessun problema...
Edited by sapremo - 18/9/2014, 14:30. -
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la consulenza ebraica c'entra poco o, al momento, non sembra essere richiesta. aspettiamo se la cosa va solo nel senso della terminologia greca o se nasce qualche collegamento con "bar-abba " o altri termini ebraici
Va bene.. -
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L'episodio di PINEHAS, figlio di Eleazaro, figlio di Aronne (Num. 25, 10-13) "ha fondato una spiritualità e creato una tradizione, che potremmo definire [...] ZELOTE" "zelando il mio zelo (qin'ah) in mezzo a loro".
Giuseppe Flavio non parla mai di "zeloti" prima che si formi il gruppo di rivoltosi capeggiato da ELEAZARO figlio di Anania (66 e.v.).
"Luca traduce per i suoi lettori ellenisti il termine ebraico qanna (χαναναιος) che fa di Simone un appartenente al gruppo dei qannaim ricordato talvolta dal Talmud."
Cit. da G. Jossa, I gruppi giudaici al tempo di Gesù, Paideia, 2001
R. Calimani, ne L'ebreo errante (Mondadori, 2002) risulta più esplicito del suo collega:
"Qui Marco, che quasi sempre spiega con puntiglio usi e parole ebraiche, non rende esplicito il significato del termine aramaico traslitterato in Kananaios: avrebbe dovuto scrivere la parola greca zelotes, rivelando così che uno degli apostoli era membro della resistenza ebraica antiromana".
[cit. p. 41]. -
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Qui !
https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=21438410
Con pregevoli interventi di Abramo , Elisha Kimron e Hard Rain
CE è un ' Arca colma di tesori !!!
zio ot.