Angelologia Ebraica

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  1. JohannesWeiss
     
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    Come ritieni più giusto. Può darsi che nei prossimi giorni io non abbia tempo per un dibattito "serrato" (ma forse nemmeno tu), ma mi farà molto piacere conoscere il tuo parere su tutte queste cose.
     
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  2. Lucifero ~Sapere Aude~
     
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    CITAZIONE
    Ma questo, in fin dei conti, non interessa nemmeno a me dirlo. Io non sono interessato a capire quale sia la natura delle creature celesti che circondano D-o (lo "heavenly entourage that sorrunds G-d" di cui parla Flusser) ,o che sono da lui inviate sulla terra. Questa è una questione di ermeneutica, di interpretazione teologica dei testi. Alla fine mi può andare bene qualsiasi interpretazione: che siano manifestazioni impersonali di D-o, che siano creati ad ogni atto divino e con lo svolgimento di esso si estinguano etc.

    Vedi Johannes, non è tanto semplice la questione. Perchè anche ammesso che è secondaria la natura di questi Malakim e che la loro natura teologica può essere trasposta anche nel cristianesimo, c'è invece un altro elemento che è assente nel giudaismo canonico e che è assolutamente inconciliabile con esso, e che ritroveremo solo nell'Enochimo e testi apocalittici annessi : la figura dei demoni veri e propri, di creature sovrannaturali che si ribellano alla volontà onnipotente divina e che vengono relegati in una sorta di prigione metafisica. Questa quasi sorta di manicheismo-dualista, cosi presente nel tardo giudaismo extracanonico, non è ravvisabile negli scritti della Tanakh che parlano di un YHWH autore assoluto sia del bene quanto del male. Dunque, scoprire che sia Gesù che gli Apostoli che gli Enochici e gli Esseni credessero in forze oscure e demoniache ("angeli caduti") che fossero in contrapposizione a YHWH e che meritassero la fine di un carcere o tormento infernale è un elemento, a mio avviso, assolutamente innovatico e che sua trova la sua matrice teologica proprio nella elaborata angelologia enochica. Per questo dicevo, che è assai strano che i farisei -da rigidi osservatori ortodossi della Torah canonica quali erano- avessero queste concezioni demonologiche avanzate tipiche dell'Enochismo e apocrifi apocalittici.


    Saluti
     
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  3. JohannesWeiss
     
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    Ti ho già fatto notare nell'altro forum che la credenza dei demoni non può essere stimata un'esclusiva enochico-essena, bensì un dato relativamente comune nel giudaismo del secondo Tempio. Le ragioni che ti ho fornito le conosci già, e sono tutte forti:

    1) Flavio Giuseppe ha assistito personalmente agli esorcismi di un tale Eleazaro, ne ha constatato e approvato l'efficacia (i demoni non ritornano più), interpretandoli come una prova della grande sapienza di Salomone, a cui si riallaccerebbe la tecnica di Eleazaro. Flavio Giuseppe non è né un enochico-esseno, né un dualista o mezzo politeista. Non identifica i demoni con nomi particolari, né afferma che siano angeli ribelli decaduti. Parla semplicemente di demoni. La sua è una preziosissima testimonianza di ciò in cui poteva credere un aristocratico sacerdote gerosolimitano. E se tali credenze potevano essere condivise da una persona della sua cultura, quanto più da gente comune senza cultura come Gesù, i suoi discepoli e la gente di Galilea che portava conduceva a Gesù i loro ossessi.

    2) Nel libro di Tobia abbiamo il demone Asmodeo e l'esorcismo dello stesso grazie alle istruzioni dell'angelo Raffaele. In questo, Tobia (scritto tra III e II sec. aev) è certamente erede della tradizione enochica, ma la fa propria in funzione pro-sadocita e anti-enochica, sostenendo quindi la perenne validità della Torah e del Tempio esistente.

    3) Nel Vangelo di Marco Gesù viene accusato da scribi gerosolimitani di derivare il suo potere esorcistico da Beelzebul. Un'accusa del genere è la più infamante possibile, e non può in quanto tale essere stata inventata dagli evangelisti.

    Non puoi impostare un discorso storico sulle credenze diffuse nel giudaismo del Secondo Tempio in base al semplice fatto se esse siano attestate o meno negli scritti biblici. Non esisteva in quell'epoca un'ortodossia forte, come quella nel successivo periodo rabbinico, né tanto meno un'ortodossia rigidamente appiattita sulla Torah scritta o sugli altri scritti proto-canonici: quest'ultima posizione sarebbe casomai vicina alla dottrina sadducea (che però non è era un'ortodossia), laddove i farisei, richiamandosi e sviluppando la tradizione dei padri, erano portatori di tendenze innovative (e in ogni caso nemmeno loro erano un'ortodossia).
    In poche parole: dobbiamo raffigurarci il periodo del secondo Tempio attraverso un modello dinamico di "poli" che interagiscono e si influenzano reciprocamente, e non con un modello statico e rigido "ortodossia/eresia".

    Faccio infine notare che la "demonologia" dell'esorcista Gesù è generica come quella di Flavio Giuseppe. Egli non parla di Azael e Shemihazah, né di angeli ribelli (questo lo abbiamo solo in Mt 25,41 , in uno dei vari passaggi indubbiamente "enochici" peculiari di questo vangelo). Oltre a esorcizzare, egli parla al massimo di Satana e basta (Lc 10,18), di cui riferisce la caduta come un evento che contraddistingue il tempo escatologico presente (se satana è caduto, il regno di Dio è finalmente arrivato), e non come un avvenimento protologico del passato.
     
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    La tua conoscenza di ebraico sembra immensa Abramo, ma sei madrelingua o hai imparato da adulto?
     
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    אריאל פינטור

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    Abramo è madrelingua ebraica ed è Israeliano.
    Quello che è sconcertante è che conosce l'Italiano allo stesso modo.
    E' un perfetto bilingue
     
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    CITAZIONE (Negev @ 9/3/2011, 21:10) 
    Abramo è madrelingua ebraica ed è Israeliano.
    Quello che è sconcertante è che conosce l'Italiano allo stesso modo.
    E' un perfetto bilingue

    Capisco, sarebbe un ottimo RAV... in effetti penso che lo studio della lingua ebraica, e forse anche dell'arabo (antico, non le sue declinazioni contemporanee e regionali), sarebbero da affiancare al latino e al greco, certo non depontenziando ulteriormente queste... ma concedendo almeno qualche ora settimanale alle altre due, per avere una conoscenza di base per i futuri islamisti ed esegeti biblici...
     
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    Koan ho spostato il tuo ultimo post nella discussione: Chi sono i tre personaggi di Genesi 18-19?
     
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    CITAZIONE (Lucifero ~Sapere Aude~ @ 9/3/2011, 14:47) 
    Questa quasi sorta di manicheismo-dualista, cosi presente nel tardo giudaismo extracanonico, non è ravvisabile negli scritti della Tanakh che parlano di un YHWH autore assoluto sia del bene quanto del male. Dunque, scoprire che sia Gesù che gli Apostoli che gli Enochici e gli Esseni credessero in forze oscure e demoniache ("angeli caduti") che fossero in contrapposizione a YHWH e che meritassero la fine di un carcere o tormento infernale è un elemento, a mio avviso, assolutamente innovatico e che sua trova la sua matrice teologica proprio nella elaborata angelologia enochica. Per questo dicevo, che è assai strano che i farisei -da rigidi osservatori ortodossi della Torah canonica quali erano- avessero queste concezioni demonologiche avanzate tipiche dell'Enochismo e apocrifi apocalittici.


    Saluti

    Infatti nel Giudaismo non abbiamo angeli ribelli. Non potrebbero , dato che non hanno libero arbitrio e chi non ha libero arbitrio non ha volontà propria. Ogni genere di mal'ach è perfettamente sottomesso alla volontà di D-o ed è concepito come un'azione divina o come un'apparizione, dipende dai casi. Infatti secondo una chiave interpretativa che fornisce la letteratura rabbinica "un mal'ach non può compiere due missioni", ma solo una e daciò che sono impersonali. Questo tipo di chiavi sono necessarie perché le parabole ebraiche hanno la speciale caratteristica di personalizzare tutto a scopo didattico.

    CITAZIONE (JohannesWeiss @ 9/3/2011, 17:08)
    Ti ho già fatto notare nell'altro forum che la credenza dei demoni non può essere stimata un'esclusiva enochico-essena, bensì un dato relativamente comune nel giudaismo del secondo Tempio. Le ragioni che ti ho fornito le conosci già, e sono tutte forti:

    1) Flavio Giuseppe ha assistito personalmente agli esorcismi di un tale Eleazaro, ne ha constatato e approvato l'efficacia (i demoni non ritornano più), interpretandoli come una prova della grande sapienza di Salomone, a cui si riallaccerebbe la tecnica di Eleazaro. Flavio Giuseppe non è né un enochico-esseno, né un dualista o mezzo politeista. Non identifica i demoni con nomi particolari, né afferma che siano angeli ribelli decaduti. Parla semplicemente di demoni. La sua è una preziosissima testimonianza di ciò in cui poteva credere un aristocratico sacerdote gerosolimitano. E se tali credenze potevano essere condivise da una persona della sua cultura, quanto più da gente comune senza cultura come Gesù, i suoi discepoli e la gente di Galilea che portava conduceva a Gesù i loro ossessi.

    Non sono lo stesso tipo di démoni (con l'accento sulla e), nel giudaismo abbiamo il "mezik", che un termine molto vario, infatti significa "danneggiatore" e può indicare i parassiti della vegetazione oppure i microrganismi che sono causa delle malattie.

    CITAZIONE
    3) Nel Vangelo di Marco Gesù viene accusato da scribi gerosolimitani di derivare il suo potere esorcistico da Beelzebul. Un'accusa del genere è la più infamante possibile, e non può in quanto tale essere stata inventata dagli evangelisti.

    Era un'antica pratica magica risalente al dio di Ekron: baal zevuv (ovvero Signore dei microorganismi), il dio della medicina.


    Shalom
     
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  9. JohannesWeiss
     
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    CITAZIONE (Abramo @ 10/3/2011, 01:07) 
    Non sono lo stesso tipo di démoni (con l'accento sulla e), nel giudaismo abbiamo il "mezik", che un termine molto vario, infatti significa "danneggiatore" e può indicare i parassiti della vegetazione oppure i microrganismi che sono causa delle malattie.

    Vediamo se ho capito bene: intendi dire che i demòni (con accento sulla o: τὰ δαιμόνια) di cui parlano sia Flavio Giuseppe, sia i vangeli sono i mezikkim (di cui si fa un piccolo accenno in Mishnà Avot 5:6) ovvero "microorganismi dannosi" perfettamente naturali, mentre quelli di cui parla la letteratura enochica sono dèmoni, ossia angeli ribelli soprannaturali ?

    No so bene cosa pensare dell'interpretazione dei microorganismi (che mi sembra una ri-concettualizzazione in linguaggio moderno), né sono sicuro che esistesse una differenza così netta tra i vari Azael, Asmodeo, Mastema, Belial (ovvero: demoni concepiti come esseri personali) e i mazikkim.
    Dopotutto il demòne Asmodeo (Ασμοδαυς τὸ πονηρὸν δαιμόνιον , Tob 3,1) - che sarebbe un essere personale - viene esorcizzato attraverso una particolare tecnica (il fumo di cuore e fegato di pesce), in modo mi pare non troppo dissimile dal caso del demòne scacciato dall'esorcista Eleazaro (attraverso un anello contenente una speciale radice, accostato alle narici dell'ossesso) e che sarebbe invece un mazik.

    Ad ogni modo, penso anch'io che Gesù scacciasse quel genere di demòni di cui parla anche Flavio Giuseppe, e quindi dei mazikkim - senza interpretarli come angeli ribelli al modo della letteratura enochica.

    CITAZIONE
    Era un'antica pratica magica risalente al dio di Ekron: baal zevuv (ovvero Signore dei microorganismi), il dio della medicina.

    Sì, ci può stare. Gli scribi di Gerusalemme accuserebbero Gesù di cacciare i mazikkim grazie all'aiuto del Signore dei microorganismi, ovvero di esercitare l'arte magica, di essere uno stregone.
    Indubbiamente, di fronte ad prodigi e atti portentosi, ci sono solo due possibilità: o pensare che essi vengano da D-O, o pensare che siano frutto di magia. Certamente degli scribi di Gerusalemme sarebbero stati poco disposti a sottoscrivere la prima opzione nei confronti di un profeta contadino senza un "curriculum" religioso.

    Tuttavia io sono più convinto dall'interpretazione che questi scribi pensino che esista realmente un "Signore dei microorganismi". Essi non dicono infatti qualcosa del tipo "pratica le arti di baal zevuv", bensì dicono: "Ha baal zevuv!" (ὅτι Βεελζεβοὺλ ἔχει καὶ ὅτι ἐν τῷ ἄρχοντι τῶν δαιμονίων ἐκβάλλει τὰ δαιμόνια ; Mc 3,22). Il senso è chiaro, Gesù scaccia i demòni (mettiamo pure i mazikkim) con/grazie a (ἐν) il principe dei demòni. Questi scribi credono cioè che ci sia effettivamente un principe dei demòni grazie a cui Gesù, essendone (volontariamente, come mago) posseduto, può scacciare efficacemente i demòni.

    Shalom
     
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  10. Hard-Rain
     
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    Flavio Giuseppe comunque frequentò una comunità di esseni (Banno) e vi fu educato in gioventù, come è attestato nella sua Autobiografia. Difatti è considerato uno degli autori antichi che meglio conoscono l'ambiente esseno.

    Gli "angeli caduti" non sono che quelli che si contaminarono con gli uomini, secondo il ciclo enochico che poi compare in diversi apocrifi veterotestamentari. Come è noto questi angeli non sono scomparsi ma sono imprigionati in una valle in attesa del giudizio finale. E io penso che Matteo quando dice, nella scena del giudizio finale, "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli (che chiama αγγελοι)" si riferisca al mito enochico (Mt. 25,41). Notare che è un passo che si trova nel sondergut di Matteo.

    E' altresì un dato di fatto che nel Nuovo Testamento siano confluiti elementi pagani o comunque provenienti da tradizioni popolari come l'ereditarietà della colpa, che ad esempio presso i greci era teorizzato e anche particolarmente importante. Penso a «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?» (Gv. 9,2), non so se questo concetto sia ebraico o se derivi da tradizioni popolari o contaminazioni pagane.

    Di fatto nei testi enochici e in quelli settari di Qumran sono noti gli angeli caduti, il loro principe e il capo dei dèmoni che è Belial.

    Mc. 3,22 in realtà è molto forte e tradotto alla lettera sarebbe: "perchè (egli, cioè Gesù) ha/possiede Belzebul e perchè scaccia i demoni per mezzo del capo dei demoni". Ho notato che le taduzioni sono discordi. La C.E.I./Gerusalemme dice: "Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni" ma Nuova Riveduta, Diodati, Luzzi-Riveduta e altre scrivono proprio: "Egli ha Belzebù", che mi sembra più fedele alla lettera, Gesù - dicono costoro - è capace di possedere Belzebul e per mezzo di lui (complemento di mezzo/strumento εν + dat.vo) caccia i demoni inferiori, mi pare che "il capo dei demoni" debba essere proprio Belzebul che è controllato da Gesù. La crux deriva dal fatto che in greco Βεελζεβοὺλ (parola traslitterata dall'ebraico) è indeclinabile, quindi non è immediatamente evidente chi è il soggetto del verbo εχει nella frase di Mc. 3,22.

    Mi scuso se questi argomenti hanno poca attinenza con l'ebraismo ma riguadano al contrario il cristianesimo. La discussione chiusa nel forum "origini dl cristianesimo primitivo" è stata riaperta dopo aver risolto i problemi. Se volete si può continuare là oppure su "consulenza ebraica".


    Shalom.

    Edited by Hard-Rain - 10/3/2011, 09:40
     
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  11. JohannesWeiss
     
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    CITAZIONE (Hard-Rain @ 10/3/2011, 09:19) 
    Flavio Giuseppe comunque frequentò una comunità di esseni (Banno) e vi fu educato in gioventù, come è attestato nella sua Autobiografia. Difatti è considerato uno degli autori antichi che meglio conoscono l'ambiente esseno.

    Ma dove si dice che Banno fosse un esseno? Era un asceta solitario del deserto, non viveva in una comunità. E quanto al curriculum da geniale enfant prodige (secondo un topos diffuso) che Flavio Giuseppe da di sè stesso è palesemente inconciliabile con la matematica:
    "Non è possibile accettare questa complessa costruzione retorica come un resoconto veridico di quanto successo. Innanzitutto i conti non tornano. Giuseppe Flavio sostiene di aver cominciato l'istruzione superiore all'età di sedici anni e di averla completata nel suo diciannovesimo anno. Dobbiamo naturalmente interpretarlo come un triennio, corrispondente alla fase finale dell'istruzione di un giovane aristocratico romano. Ma egli aggiunge che il periodo trascorso con Banno durò da solo, tre anni. Non rimarrebbe dunque molto tempo per i "faticosi esercizi" alle scuole dei farisei, dei sadducei e degli esseni (...) In un altro testo Giuseppe Flavio sostiene che ci vollero tre anni per diventare membro a pieno titolo della comunità degli esseni (Guerra 2.137-142) ed è probabile che pure i farisei avessero dei gradi di iniziazione. Ancora una volta l'aritmetica di Giuseppe Flavio lascia di stucco".
    (S. Mason, Giuseppe Flavio e il Nuovo Testamento, Claudiana, pp. 50-21).

    Io penso che il solo elemento storico di questa presentazione sia l'apprendistato presso l'asceta Banno, che nulla lascia intendere fosse esseno. Il resto è retorica con cui Giuseppe vuole mostrare di aver provato tutte le filosofie.
    E' vero che le informazioni che possiede sugli esseni sono abbondanti, ma questo lo si deve con ogni probabilità ad una fonte.
     
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  12. Hard-Rain
     
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    Vado a memoria, ma abbiamo solo queste informazioni relaive a Banno circa una frequentazione di Flavio Giuseppe con gli Esseni?

    Nella Vita (= Autobiografia) abbiamo:

    "And when I was about sixteen years old, I had a mind to make trim of the several sects that were among us. These sects are three: - The first is that of the Pharisees, the second that Sadducees, and the third that of the Essens, as we have frequently told you; for I thought that by this means I might choose the best, if I were once acquainted with them all; so I contented myself with hard fare, and underwent great difficulties, and went through them all. Nor did I content myself with these trials only; but when I was informed that one, whose name was Banus, lived in the desert, and used no other clothing than grew upon trees, and had no other food than what grew of its own accord, and bathed himself in cold water frequently, both by night and by day, in order to preserve his chastity, I imitated him in those things, and continued with him three years. 1 So when I had accomplished my desires, I returned back to the city, being now nineteen years old, and began to conduct myself according to the rules of the sect of the Pharisees, which is of kin to the sect of the Stoics, as the Greeks call them."

    Mi sembra da notare quando dice: "and went through them all (sects)", il testo greco è più preciso, καὶ πολλὰ πονηθεὶς τὰς τρεῖς διῆλθον, dice proprio "le tre (sette)", cioè Sadducei, Farisei ed Esseni. Sicuramente, dunque, ha conosciuto e frequentato direttamente anche gli Esseni, sebbene non si dica a che livello (alla fine, dopo avere anche frequentato Banno, scelse la setta dei Farisei).

    Questa nota è del traduttore (W. Wiston), riguarda il problema dei tre anni che Flavio Giuseppe trascorse con le tre sette e con Banno:

    "When Josephus here says, that from sixteen to nineteen, or for three years, he made trial of the three Jewish sects, the Pharisees, the Sadducees, and the Essens, and yet says presently, in all our copies, that he stayed besides with one particular ascetic, called Banus, with him, and this still before he was nineteen, there is little room left for his trial of the three other sects. I suppose, therefore, that for, with him, the old reading might be, with them; which is a very small emendation, and takes away the difficulty before us. Nor is Dr. Hudson's conjecture, hinted at by Mr. Hall in his preface to the Doctor's edition of Josephus, at all improbable, that this Banus, by this his description, might well be a follower of John the Baptist, and that from him Josephus might easily imbibe such notions, as afterwards prepared him to have a favorable opinion of Jesus Christ himself, who was attested to by John the Baptist."

    Edited by Hard-Rain - 10/3/2011, 11:18
     
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  13. Lucifero ~Sapere Aude~
     
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    Joahnnes
    CITAZIONE
    1) Flavio Giuseppe ha assistito personalmente agli esorcismi di un tale Eleazaro, ne ha constatato e approvato l'efficacia (i demoni non ritornano più), interpretandoli come una prova della grande sapienza di Salomone, a cui si riallaccerebbe la tecnica di Eleazaro.

    La figura dell'esorcismo in sè non prova l'esistenza dei demoni se prima non chiariamo che cosa rappresentano veramente questi demoni. Abramo parla di microorganismi, e dunque i mali degli esorcizzati avrebbero, secondo gli esorcisti, fondamenti biologici (insetti e cose simili), ma non spirituali (creature celesti in opposizione a YHWH).

    Esiste uno studio cristadelfiano molto interessante su come debbano essere intesi gli esorcismi evangelici (e per estensione, del mondo ebraico coevo), in origine pensati come banali disturbi mentali, senza il bisogno di scomodare enti metafisici sovrannaturali:

    Ai tempi del vangelo, quando si affermava che i demoni possedevano una persona, si intendeva che quella persona doveva essere curata per malattie mentali, o per malattie che a quel tempo non erano note. La gente che viveva nel primo secolo tendeva a dare la colpa per qualunque cosa che non poteva comprendere a essere immaginari chiamati "demoni". Poiché la malattia mentale era difficile da comprendere con il loro livello di conoscenza medica, la gente parlava di coloro che ne erano afflitti come di persone 'possedute dal demonio'. Ai tempi del Vecchio Testamento, uno spirito maligno o immondo indicava uno stato di disordine mentale (Giud.9:23; Sam.1, 16:14; 18:10). Ai tempi del Nuovo Testamento, le parafrasi "spirito maligno" e "essere indemoniato" si riferivano a coloro che soffrivano di malattie mentali. L'associazione tra demoni e malattia è dimostrata dalla seguente frase: "Gli portarono molti indemoniati (a Gesù) ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola…perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia (nel Vecchio Testamento): 'egli ha preso le nostre infermità e si è addossato le nostre malattie'" (Mt. 8:16,17). Quindi l'infermità umana e la malattia viene paragonata all'essere posseduti da "demoni" e da "spiriti maligni". Una volta guariti, le persone "indemoniate" ritornavano "sani di mente" – Mc. 5:15; Lc. 8:35. Quindi essere "indemoniati" era un altro modo per dire che qualcuno aveva problemi mentali, cioè non era sano di mente. Riferendosi infine agli "indemoniati" si usano i termini "guariti" o "curati" Mt. 4:24;12:22;17:18, che sono parole legate alla malattia.

    www.biblebasicsonline.com/italian/06/0603.html


    CITAZIONE
    , ma la fa propria in funzione pro-sadocita e anti-enochica, sostenendo quindi la perenne validità della Torah e del Tempio esistente.

    Una domanda : dove esattamente in Enoch viene negato il valore della Legge o del Tempio? No, perchè cosi iniziamo a capire il reale senso di "anti-enochismo" o piuttosto di "a-enochismo".


    Saluti
     
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  14. Hard-Rain
     
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    Piccola nota, ritorno su Mc. 3,22

    ἔλεγον ὅτι Βεελζεβοὺλ ἔχει, καὶ ὅτι ἐν τῷ ἄρχοντι τῶν δαιµονίων ἐκβάλλει τὰ δαιµόνια = "dicevano che Belzebul ha e che scaccia i demoni mediante il capo dei demoni"

    Qui la crux è capire se è Belzebul che ha/possiede (Gesù, oggetto ommesso) oppure se è il viceversa, cioè se è Gesù che ha/possiede Belzebul (soggetto, cioè Gesù, omesso). Infatti Βεελζεβοὺλ è indeclinabile e potrebbe fungere sia da accusativo che da nominativo.

    Leggendo però la risposta a queste accuse da parte di Gesù: Πῶς δύναται Σατανᾶς Σατανᾶν ἐκβάλλειν; (= "come può Satana scacciare Satana?) penso che in 3,22 si debba intendere che Belzebul possiede Gesù, cioè Gesù ne è posseduto e non viceversa. Solo così acquista senso la risposta di Gesù data alle accuse: Belzebul possiede Gesù e Gesù tramite Belzebul scaccia i dèmoni, se invece Gesù fosse stato in grado di possedere Belzebul penso che avrebbe avuto poco senso la risposta di Gesù.
     
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  15. Lucifero ~Sapere Aude~
     
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    CITAZIONE
    Leggendo però la risposta a queste accuse da parte di Gesù: Πῶς δύναται Σατανᾶς Σατανᾶν ἐκβάλλειν; (= "come può Satana scacciare Satana?)

    Qua siamo di fronte a un altro problema : la personificazione della figura di Satana, figura realmente esistente in Enoch (vedasi cap LIII:3; LIV:6), ma mero titolo ebraico stante per "avversario, accusatore", riferito agli uomini per lo più, presente invece nei testi canonici e nell'ortodossia giudaica.


    Saluti
     
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82 replies since 3/3/2011, 04:16   8774 views
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